Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 315 di 2684
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 315)

2.960 nuovi casi di Covid19 a fronte di 16.285 tamponi processati ieri in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 2.878. Il tasso di positività scende al 17,2%, il giorno precedente era al 17,6%.

I guariti sono 1.749, mentre le vittime sono 5, e portano il totale dei decessi a 11.106. Gli attuali positivi sono 49.112, con un incremento di 1.952 casi. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 585, in terapia intensiva sono 21.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 1.142, Catania 930, Messina 488, Siracusa 331, Trapani 159, Ragusa 264, Caltanissetta 116, Agrigento 216, Enna 60.

Nella tarda mattinata di oggi è divampato un incendio lungo il costone del viale della Vittoria adiacente alla  Via Crispi.

Una grossa nube di fumo era visibile da lontano; Le alte fiamme alimentate dalle sterpaglie in poco tempo si è esteso su una larga area.

 

 

Quello della FIPE-Confcommercio Agrigento vuole essere un richiamo alla collaborazione per cercare di prevenire un fenomeno che preoccupa sempre di più, soprattutto durante la bella stagione: una movida che spesso sfocia in pericolo e degrado. La federazione dei pubblici esercizi chiede più controlli sulla vendita di alcolici ai minorenni.

“In riferimento ai minorenni, quella che è la sensibilizzazione deve partire anche dai bar, dai locali e dai supermercati – dice il presidente provinciale Fipe, Gabriella Cucchiara- che hanno divieti specifici sulla vendita di alcolici. Devono essere responsabili su cosa vendono e soprattutto a chi vendono. Giovani, famiglie, commercianti e istituzioni pubbliche impegniamoci per rendere la città più sicura e al contempo quanto più accogliente possibile, nell’assoluto interesse della nostra comunità e degli ospiti, soprattutto nella fascia più giovane”. Cucchiara ricorda che “ai sensi del codice penale la vendita di alcolici ai minorenni in Italia è vietata e costituisce reato. In base a quanto stabilito dalla legge non è il minore che compra una bevanda alcolica ad essere punito, ma la persona che gliela vende . E’ chiaro che il dettame normativo, nella sua chiarezza, semplicità e importanza viene spesso disatteso, provocando un danno a volte irreparabile fra i più giovani. Come rappresentante provinciale dei pubblici esercizi aderenti a Confcommercio, – dichiara Gabriella Cucchiara – rappresento l’urgente esigenza di una serie di interventi e di un rafforzamento dei controlli, soprattutto in alcune zone della città, come ad esempio San Leone, dove la vendita di alcolici fuori controllo, soprattutto ma non solo, da parte di abusivi e causa di diversi danni”. Ciò che si chiede è di contrastare la vendita di alcolici, totalmente illegale soprattutto se a danno dei minori. Inoltre, quello dell’abusivismo è un fenomeno della vendita di alcol oltre che da condannare è da reprimere per il duplice danno che provoca. La vendita abusiva causa una spiacevolissima concorrenza sleale a danno di imprenditori seri e onesti, da tutelare, ma al contempo crea danno alla salute degli avventori e su tutti ai minorenni, da difendere. A tutte le istituzioni deputate ai controlli sul territorio si chiede di applicare ogni misura sanzionatoria possibile in caso di vendita di alcolici a minorenni arrivando anche alla revoca della licenza e di contrastare con ogni mezzo il fenomeno dell’abusivismo, tutte pratiche che portano inesorabilmente all’abuso di alcol e che poi sfocia in situazioni violente e pericolose, ancor di più se interessa i nostri giovani. “La libertà di divertirsi- afferma ancora Cucchiara- non può divenire il pretesto per eccessi, abusi o violenze che nulla hanno a che fare con il divertimento ed è indispensabile che tutti mantengano comportamenti responsabili e rispettosi delle regole e della vita sociale.” FIPE-Confcommercio rinnova l’appello all’Amministrazione Comunale “affinché vengano predisposti servizi straordinari di prevenzione, sicurezza e controllo del territorio, con particolare attenzione alle aree che si caratterizzano per la capacità di attrarre avventori, soprattutto nelle ore serali.”

