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6.905 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 32.125 tamponi processati in Sicilia secondo il bollettino odierno. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 8.178. Il tasso di positività scende al 21,5%, il giorno precedente era al 23%. La Sicilia è al settimo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 144.858 con un aumento di 3.381 casi. I guariti sono 5.062 mentre si registrano 21 vittime che portano il totale dei decessi 11.380. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 1076, 25 in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 55, quattro in più rispetto al giorno prima.

Questi i dati nei Comuni capoluogo: Palermo 1.607 casi, Catania 1.472, Messina 1.326, Siracusa 740, Trapani 705, Ragusa 510, Caltanissetta 410, Agrigento 824, Enna 870.

Considerata  l’incidenza del costo della bolletta per il consumo elettrico, che  rappresenta una spesa considerevole, l’ARERA  l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e per l’Ambiente, ha predisposto alcune agevolazioni per l’anno 2022, per le persone affette da un grave disagio fisico.

In particolare è stata  previsto  uno sconto  in  bolletta che  spetta ai soggetti che sono in possesso della legge 104, senza limiti di reddito, che  usufruiscono dell’energia elettrica per il funzionamento dei loro apparecchi vitali e perciò hanno bisogno di un consumo maggiore rispetto ad altri clienti.

Per poter ottenere lo sconto sulla bolletta della luce il soggetto deve dimostrare l’utilizzo di macchinari medici oppure un supporto motorio per poter rimanere in vita.

Il bonus elettrico verrà erogato ai possessori della legge 104 che sono obbligati all’ utilizzo delle seguenti apparecchiature:

macchinari di supporto alla funzione cardio-respiratoria (apparecchiature per pressione positiva continua, ventilatori polmonari, polmoni d’acciaio, concentratori di ossigeno fissi e portatili, tende per ossigeno terapia, aspiratori, monitor multiparametrici, pulsossimetri);

macchinari di supporto alla funzione renale (apparecchiature per dialisi peritoneale, emodialisi);

macchinari destinanti alla funzione alimentare e attività di somministrazione (pompe d’infusione, nutri pompe, pompe a siringa);

dispositivi per prevenire le piaghe da decubito come cuscini, materassi, lettini antidecubito e terapia da piaghe decubito,  sollevatori mobili, carrozzine elettriche. sollevatori mobili a sedili elettrici ,sollevatori mobili a barella elettrici, sollevatori fissi a soffitto, sollevatori per vasca da bagno

Per poter usufruire di tale bonus sociale elettrico bisogna compilare 2 moduli scaricabili da internet e consegnarli al Comune di residenza presso gli uffici dei  servizi sociali ; quindi, non sarà necessario contattare i fornitori di energia, ma sarà il comune stesso ad avviare la procedura.

Inoltre, l’intestatario della fattura elettrica non deve necessariamente coincidere con il familiare affetto da disagio fisico.

La sede  Adiconsum Agrigento resta a disposizione di tutti i cittadini per qualsiasi informazione o aiuto nella compilazione dei moduli in questione

Per info contattare il n 3457304891

Nell’ambito della costante attività di contrasto posta in essere nei confronti dei fenomeni di violenza giovanile, il Questore di Agrigento, Rosa Maria IRACI, ha emesso nr.3 provvedimenti D.A.C.Ur, ovvero il divieto di avvicinamento ad un esercizio pubblico ben individuato, nei confronti di tre giovani licatesi, di cui uno minore.

I divieti hanno colpito tre giovani, di cui un minorenne, resisi responsabili di una violenta rissa avvenuta la notte del giorno 8 u.s. all’interno di un noto bar del comune di Licata, a seguito della quale gli stessi hanno riportato varie lesioni e sono stati denunciati allo stato libero per rissa aggravata dal personale del Commissariato di P.S. di Licata subito intervenuto e peraltro molto attivo sul fronte del controllo agli esercizi pubblici, avendo effettuato negli ultimi tempi ben 20 controlli ad esercizi di somministrazione e trattenimento, elevando a 4 locali nr.6 sanzioni da euro 1232,00 cadauna ed inoltrato nr.2 comunicazioni notizia di reato all’Autorità Giudiziaria nei confronti di altrettanti gestori che avevano avviato attività danzanti sforniti della prescritta licenza.

Con l’applicazione dei D.A.C.Ur., ai tre ragazzi è stata inibita, per la durata di anni 2, la frequentazione del bar ove è avvenuta la rissa nonché dei luoghi ubicati nelle vicinanze di esso.

In caso di violazione è prevista una multa da 8.000,00 euro a 20.000,00 euro e la reclusione da sei mesi a un anno.

