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Stanziati duecento mila euro per garantire il funzionamento delle scuole superiori della provincia

Impegnata la somma di 200 mila euro, per il secondo trimestre del 2017, per garantire le spese per illuminazione, riscaldamento, telefoni e materiale didattico alle scuole medie superiori di competenza del Libero Consorzio Provinciale. Si tratta di uno sforzo finanziario non indifferente per le casse dell’Ente che continua a garantire i servizi nonostante le limitate risorse finanziarie.
L’impegno è stato fatto dal Settore Politiche Attive del Lavoro e dell’Istruzione diretto da Teresa De Leo.
I fondi ripartiti riguardano: il Liceo Classico “FOSCOLO” di Canicattì per € 3.350,00, il Liceo Scientifico “SCIASCIA” di Canicattì per € 6.450,00, il Liceo Classico “LINARES” di Licata per € 7.000,00, l’I.I.S.S. “FAZELLO” di Sciacca per € 3.900,00, l’Istituto d’arte “G. BONACHIA” di Sciacca per € 2,600,00, la sezione associata del Liceo Scientifico “FERMI” Menfi per € 2.000,00, il Liceo Classico “PIRANDELLO” di Bivona per € 3.900,00, l’I.T.C.G.. “PANEPINTO” di Bivona (sezione associata) per € 3.750,00, l’I.P.I.A. “PIRANDELLO” di Bivona sezione associata per € 1.400,00, la sezione associata I.P.I.A. “ARCHIMEDE” di Cianciana per € 250,00,  il Liceo Classico “EMPEDOCLE” di Agrigento per € 5.900,00, l’I.I.S.S. “CRISPI” Ribera per € 7.000,00, la Sezione Associata I.T.C.G. “GIOVANNI XXIII° di Ribera € 3.5000,00, la Sez. aggregata I.P.I.A. “A. Miraglia” di Ribera per € 2.500,00, il Liceo Psico Pedagogico “KING” di Favara € 6.650,00, il Liceo Psico Pedag. “POLITI” di Agrigento per € 8.400,00,  l’I.I.S.S. “SAETTA E LIVATINO.” di Ravanusa per € 4.7000,00, la sezione associata I.T.C. “ZAPPA” di Campobello di Licata per € 2.115,00, l’I.I.S.S. “M.T. CALCUTTA” di Casteltermini per € 1.150,00, il Liceo Scientifico di Cammarata (sezione associata) per €  1.600,00, l’istituto Magistrale di S. Stefano Quisquina per € 1.550,00, il Liceo Scientifico “FERMI” Sciacca per € 9.600,00, il Liceo Scientifico “LEONARDO” di Agrigento per € 11.500,00, il Liceo Scientifico “ODIERNA” di Palma di Montechiaro per € 3.500,00, il Liceo Scientifico “MAJORANA” di Agrigento per € 4.300,00, il Liceo Scientifico di  Lampedusa per € 2.750,00, l’I.P.S.A.R. “RE Capriata” di Licata per € 7.050,00, l’I.T.C.G. “G. Galilei” di Canicattì per € 7.400,00, la sezione associata dell’Itc di Naro per € 1.950,00, la sezione associata I.P.A. “LIVATINO” Canicattì  per € 950,00, l’iI.P.I.A. Marconi di Canicattì € 200,00, l’I.I.S.S. FODERA’ di Agrigento per € 3.900,00, l’I.T.G. “BRUNELLESCHI” di Agrigento per € 2.520,00, l’I.I.S.S. “ARENA” di Sciacca per € 5.250,00, l’I.P.S.C.T. “FRISCIA” della Sezione staccata di Menfi per  €1.350,00, l’I.P.S.C.T. “FRISCIA” Sez. Staccata di Sciacca per € 1.550,00, l’I.P.S.I.A. “MIRAGLIA” sezione staccata di Sciacca € 4.300,00, I.T.C. “SCIASCIA” di Agrigento per € 5.650,00, la Sezione Associata dell’I.T.C. Porto Empedocle per € 800,00, l’I.P.C. “GALLO” di Agrigento per € 7.200,00, la sezione associata di Porto Empedocle per € 200,00, la sezione associata Aragona € 400,00,  l’I.I.S.S. Vetrano di Sciacca per € 1.800,00 l’Istituto Alberghiero “MOLINARI” di Sciacca per € 6.450,00, l’Istituto Professionale Alberghiero “AMBROSINI” di Favara per 6.4500,00, l’I.I.S.S. “FERMI” di Licata per € 3.700,00, l’ I.T.G. “CURELLA” di Licata per € 3.900,00, l’I.P.I.A. “FERMI” di Aragona per € 3.700,00, la sezione associata I.T.I. “E. FERMI” di Aragona € 2.950,00  l’I.P.I.A. “ARCHIMEDE” di Cammarata per € 200,00, l’I.T.I. “ARCHIMEDE” di Cammarata per € 2.750,00, l’I.P.I.A. di Casteltermini per € 1.950.00, l’I.I.S.S. “MARCONI” di Favara per € 1.750,00, la sezione associata I.P.I.A. di Racalmuto per € 800,00.
Le somme già disponibili, saranno erogate agli Istituti Superiori in regola con la presentazione dei rendiconti delle somme precedentemente assegnate.

