Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 303)

Il 34enne saccense, assistito dall’avvocato Accursio Piro, è stato condannato per lesioni personali semplici, atti osceni ed evasione. I giudici della Corte di Appello di Palermo hanno riconosciuto l’incapacità parziale. dall’avvocato Accursio Piro

Fu la Polizia di Stato del Commissariato di Sciacca a condurre le investigazioni. Per gli inquirenti, il saccense avrebbe conosciuto su Facebook una donna residente nel centro Italia. Alla donna si sarebbe presentato come lavoratore offrendo anche possibilità di ospitarla per un certo periodo nel corso del quale, magari, sarebbe potuta nascere una storia d’amore con lei.

Ma passarono pochi giorni e la donna avrebbe scoperto di avere a che fare con tipo assai diverso. Secondo gli inquirenti, il saccense avrebbe tentato di usarle violenza e l’avrebbe chiusa a chiave nel suo appartamento. La donna sarebbe riuscita ad avvisare il fratello che si è rivolto alle forze dell’ordine. La donna al processo si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Maurizio Gaudio.

Il processo che si è svolto nel 2017 ha riguardato anche altri fatti contestati al saccense. Atti osceni per i quali il saccense è stato assolto. La Corte di Appello ha confermato l’assoluzione anche per il reato di danneggiamento che veniva pure contestato al saccense.

L’ordinanza è stata emessa dall’ufficio di sorveglianza del tribunale di Agrigento. I carabinieri di Campobella di Licata lo hanno preso e riportato nel carcere di Noto.

Si tratta di Paolo D’Auria, disoccupato di 63 anni, il quale non ha rispettato l’affidamento in prova ai servizi sociali. L’ufficio di sorveglianza, infatti, ha così scritto: “Reiterate violazioni alle prescrizioni dell’affidamento in prova ai servizi sociali”.

Il provvedimento del tribunale è stato emesso in sostituzione della misura alternativa, già in atto, dell’affidamento in prova ai Servizi sociali. Una volta notificato il provvedimento dell’ufficio di Sorveglianza al campobellese, i carabinieri della stazione cittadina lo hanno poi trasferito nel Siracusano e collocato – così per come disposto dall’autorità giudiziaria – nella casa circondariale di Noto.

 

e

Sono stati identificati i protagonisti di una rissa scoppiata, per futili motivi, lo scorso 16 aprile, nei pressi di un bar, lungo la strada statale 115, in territorio di Porto Empedocle. Si tratta di un trentaduenne, di un quarantaquattrenne, e un quarantatreenne.

I tre sono disoccupati, e a parte il primo, gli altri due hanno precedenti di polizia. Sono stati denunciati, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento, per l’ipotesi di reato di rissa.

Dopo alcune indagini a individuare i tre agrigentini sono stati i carabinieri della Stazione di Porto Empedocle. Non è escluso che l’episodio possa nascondere questioni personali, e privati, e che i tre avessero un appuntamento chiarificatore.

Si è concluso oggi con grande successo e partecipazione il convegno avente per tema “RiablilitAG”, la multidisciplinarietà è la riabilitazione, la gestione pratica delle patologie ossee e della colonna lombare.

A riguardo ecco l’intervista con il Direttore Scientifico del convegno nonchè Direttore dell’UO Medicina Fisica e Riabilitativa dott. Fausto Crapanzano.

2.771 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 17.709 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 3.000. Il tasso di positività sale al 15,6% ieri era al 14,7%. La Sicilia è al settimo posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 112.760 con un decremento di 24 casi. I guariti sono 3.054 mentre le vittime sono 14 portano il totale dei decessi a 10.688. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 761, in terapia intensiva sono 38.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 711 casi, Catania 599, Messina 312, Siracusa 303, Trapani 332, Ragusa 234, Caltanissetta 199, Agrigento 290, Enna 64.

Ieri pomeriggio in un noto locale della zona, su iniziativa della Segreteria Provinciale della Funzione Pubblica CGIL di Agrigento sono stati convocati tutti i neoeletti Rappresentanti Sindacali Unitari della FP CGIL. All’incontro, oltre al Segretario Generale Vincenzo Iacono e ai Coordinatori Provinciali: delle Funzioni Locali Pietro Aquilino, Matteo Lo Raso, della Sanità Antonio Cutugno e delle Funzioni Centrali Davide Gaziano ed Enza Lo Sardo, sono anche intervenuti il Segretario Generale della Camera del Lavoro Agrigentina Alfonso Buscemi e la Segretaria Provinciale Lorella Capellupo.

Durante gli interventi, Vincenzo Iacono, Pietro Aquilino ed Antonio Cutugno hanno voluto evidenziare il grande sforzo profuso da tutti i lavoratori coinvolti in questa dura ed entusiasmante tornata elettorale, senza il quale non sarebbe stato possibile mantenere la leadership. Infatti, la FP CGIL si riconferma, in assoluto, il primo sindacato nel Pubblico Impiego in Provincia di Agrigento precedendo nell’ordine le altre sigle sindacali: CISL FP e UIL FPL. Alfonso Buscemi, nel suo intervento finale, oltre a fare il punto sulle attività ed iniziative svolte dalla
Confederazione e i diversi obiettivi raggiunti, ha voluto anche stigmatizzare le varie vertenze ancora aperte ed i nuovi obiettivi per il futuro, complimentandosi, alla fine, con tutti i Lavoratori e tutto il gruppo Dirigente Provinciale della categoria, che ha contribuito al raggiungimento di questa splendida vittoria.

