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Sono 535 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 4.988 tamponi processati. Ieri i positivi erano 1.169. Il tasso di positività è al 10,7%, in diminuzione rispetto al 12,2% di ieri. La Sicilia è al settimo posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 18.233 con un aumento di 141 casi. I nuovi guariti sono 392, due le vittime, che portano il totale a 12.216. Sul fronte ospedaliero, i ricoverati sono 282, mentre in terapia intensiva sono 20.

Questi i dati nei Comuni capoluogo: Palermo 165 casi, Catania 152, Messina 55, Siracusa 35, Trapani 63, Ragusa 25, Caltanissetta 13, Agrigento 24, Enna 3.

La piccola migrante di due anni soccorsa a Lampedusa si è risvegliata dal coma e ha riabbracciato la madre nel reparto di Terapia intensiva pediatrica dell’ospedale “Di Cristina”. Per cinque giorni hanno viaggiato su un gommone con altre sedici persone a bordo, bevendo solo acqua di mare per sopravvivere. La mattina di mercoledì scorso sono entrambe giunte in gravissime condizioni. La madre, in stato confusionale e con diverse ustioni sul corpo, è stata trasportata con l’elisoccorso del 118 al Civico di Palermo. La bambina invece al Di Cristina. Per tre giorni i medici l’hanno mantenuta sedata e intubata. Adesso i medici sono riusciti a staccarla dal respiratore artificiale. Migliora, anche se ha una polmonite da curare.

Prende il via da oggi, lunedì 17 ottobre 2022, la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale, per la prevenzione della malattia e delle sue complicanze, avviata dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento.

Le vaccinazioni vengono effettuate su tutto il territorio provinciale presso gli studi dei medici di famiglia e nei centri di vaccinazione aziendale. I medici di medicina generale hanno ricevuto i primi quantitativi di vaccino dedicato alla copertura dei soggetti di età pari o superiore ai 65 anni e progressivamente riceveranno le forniture per tutti gli aventi diritto di età inferiore ai 65 anni.

Il programma di vaccinazione è rivolto anche ai bambini che hanno compiuto il sesto mese di vita, ai soggetti con patologie a rischio di ogni età, ai pazienti ricoverati in strutture per lungodegenti, ai familiari di persone ad alto rischio, al personale appartenente alle categorie di pubblico interesse collettivo, agli operatori sanitari e di assistenza, al personale operante presso tutte le scuole di ogni ordine e grado (docenti e non docenti) e al personale che per ragioni di servizio è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (come i veterinari e gli addetti all’allevamento e ai macelli), alle donne in qualsiasi semestre di gravidanza, ai donatori di sangue.

Nel corso della campagna è offerta in co-somministrazione con l’antinfluenzale, la vaccinazione  anti-pneumococcica (per la prevenzione di patologie quali l’otite, la polmonite, bronchite etc.) e, in alternativa, nei soggetti già correttamente vaccinati per lo pneumococco, il  vaccino anti-zooster e/o la vaccinazione anti-dTpa, a richiamo decennale. La circolare ministeriale 2022/2023 prevede che “fatte salve specifiche indicazioni d’uso, è possibile altresì, laddove sostenibile, la co-somministrazione di tutti i vaccini antinfluenzali con i vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19.”

Il periodo indicato per la somministrazione del vaccino antinfluenzale va dal 17 ottobre 2022 al 28 febbraio 2023 e ciò al fine di garantire livelli efficaci di copertura anticorpali nel tempo, dal momento che il picco di diffusione del virus influenzale si raggiunge, nella nostra regione, tra dicembre e marzo. La diffusione interumana si può verificare per via aerea attraverso gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ed anche attraverso le mani contaminate da secrezione respiratorie. Il Servizio di epidemiologia dell’ASP raccomanda, per limitare la diffusione del virus influenzale, oltre che una buona igiene delle mani, di coprire naso e bocca quando si tossisce e starnutisce. Qualora se ne presentasse la necessità si consiglia l’isolamento a casa dei soggetti con malattie respiratorie febbrili in fase iniziale e il ricorso al consiglio del medico di medicina generale e del pediatra.

Dopo il successo dell’anno scorso il Museo Diocesano di Agrigento (MUDIA) ripropone, nelle serate di ottobre, Visibili e invisibili connessioni sensoriali, conversazioni culturali dove l’invisibile diventa visibile attraverso  il dialogo dei sensi coniugando arte, musica e vino. Eternamente connesse musica e arte – dicono i promotori dell’iniziativa – si fondono per suscitare inspiegabili stati d’animo che ognuno di noi vive, rompendo schemi di generi. Il rapporto tra queste due arti è sempre esistito in tutte le epoche e oggi vengono abbinate alla raffinata arte della vinificazione.

Nelle serate, che si terranno i venerdì 21 e 28 ottobre alle ore 19,00, saranno proposte due opere connesse con il dialogo del Mudia con altre istituzioni culturali e con il camino pastorale della diocesi.

