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Dopo appena pochi minuti di pioggia a San Leone sono scoppiate, come al solito, le fogne nella zona della villetta “Pertini”, e le acque fognarie sono finite in mare, in una zona dove è già interdetta alla balneazione, a seguito di un altro sverso fognario. “Ma la cosa più grave è accaduta nel viale delle Dune – spiega Mareamico -, da qualche giorno sono state chiuse le caditoie sotto la pista ciclabile ed ora, dopo lo scoppio delle fogne, le stesse non permetteranno più il deflusso di queste acque. Possiamo sicuramente affermare che la situazione fognaria ad Agrigento, ultimamente, è nettamente peggiorata”.

“Finanziati dal governo Musumeci altri due importanti progetti del dissesto idrogeologico, seguiti dalla IV Commissione che presiedo: quello di Cianciana, versante ovest del centro urbano, secondo stralcio, a cui sono destinati 1.680.000,00M. e Montallegro, costone roccioso zone ovest centro abitato, contrada Bonifacio, a cui sono destinati 1.687.842,03M.

Voglio ringraziare in particolar modo il Presidente Musumeci, nq di commissario contro il dissesto idrogeologico, per la costante attenzione al territorio agrigentino”.

“Dalle anticipazioni del medico autoptico si può dire sin d’ora che i colpi sono stati inferti con un’arma compatibile con un coltello da cucina, non ancora trovato, e sono più di undici. Uno solo è stato letale perché ha reciso i vasi arteriosi dell’arteria succlavia ma la morte non è stata immediata”.

Lo si apprende da fonti della Procura di Catania dopo l’autopsia avvenuta ieri pomeriggio sul cadavere della piccola Elena.

“Il decesso”, inoltre, “è intervenuto dopo più di un’ora dal pasto che la bimba aveva consumato a scuola intorno alle 13”.

La Dott.ssa A. M. D., nel lontano 1993, partecipava ad un concorso pubblico per titoli ed esami finalizzato alla copertura di 9 posti di collaboratore biologo, bandito ed espletato dall’ormai disciolta U.S.L. n. 58 di Palermo.
In seguito alla valutazione dei titoli e all’espletamento delle prove concorsuali, la Dott.ssa A. M. D., veniva collocata al 21° posto della graduatoria di merito degli idonei.
Con una successiva deliberazione, la disciolta U.S.L. n. 58, provvedeva ad utilizzare ulteriormente la predetta graduatoria, disponendo l’assunzione di altri 13 collaboratori biologi, tra i quali rientrava anche la Dott.ssa A. M. D., da destinare all’Azienda Ospedaliera Policlinico.
Tuttavia con un successivo provvedimento, la stessa U.S.L., decideva di revocare in autotutela la nomina dei 13 collaboratori biologi che dovevano essere destinati al Policlinico.
Dopo un lungo contenzioso giudiziario, il T.A.R. di Palermo, annullava il provvedimento con il quale veniva disposta la revoca dell’assunzione dei biologi inseriti nella predetta graduatoria, e conseguentemente, obbligava, le sopra citate Amministrazioni sanitare, all’immissione in servizio della Dott.ssa A. M. D..
Sebbene la situazione si sia positivamente risolta, il comportamento illegittimo delle Amministrazione coinvolte nel succitato giudizio (durato ben 10 anni), ha arrecato, alla Dott.ssa A. M. D., un grave danno patrimoniale, privandola delle retribuzioni che, la stessa, avrebbe avuto diritto a percepire in assenza del provvedimento di revoca adottato dall’U.S.L. n. 58.
Pertanto, la Dott.ssa A. M. D., con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, si vedeva costretta ad adire nuovamente il T.A.R. di Palermo al fine di chiedere la condanna, delle Amministrazioni sanitarie, al risarcimento dei danni conseguenti dall’adozione dell’illegittimo provvedimento di decadenza dell’assunzione.
In particolare, gli Avvocati Rubino e Impiduglia, sostenevano che, nel caso in esame, l’atteggiamento negligente tenuto dalle Amministrazioni sanitarie, comportasse inevitabilmente la sussistenza, in capo alle medesime, della responsabilità extracontrattuale, ex art. 2043c.c., per i danni patrimoniali (consistenti nelle mancate retribuzioni) causati alla Dott.ssa A. M. D.
Vieppiù, i sopra citati difensori, affermavano anche la sussistenza di un danno non patrimoniale subito dalla Dott.ssa A.M.D., poiché il comportamento tenuto dalle Amministrazioni sanitarie coinvolte, ha ingiustamente privato la medesima Dott.ssa, della possibilità di realizzarsi professionalmente, nonché, di accrescere la propria capacità lavorativa, con evidenti ripercussioni anche in termini di immagine professionale.
Il T.A.R. di Palermo, accogliendo le tesi sostenute dagli Avvocati Rubino e Impiduglia, con la sentenza pubblicata in data 25.05.2022, ha statuito che, nel caso in oggetto, sussistono tutti gli elementi costitutivi della responsabilità extracontrattuale ex art. 2043 c.c., venendo in considerazione sia il danno patrimoniale patito dalla ricorrente, sia il nesso causale tra l’atto illegittimo di decadenza, successivamente annullato, e il predetto danno patrimoniale.
Per quanto, invece, inerente alla quantificazione del risarcimento, il suddetto Tribunale Amministrativo, ha stabilito che l’entità delle retribuzioni non percepite costituisce soltanto uno dei parametri alla stregua dei quali calcolare il relativo importo, in quanto, nel caso in oggetto, appare opportuno applicare un criterio equitativo, che sappia cogliere la gravità della condotta della P.A. e, al contempo, valutare la circostanza per cui la parte ricorrente è riuscita a godere liberamente del proprio tempo, impiegando le proprie energie in altre attività lavorative, effettivamente svolte dalla Dott.ssa A. M. D..
In conseguenza di quanto statuito, il T.A.R. di Palermo, sempre con la sopra citata sentenza, ha condannato l’Assessorato della Salute della Regione Siciliana, al risarcimento, nei confronti della Dott.ssa A. M. D., del danno scaturito dall’illegittimo comportamento tenuto dalle Amministrazioni sanitarie, quantificato nel 50% delle retribuzioni che avrebbero dovuto essere corrisposte alla ricorrente dalla data del 27 gennaio 1999 fino al mese di novembre 2006, nonché, al pagamento delle spese di giudizio, liquidate in Euro 2.000, oltre oneri accessori.
Il sopra descritto giudizio, stante l’eccessivo lasso tempo intercorso tra l’instaurazione dello stesso e la sua definizione (ben 11 anni e 9 mesi), può essere oggetto di un ricorso giurisdizionale ai sensi della Legge Pinto, volto ad ottenere un indennizzo patrimoniale nei casi di un’eccedente durata dei procedimenti giudiziari.

