Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 291 di 2800
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 291)

Un incidente stradale in territorio di Messina, lungo la strada statale 115, nei pressi della frazione di Galati, ha provocato la morte di un uomo di 55 anni, S G sono le iniziali del nome. Per cause in corso di accertamento da parte dei Carabinieri e dei Vigili urbani, intervenuti sul posto insieme a personale del 118, lui, alla guida di una moto, si è scontrato con un’automobile con a bordo due persone, entrambe ferite e trasportate al Policlinico.

Il segretario provinciale dell’Udc di Agrigento, Fabio La Felice, in accordo con il segretario regionale, Decio Terrana, ha nominato i coordinatori cittadini dell’Udc a Realmonte, che è il consigliere comunale Alessandro Mallia, e a Siculiana Tonino Vaccarella. La Felice commenta: “Ho apprezzato fin da subito lo spessore umano di Mallia e Vaccarella, e quella voglia di spendersi per il proprio paese nel segno della sana e buona politica. Ad entrambi auguro un buon lavoro”.

Un bracciante agricolo di 65 anni, Angelo Castronovo, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco in contrada Cipolla tra Palma di Montechiaro e Licata, in provincia di Agrigento. A quanto si è appreso la vittima, colpita mentre lavorava sul suo appezzamento di terreno, viveva a Licata dallo scorso marzo.

Castronovo era stato rinviato a giudizio per dodici ipotesi di detenzione e porto illegale di armi. A Palma il 9 novembre del 2015 e il 22 agosto del 2017 furono messi a segno due agguati legati a una faida che avrebbe portato ai due omicidi come conseguenza del furto di un trattore. In uno degli episodi fu ucciso Enrico Rallo, trentanovenne colpito da numerosi colpi di arma da fuoco nei pressi di un bar. Ad ucciderlo, secondo la Procura, sarebbero stati lo stesso Castronovo e Salvatore Azzarello, 37 anni, che è stato poi ucciso nel 2017. Castronovo era stato arrestato il 30 luglio del 2020 ed era finito a processo per un traffico di armi connesso all’indagine. Il gip ritenne però che non ci fossero gli indizi di colpevolezza per i due delitti. Dopo sei mesi di carcere e un anno di arresti domiciliari, era tornato in libertà. A ritenere affievolite le esigenze cautelari era stata la Corte di assise di Agrigento.

I controlli delle Forze dell’Ordine funzionano. Sabato notte gli esercenti del centro cittadino, hanno rispettato l’orario di chiusura – l’una di notte – imposto dall’ordinanza temporanea del sindaco Franco Miccichè, tranne il titolare di un locale della movida di via Pirandello. L’imprenditore s’è ribellato, e non ha, di fatto, ascoltato neanche le sollecitazioni della polizia.

Adesso per l’esercente scatterà una multa, per il mancato rispetto dell’ordinanza sindacale, e non è escluso che possa essere firmato un provvedimento di temporanea sospensione dell’attività. A Porta di Ponte, i militari della Guardia di finanza, con l’ausilio dall’Unità cinofila, hanno recuperato e sequestrato alcuni spinelli. Per un giovane, trovato in possesso di una “canna”, è scattata la segnalazione alla Prefettura quale consumatore abituale di stupefacenti.

Ed ancora una volta, non sono mancate le proteste dei residenti per la musica ad alto volume di un locale della via Atenea. In piazza Cavour invece è stata segnalata una rissa fra giovani immigrati. All’arrivo delle pattuglie dei carabinieri, dei partecipanti però non vi era più alcuna traccia. In azione anche gli agenti della polizia Municipale, che hanno elevato ben 98 multe, ai proprietari di auto e moto, per sosta selvaggia.

Giovedì 3 novembre, nella sala Fazello del Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”,  alle ore 17:30, per un omaggio ad Aldo Braibanti, “il più grande intellettuale italiano del ‘900”, secondo le parole di Carmelo Bene, con una conferenza dal titolo “ALDO BRAIBANTI. PER UN PROFILO DEL PLAGIO” tenuta dallo scrittore Beniamino Biondi che di Braibanti è stato per molti anni amico, assistente e curatore del volume delle poesie complete uscito col titolo “Frammento frammenti” nel 2003, e al momento sta attendendo alla pubblicazione della sentenza integrale di condanna per il reato di plagio.

Poeta, artista visivo, drammaturgo, studioso delle formiche (la cui vicenda è stata di recente portata sugli schermi con il film “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio) Aldo Braibanti (1922-2014), è stato una mente affascinante e poliedrica, sfuggente a ogni facile etichetta, e anche uomo mite, appartato. Il documentario prova ad accendere una luce su un intellettuale eretico nel Novecento italiano e sulla sua intera vita, dal precoce attivismo antifascista fino alla morte, passando per un processo-farsa che, con l’accusa di “plagio”, mirava in realtà a colpire la libera condotta della sua vita e il rigore delle sue idee.

