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Nell’ambito di controlli sul gioco illecito effettuati dai funzionari ADM di Palermo e di AGRIGENTO con la collaborazione dei militari dell’Arma dei Carabinieri di Ravanusa sono stati trovati in un bar 2 apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro, cosiddetti “new slot”, privi dei nulla osta di esercizio e del collegamento alla rete telematica che consente la registrazione delle giocate e il calcolo dell’imposta dovuta all’Erario. I verificatori, oltre al sequestro delle macchinette e all’applicazione della sanzione di 100.000 euro, hanno proseguito controllo piu’ approfonditi di natura fiscale, mediante la lettura informatica delle schede di gioco contenute all’interno delle slot, riscontrando un’evasione d’imposta dovuta per 2.762.680 euro che verra’ contestata dall’ufficio competente. Negli altri esercizi sono stati sequestrati 10 personal computer, utilizzati per il collegamento a siti internet esteri che offrivano giochi da casino’ online non autorizzati. Il risultato delle verifiche ha determinato sanzioni per un totale di 650.000 euro, oltre all’Imposta Unica evasa che verra’ calcolata successivamente.

(ANSA)

Si è trattato di un controllo straordinario del territorio svolto nelle giornate scorse dal Commissariato di Licata, guidato dal vice Questore dott. Cesare Castelli, unitamente al Reparto Prevenzione Crimine di Palermo ed alla Sezione Polizia Stradale di Ag, in quel Comune.

11 posti di controllo, 184 persone identificate e controllate (tra i quali diversi pregiudicati), 104 veicoli controllati, 20 contravvenzioni per violazioni al codice della strada, 1  veicolo sottoposto a fermo amministrativo. Inoltre, sono stati controllati 14 soggetti sottoposti alle misure alternative alla detenzione e misure di sicurezza e di prevenzione e sono stati effettuati 5 controlli presso pubblici esercizi con particolare attenzione al fenomeno della illegale cessione di sostanze stupefacenti ed alla vendita di bevande alcooliche a minorenni e persone in evidente stato di ebbrezza alcoolica.

Infine, nel corso della predetta attività  di controllo del territorio le pattuglie hanno fermato e controllato anche due conducenti di veicoli che risultavano sprovvisti della patente di guida. In particolare, un trentenne licatese guidava il veicolo senza aver mai conseguito la patente e peraltro con recidiva poiché già sanzionato in passato. Pertanto, il predetto veniva denunciato alla A.G. poiché resosi responsabile di guida senza patente, con reiterazione nel biennio nonché segnalato come assuntore di sostanze stupefacenti in quanto trovato in possesso di una dose di hashish.

Il solo nome della Rupe Atenea rievoca mitologia ed epicità. La Rupe è l’altro colle di Agrigento, una landa che ci offre il più bel panorama sull’intera città, un sito pregno di storia e antichi reperti.

Il nostro percorso ci permetterà di conoscere, in maniera del tutto inedita, le strutture ipogeiche, tra camere e cunicoli e i resti delle millenarie strutture risalenti all’insediamento greco. Beniamino Biondi racconterà le ipotesi di un cimitero ancestrale e le vicende dell’antico poligono di tiro, abbandonato tra ferrami e natura spontanea.

Infine faremo visita alla più curiose tra le ville della città, proprio in cima all’altipiano, con quel fascino misterioso tipico delle perle abbandonate, che negli anni ha prodotto numerose leggende popolari.

Riti antichi, miti ancestrali, vicende della storia e risonanze dello spirito: ecco la Rupe Atenea. Armatevi di scarpe da ginnastica e diventate parte di questa nuova esperienza.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI contattando il numero 3490642732 anche su WhatsApp.

La Funzione Pubblica CGIL di Agrigento scrive al Prefetto
chiedendo formalmente l’attivazione della procedura di raffreddamento così come previsto  dalla legge 146/90. “Ieri pomeriggio a Canicattì’, su iniziativa della segreteria provinciale FP CGIL –  dichiara il coordinatore provinciale Pietro Aquilino – si è svolto un incontro che ha visto la partecipazione della quasi totalità di dipendenti in servizo presso i Comuni del Distretto socio sanitario D3 di canicattì, addetti alle attività di sostegno al reddito ed alla realizzazione di progetti PON e Pal finanziati con i fondi europei ministeriali.
Durante gli interventi è venuta fuori una grande amarezza per il rischio che si corre la comunità di vedersi privata dai servizi essenziali ed irrinunciabili per un numero sempre maggiore di cittadini. C’è anche la preoccupazione relativa alla mancata prosecuzione dei contratti che scadono il 30 giugno prossimo, lamentando il perdurare fermo amministrativo che provoca ritardi nella formulazione degli atti propedeutici alla prosecuzione.
Alla fine degl iinterventi, con votazione unanime è stato deciso di proclamare lo stato di agitazione e ove fosse necessario di non escludere ulteriori e più incisive forme di protesta”.

Torna in tv la Costa del Mito: la Valle dei Templi, la Scala dei Turchi e Bovo Marina sono le mete turistiche scelte per una nuova puntata di “Giusina in Cucina“, programma televisivo che va in onda su Food Network e sui canali Discovery.  In questi giorni, prosegue l’avventura di Giusi Battaglia, esperta di comunicazione e giornalista, tra piatti prelibati e paesaggi siciliani mozzafiato, per raccontare uno dei tratti di costa più belli della Sicilia sud occidentale e altre portate golosissime e soprattutto veraci. La troupe  concluderà le riprese domenica prossima, assistita dalla Valle dei Templi Film Commission.   “Questa è l’ennesima dimostrazione- afferma il regista  Marco Gallo, responsabile della Valle dei Templi Film Commission  –  che il nostro territorio sta crescendo moltissimo. Con l’evento Agrigento Cooking Show abbiamo avuto l’opportunità di conoscere Giusina e di supportare come Film Commission la sua produzione durante le riprese nelle nostre location. Stiamo lavorando in questi mesi con l’obiettivo di agevolare anche le nostre maestranze all’interno di produzioni esterne, con l’obiettivo duplice di agevolare le produzioni e di offrire nuove opportunità di sviluppo a chi lavora nel settore e crea prodotti audiovisivi”.

Ieri presso il complesso della Polizia di Stato “D. Angelone” ad Agrigento si è celebrato il 9° congresso Provinciale del SIULP, il sindacato delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, il più rappresentativo e storico nel comparto sicurezza.

Per acclamazione è stato eletto quale Segretario Generale Provinciale del SIULP Salvatore Alonge, in servizio presso la Questura di Agrigento.

Il massimo Organismo politico del SIULP Agrigento, alla presenza del Segretario Regionale Santino Giorgianni, ha dato mandato al neo Segretario Generale Provinciale ed alla Segreteria che lo affiancherà, composta da Sebastiano Canicattì, Alberto Picone, Velardi Antonino, Ciulla Vincenzo, Guadagnoli Enrico, Spirio Gerlando, Mulè Roberto, Cimino Giuseppe, Nardulli Giuseppe, Pagnottella Riccardo nel proseguire nella necessaria e fondamentale azione a tutela degli operatori di Polizia agrigentini.

Nella circostanza il Questore di Agrigento dr.ssa Maria Rosa Iraci, accompagnata dal suo Vicario dr. Egidio Di Giannantonio ha espresso profonda stima e riconoscimento professionale al Segretario uscente Sebastiano Canicatti’ ed al neo eletto Salvatore Alonge.

Il 24 luglio del 2019 il ministro della Giustizia dell’epoca, Alfonso Bonafede, ha firmato il decreto di applicazione del regime del carcere duro secondo l’articolo 41 bis a carico del presunto boss di Agrigento Antonio Massimino, 53 anni, arrestato il 4 marzo del 2019 dai Carabinieri nell’ambito dell’inchiesta antimafia cosiddetta “Kerkent”, e già condannato in primo grado a 20 anni di reclusione. Secondo il ministro, che si è avvalso di alcune relazioni della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, “vi sono elementi investigativi dai quali desumere che Massimino possa ancora mantenere contatti con l’esterno e impartire ordini dal carcere”. Antonio Massimino è attualmente detenuto nel carcere di Terni, in Umbria. Ebbene, adesso il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha confermato la detenzione al 41 bis sostenendo che “Massimino, con un regime detentivo ordinario, potrebbe riprendere i contatti con l’esterno, in una preoccupante situazione di fibrillazione esterna”.

Intesa tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle per le elezioni Regionali in autunno. Ok dai grillini alle primarie nella seconda metà di luglio. I dettagli.