A distanza di quasi tre anni dalla sua realizzazione, oggi è successo quello che speravamo mai potesse accadere: qualcuno nella notte ha imbrattato il murale di Andrea Camilleri, a Porto Empedocle, con una sostanza rossastra, probabilmente una granita o qualcosa di simile.
La denuncia è dell’Associazione culturale locale, Mariterra.
“Proprio in questi giorni – si legge in una nota – avevamo contestato alcuni post che sollecitavano la rimozione dell’opera legata allo scrittore, e non solo perché riteniamo sia un discorso sbagliato, ma anche perché sappiamo bene la fatica fatta per creare tutto questo e perché riteniamo che su Facebook, certi discorsi possono essere facilmente fraintesi o che spesso servono solo a sobillare gli esaltati di turno e a creare odio. Casualità o meno, oggi abbiamo avuto un colpo al cuore e abbiamo potuto tamponare i danni nella sola parte bassa, armati di stracci e sgrassatore. Tante volte abbiamo trovato vasi danneggiati, piante divelte e persino il poster della pace, prima rubato e poi strappato, nonostante le chiare segnalazioni della presenza di una telecamera comunale, ben visibile, posta proprio nella nostra via Salita Chiesa. A tal proposito, e visto che da sempre esigiamo più controlli, chiediamo, a gran voce, al sindaco Calogero Martello di far recuperare le riprese della telecamera presente e punire i colpevoli, per dare una segnale forte a tutta la città, e per evitare che la prossima volta, succeda anche di peggio”.

“Stanotte, 17 giugno, fino alle 4, si è svolta la gara GP2 tanto attesa. I momenti da brivido si vivevano in v.le Bonfiglio e i due rami di via Nazionale dove si va in pieno per l’80% del percorso fino alle staccate “Posta” e “Canali”. Ampia partecipazione dei residenti. I più fortunati che abitano lungo il percorso l’hanno potuta seguire stando comodamente a letto. Interessanti anche le gare di altre categorie svoltesi intorno alle 23 di giorno 16″.

Questo il resoconto straordinariamente ironico di quanto accade nel piccolo Comune di Castrofilippo, “La città della cipolla”.

E’ raccontato talmente bene che forse a qualcuno sembrerà una favola da raccontare ai più piccoli. Ed invece è una tristissima realtà.

Buona notte a chi può…

 

Ad Agrigento, al Villaggio Mosè, lungo viale Leonardo Sciascia, i poliziotti della Squadra Volanti hanno sorpreso un ragazzo di 17 anni agrigentino in possesso di 20 grammi di hashish e 1200 euro in contanti. E’ stato denunciato alla Procura dei minori per l’ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio. Il 17enne, adesso riaffidato ai genitori, è stato notato in atteggiamento sospetto nei pressi di un locale, ed è stato perquisito.

