

In occasione della conclusione dell’anno scolastico, i consiglieri comunali di Agrigento, Giorgia Iacolino e Salvatore Falzone, di Forza Italia, rivolgono un appello all’amministrazione comunale affinchè si approfitti delle giornate estive di vacanza per eseguire le necessarie opere di manutenzione, evitando poi di doverle compiere in autunno, a scuola iniziata. Iacolino e Falzone affermano: “Vetri rotti, infissi che non funzionano, impianti, bagni ed aule che richiedono manutenzione e tinteggiature, ed ancora spazi esterni inadeguati. Occorre dunque utilizzare al meglio il tempo ora a disposizione pianificando e realizzando gli interventi che servono alle scuole agrigentine. L’offerta formativa della scuola è più incisiva quando insegnanti e studenti operano in strutture decorose e funzionali.”
La sindaca di Favara, Anna Alba, la segretaria generale del Comune, Crocetta Maida, e la responsabile del servizio finanziario dell’Ente, Carmela Russello, si sono recati a Roma per discutere gli aspetti chiave legati alla redazione del “Bilancio stabilmente equilibrato”.
L’incontro era già stato richiesto da tempo dall’amministrazione comunale di Favara, ed è servito a chiarire alcuni aspetti nell’ambito di ciò che rappresenta a tutti gli effetti uno dei primi passi verso il riequilibrio della situazione economica del Comune, da diversi mesi in dissesto finanziario. Adesso, una volta approvata la proposta del “Bilancio stabilmente riequilibrato”, al fine di garantirne l’attuazione, spetta agli amministratori ordinari e straordinari dell’Ente eseguire tutte le prescrizioni contenute nel decreto di approvazione della proposta, e poi comunicare lo stato di attuazione in un apposito capitolo della relazione sul rendiconto annuale per tutto il periodo di durata del risanamento.
Nel frattempo, la sindaca Anna Alba al mattino di oggi ha incontrato il Consiglio comunale per comunicare gli esiti dell’incontro romano.
Ascoltiamo gli esiti della trasferta ministeriale a Roma.
Fonte Teleacras
L’Anas annuncia che sono stati avviati i lavori di manutenzione straordinaria del viadotto Akragas o Morandi ad Agrigento. L’intervento, della durata complessiva di circa 120 giorni, quindi 4 mesi, comprende il consolidamento di alcune travi di bordo degli impalcati e il risanamento corticale di alcune porzioni delle solette. Dunque, in riferimento alla viabilità alternativa, il transito è ancora dirottato sul percorso alternativo tra gli svincoli di Villaseta e quello per Via Dante, o, per chi proviene da Porto Empedocle, dalla Strada statale 115 e dalla Strada Statale 640 sino allo svincolo di San Leone, per proseguire sulla Strada Statale 118 sino al centro abitato di Agrigento. Viceversa per le percorrenze opposte.
La Uila-Uil Territoriale di Agrigento con Gero Acquisto e Giuseppe Plicato annunciano che la prossima settimana saranno sbloccati gli stipendi arretrati dei lavoratori:
La Uila-Uil continuano i due sindacalisti, si è battuta e ha profuso il risultato sperato dopo le battaglie degli ultimi mesi con i sit-in e le nostre sollecitazioni presso la sede provinciale e regionale dell’Azienda foreste, che hanno portato finalmente ad alleviare la pesante situazione economica dei lavoratori che finora erano rimasti penalizzati da questi ritardi.
Inoltre la Uila-Uil di Agrigento, concludono Acquisto e Plicato – vigilerà affinchè l’inizio della campagna antincendio avrà inizio entro il 15 giugno come prevede la legge regionale.
Giovani agrigentini saranno protagonisti domani ad Ravanusa grazie agli eventi organizzati dall’Associazione “Officine MAS” di Agrigento nell’ambito dell’omonimo progetto approvato dalla Regione Siciliana e finanziato grazie al bando “Giovani protagonisti di sé e del territorio (CreAZIONI Giovani)” promosso dall’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro.
Dopo la fase di formazione dei ragazzi impegnati in attività di Giornalismo e Scrittura Creativa, Teatro e rappresentazione scenica e Architettura nei Centri Storici, i sessanta giovani saranno ancora una volta protagonisti di attività teatrali e culturali che mirano alla rivitalizzazione dei Centri Storici agrigentini.
