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Ad Agrigento ampia partecipazione di pubblico ieri sera al Parco Letterario Luigi Pirandello in occasione del confronto tra sei candidati alle prossime elezioni Regionali in Sicilia, di diversa estrazione politica. L’iniziativa è stata organizzata dalle Associazioni giovanili Area Zero di Favara e TTT di Agrigento. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Gaetano Ravanà. Domande sono state rivolte anche da Arturo Schembri di Area Zero. I candidati presenti sono stati: Paola Antinoro di Fratelli d’Italia, Giovanni Di Caro del Movimento 5 Stelle, Michele Catanzaro del Partito Democratico, Gaetano Cani della lista De Luca, Decio Terrana della Dc e Fabrizio di Paola di Calenda-Italia Viva. Gli interventi sono ruotati intorno soprattutto al tema dell’occupazione, del turismo, dell’emergenza rifiuti e sui termovalorizzatori.

Ad Agrigento sabato prossimo, 17 settembre, alle ore 10, nella sala “Giovanni Paolo II” del Palazzo arcivescovile di Agrigento (in via Duomo) sarà presentato, ai cittadini e a tutti i candidati al parlamento siciliano e nazionale che accetteranno di partecipare (l’invito è per tutti) il documento dei vescovi siciliani, in occasione delle elezioni del 25 settembre. Dopo il saluto del direttore diocesano dell’ufficio di Pastorale Sociale e Lavoro Don Mario Sorce, sarà il professor Giuseppe Savagnone ad illustrare il documento. Seguirà il dibattito coordinato da Salvatore Pezzino, e concluderà i lavori l’arcivescovo di Agrigento Monsignor Alessandro Damiano.

Un uomo di 41 anni di Palermo è stato arrestato per il presunto stupro di una giovane avvenuto lo scorso fine settimana dopo una serata nei locali della movida cittadina. Secondo il giudice per le indagini preliminari del Tribunale ricorrono gravi indizi di colpevolezza, emersi dalle indagini svolte dagli agenti del commissariato di polizia “San Lorenzo”. La giovane, dopo aver accettato un passaggio verso casa, sarebbe stata violentata in un luogo appartato nell’automobile, e dopo una notte insonne si è rivolta alla Polizia. All’identificazione del presunto stupratore si è giunti attraverso i sistemi di videosorveglianza posti lungo il percorso dei due verso casa di lei.

L’ispezione cadaverica ha confermato che il migrante di 35 anni del Bangladesh trovato morto ieri su un barcone, con altre 117 persone, soccorso dai militari della Guardia di Finanza, non ha tracce di morte violenta. I poliziotti della Squadra Mobile, nell’arco di mezza giornata, ascoltando tutti i suoi compagni di viaggio, hanno acquisito testimonianze determinanti: lui è stato male, pare che abbia ripetutamente vomitato, quando è salito sull’imbarcazione. La Squadra Mobile di Agrigento ha già informato la Procura che firmerà il dissequestro della salma, senza disporre l’esame autoptico.

I Carabinieri hanno arrestato tre uomini, residenti a Palermo, perché hanno rubato in un’azienda agricola di Partinico 1.500 chili di manghi, un frutto tropicale che da anni è coltivato in Sicilia con successo. I militari hanno sorpreso i tre, di 38, 35 e 18 anni, di notte, intenti a trasportare i frutti. La refurtiva è stata restituita al proprietario. Gli stessi tre sono stati beccati in passato dopo avere rubato centinai di chili di agrumi. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale ha convalidato l’arresto e sottoposto i tre all’obbligo di dimora.

Il Comune di Agrigento ha presentato il dossier per la candidatura di Agrigento a capitale italiana della Cultura per il 2025. Dopo mesi d’incontri curati dal sindaco Franco Miccichè e dal presidente del Consorzio Universitario, Nenè Mangiacavallo, lo staff dei progettisti, diretti da Roberto Albergoni, ha inviato al ministero della Cultura l’elaborato intitolato: “Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”. Si tratta di 44 progetti di cui 17 internazionali per indagare le relazioni tra gli esseri umani in una prospettiva di pace con la natura. E’ un progetto culturale tra Agrigento, Lampedusa e i Comuni del territorio, che esplora l’armonia e i conflitti tra i 4 elementi di Empedocle (Acqua, Aria, Terra e Fuoco).
Al tema dell’Acqua sono dedicati 9 progetti di cui 6 internazionali. Il tema comprende al suo interno progetti che hanno una forte connessione con il mare: dalla creazione di due nuove sale espositive del Museo del Corallo, all’opportunità di scoprire in immersione l’isola Ferdinandea – sito straordinario noto per la singolare vicenda legata alla sua origine ed alla sua repentina scomparsa; dalla candidatura UNESCO dei gesti dell’accoglienza, alla realizzazione di un laboratorio europeo per l’accoglienza dell’altro.

