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Servizio idrico fallimentare nell’Agrigentino, Musumeci la smetta con gli slogan, eviti di far ricadere la colpa delle inefficienze sui sindaci e si adoperi veramente per assicurare ai cittadini un servizio degno di questo nome”.
Così il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle, Giovanni Di Caro, intervenendo sulla vertenza Aica, l’azienda idrica dei comuni agrigentini nata dalle ceneri di Girgenti Acque.
“Tutti i nodi – afferma il deputato  – stanno venendo al pettine e a piangerne le conseguenze potrebbero  essere soprattutto i dipendenti e gli utenti di un servizio che fa acqua da tutte le parti. Il governo Musumeci, che si è eretto a salvatore della gestione del servizio idrico integrato, ha di fatto tentato di concedere un prestito ai comuni e ora punta l’indice sui sindaci che, per ragioni di bilancio, non possono restituire le somme finanziate da una legge bufala che mette a rischio la sopravvivenza della stessa Aica. Basta con le promesse elettorali, il governo provveda a finanziare realmente un servizio che possa essere efficiente per i cittadini e che possa anche garantire livelli occupazionali dignitosi per tutti i lavoratori che non possono continuare a pagare lo scotto di una politica che si regge solo sugli slogan”.

“I problemi  dell’Aica – conclude Di Caro – nascono esclusivamente da una errata scelta del governo Musumeci, che anziché concedere finanziamenti reali ai Comuni, si è limitato a cedere somme  che gravano ulteriormente sui bilanci disastrati di molti enti pubblici”.

Da oggi anche i cittadini della provincia di Agrigento, possono accedere a “Poste”, l’innovativo Assistente Digitale di Poste Italiane tramite l’APP PostePay.

“Poste” è disponibile anche nel menu dell’APP alla sezione assistenza, dove è possibile attivare una chat in tempo reale per richiedere informazioni e supporto sui servizi PostePay, come ad esempio il duplicato del PIN , attivazione e rinnovo di una carta PostePay standard, blocco della carta in caso di furto o perdita,

L’Assistente Digitale “Poste”, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 inclusi i festivi, è un’intelligenza artificiale rappresentata da un “faccino” giallo-blu in grado di indirizzare le esigenze dei circa 270mila possessori di carta PostePay della provincia di Agrigento.

Interviene su precisi casi di assistenza anche senza richiesta esplicita del cliente, proponendo, ad esempio, il recupero delle credenziali corrette dopo due inserimenti errati.

È possibile chiedere il supporto dell’Assistente Digitale “Poste” anche sui siti poste.it e postepay.it. Su questi spazi si presenta come un chatbot pronto a conversare con chi cerca informazioni o soluzioni ai problemi. Per richiamare “Poste” è sufficiente cliccare sull’apposito “oblò” in basso a destra nelle pagine. Contattando l’800.00.33.22 e selezionando il tasto dedicato ai servizi Postepay, inoltre, è comunque possibile interagire con l’Assistente Digitale “Poste” per trovare una soluzione al problema del cliente.

Nel caso in cui l’Assistente digitale, dai vari canali su cui si interroga, non sia in grado di trovare la soluzione, provvederà automaticamente a mettere in contatto il cliente con un operatore.

Il nuovo servizio di assistenza digitale di Poste Italiane ha l’obiettivo di supportare i cittadini della provincia di Agrigento e rispondere alle loro richieste in modo sempre più semplice e veloce.

Il deputato regionale del Partito Democratico, Michele Catanzaro, sollecita il presidente della Regione, Musumeci, a sbloccare la procedura per l’ammodernamento dell’impianto di compostaggio a Sciacca. Catanzaro afferma: “Musumeci anche nel settore dei rifiuti promette investimenti mentre nella realtà non riesce nemmeno a sbloccare tale iter. Ben 15 sindaci della SRR Agrigento Ovest attendono da mesi che il Dipartimento regionale acqua e rifiuti completi l’iter autorizzato e finanziato per l’ammodernamento e potenziamento dell’impianto, che è di gestione pubblica. Ciò renderebbe autonomi per i rifiuti differenziati i tanti Comuni del comprensorio, con evidente riduzione dei costi”.

Domani, 21 aprile 2022, verrà commemorato l’Appuntato dell’Arma dei Carabinieri Alfonso Principato, Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”, in occasione del 37° anniversario dalla sua tragica scomparsa, occorsa durante un conflitto a fuoco avvenuto, a seguito di rapina, in territorio di Racalmuto, in data 15 aprile 1985.

Nella circostanza, alle ore 09.30, sarà deposto un mazzo di fiori presso la tomba del Decorato al cimitero “Bonamorone” di Agrigento e, successivamente alle ore 10.00, verrà celebrata una Santa Messa presso il Santuario di San Calogero in Agrigento, alla quale parteciperanno i familiari della Vittima del dovere, nonché Autorità locali, civili e militari.

