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Ad Agrigento, lunedì prossimo 5 giugno, nella caserma “Biagio Pistone”, sede del Comando provinciale dell’Arma, sarà celebrato, nel pomeriggio, il 203esimo anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Tra l’altro, si procederà alla consegna delle ricompense e dei riconoscimenti al personale distintosi per particolari meriti di servizio. Inoltre, sarà consegnata, dal cavaliere di Gran Croce Gaetano Allotta, la 37esima targa d’argento “Appuntato Allotta”, che l’anno scorso 2016 è stata assegnata al luogotenente della stazione dei Carabinieri di Lampedusa Donato De Tommaso.


Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa, entra a far parte della segreteria PD targata Matteo Renzi.
“Ho immaginato una segreteria composta da 12 persone, ci sara’ una sostanziale divisione dei ruoli tra segreteria e dipartimenti, che saranno 25″, ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi, aprendo la direzione nazionale del partito. Tra i membri della nuova segreteria citati da Renzi Matteo Richetti, Lorenzo Guerini, Andrea Rossi, Matteo Ricci, Tommaso Nannicini, il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti, la sottosegretaria allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova, la sindaca di Lampedusa Giusy Nicolini, la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. Renzi ha aggiunto: “Ci sono dei posti ancora aperti per eventuali integrazioni”.
“Felicissimo per l’ingresso di Giusi Nicolini nella nuova segreteria del Pd. Grande donna, grande amministratrice”. Lo scrive su Twitter il sottosegretario alla Salute Davide Faraone, dopo la notizia dell’inserimento nell’organismo del sindaco di Lampedusa.

Continua l’attività di demolizione delle strutture abusive in territorio di Licata. Le ruspe della ditta Patriarca, ditta che si è aggiudicata l’appalto per i lavori, sono in azione in contrada Nicolizia e in località Colonne. Ad essere interessati dai lavori abbattimento sono due villini in prossimità del mare. Le due strutture, infatti, sono a meno di 150 metri dalla battigia e senza licenza, dunque, fuorilegge. Nella lista attualmente in mano al Comune vi sono altri 27 immobili abusivi da demolire.

Con l’accusa di avere fatto parte di una banda di rapinatori di banche e portavalori a Messina, la Squadra Mobile di di Messina ha arrestato, tra gli altri, un impiegato di banca e una guardia giurata. Sono diverse le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse nei confronti degli esecutori e dei basisti delle rapine. In particolare, sono accusati di avere fatto parte della tentata rapina a un portavalori avvenuta a dicembre a Milazzo. Una rapina sfociata in un conflitto a fuoco. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11 presso la Questura di Messina alla presenza del Procuratore della Repubblica di Barcellona P.G e del Questore

La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza del Tribunale di Agrigento e poi quella della Corte d’Appello di Palermo. Vittorio Messina, 50anni di Agrigento, è stato condannato alla pena di 1.200 euro di ammenda perchè, secondo la suprema corte, avrebbe omesso di rimuovere lo stato di pericolo per l’incolumità pubblica di un edificio di cui è proprietario. I giudici della Suprema Corte hanno così confermato le precedenti sentenze. Messina è proprietario uno stabile nel centro storico di Agrigento, e proprio in relazione alla proprietà di tale stabile gli era stata notificato notificato in passato l’ordine di effettuare interventi di messa in sicurezza onde eliminare eventuali pericoli di crolli.

Con sentenza emessa poco fa il Tribunale di Agrigento (dott. Vincenzo Ricotta) ha assolto con la formula “il fatto non sussiste”, Sebastiano Di Francesco, 54 anni di Agrigento e Luigi Zicari, 61 anni di Agrigento, ex responsabile e dirigente dell’Utc del Comune di Agrigento; Domenico De Michele Granet, 46 anni e Rosa Maria De Michele Granet, 48 anni di Agrigento, proprietari del terreno e delle ville; Ali Borzoee, 55 anni, nato in Iran e residente a Favara, direttore dei lavori; Pietro Vullo, 43 anni; e i professionisti Roberto Gallo Afflitto, 43 anni di Agrigento.
Il processo riguardava una presunta lottizzazione abusiva nei pressi del viale delle Dune a San Leone che aveva consentito la costruzione di villette. Gli imputati erano accusati a vario titolo di aver realizzato strutture in un’area che era destinata a parcheggio e che era soggetta a divieto dal decreto Gui-Mancini. L’inchiesta portò al sequestro dell’area “incriminata” e delle 8 villette che si stavano costruendo.
Il Tribunale ha anche disposto la restituzione dei beni sequestrati.
Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati a sei mesi di reclusione.