Saranno oggetto delle conversazioni l’affresco della Madonna dell’Itria attribuita al Maestro del Giudizio di Salomone del XIV secolo, della collezione permanente del Museo e  l’affresco raffigurante Gesù a casa di Marta e Maria opera di Tommaso Rossi del XIX secolo della Chiesa Madre di Sciacca.

La scelta dell’affresco della Madonna dell’Itria del MUDIA è motivata dall’interesse che l’opera ha suscitato in occasione della mostra su “Sofonisba Anguissola e la Madonna dell’Itria”, che si è tenuta a Cremona e attualmente a Catania. La dottoressa Domenica Brancato, direttore del MUDIA presenterà anche i nuovi dati storici acquisiti con le ultime ricerche condotte con l’Archivio Storico Diocesano.

La seconda opera, Gesù a casa di Marta e Maria di Tommaso Rossi della Chiesa Madre di Sciacca, è l’icona che la diocesi di Agrigento ha scelto per il secondo anno del cammino sinodale I Cantieri di Betania. La lettura storico artistica sarà curata dalla dottoressa Rita Ferlisi della Soprintendenza di Agrigento.

La lettura teologica delle opere sarà presentata da don Giuseppe Pontillo e da don Massimo Musso, il maestro Rocco Daniele Carlucci proporrà gli intermezzi musicali tematici, e l’associazione  La strada del vino e dei sapori della Valle dei Templi con i sommelier dell’AIS sezione di Agrigento-Caltanissetta proporranno la selezione dei vini, per stimolare i sensi del gusto davanti alle opere proposte.

Dopo la presentazione seguirà la degustazione del vino nel Giardino del Museo. L’ingresso sarà limitato a 50 posti e con prenotazioni ai numeri 0922 490061- 3206121227.

Ad Agrigento, a sud est, Punta Bianca, a ridosso del mare, fino allo scoglio Patella di Marina di Palma di Montechiaro, è stata riconosciuta “Riserva naturale” dalla Regione. Nella zona da oltre 60 anni si sono svolte delle esercitazioni militari in un apposito poligono, ovviamente incompatibili con la riserva, oltre che dannose e inquinanti. Le esercitazioni avrebbero dovuto essere trasferite altrove, in un altro sito reperito dalla Regione. Invece, come ha già reso noto l’associazione ambientalista “MareAmico” presieduta da Claudio Lombardo, con ordinanza numero 6 del 2022 l’Esercito italiano ha comunicato il nuovo programma di esercitazioni previste nel poligono di Drasy, ad iniziare dal 17 ottobre e fino al 30 dicembre 2022. Ebbene, contro ciò MareAmico ha organizzato oggi un sit – in di protesta all’ingresso della riserva, per impedire l’inizio delle esercitazioni militari.

Non è la prima volta che nostri imprenditori subiscano richieste estorsive e intimidazioni più o meno gravi ma ogni volta hanno subito sporto denuncia. In ques’ultima vicenda, grazie ai titolari della Società I.CO.S servizi ambientali e della ISEDA srl, in arresto sono finiti in tre e noi speriamo che in tanti prendano esempio dai nostri colleghi respingendo ogni tipo di imposizione, non lasciandosi intimorire dalle minacce e denunciando l’accaduto alle Forze dell’Ordine. Pertanto, diciamo a tutti coloro che vengono presi di mira dagli estortori di affidarsi alle Forze dell’ordine e di contare sul sostegno attivo della nostra associazione. Se saremo in tanti ad opporci alle prepotenze dei mafiosi e dei loro simili potremo rendere più libere le nostre attività da questa grave forma di parassitismo.

LiberoFUTURO Agrigento

Passa alla fase operativa/progettuale l’ampliamento del porticciolo turistico di San Leone.

Si è concluso, con l’affidamento della campagna di indagini geognostiche alla ditta I.C.P.A. s.r.l., la consegna dei servizi tecnici di ingegneria e architettura relativi alla progettazione definitiva ed esecutiva, dei lavori di ampliamento del porticciolo turistico di San Leone, necessari alla redazione della proposta progettuale. La campagna di indagini geognostiche ha lo scopo di fornire l’inquadramento geologico dell’area interessata dal progetto e la caratterizzazione geotecnica dei terreni presenti in sito.

«Saranno due le campagne di indagini geotecniche previste – spiega l’assessore ai lavori pubblici Gerlando Principato – con tre sondaggi a terra e tre sondaggi a mare, spinti fino al substrato roccioso, che dovranno essere ultimati entro novembre 2022. Non possiamo perdere l’opportunità di restituire un progetto esecutivo cantierabile alla nostra città, ma è necessario l’impegno di tutti i soggetti interessati per rispettare il crono-programma concesso dalla presidenza dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri».

Ampliare il porticciolo turistico di San Leone per aumentarne il potere attrattivo e sfruttarne al massimo le potenzialità turistico-ricettivo, nel pieno rispetto dell’ambiente e del contesto paesaggistico, considerando la vicinanza con il Parco Archeologico della Valle dei Templi, è stato da subito uno degli obiettivi perseguiti dall’amministrazione Miccichè.