Dopo il successo di Agrigento e Aragona, domani 27 maggio a Ravanusa i ragazzi andranno di nuovo in scena con alcune letture dello spettacolo teatrale “50 Sfumature di Sicilia”; ripercorreranno attraverso delle letture le bellezze della Sicilia sotto diversi punti di vista. L’evento, collaterale al Concorso “MADONNARI NELLE SCUOLE”, vedrà ancora una volta impegnati i ragazzi del progetto “Officine Mas” a partire dalle ore 9 lungo le principali vie. Un “impegno” che mira ad una riflessione e a ciò che l’arte e la cultura in genere possono fare per dare nuova “vita” a luoghi antichi e spesso abbandonati. Gli eventi sono stati organizzati grazie alla collaborazione degli enti partner e finanziato dalla Regione Siciliana e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Maggiori info sulle attività, sulla pagina Facebook www.facebook.com/officinemas o sul sito www.officinemas.it
L’esposizione del Tricolore nelle scuole e negli edifici pubblici è un dovere istituzionale , sancito dalla Costituzione. La sezione ANCRI di Catania, associazione che aggrega gli insigniti Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana, si è resa promotrice di un gesto educativo, offrendo il Tricolore agli studenti dell’Istituto “Italo Calvino” nel quartiere Barriera – Canalicchio a Nord della città. La manifestazione ha visto protagonisti i ragazzi dell’Istituto Calvino, i quali hanno accolto il simbolico e gradito dono dalle mani del presidente della sezione, Cav.Uff. Francesco Frazzetta.Il Tricolore è stato collocato in un posto di onore nel corridoio dell’Istituto , con accanto una targa esplicativa della storia del Tricolore con la prima bandiera di Reggio Emilia (7 gennaio 1797) a bande orizzontali, poi trasformata in bande verticali, con i colori: verde, bianco e rosso. Nel pannello figurano anche la bandiera del Risorgimento con la corona reale e lo stemma di Casa Savoia (1848-1946) , il Tricolore con il simbolo della Trinacria, voluto del Governo insurrezionale della Sicilia dal gennaio del 1848 e chiude la serie della storia del Tricolore l’attuale stendardo della Presidenza della Repubblica, che riprende il modello dello stendardo dei Granatieri a cavallo del 20 agosto 1802.Con l’esposizione solenne del tricolore e la targa esplicativa, afferma il preside Giuseppe Adernò, vice presidente dell’Ancri, promotore dell’iniziativa, i ragazzi hanno incontrato la storia d’Italia e si sono avvicinati alla ricerca delle motivazioni valoriali di cui il tricolore è simbolo. Il poeta napoletano Cav. Raffaele Pisani ha, quindi, illustrato, anche attraverso l’ascolto dell’inno, dalla viva voce dell’autore, la leggenda del Piave, avendo avuto la fortuna di conoscere Giovanni Ermete Gaeta che con lo pseudonimo “E.A Mario”, ha composto testo e le musiche della nota canzone che ha accompagnato le truppe italiane durante la guerra.La manifestazione. a carattere civico nel ricordo della battaglia del Piave, ha fortemente motivato i piccoli studenti , i quali hanno seguito con vivo interesse an che il racconto della storia del Castello di Leucatia presentato dalla giornalista, Rossella Jannello, autrice del recente volume “La bella Angelina”. Una storia della Catania dei primi del Novecento, che ha incuriosito ed entusiasmato i ragazzi, ora pronti a meglio conoscere e valorizzare l’identità del quartiere . Tutto ciò diventa espressione di “amor di Patria “Molto soddisfatti i docenti e il dirigente Salvo Impellizzeri, il quale ha ringraziato l’ANCRI di Catania per il gradito dono alla scuola, il presidente dell’associazione bersaglieri, Cav. Tedesco ed il cav. Rapisarda dell’UNUCI che hanno preso parte alla manifestazione.
Favara. Il centro storico. Piazza del Carmine. L’alba del 23 gennaio del 2010. Un tonfo. Il crollo di una palazzina. La famiglia Bellavia, 5 persone, padre, madre e 3 figli: marito e moglie, Giuseppe Bellavia, muratore, e Giuseppina Bello, casalinga, sono estratti da sotto le macerie. Subito. L’uomo, lievemente ferito, collabora con i soccorsi. La donna, in condizioni più gravi, è trasportata in ospedale. Si scava tra le rovine, affannosamente. Due bambini, Giovanni, 11 anni, e Chiara Pia, 3 anni, sono vivi. Marianna, 14 anni, è invece morta, vittima del crollo. La corsa al “San Giovanni Di Dio”. Giovanni è stato intubato. Durante il trasporto, in ambulanza, muore Chiara Pia. Inutili i tentativi di rianimarla. La stessa zona è da tempo a rischio. Altre case sono crollate in passato. Il primo cedimento nel 2001. La palazzina della famiglia Bellavia: un magazzino sotterraneo, un pianterreno e due piani superiori. