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I familiari di Vincenzo Basile, 45 anni, di Ribera, morto in ospedale a Sciacca, hanno sporto querela perché ritengono che la morte del congiunto sia un caso di mala sanità. La Procura, di conseguenza, ha avviato un’inchiesta dell’obbligatoria dell’azione penale a seguito di ricezione di una notizia di reato, ha disposto il sequestro della cartella clinica, e tre medici, di 55, 56 e 61 anni, sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo. E’ stata già eseguita l’autopsia in presenza delle parti in causa tramite i propri consulenti.

E così anche la sanità di Agrigento ha ricevuto la benedizione da Papa Francesco.

Il tutto è avvenuto durante un incontro con il Commissario dell’Asp di Agrigento dott. Mario Zappia nel corso di una udienza privata organizzata della Federsanità dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie tenutasi lo scorso 4 giugno.

Durante l’incontro, avvenuto in Vaticano nella Sala Clementina, il Commissario Zappia nel portare i saluti da parte degli agrigentini è stato ricambiato da papa Francesco ricevendo una benedizione per l’intera comunità della provincia di Agrigento ed in particolare per quanti in questo momento stanno soffrendo.

Punta Bianca sarà inserito nel piano regionale delle riserve naturali. Una decisione che arriva al termine della riunione in Commissione ambiente, presieduta da Giusi Savarino, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci di Agrigento e Palma di Montechiaro, Franco Miccichè e Stefano Castellino, Claudio Lombardo di Mareamico, Mariella Gattuso di Marevivo, e una rappresentante di Legambiente.

Mareamico e Marevivo esprimono soddisfazione e ringraziano il Governo Musumeci per questo ulteriore passo in avanti, finalizzato all’istituzione della riserva di Punta Bianca.

“Dopo 26 anni, finalmente, il presidente Musumeci, l’assessore Cordaro e l’onorevole Savarino hanno messo un punto fermo e stabilito le date per far nascere questa riserva – ha detto MareAmico e Marevivo di Agrigento -. Durante la riunione si è anche parlato dell’ex caserma di Punta Bianca che rappresenterà la ciliegina sulla torta. Presto ci sarà un incontro con la Soprintendenza di Agrigento che realizzerà il progetto esecutivo per il ripristino conservativo dell’edificio, che verrà poi utilizzato come museo etno-andropologico, punto di accoglienza per i visitatori, e come centro di educazione ambientale”.

In riscontro alle sollecitazioni della Cisl Fp, la struttura commissariale regionale per l’Emergenza Covid-19 ha svolto questa mattina un importante tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolti, a cui la Cisl Fp è stata invitata a partecipare, per fare luce su una serie di incompiute dell’ospedale “San Giovanni di Dio”.
Nei mesi scorsi il sindacato era più volte intervenuto nei confronti dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento chiedendo che si facesse chiarezza sulla mancata messa in uso dei tunnel di sanificazione, sul mancato completamento del nuovo pronto soccorso e in generale sull’assenza di risposte effettive sulla realizzazione della terapia intensiva Covid.
Il sindacato aveva quindi provveduto a predisporre un’Istanza di accesso civico generalizzata rivolta tra gli altri anche alla struttura commissariale (che era soggetto attuatore di questi interventi) che ha celermente riscontrato la richiesta convocando l’incontro di oggi al quale hanno partecipato tra gli altri, il commissario straordinario delegato per la Sicilia per l’Emergenza Covid-19 Salvatore D’Urso, i vertici dell’azienda, il segretario genale della Cisl Fp Salvatore Parello, il segretario aziendale Alessandro Farruggia e il segretario aziendale per la Seus 118 Massimiliano Mangiafridda.
Importanti le risposte ottenute anche grazie alla disponibilità dell’azienda, a partire dal futuro dei tunnel di sanificazione che saranno affidati ad una ditta già individuata per poter finalmente essere messi in funzione.
“Ringraziamo la struttura commissariale per l’attenzione mostrata verso le necessità dei lavoratori- spiegano Parello, Farruggia e Mangiafridda. Noi ovviamente rimarremo vigili perché gli impegni presi siano mantenuti”.

Si conclude giovedì 28 luglio alle ore 21:00, la rassegna “Cinema al Chiostro” nel suggestivo spazio del Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”.

A cura di Beniamino Biondi, cui è affidata la scelta dei film e la presentazione critica al pubblico, con cadenza settimanale al giovedì, dentro il più ampio cartellone delle iniziative estive organizzate dall’Ente Parco Valle dei Templi, questa rassegna costituisce la seconda edizioni di un ciclo di eventi culturali presso il Museo Griffo, dopo il grande successo di partecipazione riscontrato l’anno precedente e per cui si è voluto proseguire mantenendo un criterio di intrattenimento colto tra i valori del cinema d’autore e il giusto favore del pubblico.