Il processo “politico” ad Aldo Braibanti fu il nostro processo a Oscar Wilde, con un secolo di ritardo. Braibanti aveva introdotto il giovane Giovanni Sanfratello nella propria cerchia di amici artisti, sostenendolo negli studi e incoraggiandolo nella sua inclinazione per la pittura. Tra loro nacque un grande amore, e i due andarono a vivere insieme a Roma. Ma la famiglia del ragazzo decise di opporsi a quella relazione e lo fece nella maniera più aggressiva: Giovanni fu internato in manicomio, e Braibanti fu messo alla sbarra.

Era l’estate del 1968. Il processo divise l’Italia. Mentre in tutto il mondo infuriava la Contestazione con la richiesta di nuovi e ampi diritti, Braibanti ebbe al suo fianco pochi ma qualificati sostenitori, tra cui Marco Pannella, mentre Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Alberto Moravia, Umberto Eco seguirono e commentarono aspramente il processo e quella parte di Paese che resisteva strenuamente ad ogni tentativo di modernizzazione della società.

La Fortitudo Agrigento è tornata e questa non è più una grande novità ma quello che piace ancor di più è la grinta ed il cuore che la squadra mette in ogni partita, reduce da due rimonte importanti in trasferta e la vittoria di oggi tra le mura amiche del Palamoncada, un fortino da sempre. Una vittoria sofferta per lunghi tratti ma molto diversa rispetto alle precedenti dove la Fortitudo sbagliava l’approccio alle partite, questa volta la fa sua sin dall’inizio e nonostante diversi errori da tre e nei tiri liberi che solitamente contraddistinguono il risultato in favore di Agrigento, questa volta lo fanno vincendo la partita fisicamente, aumentando il ritmo nel quarto parziale quando Latina ha calato l’attenzione e la difesa ha iniziato a subire gli attacchi di Grande e Francis. Proprio quest’ultimo ha regalato come sempre un paio di schiacciate che hanno mandato in estasi il pubblico del Palamoncada e l’altro americano Kevin Marfo è stato il grande protagonista della partita con 19 punti e ben 11 rimbalzi. Il top scorer del match è stato Alessandro Grande con 21 punti, in doppia cifra anche Ambrosin con 13 e Francis con 11 punti.

E’ morto nell’ospedale ‘Guzzardi’ di Vittoria, dove è stato ricoverato, Enzo Sauna, 59 anni, ferito con colpi di coltello all’addome nel centro storico della città. La Polizia è stata impegnata ad ascoltare dei testimoni di quanto accaduto. Enzo Sauna è morto forse al culmine di un banale litigio insorto davanti alla mensa del Centro Spirito Santo di Vittoria, dove sono distribuiti i pasti per gli indigenti. Gli agenti hanno acquisito le immagini di una telecamera di videosorveglianza. Sauna è stato colpito da 5 o 6 coltellate, almeno una delle quali è risultata letale. E’ morto cinque ore dopo. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Martina Dall’Amico. A conclusione delle prime investigazioni è stato arrestato un uomo di 48 anni, anche lui indigente.

Un incidente stradale ad Aci Catena, in provincia di Catania, ha provocato la morte di Mario Filetti, 19 anni. Lui, per cause in corso di accertamento, alla guida di uno scooter, si è ribaltato fuori strada schiantandosi a bordo carreggiata. Bisogna ancora esattamente accertare se si sia trattato di un incidente autonomo oppure se sia stato coinvolto un altro mezzo. Il passeggero di Filetti, gravemente ferito, è stato soccorso in ospedale dal personale del 118. Sul posto, per i rilievi di rito, hanno lavorato i Vigili urbani e i Carabinieri.

Il giovane con un gommone, partito da Milazzo, aveva raggiunto le Eolie, assieme a due amici. Raggiunto il tratto di mare aveva deciso di immergersi per una battuta di pesca in apnea, cosa che faceva spesso nell’arcipelago. Non vedendolo riemergere i due amici hanno cominciato a cercarlo ritrovandolo, poi, a pelo d’acqua, un centinaio di metri più in avanti da dove si era immerso.

Con l’aiuto di un pescatore, il sub, ancora in vita ma in gravi condizioni, è stato issato e portato al porto di Vulcano-Levante dove ad attenderli c’erano il medico e i volontari della Croce Rossa. Vani i tentativi di rianimarlo. I carabinieri dell’isola, su disposizione della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno disposto il trasferimento della salma nell’obitorio del cimitero di Lipari, in attesa della decisione sull’eventuale autopsia.