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Domani e lunedì 2 luglio Legambiente presenterà a Cefalù i due percorsi per non vedenti e ipovedenti realizzati nell’ambito del progetto Solidarietà&Ambiente, attraverso il quale sono stati realizzati i primi itinerari ad alta fruibilità per soggetti con disabilità visive in aree di importante valenza naturale della Sicilia. I percorsi sono stati creati nella riserva delle Macalube di Aragona, gestita da Legambiente Sicilia, e nel parco urbano della Rocca di Cefalù, gestita dall’associazione del Cigno fino 2007.
 Solidarietà&Ambiente è un progetto con finalità di perequazione realizzato grazie ai fondi del protocollo d’intesa delle fondazioni bancarie e di volontariato del 5.10.2005 siglato da Acri, Forum permanente terzo settore, Consulta nazionale del volontariato, Consol, CSVnet e Consulta nazionale dei Co.Ge.
 L’idea da cui sono nati i due percorsi è quella di regalare scoperte emozionanti che vadano oltre il solo senso della vista. Per questo è stato determinante il supporto dell’Istituto per ciechi Florio e Salomone che ha avuto un ruolo di collaborazione fondamentale nella realizzazione di targhe in braille, mappe tattili, plastici e stanze della scoperta che facilitano al non vedente la conoscenza degli ambienti complessi e delle risorse naturali importanti per la salvaguardia degli ecosistemi.
 Durante la due giorni di Cefalù sarà possibile visitare uno dei due percorsi – quello del parco della Rocca – in compagnia di un gruppo di non vedenti dell’Unione italiana ciechi di Palermo e insieme alle guide naturalistiche per non vedenti formate da Legambiente e dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti nell’ambito del progetto. La visita è prevista alle ore 18.00 dell’1 luglio, con appuntamento alle pendici del promontorio di Cefalù. L’indomani, 2 luglio, a partire dalle ore 10.00, il progetto sarà presentato dai curatori presso l’hotel Alberi del Paradiso di Cefalù. Al convegno di presentazione prenderanno la parola la coordinatrice di Solidarietà&Ambiente per Legambiente, Paola Castiglia; il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina; il direttore di Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna, insieme al presidente dell’associazione Domenico Fontana; il direttore del centro per l’autonomia del non vedente Helen Keller, Salvatore Zingales; il vicepresidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti nazionale, Giuseppe Terranova, insieme al presidente regionale Giuseppe Castronovo e al presidente provinciale Giuseppe Scaccia. Sarà presente anche il referente dell’Uic per Cefalù, Peppino Re.
Sono partner del progetto, insieme al circolo capofila Legambiente “Francesco Lo Jacono”, il Comune di Cefalù, l’Uic di Palermo, il Centro di educazione ambientale Legambiente “Cefalù-Madonie” e il circolo Legambiente “Rabat”.
Il progetto è consultabile on line all’indirizzo www.seecilia.it

Il Commissario Straordinario dell’Asi di Agrigento, Alfonso Cicero,  ha fatto visita all’azienda dei fratelli Mancuso, insediata presso la zona Industriale di Aragona-Favara. L’Asi di Agrigento è accanto all’impresa Mancuso i cui titolari hanno contribuito all’operazione antimafia della Squadra Mobile di Agrigento e della Dda di Palermo, “Nuova Cupola”, che ha stroncato un’organizzazione mafiosa operante nell’agrigentino, molto attiva nella  violenta imposizione del racket ai danni delle imprese. Il Commissario Straordinario dell’Asi di Agrigento, Alfonso Cicero, ha quindi espresso la vicinanza istituzionale del Consorzio.
“Abbiamo appreso dalla stampa – dichiara il Commissario Straordinario Asi Agrigento Alfonso Cicero – del valore civico che ha caratterizzato i fratelli Mancuso del gruppo Gelma, ai quali con la visita odierna il Consorzio ha voluto testimoniare vicinanza concreta anche con atti di gestione che a breve saranno adottati per consentire ai fratelli Mancuso di generare nuovo benessere sociale attraverso i lavoratori che trovano sana occupazione nelle loro attività”. “Sapere che i Fratelli Mancuso hanno collaborato con la Polizia di Stato e con la Magistratura – prosegue Cicero – costituisce per questa Gestione Commissariale un elevato valore civico e morale da valorizzare anche e soprattutto a beneficio dei tanti imprenditori che possono e devono affrancarsi dai condizionamenti mafiosi. Va quindi sottolineata con forza la straordinaria azione portata avanti sul territorio dalle Forze dell’Ordine e dalla Magistratura per debellare la criminalità organizzata”.
“Il Consorzio ASI – continua la nota-  si è dotato di un protocollo di legalità (firmato tra Prefettura di Agrigento- Governo della Regione/ Consorzio ASI e Confindustria) per prevenire condizionamenti nelle attività economiche nella provincia di Agrigento, per la cui applicazione questa gestione commissariale è stata e sarà sempre decisa e risoluta – come impone la legge- nell’estromettere dal circuito legale dell’economia chi – secondo i competenti Organi dello Stato – risulta colluso o mafioso. Specularmente questa Gestione Commissariale sosterrà con tutti i mezzi gli imprenditori, come Mancuso, che si sono fidati ed affidati alle competenti articolazioni dello Stato, coscienti come siamo che le imprese sane con i lavoratori rappresentano un valore da sostenere perché generano ricchezza e benessere sociale”.