La Sicilia è da sempre stata laboratorio politico. E adesso lo è ancora in occasione delle prossime elezioni Regionali in autunno. Infatti, il banco di prova, sotto osservazione in tutta Italia perché si tratta di una competizione di rilievo, è l’alleanza elettorale, oltre che politica, appena sancita tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle a casa di Giuseppe Conte a Roma. L’ex presidente del Consiglio ha aperto la porta al segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, e al segretario regionale, volato da Palermo, Anthony Barbagallo. E poi al capogruppo dei 5 Stelle all’Assemblea Regionale siciliana, Nuccio Di Paola. La stretta di mano ha compreso non solo la gara per le Regionali di novembre ma anche lo svolgimento delle primarie, superando le riserve del Movimento finora perplesso, se non contrario, al voto preliminare per la scelta del candidato presidente della Regione. E’ stata dunque raggiunta l’intesa per celebrare le primarie nella seconda metà di luglio. La data inizialmente sul tavolo è stata quella del 24. Poi Claudio Fava ha obiettato che così sarebbe stata commemorata la strage Borsellino, il 19 luglio, in piena campagna elettorale. E così Pd e 5 Stelle hanno ripiegato su un giorno tra il 16 e il 18 luglio. L’accordo prevede che si svolgano primarie on line ma consentendo anche l’allestimento di qualche gazebo per agevolare gli anziani che hanno meno dimestichezza con internet. Per la ricerca del consenso Giuseppe Conte ha già annunciato che sarà in Sicilia il 6, 7 e 8 giugno per un tour che partirà da Palermo, dove è prevista una convention col candidato a sindaco progressista, Franco Miceli, e poi raggiungerà altre aree dell’Isola. E’ stato stabilito che non saranno posti limiti al numero di candidati per ciascun partito. Fra i grillini sono già schierati lo stesso Nuccio Di Paola, il deputato regionale Luigi Sunseri, e probabilmente anche il Sottosegretario Giancarlo Cancelleri. Per il Partito Democratico i papabili sono al momento Caterina Chinnici, eurodeputata ed ex assessore regionale, e Pietro Bartolo, anch’egli eurodeputato. Nel frattempo è sotto pressing l’ex ministro per il Sud, Beppe Provenzano, per accettare la candidatura. La Sinistra invece cavalcherà Claudio Fava, leader del movimento “Cento passi”, che ha già iniziato la campagna elettorale.

Giuliana Miccichè

Spetta al Comune di Favignana porre la parola fine alla Delibera Consiliare n. 17/2013, che nell’ultimo decennio ha impedito illegittimamente a molti imprenditori di esercitare liberamente la propria attività nell’isola delle Egadi.

Il C.G.A.R.S. si è finalmente pronunciato su quella che si può definire un atto amministrativo in netto contrasto con la Direttiva Bolkestein, l’art. 41 Cost e con l’art. 64 del D.lgs 59/2010. I giudici del CGARS, con un provvedimento che finalmente rende giustizia alla libertà d’impresa hanno accolto le tesi degli Avvocati Cimino, Castellucci e Troja, rilevando come la precedente amministrazione comunale abbia illegittimamente impedito l’apertura di attività di ristorazione nel comune di Favignana, senza alcun bilanciamento o ponderazione tra gli interessi contrapposti, tra la collettività e la libertà d’impresa. Questa pronuncia si pone in linea con la nota nota prot. 0023085 del 13.3.2015 comunicata dall’AGCM al Comune di Favignana sulla conformità della delibera del Consiglio Comunale 17/2013 all’art. 64 del D.lgs 59/2010.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva infatti “auspicato la modifica della delibera” invitando la stesso “nelle more ad astenersi dal vietare l’apertura di nuovi esercizi di somministrazione sulla base di parametri incompatibili con i più volte richiamati principi di liberalizzazione cui si ispira anche l’art. 64 del D.lgs n.59/2010”. “Purtroppo questo invito è stato disatteso, pregiudicando nel corso degli anni numerosi imprenditori, impossibilitati nell’esercizio di una libertà d’impresa, sancita dalla stessa Costituzione” dice l’Avv. Michele Cimino. “Ancora una volta è stato necessario ricorrere al CGARS per riconoscere l’illegittimità di un atto che per anni ha inciso fortemente sul contesto socioeconomico dell’isola, in assenza di un fondamento giuridico” dichiara l’Avv. Giorgio Troja. In effetti sarebbe bastato prendere atto della nota dell’AGCM del 2015 per impedire che nel corso degli anni venisse perpetrata una continua violazione dell’art. 41 cost, ingolfando la giustizia con un numero considerevole di contenziosi.

L’Avv. Valentina Castellucci afferma “ Questa brutta pagina di cattiva amministrazione, sembra volgere al termine, facendo tirare un sospiro di sollievo agli imprenditori che hanno e voglion investire nell’isola, senza il pericolo di soggiacere ad una disciplina illegittima ”. La palla adesso passa alla nuova Amministrazione Comunale di Favignana, che pur non avendo alcuna responsabilità per l’atto in questione, sarà chiamata a pronunciarsi sulla Delibera Consiliare 17/2013, avendo oggi, un motivo in più per annullare il provvedimento comunale.