È tutto pronto alla stazione centrale di Porto Empedocle per il “Porte Aperte” del 19 giugno 2022. A partire dalle ore 10:00, l’area verrà aperta ai visitatori. Sarà la prima volta dopo l’emergenza pandemica e dopo i lavori che hanno interessato la linea ferroviaria dei Templi.

All’interno sarà possibile visitare la mostra fotografica “Com’eravamo”, con decine di scatti relativi al passato delle ferrovie siciliane, al fascino dei primi anni in cui l’isola ha preso confidenza con le linee ferrate. Alcune delle quali oggi non ci sono più e di cui, anche in ottica futura, è bene rilanciarne la memoria e l’immagine.

Alle 11:00, spazio alla presentazione del libro “Continuare a sognare” di Pino Chillemi, in cui si parlerà della personale esperienza dell’autore nel mondo delle ferrovie. Un libro che è stato presentato già in tutta la Sicilia e che ha riscosso un ottimo successo.

L’area ferroviaria resterà aperta fino alle 14:00. Vi aspettiamo per vivere di nuovo tutti insieme l’area ferroviaria, in attesa dei prossimi eventi e dei prossimi progetti che interesseranno Porto Empedocle Centrale e non solo!

Torna il pesce fresco nelle pescherie e nelle tavole dei saccensi e dei siciliani. Dopo l’ennesimo confronto romano con il Ministero delle Politiche Agricole e in particolare con il sottosegretario con delega alla Pesca Francesco Battistoni, le associazioni di categoria hanno manifestato moderato ottimismo e convinto gli armatori a riprendere il mare.

Ma non ci sono stati impegni concreti, anche se si è preso atto di un interesse da parte del governo nazionale nel risolvere una situazione di evidente criticità che riguarda l’importante comparto produttivo a causa del rincaro del gasolio.

A Roma c’erano anche i saccensi Calogero Bono e Vincenzo Marinello in rappresentanza delle cooperative di pesca di Sciacca, accompagnate dall’assessore regionale Toni Scilla. La categoria ha ripreso l’attività, ma se non ci saranno azioni concrete in tema di aumento di credito d’imposta o provvedimenti straordinari dell’Ue come un fermo biologico straordinario, la protesta riprenderà presto.

I legali difensori degli imputati, gli avvocati Salvatore Maurizio Buggea e Silvio Miceli, hanno chiesto al giudice una perizia per accertare le cause dell’incidente nell’ambito dell’inchiesta per la morte del ventottenne agrigentino Massimo Aliseo, operaio della “Medical Gas Criogenici”, deceduto dopo l’esplosione di una bombola, il 2 gennaio 2019, nell’azienda che si trova alla zona industriale di contrada “San Benedetto”.

Il Gup del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, deciderà nell’udienza fissata per il 14 luglio.

Il pubblico ministero Chiara Bisso ha chiesto il rinvio a giudizio di Corrado Di Salvo, 58 anni, di Agrigento, Nicolò Falzone, 49 anni, di Porto Empedocle, e Giuseppe Campione, 37 anni, di Agrigento. Di Salvo e Falzone sono accusati di omicidio colposo, e numerose violazioni della normativa in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, mentre Campione solo di favoreggiamento personale.

Un giovane si trova ricoverato in prognosi riservata sulla vita all’ospedale “San Giacomo d’Altopasso”,  dopo essere rimasto ferito gravemente in un incidente stradale, che si è verificato la notte scorsa in via Caduti in Guerra, nel quartiere “Fondachello”, a Licata.

L’uomo alla guida di una Smart ha impattato contro una Bmw, pare parcheggiata ai bordi della strada, e dopo una carambolata, sarebbe andato a sbattere contro la recinzione di una villetta della zona. I carabinieri hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dei fatti.

Ieri la Polizia di Stato ha notificato quattro sanzioni amministrative ai titolari di esercizi commerciali di Licata e DJ, resisi responsabili dell’organizzazione di intrattenimento musicale nei rispettivi locali senza la prescritta autorizzazione di Polizia.

A seguito di intensificazione di controlli amministrativi, effettuati nel decorso fine settimana presso le attività commerciali site nella nota località balneare denominata “Mollarella”, personale del Commissariato di P.S. constatava che in detti locali erano state organizzate degli intrattenimenti musicali, anche con presenza di DJ e musica ad alto volume, con presenza di un rilevante numero di giovani, in assenza della obbligatoria autorizzazione rilasciata dal Questore della Provincia di Agrigento.

