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L’Autorità di bacino della Regione Siciliana ha programmato la pulizia di tre dighe dell’isola, compresa la diga Castello, che raccoglie le acque del fiume Magazzolo, in territorio di Bivona. Saranno rimossi i sedimenti che si sono accumulati nel corso degli anni, ripristinando così la portata d’acqua originaria, da destinare a fini potabili e irrigui. In particolare, i gestori della diga effettueranno opere di dragaggio per liberare l’invaso da circa 15mila metri cubi di sedimenti. Oltre a ripristinare la capacità originaria dell’invaso, gli interventi serviranno anche a impedire il deterioramento della qualità delle acque. Sul materiale prelevato dal fondo delle dighe saranno effettuate analisi di caratterizzazione: in caso di esito positivo, potrebbe essere destinato agli agricoltori e utilizzato come fertilizzante naturale.

Il coordinatore regionale di Forza Italia, ed ex presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè, non ha ancora deciso se optare per il seggio da deputato regionale o per il seggio da senatore. E oggi, a “Repubblica”, ha affermato: “Non vado a Roma se in Sicilia non mi danno l’assessorato alla Sanità”. E spiega: “Voglio quell’assessorato, c’è un disagio diffuso. Proprio sulla Sanità ho rotto con Musumeci. La nostra richiesta non è solo legittima: è obbligatoria. Ho detto che avrei cambiato le cose, da due anni studio il settore. Serve un maggiore uso del privato. Può piacere o no, ma alla Regione costa meno. E poi succedono cose strane: i mancati pagamenti alle strutture convenzionate, ad esempio. Abbiamo approvato una legge che stanzia 20 milioni, ma ogni giorno c’è un cavillo per non effettuare i pagamenti. Serve un manager. Schifani cerca persone competenti. Ora, io non credo che si riferisca a un medico, ma a qualcuno che abbia capacità manageriali. E allora sì, profili ne abbiamo tanti, sia tra i deputati che fuori. Schifani non ha in mente un ingegnere per le Infrastrutture o un agricoltore per l’Agricoltura. Marchionne non era un meccanico, era un grandissimo manager. Se stiamo cercando un medico, non sono d’accordo”.

A Lampedusa, a Cala Spugne, 19 migranti sono sbarcati poco prima dell’alba direttamente sulla terraferma. Sono stati intercettati dai Carabinieri. Hanno dichiarato di essere originari di Bangladesh, Gambia, Egitto, Senegal e Sudan e d’avere viaggiato con un barchino di 5 metri partito da Sabratha in Libia. Ieri, con tre diversi sbarchi, sono giunti a Lampedusa 121 migranti. Al Centro d’accoglienza al momento vi sono 308 ospiti, fra cui 47 minori non accompagnati. La Prefettura di Agrigento ha già disposto il trasferimento di 40 persone, di cui 36 minori non accompagnati.

Ad Agrigento, venerdì prossimo, 7 ottobre, in Prefettura, alle ore 10, si svolgerà una conferenza di presentazione degli eventi organizzati in provincia di Agrigento in occasione della Settimana della protezione civile, dal 10 al 16 ottobre. Interverranno il Prefetto Maria Rita Cocciufa, il Dirigente del Dipartimento di Protezione Civile regionale, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco e il Dirigente del Dipartimento di Protezione Civile provinciale.

Sono 1.873 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 14.320 tamponi processati. Il tasso di positività è al 13%. La regione è all’11esimo posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 26.207, in aumento di 1.574 casi. I nuovi guariti sono 298. Una vittima, per un totale dei decessi a 12.204. Sul fronte ospedaliero i ricoverati ordinari sono 205, 3 in più, e quelli in terapia intensiva sono 12, 1 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 421 casi, Catania 440, Messina 355, Siracusa 188, Trapani 151, Ragusa 106, Caltanissetta 75, Agrigento 96, Enna 41.

Un incidente lungo la strada statale 626 “Della valle del Salso”, in territorio di Caltanissetta, ha provocato la morte di due persone. Un tir è precipitato da un viadotto per diversi metri dopo essersi scontrato con due automobili. Sono deceduti il camionista, e poi, in ospedale, al “Sant’Elia”, è morta anche una donna di 72 anni, ricoverata in codice rosso. Altri due feriti, due turisti americani, meno gravi, sono stati soccorsi all’ospedale “Umberto primo” di Enna. Sul posto hanno lavorato il personale del 118, con elisoccorso e ambulanze, i Vigili del fuoco e gli agenti della Polstrada di Caltanissetta.

A Caltanissetta la Polizia ha arrestato ai domiciliari un docente di scuola media perché avrebbe abusato del suo ruolo di insegnante in una scuola statale per avvicinare una undicenne alla quale avrebbe pronunciato frasi inopportune e toccato il seno. La ragazzina lo scorso mese di giugno ha raccontato quanto accaduto ad una sua insegnante, e poi ai genitori che hanno subito sporto denuncia alla Squadra Mobile. Gli investigatori hanno ascoltato diversi minori che hanno ricevuto le confidenze della compagna, e che hanno riferito anche di altri comportamenti inopportuni e frasi inadeguate pronunciate dal docente in classe. La ragazzina è stata poi ascoltata dal Giudice per le indagini preliminari in sede di incidente probatorio in presenza di una psicologa esperta. La misura cautelare imposta è mirata ad impedire l’eventuale reiterazione del reato.

A Grotte, in periferia, in campagna, i gestori di un parco eolico hanno trovato all’interno una cassetta di ferro, chiusa con un lucchetto, con delle pietre attorno, e accanto un sacchetto di plastica con dei fili elettrici fuoriuscenti collegati alla cassetta. L’interrogativo: è una intimidazione? Indagini sono in corso ad opera dei Carabinieri della locale Stazione, che hanno raccolto la denuncia.

A Paceco, in provincia di Trapani, un contadino ha trovato un neonato abbandonato dentro un sacchetto di plastica nei pressi di una scuola elementare, lungo una strada sterrata. E ha telefonato al 112. I Carabinieri si sono precipitati sul posto. Il bambino, ancora vivo, è stato trasportato dal 118 all’ospedale di Trapani dove è tuttora ricoverato. Non è in pericolo di vita. I Carabinieri lo hanno chiamato Francesco, dal nome del carabiniere che per primo lo ha preso in braccio, e per la ricorrenza di San Francesco. La soccorritrice del 118, Veronica Catalano, racconta: “Ci hanno avvertito con una telefonata che c’era un bimbo abbandonato, tra l’altro a pochi metri dalla nostra centrale. Nel sacchetto col neonato c’era il cordone ombelicale. Quando siamo arrivati era avvolto in un sacchetto di plastica, la signora che ci ha avvertiti intanto lo aveva avvolto nelle coperte. Sembrava ancora infreddolito il piccolo, così lo abbiamo messo in una speciale copertina che serve appunto per riscaldare. Sembrava stare bene, le vie respiratorie erano libere. E’ stata un’esperienza forte, speriamo che adesso vada tutto per il meglio”. Indagini sono in corso alla ricerca della madre.