Sentenza su amianto petrolchimico di Priolo. “Non si può continuare a giocare sulla pelle delle persone. Auspichiamo una risposta immediata della Regione a salvaguardia delle popolazioni e del territorio”. Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia. “La politica non può fare più finta di nulla. Sono anni che denunciamo quello che accade nell’area di Augusta Priolo e Gargallo. Sono anni che chiediamo la bonifica del territorio. Anni in cui la popolazione si ammala e continua ad ammalarsi. Quello che scrive la Corte di Appello di Roma, nelle motivazioni della sentenza che ha riconosciuto la rendita, per gli eredi di un operaio siracusano, a carico dell’Inail, cioè che l’esposizione ad amianto ha riguardato tutti i lavoratori del petrolchimico di Priolo Gargallo e tutti gli abitanti della zona, è davvero terrificante. Non si può continuare a giocare sulla pelle delle persone. Auspichiamo una risposta immediata della Regione a salvaguardia delle popolazioni e del territorio”.
Lo dichiara Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia.

A Favara è stata istituita la cosiddetta “ “Farmacia sociale”, il cui fine è garantire sostegno ai cittadini che hanno bisogno di cure mediche e che sono nell’impossibilità economica di acquistare le medicine prescritte. Al progetto, sostenuto dall’assessore alla Solidarietà sociale Rossella Carlino, oltre al Comune partecipano l’Ordine dei medici e l’Ordine dei farmacisti che, tramite i rispettivi presidenti Salvatore Puma e Maurizio Pace, hanno sottoscritto un’apposita convenzione. La stessa assessore Rossella Carlino commenta: “Si tratta di un’iniziativa di natura solidaristica, per promuovere la raccolta di farmaci non utilizzati e in corso di validità per la loro successiva distribuzione gratuita ai cittadini più bisognosi. Tutti i medicinali raccolti nell’ambito del progetto saranno custoditi e classificati da farmacisti volontari che saranno individuati dall’Ordine. In provincia di Agrigento non esistono iniziative del genere e la convenzione siglata all’Ordine dei farmacisti in via Imera ad Agrigento potrebbe fare da apripista in altri Comuni.”


Dalla collaborazione fra l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento e l’”Associazione malati in cura oncologica” onlus prende forma un evento di singolare rilievo conoscitivo e informativo. Si tratta del seminario dal titolo “Le nuove terapie nei tumori delle donne. Strategie per superare le barriere causate dalla malattia” in programma venerdì prossimo, 9 giugno, alle ore 17.30 ad Agrigento presso la suggestiva sede dello Spazio Temenos – chiesa di san Pietro. Il dibattito porrà un focus su come l’universo femminile vive le varie dinamiche connesse alla patologia tumorale. Si parlerà non solo di aspetti di taglio marcatamente sanitario legati alle nuove cure, con specifico riguardo al trattamento dei tumori della cervice uterina e della mammella, ma anche di diversi riflessi di impronta sociologica e psicologica che influenzano la lotta alla malattia da parte della popolazione femminile. In quest’ultima ottica saranno illustrati anche i positivi risultati emersi, sotto il profilo dell’umanizzazione delle cure, nel corso di una recente iniziativa di make up estetico positivamente accolta dalle pazienti del reparto di oncologia dell’ospedale “san Giovanni di Dio” di Agrigento. Relazioneranno il responsabile dell’Unità operativa di oncologia dell’Asp di Agrigento, Alfredo Butera, l’apprezzato sociologo Domenico Marino, la professoressa Patrizia Morgante, la responsabile dell’Educazione alla salute aziendale Asp, Gabriella Sacchi, e l’esperta di estetica applicata alla medicina, Liliana Buscarino. La discussione sarà introdotta e moderata dal giornalista Angelo Cinquemani, responsabile dell’Ufficio stampa Asp.