Il giudice monocratico della sezione penale del tribunale di Agrigento, Giuseppe Lupo, ha condannato a 5 mesi di reclusione (pena sospesa) il pediatra Giovanni Natalello di Agrigento. L’imputato era accusato di omicidio colposo ai danni di un bimbo di 11 mesi di Porto Empedocle. Il giudice ha condannato Natalello anche al pagamento del risarcimento dei danni – da quantificare in separata sede – in favore della parte civile e di una provvisionale di 10.000 euro. I fatti contestati risalivano al 2008. Secondo l’accusa, il medico non avrebbe diagnosticato in tempo un grave problema cardiaco che portò alla morte del bimbo.

“Lo sviluppo polemico sui giornali ha avuto come effetto quello di individuare nel procuratore Messineo il solo responsabile della decisione di dare il via libera al blitz contro le cosche agrigentine. Io ho una delega piena e sono l’unico responsabile di questa scelta. Ho seguito gli sviluppi delle indagini dei colleghi che si occupano della mafia di Trapani e ho fatto sempre in modo di non ostacolare l’inchiesta sulla ricerca di Messina Denaro”.  Così il procuratore aggiunto di Palermo, Vittorio Teresi, in merito alla polemica sul blitz di “Nuova Cupola” che ha portato all’arresto di  47 mafiosi agrigentini. L’operazione – secondo  Teresa Principato, magistrato componente del pool sulle tracce del boss Matteo Messina Denaro – avrebbe “bruciato” le indagini riguardo alla cattura del superlatitante trapanese. Da qui l’inaspettata polemica con tanto di scambio di email tra Principato, “amareggiata” per il vanificarsi del lavoro del Ros e il procuratore Francesco Messineo che ha vistato la richiesta di fermo di Teresi.
“Per mesi –  ha precisato Teresi – abbiamo lasciato campo libero assoluto alle indagini su Messina Denaro anche quando in qualche modo avevano ripercussioni sul territorio agrigentino. L’informativa che ha portato all’operazione contro le cosche agrigentine è di 9 mesi fa. Il blitz non era più procrastinabile perchè a carico dei fermati c’era un pericolo di fuga attuale e per i gravi indizi criminosi che derivavano dal piano di creazione di un nuovo mandamento mafioso”

