Come da tradizione si è svolta la celebrazione in onore di San Gerlando patrono della città nella chiesa di San Domenico purtroppo a causa del maltempo non è stata preceduta dalla processione delle reliquie del Santo.
A celebrare il solenne pontificale sull’altare vi erano i suoi predecessori, mons. Bommarito, mons. Ferraro, mons. Muratore vescovo di Nicosia , mons. Zambito, mons. Vella vescovo di Ambanja, in Madagascar.Presenti anche le autorità militari e politici il Prefetto Diomede e il Commissario Giammanco il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana l’On. Ardizzone .
Prima dell’omelia il vicario generale Vutera ha voluto augurare a mons. Francesco la sua nomina a cardinale che per la nostra diocesi agrigentina è una evento storico che coincide con la nostra festa patronale . Il giorno del concistoro durante la sua elezione a cardinale il Santo Padre ha sottolineato che si tratti di una vocazione che abilità in modo più marcato al servizio degli ultimi ribadendo il significato del termine cardinale affermando che non si tratta di un accessorio ma di un cardine un perno un punto di appoggio per la vita della comunità. Conclude sulla situazione in cui versa Agrigento parlando delle difficoltà che la città e i cittadini affrontano quotidianamente. Con l’aumento di forme di povertà si avverte un senso di smarrimento da un punto di vista sociale con una elevatissima percentuale di giovani senza lavoro . Per questo tempo richiede l’intraprendenza il coraggio, l’impegno e la carità e la santità di San Gerlando e di tutti i santi agrigentini.
Mons.Francesco ha ringraziato tutti per l’affetto della sua nuova nomina a cardinale ma ha voluto ricordare che oggi è un momento di chiesa un momento bello è la festa di San Gerlando e vorrei che tutti lo sentissimo tale sottolineando che questi sentimenti di gratitudine augurali li trasformiamo in preghiera ponendo in questo altare tutte le intenzioni per la nostra terra la nostra città le nostre vite, gli ammalati i poveri per tutti gli immigrati che il Signore ci mette vicino perché non si aprono solo le porte ma anche i nostri cuori, rivolgiamoci al Signore che ci dia davvero per intercessione di San Gerlando questo cuore grande che ci permette di fare cose grandi e belli.
Al termine della messa rappresentanti della Polizia locale di Agrigento hanno letto la preghiera al Santo Patrono.“ mentre il Comune di S. Elisabetta ha offerto l’olio per la lampada votiva.
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Solo la pioggia ha cercato di rovinare la settantesima edizione della Sagra del Mandorlo in Fiore che chiude i battenti fra tanti successi.
Azzeccato anche il gruppo che vince il tempio D’Oro, le Filippine, che si è rivelato davvero straordinario. Colori, costumi e ritmi davvero eccezionali hanno costituito il raggruppamento di una vittoria sicuramente meritata.
Peccato che la cerimonia di chiusura si è celebrata all’interno del Teatro Pirandello e non al cospetto del tempio della Concordia; il bruttissimo tempo non ha certamente aiutato gli organizzatori che quest’anno hanno fatto sentire qualcosa di nuovo, di importante, di finalmente diverso rispetto alle passate edizioni.
Il tutto, ovviamente, senza le solite e consuete difficoltà dettate da una serie di fattori, primo fra tutti il tempo per organizzare e la modestissima somma messa a disposizione dal Parco Archeologico, visto che a Crocetta, presidente della Regione, della Sagra non gliene frega una mazza. La Provincia non esiste più e il Comune non ha un soldo bucato perchè preferisce aumentare la pressione economica a favore dei consiglieri comunali che si riuniscono in commissione per “alzare le sorti” della città.
Scherziamo, ovviamente, visto che siamo ancora a carnevale. Ciccio Bellomo e Nino Lauretta hanno fatto miracoli per far si che la Sagra potesse sfoderare una serie di gruppi folkloristici di tutto rispetto. E ci sono riusciti pienamente grazie alla loro esperienza e soprattutto alla loro professionalità.