Su delega della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania, dalle prime ore di oggi i Carabinieri del comando provinciale di Ragusa, hanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di 19 persone siciliane e calabresi, dedite al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e furti di bestiame tra la Calabria e la Sicilia.
L’indagine, denominata “Proelio”, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo ibleo ha consentito di accertare che il clan di “Cosa Nostra” operante a Vittoria e Comiso, negli ultimi anni, si era dedicato al traffico di sostanza stupefacente del tipo cocaina, che acquistava dalla Calabria, da soggetti legati alle ‘ndrine operanti della piana di Gioia Tauro, per poi smerciarla in tutta la provincia di Ragusa e anche nella provincia di Agrigento.
L’indagine ha anche permesso di ricostruire i legami tra gli esponenti di “Cosa Nostra Vittoriese” e i clan della medesima organizzazione criminale operanti nella provincia di Agrigento, nello specifico appartenenti al clan Fragapane, il cui capo clan, Salvatore, rappresentante di “Cosa Nostra” per la provincia di Agrigento, e’ detenuto in quanto condannato all’ergastolo anche per la scomparsa e l’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia.
In manette, arrestati dai Carabinieri del Reparto operativo di Villaseta, sono finiti Francesco Fragapane di Santa Elisabetta, figlio di Salvatore, i già noti e Roberto Lampasona di Santa Elisabetta, Antonino Mangione di Raffadali già arrestati sia per mafia, che per traffico di droga con i calabresi e furti di bestiame, e Giuseppe Quaranta di Favara già coinvolto nell’operazione kronos, Salvatore Montalbano, 25 anni di Favara e Antonino Manzullo, 52 anni di Burgio e Girolamo Campione, palermitano residente a Burgio; inteso “Gigi” oppure “‘Gigetto”.
Nel corso delle indagini e’ stato anche accertato che un’altra delle attività criminali a cui si era dedicata “Cosa Nostra Vittoriese” era l’abigeato, compiendo una serie indeterminata di furti di capi di bestiame, in molti casi intere greggi di animali, ai danni di aziende di allevamento site in varie province siciliane. Tali furti venivano messi in atto da soggetti calabresi, su indicazioni ricevute da basisti locali, con successiva rivendita del bestiame in Calabria.
Gli arrestati sono 19, ecco i nomi:
Arrestati provincioa RagusaArrestati provincia Ragusa
Ragusa
Carmelo Battaglia, coniuge di Stefania Saraceno
Stefania Saraceno, coniuge di Carmelo Battaglia
Giuseppe Concetto Errigo, 55 anni, padre di Ambra Errigo e cugino di Concetto Errigo
Ambra Errigo, figlia di Giuseppe Concetto Errigo
Concetto Errigo, 58 anni, cugino di Giuseppe Concetto Errigo
Raffaele Ignaccolo
Biagio Occhipinti
Matteo Piccione
Mario Benenati, agli arresti domiciliari
Giuseppe Piazza, agli arresti domiciliari
Salvatore Vitale, agli arresti domiciliari
Gli agrigentini arrestatiGli agrigentini arrestati
Agrigento
Francesco Fragapane
Roberto Lampasona
Antonino Mangione
Girolamo Campione
Giuseppe Quaranta
Arrestati in CalabriaArrestati in Calabria
Reggio Calabria
Saverio Napoli
Giuseppe Piccolo
Vincenzo Politano
Gli indagati complessivamente sono 38.
Ecco tutti i nomi:
1. Avila Rosario, nato a Niscemi (CL) il 15.9.1981;
2. Battaglia Carmelo, nato a Comiso (RG) il 3.2.1976;
3. Benenati Mario, nato a Vittoria (RG) il19.2.1981;
4. Bruzzese Giuseppe, nato a Cinquefrondi (RC) il 26.4.1992;
5. Bruzzese Serafino, nato a Cinquefrondi (RC) l’S.9. 1988:
6. Campione Girolamo, nato a Palermo il 25.3.1977, residente a Burgio (AG); inteso “Gigi” oppure “‘Gigetto”;
7. Caruana Omar, nato a San Giljan (Repubblica di Malta) il 10.12.1976;
8. Chiarenza Giovanni, nato a Catania il 12.2.1975;
9. Core Alfonso, nato a Vittoria (RG) il 19.8.1978;
10. Danieli Salvatore, nato a Borgia (CZ) il 3.8.1970;
11. Di Stefano Angelo Francesco, nato a Vittoria (RG) ìl 7.10.1968;
12. Errigo Ambra, nata a Comiso (RG) 1’8.10.1993;
13. Errigo Concetto, nato a Ragusa il 9.1.1959, residente a Comiso (RG);
14. Errigo Concetto Giuseppe, nato a Comiso (RG) il !5.11.1962;
15. Ferrera Rosario, nato a Comiso (RG) il 22.4.1986;
16. Fragapane Francesco, nato ad Agrigento il 17.2.1980, residente a Santa Elisabetta;
17. Galati Massaro Carmelo, nato a Bronte (CT) il 13.6.1977;
18. Ignaccolo Raffaele, nato a Comiso (RG) il 19.9.1983;
19. Incardona Antonio, nata a Ragusa il 12.11.1986;
20. Lampasona Roberto, nato a Santa Elisabetta (AG) l’l.7.1977;
21. Mangione Antonino, nato a Francoforte sul Meno (D) il 2.10.1980, domiciliato a Raffadali;
22. Manzullo Antonio, nato a Burgio (AG) il 7.2.1965;
23. Modica Salvatore, nato a Comiso (RG) il 15.10.1970;
24. Montalbano Salvatore, nato ad Agrigento il 21.10.1992, residente a Favara;
25. Napoli Saverio, nato a Cinquefrondi (RC) il 26.2.1985, residente a Polistena (RC);
26. Occhipinti Biagio, nato a Comiso (RG) il 18.3.1976, domiciliato a Vittoria;
27. Piazza Giuseppe, nato a Ragusa il 25.4.1987, domiciliato a Santa Croce Camerina;
28. Piccione Matteo, nato a Scicli (RG) il 23. l. 1958;
29. Piccolo Giuseppe, nato a Polistena (RC) il 21.7.1970;
30. Pochiero Gaetano nato a Melicuccò il 29.10.64 e residente a Vibo Valentia;
31. Polltanò Vincenzo, nato a Polistena (RC) il 14.7.1951, domiciliato a Melicuccò (RC);
32. Quaranta Giuseppe, nato ad Agrigento il 2. l 0.1968, residente a Favara;
33. Saraceno Stefania, nata a Ragusa il 17.3.1977, residente a Comiso;
34. Scalzo Vincenzo, nato a San Cataldo (CL) 1.12.1973;
35. Schembari Raffaele, nato a Comiso (RG) il 14.2.1965;
36. Vitale Paolo, nato a Ragusa il 17.09.1984, residente a Comiso;
37. Vitale Salvatore, nato a Ragusa il 22.08.1979, residente a Comiso;
38. Vittoria Giovanni, nato a Comiso 11.3.1974;