Il Comune di Agrigento, con apposita ordinanza, ha disposto una nuova regolamentazione veicolare nella località balneare di San Leone per il periodo estivo. Nel dettaglio la validità della zona a traffico limitato nel centro del lido è fissata dal 25 giugno al 15 luglio e dal 20 agosto al 9 settembre, nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 21 alle ore 1, mentre dal 16 luglio al 19 agosto, dal lunedì al venerdì dalle ore 22.30 alle ore 1, sabato, domenica e festivi dalle ore 21 alle ore 2. Intale periodo è posto il divieto di circolazione e di sosta con rimozione sul lato monte del lungomare Falcone Borsellino, con eccezione per i residenti e i dimoranti muniti di pass che possono transitare e sostare nelle rientranze, per i disabili, muniti di contrassegno, che possono transitare e sostare negli appositi spazi, le forze di polizia e gli automezzi di soccorso in servizio, i titolari di pubblici esercizi e ditte commerciali per carico e scarico di collettame e merci deperibili dalle ore 8 alle 10,30 e dalle ore 14 alle 16, per i ciclisti, nella corsia riservata, e per gli autobus di linea fino alle ore 18. Nello stesso periodo nella corsia sul lato mare è possibile la circolazione veicolare e relativa sosta sul lato sinistro solo per i residenti e i dimoranti e per i titolari di pubblici esercizi e ditte commerciali muniti di pass muniti di pass, per i disabili muniti di contrassegno, che possono transitare e sostare negli appositi spazi, per le forze di polizia e i mezzi di soccorso, per i ciclisti rispettando il senso di marcia e per gli autobus turistici fino alle ore 20. Nel viale dei Giardini, nel tratto compreso tra il piazzale Giglia e la via Edera, viene istituito il senso unico con direzione di marcia verso le vie Edera-Gela-Cavaleri Magazzeni ad eccezione dei veicoli adibiti al trasporto delle persone invalide, bus urbani, taxi e mezzi di soccorso e di polizia.
Nel piazzale Giglia, a decorrere dalle ore 19.30 di tutti i giorni, viene istituito il divieto di circolazione e di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli.  Nel viale dei Pini, tratto rotatoria Pantalena-via senatore Cognata, permane il doppio senso di circolazione e sul lato sinistro viene istituito il divieto di sosta permanente con rimozione forzata.  A cura del Comando della Polizia locale, ove se ne ravvisi la necessità per l´alta densità di traffico, potranno essere apportate deroghe e modifiche ed istituiti divieti di circolazione e di sosta sul lato mare del lungomare, nel piazzale Giglia, nel tratto compreso tra il bar Vullo e l´incrocio con via Nettuno, nel viale dei Pini nel tratto compreso tra via senatore Cognata e la rotatoria Giardini, nella rotatoria Pantalena per il tarffico verso il porticciolo e nella via senatore Cognata, nel tratto compreso tra l´incrocio della via Nettuno con il lungomare Falcone Borsellino.

E’ fissata per il 26 giugno la celebrazione della gara, presso il Provveditorato per le opere pubbliche Sicilia-Calabria, relativa all’utilizzo di sei milioni di euro per il rifacimento del manto stradale di gran parte delle arterie di Agrigento.
Il CIPE aveva originariamente  deliberato detto importo per il finanziamento di un vecchio progetto concernente il raddoppio di una parte della via Empedocle. Ma, a seguito di un’apposita conferenza di servizio, la Soprintendenza dei beni culturali non aveva espresso parere positivo in merito a causa della presenza di una serie di emergenze monumentali meritevoli di tutela.
La mia Amministrazione, pertanto, fu costretta, per non perdere il finanziamento, a fare una proposta alternativa. E così abbiamo deciso di utilizzare detta considerevole somma per cambiare il volto delle nostre strade che da circa vent’anni non conoscono interventi radicali.
In adesione alla nostra proposta nuovamente il CIPE, nel dicembre scorso, è intervenuto ed ha accettato di destinare così l’importo di sei milioni per lavori di riqualificazione di parte del tessuto viario della città.
Questa delibera è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana n. 67 del 20/03/2012, dal momento che si è dovuta aspettare la registrazione presso la Corte dei conti avvenuta il 13 marzo.
Si avvicina quindi ormai il tempo in cui gli agrigentini non dovranno più soffrire per lo stato delle strade, dal momento che questi lavori, seguiti direttamente dal Provveditorato per le opere pubbliche di Sicilia e Calabria, organo periferico del Ministero delle infrastrutture, si avvieranno con grande celerità.

In occasione della 46ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che sarà celebrata il 20 maggio prossimo, l’Ufficio Comunicazioni dell’Arcidiocesi di Agrigento, la Libreria Paoline, il Settimanale diocesano L’Amico del Popolo, Radio Diocesana Concordia e l’UCSI (Unione Cattolica della Stampa) sezione di Agrigento promuovono dal 14 al 20 maggio la “Settimana della Comunicazione”. Durante la Settimana si rifletterà sul tema che il Santo Padre, Benedetto XVI, ha indirizzato alla chiesa universale “Silenzio e Parola:cammino di evangelizzazione”.
Giovedì 17 maggio, alle ore 17.30, nella Sala Chiaramontana del Seminario Arcivescovile di Agrigento si terrà il secondo appuntamento della Settimana con il convegno sul tema della Giornata Mondiale per le Comunicazioni, “Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione”. Al convegno interverrà un volto noto della televisione italiana, il vaticanista del Tg1, Fabio Zavattaro.