Non è mancato un momento toccante e commovente, infatti il Segretario Generale, in particolare, ha voluto riconoscere e premiare, con la consegna di una Targa Ricordo, due storici compagni: Antonino Tarantino e Giuseppe Federico, che per oltre quarant’anni sono stati iscritti alla Funzione Pubblica CGIL, i quali, nonostante fossero già da qualche anno in pensione, non hanno mai smesso di sentirsi
parte della Funzione Pubblica CGIL ed anche quest’anno sono scesi in campo a dar manforte ai vecchi compagni. La serata si è conclusa con un momento conviviale, con l’immancabile brindisi finale ed il tradizionale taglio della torta, raffigurante il numero 1 ed il logo rosso della FP CGIL.

La Protezione civile regionale prevede il persistere di precipitazioni sparse e temporali. “I fenomeni potranno essere accompagnati da rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento”. Per questi motivi, per le prossime 24 ore, l’allerta diramata resta “gialla”.

In tutta la provincia la pioggia è stata ininterrotta. Tanti gli allagamenti segnalati e gravissimi disagi anche anche alla circolazione. Anche la nebbia la fa da padrona e il clima che si respira sembra più quello di dicembra che di una primavera inoltrata.

Il decesso delle ultime 24 ore ha riguardato un agrigentino. Sono 40 i ricoverati di cui 38 in degenza ordinaria/subintensiva. Di questi, 20 si trovano al “San Giovanni di Dio”, 17 al “Fratelli Parlapiano” di Ribera e uno in un ospedale fuori provincia.

Un morto e 4 ricoveri, 491 nuovi positivi e 380 guariti. Sono questi i numeri principali del quotidiano bollettino diramato dall’azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Con il nuovo decesso registratosi nelle ultime 24 ore, Agrigento arriva a quota 52 lutti, mentre la provincia ne ha, fino ad ora, registrati ben 539.

Sono 40 (+3) gli agrigentini ricoverati di cui 38 (+3) in degenza ordinaria/subintensiva. Di questi, 20 (+2) si trovano al “San Giovanni di Dio”, 17 (+1) al “Fratelli Parlapiano” di Ribera e uno (dato stabile) in un ospedale fuori provincia. Sono 2 (stabile), invece, gli agrigentini ricoverati al nosocomio di Ribera in terapia intensiva.

Questa la situazione nei Comuni agrigentini: Agrigento ha 1.186 positivi (-7); Alessandria della Rocca: 52 (+3); Aragona: 257 (stabile); Bivona: 118 (+8); Burgio: 98 (+16);  Calamonaci: 10  (-1); Caltabellotta: 50 (stabile); Camastra: 43 (+1); Cammarata: 103 (+1); Campobello di Licata: 214 (-11); Canicattì: 753 (+19); Casteltermini: 184 (+1); Castrofilippo: 60 (-2); Cattolica Eraclea: 73 (+6); Cianciana: 60 (+4); Comitini: 10 (stabile);  Favara: 962 (-42); Grotte: 74 (+1);  Joppolo Giancaxio: 42 (+2); Licata: 844 (+7); Lucca Sicula: 35 (-2); Menfi: 253 (+14); Montallegro: 42 (-3); Montevago: 69 (+11); Naro: 113 (-1); Palma di Montechiaro: 236 (-7); Porto Empedocle: 358 (-2); Racalmuto: 136 (-4); Raffadali: 299 (+8); Ravanusa: 122 (stabile); Realmonte: 85 (-1); Ribera: 240 (+5); Sambuca di Sicilia: 116 (+25);  San Biagio Platani: 129 (+5); San Giovanni Gemini: 131 (-7); Sant’Angelo Muxaro: 73 (-3); Santa Elisabetta: 46 (+2); Santa Margherita di Belice: 103 (+12); Santo Stefano di Quisquina: 85 (-3); Sciacca: 846 (+62); Siculiana: 88 (-4) di cui 3 migranti (dato stabile) ospiti a Villa Sikania e Villafranca Sicula: 24 (-4).

Sulle navi quarantena in rada della costa Agrigentina ci sono 10 migranti contagiati.

Intervento dei vigili del fuoco del distaccamento saccense nella notte al circolo nautico della Lega Navale di Sciacca nella zona portuale per un incendio scaturito probabilmente da un corto circuito.

Le fiamme hanno interessato l’area esterna e un contenitore di rifiuti che si trovava nel retro del bar.

I vigili del fuoco sono riusciti a bloccare il fuoco ed impedire che le fiamme si propagassero nella struttura. Nessun danno ma solo tanto fumo.

Innanzi alla Corte d’Assise di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, si è svolta la prima udienza del giudizio immediato, ovvero il processo scavalcando il filtro dell’udienza preliminare, a carico di Giuseppe Barba, 66 anni, di Favara, imputato di avere ucciso con tre colpi di pistola l’ex genero, l’ imprenditore Salvatore Lupo, 45 anni, di Favara, lo scorso 15 agosto, in via Quattro Novembre, all’interno di un bar. Tracce di polvere da sparo sarebbero state rinvenute nel marsupio e in una mascherina, sequestrati a Giuseppe Barba, dai Carabinieri del Ris (Reparto di investigazione scientifica). E altre tracce di polvere da sparo sono state rinvenute nell’automobile di Barba, una Fiat Panda, il cui transito nei pressi del bar è stato registrato da telecamere di video-sorveglianza. Il movente del delitto sarebbe legato a contrasti economici tra Barba e Lupo dopo la separazione di Lupo dalla moglie figlia di Barba. Ebbene, a causa delle precarie condizioni di salute di Giuseppe Barba, come emerso dal relativo certificato medico, il giudice Malato ha aggiornato l’udienza al prossimo 3 giugno.