«Lo abbiamo già affermato in precedenza, continuiamo a perseguire l’obiettivo – commenta il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè – di realizzare una delle opere più importanti e strategiche per il rilancio del porto turistico di Agrigento, che ricordiamo, terrà conto anche del water-front del lungomare Falcone Borsellino, dei parcheggi, della viabilità e dei trasporti, del car sharing, della pista ciclabile e del bike sharing. Confido nel risultato tenuto conto delle capacità gestionali e tecniche dell’assessore Principato che segue costantemente l’evoluzione delle varie fasi procedurali, coordinate dal Rup Arch. Ivano Agostara, spronando gli uffici a dare il massimo».

L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha speso 15.372 euro e ha comprato 6 elettrocardiografi: 2 per il reparto di Medicina trasfusionale del “San Giovanni di Dio” di Agrigento, e poi 1 a Psichiatria, un altro a Chirurgia generale e un altro ancora ad Ortopedia del “Giovanni Paolo II” di Sciacca. L’ultimo invece è destinato al Poliambulatorio di Naro. La dirigenza Asp sottolinea: “Il provvedimento di aggiudicazione è stato dichiarato immediatamente esecutivo data l’urgenza di dotare le unità operative richiedenti delle attrezzature richieste”.

Nelle campagne tra Sambuca di Sicilia e Bisacquino, in contrada San Biagio, un incendio ha distrutto il capannone di un’azienda agricola con dentro quattro mezzi agricoli e numerose balle di fieno, di proprietà di un pastore di 50 anni di Sambuca di Sicilia. I danni sono ingenti. Indagano i Carabinieri della stazione di Sambuca. Le fiamme sarebbero divampate in un terreno adiacente, e poi si sono propagate avvolgendo il fabbricato.

Il caro energia aggrava ancora di più la condizione finanziaria strutturale dei Comuni siciliani: l’appello ai prossimi governi regionale e nazionale da parte dell’Anci.

Ad Agrigento, al mattino di oggi, commercianti, artigiani, imprenditori e cittadini, anche loro tartassati, manifestano innanzi alla Prefettura, sostenuti da diverse sigle sindacali, contro il caro energia, le bollette impazzite, l’inflazione galoppante e l’erosione del potere d’acquisto dei consumatori. Nel frattempo, l’impennata vertiginosa dei prezzi dell’energia, e le prospettive non certo confortanti, aggravano la condizione finanziaria dei Comuni siciliani, già vittime in maggioranza del dissesto o, quanto meno, dell’essere stati costretti ad avviare un piano di riequilibrio finanziario. In tale contesto l’Anci, l’Associazione dei Comuni di Sicilia, si rivolge al prossimo governo regionale di Renato Schifani e al nazionale di Giorgia Meloni affinché si eviti il default di imprese e istituzioni, con la conseguente impossibilità di fornire servizi adeguati ai cittadini. Il consiglio regionale dell’Anci afferma: “Il caro bollette – oltre ad essere causa della chiusura di un gran numero di imprese, costrette a licenziare i propri dipendenti con inevitabili e gravissime ricadute sul territorio e sulle famiglie siciliane già in difficoltà – mette in pericolo l’erogazione di servizi fondamentali come l’illuminazione pubblica, il trasporto locale o il riscaldamento delle scuole. E l’esorbitante aumento dei costi dell’energia graverà sulle casse dei Comuni siciliani per almeno 1 miliardo di euro. E’ una condizione che, senza un adeguato intervento normativo ed economico da parte del Governo, sarebbe assolutamente insostenibile e si sommerebbe, purtroppo, alle gravi criticità di carattere strutturale dei Comuni dell’isola i quali, come più volte denunciato dall’Anci Sicilia, vivono una difficilissima situazione finanziaria e organizzativa che ha già costretto numerosi Enti a dichiarare il dissesto e a predisporre piani di riequilibrio finanziario”. E i componenti del Consiglio Anci aggiungono: “L’aumento esponenziale del costo delle bollette, impoverendo le famiglie, renderà ancora più grave il tasso di mancato pagamento della fiscalità locale da parte dei cittadini con un ulteriore effetto domino. Si tratta di dati che ci preoccupano fortemente e che necessitano di un significativo e improcrastinabile intervento anche a livello regionale, a tutela delle istituzioni locali in stato di grave sofferenza, e che devono fare i conti con enormi difficoltà, quasi del tutto sconosciute in altre parti del Paese, sul piano demografico, sociale e della crescita economica. Su questi temi, sulla necessità di un incremento delle risorse per gli Enti locali dell’Isola e per sfruttare in maniera adeguata le opportunità di sviluppo offerte dal Pnrr, chiederemo un confronto con il neopresidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, subito dopo la formazione della Giunta. Chiediamo, infine, al Governo nazionale un intervento straordinario, anche con il coinvolgimento della Commissione europea, tanto per la riduzione del costo dell’energia quanto per il ristoro immediato dell’aumento dello stesso”.

Giuliana Miccichè