I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, capitanati da Giovanni Minardi, hanno notificato a Favara tre misure di custodia cautelare (una in carcere, e due ai domiciliari) emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, su richiesta della Procura della Repubblica, per reati di droga e mafia. Complessivamente sono 26 gli indagati. Si tratterebbe di una “costola” dell’inchiesta “Mosaico”, su diversi episodi delittuosi lungo l’asse Favara-Liegi.
Il procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella, ha nominato il vice sindaco di Agrigento, Aurelio Trupia, custode giudiziario dell’area dello stabilimento balneare e ristorante, “Maddalusa Lounge Beach”, posto sotto sequestro preventivo a seguito di un’ispezione congiunta tra Polizia, Guardia costiera e Vigili urbani. Più nel dettaglio, come custode della struttura è stato nominato il sindaco Franco Miccichè che, a sua volta, ha reso la delega al suo vice. Il ristorante e l’area dell’albergo sarebbero senza le obbligatorie autorizzazioni sanitaria e comunale. Ipotizzata anche la violazione della normativa sulla tutela del Parco archeologico e della costa. Adesso è attesa la decisione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale sulla convalida o meno del sequestro.
Caos graduatorie all’Asp di Agrigento, tra punteggi sbagliati e strafalcioni. Nel mirino è finita la mobilità interna degli infermieri in cerca di un trasferimento all’interno della stessa azienda sanitaria.
La Fials guidata da Amedeo Fuliano segnala che “dopo oltre un anno e mezzo di attesa, il 17 giugno scorso l’Asp ha approvato le graduatorie di mobilità interna per il personale infermieristico, che consentono al personale infermieristico di ruolo di ottenere, nel rispetto di una graduatoria per titoli, una sede diversa da quella ove prestano servizio, tra ospedali e strutture ambulatoriali dislocati in tutta la provincia.
“Nella prima decade di luglio, secondo quanto ho appreso dal commissario dell’Asp, si concluderanno i lavori che riguardano il futuro pronto soccorso dell’ospedale di Ribera. L’apertura di un presidio di primo soccorso per i codici gialli e verdi consentirà di alleggerire la pressione nell’area di emergenza di Sciacca”. Lo scrive in una nota la presidente della commissione Salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, a margine di un incontro con il commissario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia.
“L’ospedale di Ribera è stato potenziato con investimenti per oltre 10 milioni di euro che hanno riguardato l’adeguamento dei reparti a livello strutturale e l’acquisto di nuove tecnologie sanitarie.
L’auspicio è che il Covid molli la presa è che questo ospedale possa, assieme a quello di Sciacca, essere per il territorio una risorsa importante in termini di offerta sanitaria”.
Una nuova proposta in aiuto degli esercizi commerciali di Via Atenea arriva dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gerlando Piparo: “Invito l’Amministrazione attiva a prendere in considerazione l’apertura di via Atenea al transito veicolare nelle ore pomeridiane, dalle 13:00 alle 16:30/17:00, una fascia oraria che nulla impatterebbe sulla giusta e condivisibile finalità dell’istituzione della ZTL, ma che consentirebbe agli agrigentini di attraversare più agevolmente il centro cittadino e di generare un maggiore afflusso di frequentatori nella via in cui sono concentrati la maggior parte dei negozi e delle attività commerciali.
Sarebbe una piccola agevolazione nei confronti dei tanti esercenti agrigentini che tentano di risollevarsi dagli effetti disastrosi della pandemia di coronavirus”.
“Nuovo personale medico e sanitario in arrivo nei presidi ospedalieri dell’Agrigentino, all’ospedale di Sciacca sono previsti due ortopedici e medici di Pronto soccorso”. Lo fanno sapere in una nota congiunta la presidente della commissione Salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, il sindaco di Sciacca Fabio Termine e il senatore Rino Marinello a margine di un incontro nel nosocomio saccense con il commissario dell’Asp, Mario Zappia.
“Durante l’incontro – spiegano – è stato fatto il punto sulle criticità che si registrano nei vari reparti, in particolare Urologia e Ortopedia, e nell’Area di emergenza. Il commissario ha illustrato le soluzioni individuate dall’Asp per far fronte ai problemi legati alla carenza di personale.
Lunedì scorso la presidente della commissione Salute dell’Ars ha visitato l’ospedale di Sciacca per verificare la situazione e ha riscontrato criticità in alcuni reparti, è stato dunque chiesto un appuntamento con il commissario dell’Asp che oggi ha fatto avere i dati sul personale medico e sanitario.
Dall’incontro di oggi è emerso che su 310 Oss reclutati dall’Asp di Agrigento in piena pandemia, 210 saranno immessi a tempo indeterminato entro metà luglio grazie alla norma che prevede la stabilizzazione del personale impegnato durante l’emergenza Covid. A breve sapremo quanti di questi andranno a Sciacca.
Sono invece 36 gli infermieri già assunti a tempo indeterminato alla metà di giugno, altri 78 saranno assunti entro la metà di luglio. Per quanto riguarda i medici per l’ospedale di Sciacca è stata sollecitata una soluzione immediata. Il commissario ha fatto sapere che l’Asp si è rivolta a un’agenzia di servizi a cui ha chiesto 4 ortopedici, 4 anestesisti e 10 medici di pronto soccorso. Due ortopedici andranno a Sciacca e gli altri medici saranno distribuiti a seconda delle necessità dei cinque presidi ospedalieri dell’Asp di Agrigento. Entro quindici giorni torneremo a riunirci per verificare se le soluzioni prospettate abbiano trovato riscontro”.
L’ultimo bollettino di ieri dei contagi in Sicilia non è assolutamente confortante, siamo a 6.396 casi in più rispetto al giorno precedente e i ricoveri in ospedale aumentano. Ma del rinnovo dei contratti del personale Usca non c’è traccia.
E’ il commento dell’Onorevole di “Prima l’Italia” e vice presidente della commissione sanità all’Ars Carmelo Pullara.
La causa degli effetti della variante Omicron 5 ormai sono ben noti. – Spiega Pullara. Si è partiti nei giorni scorsi con un aumento dei contagi del 30%, ed oggi questa percentuale purtroppo è destinata a salire molto di più.
Ero già intervenuto nei giorno scorsi ribadendo che tutto ciò era prevedibile e che i dati sicuramente erano conosciuti dall’assessorato regionale alla salute, dai vertici politici e dai burocrati, in quella occasione ribadii rivolgendomi soprattutto all’Assessore per la salute Razza, che era necessario ed urgente rivedere la riduzione delle ore lavorative del personale covid sanitario e non e soprattutto di affrettarsi a procedere con la proroga dei contratti del personale Usca in scadenza il 30 giugno, praticamente domani.
Non abbiamo più tempo – conclude Pullara -ed ulteriori ritardi di intervento, come la proroga dei contratti, possono solo sortire effetti deleteri che purtroppo ricadono non solo sulla salute di tutti i cittadini siciliani ma anche sul personale sanitario che torna ad essere nuovamente stressato con la paura di essere nuovamente protagonisti di un brutto film già visto.