Il predetto provvedimento interdittivo è detto anche D.A.Spo. “Willy” dal nome del povero Willy MONTEIRO DUARTE che fu barbaramente ucciso per sedare una lite nei pressi di una discoteca ubicata a Colleferro (RM), da cui ne scaturì l’importante intervento legislativo per porre un freno agli atti di violenza occorrenti presso i luoghi di aggregazione giovanile.

A tal riguardo, la Questura di Agrigento già da tempo sta ponendo particolare attenzione al fenomeno in questione applicando, per il tramite della sezione specializzata della Divisione Anticrimine, la misura di prevenzione prevista per la tipologia di violenza verificatasi, la cui sanzione è graduata in base ai precedenti che il destinatario annovera ed al ruolo assunto nella esecuzione dell’evento.

La misura di prevenzione può consistere in un D.A.Spo., cioè il divieto di avvicinamento ai luoghi in cui avvengono le competizioni sportive di tipo agonistico su tutto il territorio nazionale,  e nel D.A.C.Ur, appunto il divieto di avvicinamento nell’esercizio pubblico o nel luogo di trattenimento che ha visto la persona destinataria coinvolta nel fatto di violenza, o addirittura nei predetti luoghi di aggregazione di tutta la provincia qualora la persona, nell’occasione, è stata arrestata o annoveri una condanna, anche non definitiva.

Può altresì consistere, contestualmente, nella irrogazione di un Avviso Orale, misura di prevenzione prodromica all’irrogazione della ben più grave Sorveglianza Speciale di P.S. nel caso di recidiva, quando l’autore dell’atto violento è persona già pregiudicata per reati della stessa indole.

Da inizio anno ad oggi sono stati comminati, tra D.A.Spo. e D.A.C.Ur.,  nr.18 divieti.

L’attività di contrasto del Questura per il tramite della irrogazione da parte del Questore delle misure di prevenzione più consuete, quali Fogli di Via Obbligatori, Avvisi Orali e Sorveglianze Speciali di P.S., con o senza obbligo di soggiorno, su proposta della Divisione Polizia Anticrimine, ha riguardato e riguarda ovviamente tutte le tipologie di reato, invero da inizio anno ad oggi sono stati irrogati ben 95 Avvisi Orali, 34 rimpatri con Foglio di via Obbligatorio e 13 Sorveglianze Speciali di P.S.

E’ iniziata questa mattina all’alba la bonifica straordinaria dell’isola di prossimità di contrada Fondacazzo ad Agrigento.

Gli operatori ecologici di Iseda, Sea e Seap hanno effettuato un intervento straordinario per ripulire l’intera area da quintali di rifiuti di ogni genere abbandonati da persone che hanno trasformato la zona in una mega discarica a cielo aperto.

L’intervento di questa mattina segue di poche ore la scelta dell’Amministrazione comunale di Agrigento di chiudere l’isola di prossimità che, realizzata per servire soltanto i residenti delle case di quella zona non servite dal “porta a porta”, è invece nel tempo diventata meta di incivili per l’abbandono indiscriminato di rifiuti di ogni genere.

Adesso, nelle more che il Comune di Agrigento individui un’altra area che possa essere adibita ad isola di prossimità, gli utenti della zona potranno momentaneamente conferire i rifiuti differenziati, secondo il calendario vigente, nei pressi della dismessa isola di prossimità, dove stazionerà, dalle 6.30 alle 10.30 un automezzo dedicato.

Sfalci e potature potranno invece essere conferiti il lunedì ed il venerdì a san Leone, presso le aree attrezzate rispettivamente di via Maddalusa e via Magellano, dalle 6 del mattino a mezzogiorno.

Proficuo incotro tra la VI Commissione Consiliare ed il Presidente del Polo universitario di Agrigento, Gianfranco Tuzzolino.
“Abbiamo parlato del futuro dell’Università ad Agrigento. È ferma volontà di questa Amministrazione e della VI Commissione, rinsaldare i rapporti con l’università ed avviare un percorso di crescita in termini di offerta formativa e di servizi per gli studenti.
Ringraziamo il Presidente Tuzzolino per la disponibilità che ha dimostrato nei confronti della VI Commissione. Siamo certe che questa sinergia porterà buoni risultati per la città.” dichiarano le componenti della VI Commissione.

“Sono contento dell’interesse mostrato nei confronti dell’Università e delle questioni legate allo sviluppo del Campus diffuso e della ricerca. Mi auguro che si possa continuare nel dialogo costruttivo e nella predisposizione di iniziative comuni.” chiosa il Presidente Tuzzolino.

E’ una lettera che la presidente della sazione arigentina di Italia Nostra scrive al sindaco Franco Miccichè.

Ecco il testo: “La nostra città si candida a Capitale della cultura 2025 e per ciò non possiamo che manifestare apprezzamento all’Amministrazione Comunale, alla quale abbiamo già espresso ampia disponibilità di collaborazione.