Come segnalato e documentato in video ieri dall’associazione ambientalista MareAmico, nel tratto di mare antistante il lido Aster ad Agrigento si sono riversati degli scarichi fognari. Ebbene, i tecnici preposti hanno riscontrato la presenza di liquami fognari nella tubazione di scarico delle acque bianche. Ecco perché il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, ha imposto un temporaneo divieto di balneazione in attesa del ripristino delle condizioni di sicurezza da parte dell’Aica.

Per la prima volta in assoluto Pd, Movimento 5 Stelle, Cento passi, Articolo 1, Europa Verde, Sinistra Italiana e Psi sceglieranno in Sicilia il candidato unitario alla presidenza della Regione. I dettagli.

Fumata bianca al “tavolo tecnico” appositamente montato in casa centrosinistra. Le Primarie si svolgeranno il 23 luglio, sabato, due giorni dopo il trentesimo anniversario della strage di via D’Amelio contro Paolo Borsellino. Le candidature alla Presidenza della Regione sono attese tra giovedì 23 e giovedì 30 giugno. Secondo regolamento sono candidabili alla poltrona di Palazzo d’Orleans gli esponenti dei partiti del Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e area della Sinistra (quindi Cento passi, Articolo 1, Europa Verde, Sinistra italiana e Partito socialista) rappresentati all’Assemblea Regionale. Al momento l’unico candidato è il leader del movimento “Cento passi”, Claudio Fava, che si è di conseguenza già dimesso dalla presidenza della Commissione regionale antimafia. Il Movimento 5 Stelle si consulterà con il coordinatore nazionale, l’ex premier Giuseppe Conte. I papabili sono il sottosegretario Giancarlo Cancelleri e il deputato regionale Luigi Sunseri. Il Partito Democratico forse scommetterà sull’eurodeputata Caterina Chinnici, figlia del magistrato Rocco vittima della mafia, e già assessore regionale. L’intesa raggiunta da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Sinistra consente anche le candidature di esponenti della società civile non rappresentati nell’Assemblea Regionale, a condizione che siano raccolte almeno 2mila firme, che sia firmato l’impegno a presentare una propria lista alle elezioni Regionali, e che siano condivisi i principi della “Carta dei lavori”, in fase di redazione. E il Movimento 5 Stelle a tal proposito commenta: “Ciò è in linea con l’idea del campo largo a cui lavoriamo. Nessuna pregiudiziale dunque nei confronti di partiti come Azione o +Europa”. Il 23 luglio, dalle ore 8 alle 22, si voterà in modalità digitale attraverso una specifica piattaforma, la Sky Vote, su cui però bisogna prima iscriversi. E anche con carta e matita in 32 gazebo distribuiti in Sicilia. In tal caso il voto sarà digitalizzato successivamente. A controllare la regolarità della votazione nei gazebo vi sarà un rappresentante terzo che gestirà il voto digitale. Potranno votare tutte le persone dai 16 anni in su. Ai gazebo non si pagherà nulla, il voto sarà gratuito, e le Primarie saranno finanziate attraverso una campagna di crowdfunding, ovvero raccolte fondi tramite piattaforme su internet, e con un contributo dei candidati.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

La Fortitudo Agrigento perde Gara 3 contro la Sebastiani Rieti per 60-58 sfiorando l’impresa e punta al secondo match point domenica alle 18 al Palasojourner. La squadra di coach Catalani approccia male il match e l’assenza di Albano Chiarastella si fa sentire con un parziale di 11-2 in favore di Rieti. Sono poche le occasioni che portano Agrigento in vantaggio, Rieti ha saputo dominare il campo e sfruttare le occasioni sprecate della Fortitudo. Un super Ambrosin con 19 punti non basta alla squadra di coach Catalani per rimontare 15 punti di scarto nell’ultimo quarto e vincere il match, rimane comunque una prova di forza importante con l’ultimo parziale di 6-15 in favore di Agrigento ed il risultato finale di 60-58. In doppia cifra anche Nico Morici autore di 14 punti. Coach Catalani soddisfatto della prova dei suoi: “Era il match che ci aspettavamo e tenere a 60 punti Rieti in casa loro è sicuramente un risultato importante. Non rimprovero nulla ai miei ragazzi, mancava poco per vincere la partita e ci riproveremo per Gara 4, abbiamo ancora due match point per portare a casa il risultato, è una finale e ci stanno partite così combattute. Complimenti alla Sebastiani per il match che hanno giocato e per l’ambiente attorno, cerchiamo di recuperare le energie e ci vediamo domenica.