Al tema della Terra sono dedicati 9 progetti, 3 internazionali. I progetti legati alla terra hanno un forte legame con il territorio, ci raccontano gli aromi, i profumi, le coltivazioni e i sapori; ci raccontano i minerali, i giardini e le produzioni di vino e olio; ma ci raccontano anche i frastuoni della terra e gli interventi artistici per contrastarli, il network delle città speciali del mondo e la ri-educazione al riciclo dei rifiuti.

Al tema dell’Aria sono dedicati 12 progetti, 3 internazionali. L’elemento dell’aria si rappresenta attraverso il network e le connessioni, siano esse fisiche, come la ripresa del Treno storico, siano esse digitali, come la creazione di videogiochi tematici o come la necessità sempre più impellente della digitalizzazione degli archivi storici per conservare e non disperdere un enorme patrimonio.

Al tema del Fuoco sono dedicati 14 progetti, di cui 5 internazionali. Il fuoco è il collante tra le generazioni, ci racconta di progetti sul confronto con il passato e sulle prospettive del futuro, ci racconta delle ceneri come forze di rinascita, ci racconta del fuoco dei forni di cottura di molti prodotti artigianali, come di quello delle fucine di pensiero di musicisti, scrittori e letterati contemporanei.

Miccichè e Mangiacavallo affermano: “Il lavoro non è finito. Ci sono ancora importanti traguardi da superare per arrivare nel prossimo mese di gennaio 2023 a far proclamare finalmente Agrigento Capitale Italiana della Cultura per il 2025”.

La Nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro smentisce quanto pubblicato su alcuni organi di stampa siciliani, e precisa: “La Direzione nazionale della DC ha confermato che, nonostante alcune convergenze programmatiche, nessuna intesa politica ed elettorale è stata stipulata con le formazioni “Italia Viva” di Renzi nè tanto meno con “Azione” di Calenda. La Direzione DC, confermando la collocazione centrale del Partito nello scenario politico e la sua rigorosa adesione alla scelta euro – atlantica, ritiene, a seguito della situazione determinatasi a livello nazionale, di affidare alle valutazioni e alle decisioni delle dirigenze regionali le scelte politiche ed elettorali relative ai territori di competenza. In particolare, in Sicilia è pienamente legittima la scelta effettuata dal Commissario Regionale Totò Cuffaro di confermare la linea centrista alternativa alla sinistra radicaleggiante, e in coerenza e continuità con le scelte effettuate nelle recenti elezioni Amministrative”.

Tappa ad Agrigento e provincia domani, giovedì 15 settembre, del vice ministro delle Infrastrutture, Teresa Bellanova, presidente di Italia Viva, candidata per la lista Calenda-Renzi in Sicilia al Senato Collegio 1, e del senatore Davide Faraone, candidato alla Camera in Sicilia 1-P01. Domani mattina alle ore 9:30 Bellanova e Faraone incontreranno la stampa al Bar Milano a Porta di Ponte ad Agrigento. Sarà salutato il sindaco di Siculiana, Giuseppe Zambito, recentemente bersaglio di un’intimidazione. Successivamente, da Siculiana a Licata, si svolgeranno degli incontri con agricoltori, cantine, e Confartigianato.

Ad Agrigento sabato 17 settembre l’ex premier e presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, incontrerà gli agrigentini a Porta di Ponte alle ore 15. Il deputato regionale ricandidato, Giovanni Di Caro, afferma: “La scelta del luogo non è stata casuale. Porta di Ponte è centro di dialogo fra i cittadini. Negli anni innumerevoli leader politici hanno parlato dal cuore di Agrigento. Il presidente Conte però non lo farà salendo su un palco, non ci saranno barriere o distanze con i cittadini, che avranno modo di parlare con il presidente e di confrontarsi sui problemi reali che il programma del Movimento 5 Stelle si prefigge di risolvere. Spiegheremo ai cittadini come faremo a rendere meno pesanti le loro bollette e parleremo anche della importanza che il reddito di cittadinanza ha per tutte le persone senza reddito”.

A Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania, i Carabinieri hanno arrestato un ventenne indagato di tentato omicidio perché ha sparato due colpi di fucile calibro 16, con le canne mozzate, contro il padre, di 46 anni, e il fratello, di 25 anni, ferendoli, in maniera non grave, al piede e al braccio. E ciò perché i parenti non avrebbero condiviso la sua scelta di trasferirsi con la nuova compagna nell’abitazione di famiglia. E’ stato arrestato anche lo zio di 54 anni del ventenne, perché lo avrebbe fiancheggiato. Le telecamere di video-sorveglianza hanno registrato quanto accaduto in una villa di campagna: una discussione è degenerata in lite, il padre ha ferito il figlio di 20 anni alla gamba con una bottiglia di vetro rotta. Il figlio e lo zio si sono allontanati dall’abitazione, hanno recuperato il fucile illegalmente detenuto e poi sono ritornati, sparando nel cortile di casa due colpi al padre e al fratello. Poi sono fuggiti. Il fucile è stato sequestrato. I feriti sono stati medicati e dimessi dal Policlinico di Catania con una prognosi di 7 giorni ciascuno.