Giuseppe Arnone, già candidato sindaco di Agrigento, domani alle ore 11:00 presso il suo comitato Elettorale, in via Garibaldi 197, commenterà innanzi ai giornalisti le ultime emergenze della campagna elettorale che confermano che se Zambuto ha tanti limiti, ha commesso gravissimi errori, ha concluso alleanze sbagliate, comunque Pennica e il suo mondo di arrivisti, opportunisti, rappresenta per la città un gravissimo arretramento.
Nel corso della conferenza stampa chiederà pubblicamente ad Angelino Alfano cosa ne pensa delle dichiarazioni di Pennica dall’evidente sapore intimidatorio sulle asserite informazioni segrete in suo possesso relative ad affarismi edilizi e urbanistici del suocero del sindaco, l’on. La Russa, sulle quali Pennica è disponibile a tacere purchè Zambuto ceda ad alcune sue richieste.
Alfano per la città, dichiara Arnone, ha comunque saputo rappresentare una innovazione rispetto ai metodi ed ai contenuti di Sodano e Piazza.
Su questi temi Arnone si soffermerà con i giornalisti e ricorderà inoltre la figura del neo assessore designato Lauretta, ritenuto contendente definitivo corresponsabile dei comportamenti per i quali Calogero Sodano è stato condannato anche in Cassazione ad un anno e otto mesi di reclusione, mentre Lauretta ha beneficiato della prescrizione.

Giovedì , 17 maggio, presso i locali della libreria Capalunga, in via Atenea 123, con inizio alle 18.30 è in programma la presentazione del nuovo libro del giornalista palermitano Roberto Alajmo, dal titolo “Un lenzuolo contro la mafia”, edito da Navarra.
“Si tratta – spiega il Presidente del Centro Pasolini Maurizio Masone – di un testo straordinario, a metà strada tra un reportage giornalistico ed un diario narrativo che ci fa rivivere i dolorosi anni delle stragi di mafia del ’92, ma anche la speranza rappresentata dal comitato dei lenzuoli per una Sicilia migliore e libera dai tentacoli della criminalità”.
All’incontro parteciperà lo stesso autore Roberto Alajmo.

Le dichiarazioni rese oggi in una emittente televisiva dal designato assessore della Giunta Pennica, dott. Domenico Armenio, hanno scatenato un vespaio di polemiche.

La nostra redazione, infatti, è stata raggiunta da decine e decine di mail dopo avere appreso nel corso dell’intervista in questione che l’assessore designato Armenio ha testualmente detto: “In caso di elezione ci attiveremo subito e presteremo particolare attenzione al centro storico agrigentino ed alla sua cattedrale…”.

La domanda sorge spontanea: Domenico Armenio è il capo del Genio Civile di Agrigento, quindi dovrebbe attenzionare il gravissimo problema del centro storico e della cattedrale indipendentemente dal fatto se andrà ad amministrare o meno.

Ci chiediamo, a questo punto, se si deve “tifare” Totò Pennica e, quindi, Domenico Armenio, per essere certi che il capo del genio Civile, nella qualità di assessore, possa interessarsi a tutto spiano ai due gravi problemi.

Così come ci chiediamo se in caso di non elezione di Pennica come si comporterà lo stesso capo del genio Civile nei confronti del centro storico e della cattedrale.

Non nascondiamo una certa inquietudine (come quella di molti lettori) rispetto al fatto che il destino dei nostri beni antichi, in primis la cattedrale, possa essere legato solo e soltanto ad una questione di elezione e, quindi politica. Oppure Il capo del genio Civile, indipendentemente dal suo eventuale incarico amministrativo, possa attivarsi sin da ora attraverso il suo importante ufficio al fine di evitare e scongiurare altri drammatici crolli o di ritrovare le macerie della nostra meravigliosa cattedrale giù a valle.