Gente che, con più tempo a disposizione e con qualche soldo in più, è capace di far tornare ad Agrigento la Sagra di una volta, quella bella, quella meravigliosa, quella che riempiva di gente ogni angolo della città per una settimana intera.
Riteniamo doveroso fare i complimenti a Bellomo e Lauretta così come doveroso ci pare auspicare ad una loro riconferma per i prossimi anni.
I gruppi di questa edizione erano davvero molto belli e la giuria ha dovuto faticare non poco per scegliere il migliore. La Bulgaria, la Thailandia e l’Ucraina non sono state da meno.
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Momento intenso con la cittadinanza , hanno preso inizio i festeggiamenti del patrono, aperti tutti i siti di interesse di via Duomo, e’ stata messa in mostra al museo diocesano, l’antichissima pergamena del 1093 secolo con la quale Ruggero I nominò Gerlando a diventare vescovo di Agrigento. Tale documento; Il Conte Ruggero I consegna al Vescovo Gerlando privilegi e decimi. La Diocesi di allora si estendeva per quasi 1/3 della Sicilia abbracciando le attuali provincie di Agrigento e Caltanissetta e parte di quella palermitana Tali diritti descritti nel privilegio concordano con quelli indicati. Papa Urbano nella bolla pontificia nel 1098 conferma al Vescovo Gerlando tutto quanto era stato concesso dal Conte Ruggero alla Chiesa agrigentina. L’episcopato di Agrigento si inseriva a cuneo tra la diocesi di Palermo e di Messina, rappresentò tra le più grandi diocesi del Mediterraneo fu anche chiamata la diocesi bimare poiché si affacciava a Sud sulle acque africane e a Nord verso quelle europee . In serata la notte bianca si e’ allietata con animazioni medievale in via Duomo e piazza don Minzoni del gruppo musicale di Partinico e Sortino i quali con la loro musica hanno presentato suoni e danze dell’epoca. l’Associazione La Corte dei Giganti con i loro abiti storici hanno rievocato l’arrivo di San Gerlando ad Agrigento.
D’interesse vanno ricordato le iniziativa collaterali inerenti all’evento Medievali si tratta di “Immagini dal Medioevo ,reportage fotografico curato dalle Associazioni Koinè e Din24. Un percorso che guiderà il visitatore alla scoperta delle vestigia medievali della nostra città. Non solo templi, dunque, anche Agrigento ha conosciuto il suo fulgore nell’epoca Chiaramontana e lo racconteranno , in esposizione e proiezione le fotografie di: Francesco Novara Massimo Palamenghi Giuseppe Spoto Giorgio Messina Chiara Messina Elisa Cilona Giovanni Alaimo Salvatore Varisano Raimondo Lo Presti Piraneo Antonino Alessandro Tondo . I testi e il percorso sono stati curati da Giada Attanasio.
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La tradizionale Fiaccolata dell’Amicizia kermesse quest’anno e’ partita un po’ in sordina da piazza Municipio, intorno le ore 17.00 , causa delle cattive condizioni meteo, è partitda da Piazza Pirandello per proseguire lungo la via Atenea fino ad arrivare in serata via Esseneto. Anche se la serata non proprio ottimale per via della pioggia è stata allietata come sempre dai calorosi gruppi presenti alla fiaccolata.
Uno degli appuntamenti attesi della 69°edizione del Festival Internazionale del Folclore , nonche’ la 70° del Sagra del Mandorlo in Fiore, ha visto la partecipazione dei gruppi folcloristici nazionali e internazionali presenti :Bulgaria, Filippine, Olanda,Slovacchia,Spagna,Thailandia,Ucraina,Ungheria
ai quali si sono aggiunti, i gruppi cittadini come:Citta’ dei Tempil, Citta’ di Agrigento,Gergent,Kerkent,I Picciotti da Purtedda,Sicilia Antica,Sicilia terra n’cantata,Val d’Akragas.