Nell’ottica di tale intento, pertanto, si inquadra un importante rilievo che non possiamo fare a meno di esprimere all’indomani della modifica dell’intestazione di una nostra via del centro storico, quella intestata a Monsignor Giuseppe Cognata.

Come è già stato rilevato da molti nostri concittadini, la figura di Monsignor Cognata, del quale si prospetta la beatificazione, avrebbe meritato – e merita – il mantenimento dell’intitolazione della via a lui storicamente dedicata. Negli ultimi tempi è stato scritto parecchio su questo grande vescovo, che fu innocente vittima di calunnie per avere disturbato potenti personaggi peraltro vicini al regime fascista.

Il problema, tuttavia, è di carattere più ampio e riguarda una certa distrazione nei riguardi della memoria storica, che ha indotto diverse Amministrazioni a modificare i nomi di vie del centro cittadino che avevano intestazioni molto risalenti nel tempo, particolarmente significative. Si pensi alla Via Porta di mare, poi divenuta via Pietro Nenni: la vecchia denominazione aveva un senso che richiamava la presenza dell’omonima porta medievale che si apriva, appunto, alla direzione del mare; alla via Santo Stefano, così denominata per la presenza della chiesta dedicata a questo santo; alla discesa San Francesco d’Assisi, poi divenuta discesa Lauria, e così via.

Una città che intende divenire Capitale della Cultura deve tutelare la propria memoria storica, non solo promuovendo – giustamente – iniziative culturali o programmando varie azioni migliorative, ma anche curando dettagli come il mantenimento della denominazione storica delle vie; che poi dettagli non sono. Infatti la denominazione storica è parte integrante della memoria e porta con sé il ricordo delle caratteristiche peculiari di un luogo, dei suoi abitanti, di ciò che lo ha sempre caratterizzato.

Chiediamo pertanto che, previa ricerca ed individuazione delle vie del centro la cui denominazione storica è stata mutata, si ritorni ad essa. Se è avvenuta un’intestazione a personaggi o avvenimenti meritevoli di essere ricordati, ciò potrà avvenire ricordandoli con apposite targhe o dedicando loro altre strade. A cominciare dalla via dedicata a Monsignor Cognata”.

Adele Falcetta

 

Le condizioni delle strade di Fontanelle continuano ad essere sempre più preoccupanti. I cittadini da tempo lamentano la mancanza di servizi e di manutenzione delle strade, le quali da tempo sono dissestate, con evidenti e pericolosissime buche, con marciapiedi completamente impraticabili e numerosi guardrail sfasciati e inefficienti.

Javier Pascual scriveva che la «burocrazia è l’arte di rendere impossibile il possibile» e ad Agrigento questa piaga è ormai consuetudine, il Comitato di quartiere “Fontanelle Insieme”, infatti, insiste da tempo a segnalare queste gravi problematiche all’Amministrazione Comunale la quale, pur mostrando interesse alla risoluzione dei problemi, non riesce ad agire con concretezza rispondendo che i tempi burocratici non permettono rapidi interventi.

Tuttavia oggi la situazione non cambia, non bastano i sopralluoghi del Sindaco e dei suoi assessori purtroppo, i pericoli per automobilisti e pedoni aumentano di giorno in giorno e spesso continua a non essere chiaro chi deve intervenire, se il Comune o altri Enti.

Il Comitato di quartiere continua perseverante nelle sue segnalazioni, in particolare sono state evidenziate le seguenti problematiche prioritarie:

  • cedimento stradale sulla Via A. Di Giovanni, via principale ad alta viabilità, per il quale è stato effettuato un sopralluogo dall’assessore preposto, la zona è stata messa in sicurezza, ma nessun intervento esaustivo è stato ancora messo in atto;
  • cedimento stradale sulla Via M.llo Giualiano Guazzelli, dopo le rassicurazioni sull’inizio dei lavori la strada è ancora chiusa da mesi, nonostante si tratti di una via d’accesso ad un palazzo abitato;
  • una notevole buca ed un tombino sconnesso sul Viale Sicilia all’altezza della zona commerciale, messi in sicurezza con l’inconfondibile telaio di legno e la rete arancione, ma dopo numerosissimi solleciti nessun intervento è stato attuato;
  • sempre sul Viale Sicilia, dopo l’ultimo intervento di ripristino della rete fognaria, il manto stradale è rimasto ancora incompleto;
  • perdita di acqua in Via Pancamo, anche qui nessun intervento.

Insieme a queste segnalazioni viene più volte esposta anche la condizione igienico-sanitaria in cui versa il quartiere di Fontanelle, per la quale non si riesce a mettere in atto una programmazione valida di pulizia e diserbamento, più volte infatti è stato richiesto di intervenire con cadenza ordinaria e non in maniera parziale e straordinaria.