La Polizia di Stato ha tratto in arresto Borruso Mirko, un pluripregiudicato 26enne di Misilmeri, responsabile di una tentata rapina a una poliziotta che in quel momento non era servizio.Teatro dell’aggressione, via Carlo Amore, una strada del quartiere della ‘Zisa’ dove la vittima stava facendo jogging. Alle sue spalle si è materializzato un motorino con a bordo due malviventi con caschi aperti. Il passeggero ha tentato di strappare la collana alla poliziotta, ma lei è riuscito a resistere al rapinatore, mettendo in fuga entrambi i malviventi. La donna ha anche memorizzato numeri e lettere del targhino del ciclomotore, anche se uno dei rapinatori ha cercato di coprirlo con un piede durante la fuga. La poliziotta ha chiamto il 113 e, nel giro di pochi minuti, una pattuglia della sezione Investigativa del commissariato Libertà stava già presidiando le vie limitrofe all’abitazione dell’intestatario del ciclomotore, nel comune di Misilmeri.Alla vista degli agenti, Mirko Borruso ha tentato una veloce fuga ma è stato bloccato e riconosciuto dalla vittima come il conducente del mezzo utilizzato dai rapinatori.Borruso è stato identificato grazie all’abbigliamento descritto dalla vittima, anche se nel frattempo si era tagliato la barba, così come dimostrato da evidenti tagli sul volto e aveva smontato in parte il motorino usato per il tentativo di rapina, fingendo che non funzionasse, a dispetto della marmitta ancora calda.