All’Appuntato Alfonso Principato fu tributata la Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” con la seguente motivazione:

“Durante un servizio perlustrativo inseguiva tre malfattori che dopo aver consumato due rapine a mano armata, abbandonato il mezzo sul quale viaggiavano, cercavano di far perdere le proprie tracce con la fuga nei campi. Raggiunto, dopo reiterati conflitti a fuoco, uno dei rapinatori, mentre con determinazione e sprezzo del pericolo lo affrontava, veniva da questi mortalmente ferito. Fulgido esempio di elette virtù militari spinto fino al sacrificio della vita”.

 

A seguito della conferenza stampa dello scorso 8 aprile, il Cartello Sociale della provincia di Agrigento ha promosso un sit in davanti al Palazzo del Governo per richiamare l’attenzione sulla situazione paradossale che si è venuta a creare nella gestione del Servizio Idrico Integrato.  Ulteriori preoccupazioni desta la mancata ratifica della nomina del nuovo direttore generale senza una motivazione ufficiale a conferma delle divisioni all’interno dell’assemblea.
In considerazione delle mancate scelte di alcuni sindaci che con il loro comportamento compromettendo l’esistenza stessa della gestione della società consortile che tutti i sindaci hanno voluto il Cartello Sociale, al fine di stabilire con chiarezza le posizioni in campo invita i sindaci che già hanno corrisposto le somme dovute ad AICA (5) e i sindaci i cui consigli comunali, ben 12, hanno deliberato ma che non hanno potuto versare quanto dovuto perché la Regione non ha corrisposto le somme di manifestare giorno 21 aprile alle ore 10,00 davanti la Prefetturaassieme ai lavoratori e ai cittadini che credono nella possibilità di avere in provincia di Agrigento un servizio idrico di qualità ed efficiente con una gestione sostenibile e virtuosa.

A Canicattì, in via San Pio da Pietralcina, un furto è stato commesso nel deposito esterno di un’impresa edile. Sono state rubate decine di attrezzi vari da carpenteria, e parecchio materiale in legno. Il danno ammonta a oltre 5mila euro, non coperto da assicurazione. Il titolare ha sporto denuncia contro ignoti al locale Commissariato di Polizia di Canicattì. Nella zona non vi sarebbero telecamere di video-sorveglianza.

A Menfi, in contrada Terranova, ignoti hanno tranciato e rubato circa 30 metri di cavo di rame dell’impianto di depurazione delle acque reflue, provocando disservizi e disagi per la cittadinanza. Il responsabile del settore Progettazione dell’ufficio tecnico del Comune di Menfi ha denunciato il furto, scoperto durante un sopralluogo per riscontrare delle segnalazioni di guasto. Il danno economico è in corso di quantificazione, e non sarebbe coperto da polizza assicurativa.

Ad Agrigento i poliziotti della Squadra Volanti sono accorsi nel quartiere intorno allo stadio Esseneto a seguito della segnalazioni di danni cagionati all’ingresso di un’abitazione e ad un’automobile Porche Carrera. Una donna ha sporto denuncia sostenendo che l’autore dei danneggiamenti sia stato un uomo di 32 di Agrigento, ex compagno di sua figlia. Indagini sono in corso per riscontrare quanto denunciato.

di Filippo Cardinale

La consortile pubblica AICA, gestore del servizio idrico nella nostra provincia, è nel caos. Non solo finanziario ma anche per grosse divergenze tra sindaci.

Si è svolta, oggi, un’assemblea  infuocata per ratificare la nomina del nuovo direttore generale che avrebbe dovuto prendere il posto di Fiorella Scalia. La nomina di Domenico Armenio a direttore sembrerebbe essere stata congelata e adesso è seriamente a rischio. L’assemblea non ha ratificato la nomina di Armenio  dell’attuale rimettendo  in discussione.

Inizialmente erano tre le figure individuate e giudicate da una commissione esterna per guidare Aica: Domenico Armenio, Claudio Guarneri, già direttore dell’Ato Gesa di Agrigento e Achille Furioso, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento.
Tra i sindaci che vogliono chiarezza sulla nomina quello di Ribera e Raffadali.

 

A Porto Empedocle la polizia municipale, grazie alle telecamere piazzate sull’auto civetta e vari pattugliamenti in tutta la zona balneare, ha beccato alcuni cittadini ad abbandonare rifiuti per strada.

Sono stati circa dieci gli empedoclini sanzionati. Multato anche il titolare di un ristorante che ha lasciato tutti i rifiuti all’esterno del locale dopo il pranzo di Pasqua e Pasquetta.