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Nella magnifica location del Madison in uno scenario senza pari, incorniciato dalla magia naturale della Scala dei Turchi e del mare di Sicilia, si e’ svolta stamani la presentazione dei calendari ufficiali della European Top Models, agenzia internazionale con sede in Belgio, L’Etm Italia e Etm intrnational 2015, con i suoi 25 dipartimenti sparsi in tutto il mondo da anni e’considerata leader nel mondo della modellazione, fotografia e pubblicità. in Italia il referente Jhonny Fusca national director mentre per la Sicilia Lillo Arcieri e Antonella Speziale grazie a loro per la prima volta ad Agrigento abbiamo un punto di riferimento nel settore di agenzie e moda. Lillo Arcieri, fotografo agrigentino affermato per il settore glamour, fashion e pubblicitario, che ha fotografato la modella Angelika Gwiazdka e Antonella Speziale fotografa siciliana, nota per la gestione di una community fotografica che ha fotografato la modella Elisa Salamone.
L’evento, che è durato due giorni ha avuto inizio al Metabirrificio “La Terra e il Sole” a Raffadali ,con la sfilata di moda abiti da cerimoniali Simone Perricone eco stilista, Valentina Scardina stilista, Lunaraine di Canicattì Atelier.
L’ Etm ha visto partecipi, 4 nazioni, circa 30 modelle e una ventina di fotografi, con l’occasione, come già detto del nuovo calendario 2015 ETM, afferma Jhonny Fusca l’evento e’ stato uno spunto per il rilancio del settore in Sicilia ,grazie alle varie collaborazioni di fotografi professionisti, i quali hanno trattato un filo conduttore tematico unico che ha reso armonico il progetto. Un lavoro di squadra, una cooperazione tra 4 dipartimenti, quello italiano, olandese,quello belga, Lussemburgo con fotografi e modelle firmata Etm .
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È stato consegnato venerdì 6 febbraio all’Arcivescovo di Agrigento, mons. Francesco Montenegro, il Calendario 2015 dedicato alla prima visita pastorale di Papa Francesco a Lampedusa avvenuto l’8 luglio 2013.
Oggi si è svolta alla presenza del Vescovo Mons. Francesco Montenegro presso la Curia Vescovile di Agrigento la presentazione del calendario 2015 , in occasione della visita di Papa Francesco a Lampedusa.
La presentazione vuole essere una memoria grata a Papa Francesco per avere scelto Lampedusa come suo primo viaggio Apostolico .
Il calendario ripercorre con gli scatti fotografici effettuati durante le ore della sua visita nella quale ha perorato la causa dei migranti pregando con le comunità di Lampedusa e Linosa .
Gli scatti fotografici dei mesi dell’anno sono stati effettuati da: Massimo Palamenghi Calogero Montana Lampo e Giuseppe Spoto gli scatti ripercorrono i momenti salienti del viaggio Apostolico di Papa Francesco, foto copertina e’ di Marilisa Della Monica. Edito da Industria Grafica T. Sarcuto srl, a cura di Carmelo Petrone con progetto grafico di Marco Sarcuto
Le copie del calendario a tiratura limitata saranno date in omaggio alle parrocchie.
L’Arcivescovo di Agrigento, mons. Francesco Montenegro,ringrazia i fotografi per questo dono alla Chiesa Agrigentina i quali con la professionalita’ degli scatti hanno colto i migliori sentimenti del momento rimanendo perenni nel tempo. Dice mons. Francesco Montenegro
Se il Papa è venuto qui per lanciare un grido al mondo … quel grido dobbiamo tenerlo vivo in noi .
Agrigento ha avuto la visita di due Papi Giovanni Paolo II° il quale ha gridato il suo anatema contro la mafia e di Papa Francesco in favore degli emigrati provenienti da terre povere .