Si presentavano eleganti, con cartelle sottobraccio e un sorriso smagliante, poi, in qualche caso, riuscivano a convincere persone anziane, di essere tecnici Enel o di un’azienda del gas, e a farsi dare, in qualche caso, le ultime bollette e a sottoscrivere un nuovo contratto. Sono due truffatori, uno di Porto Empedocle e uno di Gela che erano stati fermati la settimana scorsa e che ieri hanno colpito di nuovo. I due sono entrati in azione in via Neve in danno di due anziani. Ma a fermarli ci hanno pensato i poliziotti della Questura di Agrigento che li hanno sorpresi con la documentazione “fumante” in tasca. A quel punto per i due soggetti è arrivato il foglio di via obbligatorio.

“E’ arrivata l’estate e le nostre spiagge sono ancora assolutamente non praticabili.
In molti casi, come a Porto Empedocle, diversi torrenti di acqua malsana invadono l’arenile.
ll torrente Re sversa le sue acque, probabilmente inquinate, sulla splendida spiaggia di lido azzurro.
Così vogliamo fare turismo? Mareamico ha chiesto all’ARPA e all’ASP di controllare la situazione e presto arriveranno gli esiti delle analisi”.
Lo scrive l’associazione ambientalista Mareamico di Agrigento sulla propria pagina Facebook.
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Come sarà composta la sua Giunta operativa?
“Sarò un Sindaco essenzialmente di coordinamento e di rappresentanza. La nostra forza sarà rappresentata dagli Assessorati altamente specializzati nel settore di cui saranno responsabili che, secondo me, dovranno a sua volta avvalersi di piccoli gruppi di lavoro (2 – 3 persone). Gruppi di lavoro che saranno presentati alla cittadinanza”.

Quale sarà la prima iniziativa visibile che pensa di realizzare entro i primi 90 giorni dall’insediamento della sua nuova giunta?
“Avviare sin da subito processi partecipativi al fine di ricreare e restituire a tutta la cittadinanza un clima di serenità e di pacifica convivenza. Un impegno che vuole rappresentare soprattutto un atto di stima e di fiducia nei confronti di tutta la cittadinanza”.

Elenchi le “cose” che sicuramente avvierà entro il primo anno del suo governo?
– l’istituzione di sportello unico informativo sulla programmazione e aiuti comunitari (PO FESR 2014-2020, PSR, etc) e partecipazione a tutte le iniziative di partenariato locale;
– progetto per il potenziamento dell’isola ecologica ed attrezzandola come Centro Comunale di Raccolta;
– avvio procedure per la revisione del Piano Regolatore Generale;
– Progetto del Parco Minerario, riqualificazione, accoglienza;
– progetto per un piano strategico per l’edilizia;
– tutte le iniziative per utili ad implementare la destinazione turistica del Comune;
– istituzione di sagre ed eventi tipo “Settimana della cultura comunale”, “Giornata dello Sport”

Quali cose che sicuramente non farebbe mai nei cinque anni del suo governo?
“Tradire il patto etico con gli elettori, contenuto ed illustrato nel mio programma di governo”.

Come vede rilancio e la riqualificazione del Centro Storico?
“Per me, il recupero del Centro Storico è irrinunciabile. Questo è uno dei temi che può dare molto lavoro nei prossimi anni. Intendo dedicare l’interesse al Centro Storico studiando anche dei percorsi privilegiati, possibilmente in collaborazione con le Istituzioni e con le Banche, per realizzare velocemente quanto ci proponiamo. Bisogna dotarsi velocemente di norme specifiche che consentano il riuso degli edifici, specie in materia edilizia residenziale e turistica e di utilizzo dei piani terra in attività di commercio e, più in generale nel terziario”.

Come intende impostare la politica sul Turismo?
“Anche in questo essenziale settore c’è da lavorare tantissimo. Comitini è indubbiamente una “Destinazione Turistica”, grazie alle bellezze storiche paesaggistiche di cui è dotato. Una Destinazione che necessita di essere veicolata con un’offerta di servizi non esclusivi ma molto qualificati creando sinergie con tutti i soggetti deputati. Bisogna trasformare il turismo estivo “mordi e fuggi” in un turismo stanziale e distribuito in tutto l’arco dell’anno.

Attualmente è in pratica un Turismo di attesa e di passaggio. Noi, con opportune iniziative vorremmo cambiare il metodo da “attesa” a “ricerca” del Turista e, con questo sistema fare in modo che anche nel periodo invernale si possano avere visitatori che possano assicurare le giuste frequenze alla nostra Zona. Non dimentichiamo che i mesi non estivi sono molto più adatti dei mesi caldi per visitare e godersi appieno una zona come la nostra. Basti ricordare che in questi mesi maturano i nuovi prodotti dell’enogastronomia come l’Olio ed il Vino nuovo”.