Tale situazione costituisce ancora oggi un grave danno per gli abitanti che si ritrovano costretti a percorrere le carreggiate in uno stato pessimo, facendo veri e propri slalom tra le buche e le transenne, sperando di non inciampare nei marciapiedi impraticabili e di non finire contro un guardrail insidioso, ma gli appelli dei cittadini rimangono inascoltati.

Ci auguriamo, dopo le numerosissime proteste e segnalazioni fatte dal comitato di quartiere, da parte dei residenti e commercianti del quartiere, che al più presto s’intervenga con un vero e proprio piano di lavori atto a dare sicurezza e decoro al quartiere di Fontanelle.

Innanzi al Tribunale per i minorenni di Palermo sono stati rinviati a giudizio quattro minorenni egiziani, ospiti nel centro d’accoglienza a Villa Sikania, a Siculiana. Gli si contestano i reati di sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo. Saranno giudicati in abbreviato. Prossima udienza il 26 ottobre prossimo, per la requisitoria del Pubblico ministero e l’arringa difensiva. Nel dicembre scorso i quattro minorenni e un maggiorenne, anche lui immigrato dall’Egitto, sono stati arrestati dai poliziotti del Commissariato di Porto Empedocle. I minori avrebbero avere prelevato con violenza altri minori, e di averli condotti nella stanza dell’egiziano maggiorenne, il quale avrebbe compiuto atti di violenza sessuale a loro danno.

È di un maschietto il primo atto di nascita registrato all’Anagrafe del Comune di Santa Margherita con il doppio cognome sulla base del nuovo quadro normativo definito dalla sentenza della Corte costituzionale.
La registrazione è avvenuta oggi e Santa Margherita di Belìceè  il primo Comune in provincia di Agrigento dove si applica la sentenza della Corte Costituzionale depositata il 31 maggio scorso.
Il Sindaco Gaspare Viola, la giunta, il Consiglio Comunale e l’ufficio di Stato Civile che fa parte del Settore Amministrativo e Servizi Sociali, hanno dato il benvenuto a Vito Triveri Gulotta, un bimbo nato nelle scorse ore.
L’amministrazione comunale ha voluto ricordare il nonno del piccolo, Vito Gulotta, che prima di morire era stato Responsabile dei Servizi Demografici di Santa Margherita di Belìce.

La Tua replica all’atto di indirizzo consiliare sulla gestione del servizio di trasporto urbano ad Agrigento: “Sul numero di corse ci atteniamo al contratto con il Comune. Pronti a venire incontro alle esigenze”.

Come già pubblicato lo scorso 12 luglio, ad Agrigento è prossimo alla scadenza il contratto di affidamento dal Comune all’azienda Tua del servizio di trasporto pubblico urbano locale. Ebbene, in proposito i consiglieri comunali Alfano, Sollano, Cacciatore, Piparo, Settembrino, Gramaglia, Cirino, La Felice, Zicari, Alongi, Hamel, Cantone e il Presidente del Consiglio Civiltà, hanno presentato un atto d’indirizzo all’Amministrazione comunale in cui, tra l’altro, si legge testualmente: “Per il raggiungimento di un servizio ottimale di trasporto urbano è necessaria, previo esame delle criticità del servizio stesso rilevate e attenzionate agli uffici comunali nel corso degli anni, una valutazione dell’aderenza del servizio alle norme contrattuali vigenti. Occorre un adeguamento del prossimo bando alla realtà ortografica della città caratterizzata da tante frazioni, cosiddetta ‘stellare’, con un maggior numero di corse per un efficiente e veloce raccordo tra i diversi quartieri, prevedendo anche corse notturne ed estive, per facilitare un maggior uso del mezzo pubblico, non soltanto per limitare l’inquinamento ma per adeguarsi alle esigenze delle persone meno abbienti, agli anziani, a coloro che non hanno un automezzo. E rendendo così agevole l’utilizzo dei mezzi pubblici anche tramite appropriati avvisi e soste tutt’oggi disattesi, agevolare l’utilizzo ai turisti, e contenere i costi tramite rilascio di biglietti orari soprattutto per certe fasce di età e reddito”. Ebbene, la Tua replica a quanto emerge dall’atto di indirizzo consiliare, e afferma: “Per quanto riguarda il numero di corse, allo stato l’Azienda di trasporti è vincolata alle corse stabilite nel contratto stipulato con il Comune, e a quelle (non ad altre) è tenuta ad uniformarsi. Resta inteso che, nell’ottica di incentivare l’uso del servizio pubblico, per limitare l’inquinamento e venire incontro alle esigenze di tutta la collettività, guardiamo con favore ad ogni iniziativa tesa al potenziamento dello stesso. Allo stato, tuttavia, non possiamo che attenerci alle disposizioni finora volute contrattualmente dall’amministrazione comunale”.