I predetti titolari delle due attività commerciali nonché i DJ, poiché resisi responsabili del sopra indicato illecito amministrativo, sono stati destinatari ciascuno di sanzione pecuniaria di oltre 1500 euro. 

La Direzione investigativa antimafia ha confiscato beni per 20 milioni di euro a Salvatore Vetrano, 51 anni, imprenditore palermitano nel settore dei surgelati. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo ed è stato confermato dalla Corte d’Appello. Vetrano è ritenuto contiguo al presunto mafioso Gianfranco Puccio e a Giuseppe Salvatore Riina, figlio del capo mafia Totò Riina. Secondo la Dia, la sua scalata imprenditoriale è stata favorita dall’intreccio di interessi tra mafia e impresa, come affermato da diversi collaboratori di giustizia. Cosa Nostra avrebbe sostenuto le iniziative d’impresa di Vetrano, e lui avrebbe ricambiato con versamenti periodici di denaro o assunzioni. Il suo patrimonio è stato alimentato anche da finanziamenti erogati dal Fondo Europeo per la pesca in Sicilia, e dall’elusione fiscale. Oggetto della confisca sono l’intero capitale sociale e il compendio aziendale di 5 società di capitali, attive nel settore della commercializzazione di prodotti ittici e in quello immobiliare. 13 immobili, tra appartamenti, magazzini e terreni a Palermo, Carini, Trabia, Marsala e Sciacca. Il corrispettivo delle vendite di un immobile. Due imbarcazioni e un’automobile, libretti nominativi, conti correnti bancari, depositi a risparmio, investimenti assicurativi e rapporti finanziari.

Il leader della Lega, Salvini, saluta a Palermo il neo sindaco, Roberto Lagalla. Vittorio Sgarbi incontra Cateno De Luca a Taormina e si schiera al suo fianco.

La Lega ha conquistato tre seggi al Consiglio comunale di Palermo, e sarà parte della giunta del sindaco. E Matteo Salvini ha appena incontrato Roberto Lagalla a Palermo. E il leader del “Carroccio” ha commentato: “Sono felice ed emozionato, perché mai la Lega nella storia d’Italia ha governato Palermo e Messina. Ringrazio per la fiducia. Finite le polemiche di una campagna elettorale da parte di qualcuno brutta e cattiva, non fatta sulla città ma su altro, inizia un percorso. Salutiamo senza tanti rimpianti Leoluca Orlando e la sua squadra, e si comincia a lavorare. Lo stesso modello delle Amministrative sarà replicato per le Regionali. Raccogliere 10mila consensi dei palermitani e arrivare a governare una splendida città, la più importante andata al voto, è motivo di grande orgoglio. Perché non replicare allora l’esperimento in grande stile coinvolgendo altri soggetti, forze civiche e politiche alle prossime Regionali. Per il candidato presidente sceglieranno i siciliani. Non arriveranno da me, da Milano, da Roma o da altre città imposizioni calate dall’alto. Mi auguro che il centrodestra in Sicilia trovi una candidatura unitaria che metta d’accordo tutti, perché uniti si vince. Non faccio nomi e cognomi. Bisogna trovare qualcuno che unisca. Dove il centrodestra è unito stravince dappertutto: da Palermo a Genova. Dove è diviso come a Verona, Parma o Catanzaro non vince. Quindi l’importante è trovare una candidatura che accontenti tutti”. E nel frattempo Vittorio Sgarbi si è schierato a fianco del candidato presidente della Regione, Cateno De Luca, che, incontrando a Taormina Sgarbi e il suo sindaco vincitore a Messina, Federico Basile, ha affermato: “Con De Luca presidente della Regione e Sgarbi ministro della Cultura otterremmo un risultato straordinario per rilanciare il nostro Paese. Anche Vittorio Sgarbi è al nostro fianco per un progetto politico amministrativo innovativo per la Sicilia e l’Italia! Io sindaco di Sicilia e Vittorio ministro della Cultura! Il meridione al centro di un nuovo rinascimento del sistema Italia. Messina con Federico Basile è antesignana del progetto. Noi ci crediamo, crediamo si possa fare. Lo abbiamo già dimostrato”.