Ultimo appuntamento con il film “Il mafioso” (1962) di Alberto Lattuada, protagonista Alberto Sordi. Nino Badalamenti, caporeparto in una fabbrica milanese, porta in vacanza moglie e figli nella natia Sicilia. Il boss di un’organizzazione mafiosa lo obbliga a compiere un omicidio su commissione a New York. Rientrato in Italia, torna a Milano. È un film atroce sulla mafia: ebbe la sfortuna critica di uscire nello stesso 1962 di “Salvatore Giuliano” di Rosi. Il film ha nell’asciutta, fredda eleganza della regia la sua qualità più evidente sebbene Sciascia trovasse eccessiva “la sua presunta neutralità”. In Italia ebbe un soddisfacente successo di pubblico, grazie anche a Sordi, tenuto a briglia corta, nel personaggio più amorale della sua carriera.

Un caldo opprimente e il vento intenso hanno determinato ieri un pomeriggio molto complicato sul fronte incendi a Sciacca e in altro zone della Sicilia, anche se per fortuna non si registrano danni a cose e persone.

Una serie di incendi hanno interessato in modo continuo diverse zone del territorio urbano e impegnato severamente vigili del fuoco e volontari di protezione civile. Primo focolaio nella zona di Raganella, dove le fiamme si sono avvicinate pericolosamente ad un’abitazione, contemporaneamente sterpaglie in fiamme intorno al ponte Cansalamone e paura nelle case che si affacciano sul torrente.

Intorno alle ore 18.30 altro incendio di vaste proporzioni nel fondo Bernardo, nell’area di macchia mediterranea tra le Terme e la Rocca Regina, dove per precauzione in via Caricatore sono state evacuate le abitazioni di due anziane. Le fiamme si sono levate alte per una ventina di metri e si avvistavano da diverse zone della città. Sul posto hanno operato fino a tarda sera  i Vigili del Fuoco di Sciacca e la Protezione Civile con il supporto di personale del distaccamento volontari dei vigili del fuoco di Cianciana.

Parrebbe pronto a partire finalmente dopo due anni il cantiere al Collegio dei Filippini per gli interventi di ristrutturazione e ammodernamento e per l’allestimento di una sala multimediale che dovrebbe precedere la realizzazione del museo della città: un progetto ideato come tassello di un mosaico di interventi di riqualificazione e di connessione tra la Valle dei templi e la città. Un museo della città ideato con una visione complessiva di riqualificazione che abbiamo immaginato di poter realizzare col contributo attivo della Regione e prevedendone copertura finanziaria all’interno di Agenda Urbana con il felice coinvolgimento del Fai. Mi auguro che sia rispettato fino in fondo questo intendimento

A seguito di parecchie segnalazioni da parte di residenti a Joppolo Giancaxio, l’associazione ambientalista MareAmico informa di avere effettuato un prelievo acqua superficiale e del terreno a valle dell’impianto di compostaggio ubicato nel territorio di Joppolo Giancaxio. E che ha commissionato ad un laboratorio d’analisi di Agrigento l’esame. E che dagli esiti delle analisi, consegnati al sindaco di Joppolo Giancaxio, risulta che le acque sono inquinate per la presenza di notevoli quantitativi di cloruri, azoto ammoniacale, Cod, boro e ferro. Anche il terreno supera la soglia di contaminazione. MareAmico ha trasmesso i risultati delle analisi ai Carabinieri del Noe e all’Arpa protezione ambiente per i necessari accertamenti. Inoltre sottolinea che i prelievi sono stati effettuati in una zona vicina ad un torrente che sfocia nel fiume Akragas e quindi nel mare di San Leone, dove tempo addietro la stessa MareAmico ha rilevato una strana moria di pesci e di uccelli.

A Santa Margherita Belice, dopo uno spettacolo musicale nel piazzale innanzi al Municipio, si è scatenata una rissa per futili motivi. E uno dei belligeranti ha ferito un Carabiniere intervenuto per sedare lo scontro. Prognosi di pochi giorni. Altri Carabinieri hanno nel frattempo identificato e denunciato cinque degli almeno dieci giovanotti partecipanti alla rissa. Si tratta di cinque studenti: due di Sambuca di Sicilia, di 19 e 21 anni, e poi tre di Santa Margherita Belice, di 17, 19 e 22 anni. Il solo ventunenne di Sambuca di Sicilia risponde anche di resistenza a Pubblico ufficiale.

Un bimbo di 4 anni e’ stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale verificatosi in via Rosso di San Secondo, a Caltanissetta.

Il piccolo era in compagnia del padre. Stavano attraversando la strada, quando improvvisamente sono stati investiti da uno scooter con a bordo una coppia, marito e moglie. Le condizioni del bimbo sono apparse subito gravi. Il piccolo ha riportato un grave trauma cranico con una vasta ferita alla testa.

E’ stato intubato e presto dovrebbe essere trasferito in un’altra struttura. Meno gravi le condizioni del padre e dei due passeggeri dello scooter. Sul posto sono intervenute le ambulanze del 118 e gli agenti della Polizia Municipale che stanno tentando di ricostruire l’esatta dinamica e le cause di quanto e’ successo.