Che tipo di attività e di investimenti potrebbero contribuire a una ripresa economica del vostro territorio.
“La nostra idea principale è il rilancio del territorio su un’idea precisa di turismo, legata al centro storico e alle circostanti risorse agricole, culturali e paesaggistiche. Artigianato, Convegnistica, Turismo culturale, Enogastronomico e Religioso solo per accennare a qualcuno dei motori della ripresa economico-sociale del territorio. Occorrerà farlo in modo serio, sistematico e sistemico, inserendo il nostro Paese all’interno di ulteriori percorsi tematici, oltre a quelli già a cui partecipa a pieno titolo, mi riferisco al fatto che già il Comune di Comitini è utilmente inserito nella Rete Nazionale dei Parchi Minerari, nella rete interprovinciale delle Ferrovie Turistiche, nella rete dei Cammini Religiosi (vie Francìgene). Inoltre, ritengo che la profonda interazione con l’Università debba generare progresso culturale ed economico. Tuttavia va precisato che questa è la nostra idea di partenza, ma siamo convinti che senza una condivisione dell’idea (che significa in primis ragionare e poi scegliere insieme) da parte dell’intera comunità Cittadina, rischierebbe di rimanere comunque un progetto sulla carta”.

Partecipazione – I cittadini dovrebbero essere coinvolti nelle scelte amministrative? Se sì, in quali modi?
“I Cittadini devono essere coinvolti in tutte le scelte amministrative sull’idea di futuro della Città, in primis sui temi: del bilancio partecipato, della pianificazione urbanistica, infrastrutturale, culturale e sociale. Devono essere coinvolti attraverso Assemblee Pubbliche e referendum, e un’informazione precisa, comprensibile e diffusa. La scelta di qual è il futuro su cui vogliamo puntare deve essere condivisa, partecipata, creduta e perseguita dall’intera comunità. Perché se è imposta dall’alto non funziona: non recepisce le esigenze e i desideri di chi a quel punto subisce soltanto le decisioni, non riesce a far remare nella stessa direzione la Cittadinanza”.

Problemi di bilancio: dove troverete nuovi fondi per garantire i servizi ai cittadini?
“L’azione amministrativa assicurerà una corretta e sana gestione delle finanze comunali, attivando un processo di sinergia virtuosa di amministratori e dirigenti comunali per programmare le spese e le relative entrate nell’ottica di massimizzazione di tutte le risorse. Riduzione degli sprechi e razionalizzazione del bilancio, tenendo conto delle sue reali dinamiche”.

Rifiuti: l’altissimo costo sostenuto dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti Cosa intende fare al riguardo?
“Già con la precedente Amministrazione Comunale si sono raggiunte percentuali altissime che soddisfano in pieno gli standard europei di prevenzione, recupero e riciclo dei rifiuti urbani. E’ fondamentale continuare sulla strada intrapresa e supportarne il corretto funzionamento attraverso azioni di informazione e controllo, fino all’introduzione di una fiscalità variabile secondo il principio “paga per quanto scarti”, agendo sulle leve consentite dall’adozione della tassazione vigente, così da creare un circolo virtuoso tra cittadino-distribuzione-commercio e imprese. Il tutto secondo lo schema “meno produci indifferenziato, meno paghi”.
Giovani – Scuola, Sport. Quali iniziative propone?
“La scuola insieme alla famiglia ha un ruolo centrale ed insostituibile per la formazione ed educazione dei più giovani. Sarà uno dei punti fondamentali del confronto tra Comune e cittadini, attraverso un percorso condiviso e consapevole, volto a migliorare il livello generale dell’offerta scolastica. Sarà data priorità all’ascolto delle necessità operative al fine di trovare soluzioni con i mezzi consentiti, consapevoli del ruolo centrale della scuola nella formazione della nostra futura classe dirigente. Promuovere ed incentivare la pratica sportiva, soprattutto tra gli adolescenti come momento di aggregazione, di crescita e confronto. Valorizzare l’educazione fisica fin dalle scuole elementari, trattandosi di un reale investimento sul futuro in termini di salute, di socializzazione e di cultura, promuovendo collaborazioni tra scuole e organizzazioni sportive”.
Grazie e in bocca al lupo da Noi di sicilia24h.it!


Nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta ieri alle  11.00 presso la Procura della Repubblica di Catania in presenza del Procuratore Dott. Carmelo Zuccaro, sono emersi tutti i particolari della grande truffa messa in atto dai dipendenti e funzionari della scuola etnea che avevano trasformato l’Istituto musicale“Vincenzo Bellini” in un bancomat illimitato per l’acquisto di gioielli, vacanze e capid’abbigliamento di altissima moda. Una vera e propria associazione a delinquere finalizzata al benessere, al lusso e ai bisogni personali.
Le indagini sono partite in seguito alla denuncia di alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione e dall’attuale Direttore Amministrativo del Bellini, che di fronte all’enorme buco economico di 14 milioni di euro si sono insospettiti perchè i “ conti non tornavano”.
I finanzieri del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno ricostruito il duplice sistema utilizzato dei dipendenti per appropriarsi del denaro dell’Ente pubblico.
La prima modalità di “appropriazione indebita” delle risorse pubbliche dell’Istituto è stata eseguita dall’opera congiunta di più dipendenti che sono riusciti a sottrarre in 9 anni più di 10 milioni di euro. Il piano criminale consisteva nella falsificazione di firme e di mandati di pagamento compilati con causali differenti, a seconda che lo stesso documento fosse destinato alla Banca o agli atti dell’Ente. I documenti falsificati, inoltre, riguardavano le spese obbligatorie dell’Ente per i quali era facile eludere i controlli interni, quali gli oneri del personale previdenziali e assistenziali.
In questo modo, utilizzando la causale generica dei “contributi” i dipendenti sono riusciti da un lato a nascondere l’enorme buco economico dell’Ente agli amministratori e dall’altro ad ingannare gli istituti di credito che svolgevano il servizio di cassa poiché registravanogli stessi importi o a favore dell’ex responsabile dell’ufficio ragioneria del Bellini e dei dipendenti suoi complici o a favore di imprese partecipi all’illecito.
La seconda modalità criminale, che ha fruttato ai dipendenti un profitto di 4 milioni di euro, è stato realizzata attraverso la complicità di circa 20 imprese commerciali compiacenti che ruotavano intorno le stesse persone che eludevano il fisco. Queste imprese risultavano destinatarie di pagamenti a fronte di prestazioni mai effettuate a favore del Bellini. Anche in questo caso, con una contabilità artefatta unita a falsi mandati di pagamento, gli indagati riuscivano a nascondere l’appropriazione del denaro pubblico. Il ruolo delle imprese commerciali è stato determinate nel realizzare il piano criminale. Le stesse, con l’apertura di conti correnti e carte prepagate, facevano confluire l’enorme denaro sottratto e successivamente, attraverso operazioni di home banking, emissione di assegni e prelevamenti in contanti, disponevano dei fondi illecitamente acquisiti per la restituzione e il riutilizzo a favore degli stessi dipendenti.
Una macchina criminale che ha visto aprirsi le porte del carcere per la responsabile dell’ufficio di Ragioneria dell’Istituto Bellini fino al maggio 2016, Giuseppa Agata Carruba indagata per peculato, e il coniuge FabioAntonio Marco, indagato per peculato, ricettazione, riciclaggio, e per essere l’autore e l’organizzatore dell’ associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio; la responsabile della segreteria didattica dell’Istituto fino al maggio 2016, Vita Marina Motta chiamata a rispondere di peculato; la responsabile dell’ufficio del Personale del Bellini fino al maggio 2016, Lea Marino indagata per peculato; il consulente del lavoro e amministratore di fatto di diverse società che hanno fittiziamente  intrattenuto rapporti commerciali con l’ente pubblicoSergio Strano indagato per plurime ipotesi di riciclaggio e ritenuto anch’esso il promotore e l’organizzatore dell’associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio; il legale rappresentate di più società Giancarlo Maria Benvenuto Berretta quale concorrente nei reati di riciclaggio e partecipe della già citata associazione criminale.
Gli arresti domiciliari, invece, sono stati disposti per: Paolo Di Costa e Roberto Vito Claudio Russo, già dipendenti dell’Istituto Musicale “V.Bellini”, indagati per peculato; Vito Enrico Barbuto, Roberta Marco, Valentina Piera Mazzarino, Davide Palmisciano, Francesca Sanfilippoquali imprenditori concorrenti nei reati di riciclaggio e partecipi di un’associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio; Massimo Vecchio, Francesco Antonio Nicoloso, Salvatore Rizzo, Marco Garufi quali intestatari di carte prepagate, indagati per reati di riciclaggio e di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio; Francesco Marco, Alfio Platania, Luigi Platania, Antonino Munagò, Raffaele Carucci, imprenditori indagati per riciclaggio; Massimo Lo Rosso imprenditore indagato per peculato in concorso.
Oltre alle misure restrittive personali, il GIP ha disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, nei confronti degli indagati del complessivo profitto criminale pari a oltre 14 milioni di euro. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Catania stanno eseguendo accertamenti patrimoniali ed economico-finanziari volti a rintracciare ogni bene che sia nella disponibilità, anche indiretta, dell’associazione criminale.