La Uila-Uil di Agrigento con Gero Acquisto e Giuseppe Plicato dopo l’incontro con il Direttore dell’Azienda Foreste provinciale, conferma che i cantieri per la manutenzione dei cantieri forestali, avverrà la prossima settimana.
Con l’avvio dei cantieri saranno avviati molti lavoratori in tutta la provincia.
La Uila-Uil concludono i due sindacalisti, vigilera’ sull’attuazione dei progetti e il rispetto delle graduatorie, per un servizio che in Sicilia ha dei compiti importanti di tutela e salvaguardia del nostro territorio. L’importanza del patrimonio boschivo e della manutenzione proprio a inizio estate è un servizio di utilità per tutti i siciliani per prevenire eventuali disastri ambientali o di piromani.

La Sicilia sul podio nelle mete turistiche. Oltre Palermo e Catania, a fare da padrone sono, come sempre, i siti archeologici più importanti inseriti nei maggiori itinerari turistici, quali il Teatro antico di Taormina, la Villa romana di Piazza Armerina, la Neapolis di Siracusa e la Valle dei Templi ad Agrigento, vincitore del premio Miglior Paesaggio Italiano.
Non solo Templi, ma anche i tesori del parco archeologico della Valle, compreso l’antico giardino degli Dei, la Kolymbethra, sono presi d’assalto dai tanti turisti che, già nel mese di Maggio, hanno raggiunto le centomila presenze, superando in modo netto la quota registrata lo scorso anno nello stesso periodo.
Il Parco, grazie anche ai tanti eventi collaterali in calendario, punta ad incrementare i flussi turistici lavorando sul prolungamento della permanenza media, ponendo la Valle al centro dell’attenzione internazionale e facendo sì che anche gli agrigentini possano condividere l’importanza di tale risorsa per il futuro.
A tutto ciò si aggiunge anche la scoperta del teatro ellenistico. Infatti, proseguono gli scavi archeologici e continuano a emergere i resti di maschere teatrali, di conchiglie usate come monili, di monete, di frammenti che riempiono di dettagli importanti la ricerca degli archeologi, a conferma della ricca storia di una città, che nel 2020 festeggerà i 2600 anni dalla fondazione.

A Palermo, al palazzo di giustizia, a conclusione del giudizio abbreviato, accogliendo la richiesta della pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia, Alessia Sinatra, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Lorenzo Matassa, ha condannato a 20 anni di reclusione il collaboratore della Giustizia, Daniele Sciabica, 54 anni, di Agrigento, già affiliato al clan della Stidda di Porto Empedocle, che si è auto – accusato di 4 omicidi e la morte di: Gerlando Messina, zio di Gerlandino, ucciso il 27 agosto del 1985, Giuseppe Messina, padre di Gerlandino, assassinato l’8 luglio del 1986, Antonio Messina, nonno di Gerlandino, ucciso a Realmonte il 5 agosto 1986, e Pietro Gambino, ucciso il primo ottobre del 1988.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Castelvetrano, in provincia di Trapani, per accertati condizionamenti dell’attività amministrativa da parte della criminalità organizzata. Castelvetrano, peraltro, è la città natale del boss di Cosa nostra latitante, Matteo Messina Denaro. La gestione dell’ente, già sciolto per cause amministrative, è pertanto affidata per un periodo di 18 mesi a un’apposita commissione prefettizia, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.