Queste due forti realta’ convivono nella nostra terra , dove la mafia occupa tanto spazio e l’immigrazione, ci ricorda una povertà presente. Tocca a noi fare i compiti ….
I fotografi:
– Massimo Palamenghi nasce ad Agrigento nel 1966, città nella quale vive e in cui inizia a occuparsi di reportage e fin dai primi anni ’80 comincia a coltivare la passione per la fotografia. Ha collaborato con il “Giornale di Sicilia” e “La Sicilia”. La sua esplorazione di nuove tecniche fotografiche sfocia nella realizzazione di mostre fotografiche;
– Calogero Montana Lampo nasce ad Agrigento nel 1984, dopo varie esperienze lavorative in diversi settori riesce a far diventare la fotografia, sua passione da sempre, la sua professione diventando fotoreporter della testa giornalistica “Agrigentonotizie” ed a collaborare con agenzie e testate giornalistiche nazionali e internazionali.
– Giuseppe Spoto nasce ad Agrigento nel 1973 è fotografo professionista e collabora con varie testate giornalistiche. Attento osservatore della vita quotidiana, intende la fotografia come ricerca, strumento per raccontare, in maniera personale, le realtà sociali e culturali. Ha ricevuto diversi riconoscimenti in concorsi fotografici.
La giornalista Marilisa Della Monica nasce ad Agrigento nel 1977, giornalista pubblicista. Dal 2009 è coordinatrice di redazione a L’Amico del Popolo, settimanale cattolico agrigentino. Collabora con Avvenire e Agensir. Ha curato l’ufficio stampa in occasione della visita apostolica di Papa Francesco a Lampedusa.
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https://www.youtube.com/watch?v=ssZDAm-Ptw4&feature=youtu.be
Messina. Far convivere le religioni e inaugurare una cultura del rispetto, smontando ogni pregiudizio legato al fanatismo. E’ la giunta del sindaco Renato Accorinti che ha autorizzato a Messina il primo cimitero islamico della Sicilia. Il progetto è stato presentato il 29 Gennaio dal primo cittadino, dall’assessore ai Cimiteri, Daniele Ialacqua, dal presidente della comunità islamica di Sicilia, Kheit Abdelhafid, dal responsabile della comunità religiosa islamica italiana, Ahmad Abd al-Majid Macaluso, dal segretario della comunità islamica di Sicilia, Enrico Barbagallo, e dal presidente del centro islamico culturale di Messina, Mohamed Refaat.
L’area cimiteriale, di circa 170 metri quadrati, sorgerà all’interno del cimitero suburbano di San Filippo, campo di inumazione sul lato sud est. Essa è stata affidata in concessione per la durata di novantanove anni mediante asta pubblica da destinare alla sepoltura di ventotto/trenta defunti appartenenti ad una confessione religiosa diversa da quella cattolica dietro il pagamento di un importo a base d’asta di 25.500 mila euro» ha dichiarato Ialacqua.
Infine, resteranno i loculi dei cristiani e di persone appartenenti da altre religioni, uguali davanti alla morte nel rispetto reciproco. Cristiani e islamici solidali, senza inimicarsi i credi.
«In un paese dove ormai la libertà religiosa gioca un ruolo fondamentale nell’integrazione degli individui, dei gruppi e delle comunità religiose, la realizzazione di un’area cimiteriale da destinare alla sepoltura di defunti appartenenti alla confessione religiosa islamica, costituisce un fatto di importanza storica fondamentale che si inserisce in un contesto culturale e religioso di integrazione senza precedenti sul territorio siciliano. La città di Messina è orgogliosa di potere ospitare simile iniziativa; oggi è uno dei giorni più belli dal mio insediamento, così come mi ha fatto immenso piacere ricevere ieri un sms del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che si è complimentato per questa lodevole iniziativa. Il nostro percorso in questa direzione è in controtendenza con quanti manifestano scarso spirito di tolleranza e mancato rispetto reciproco» ha concluso il sindaco.
Dalila Ferreri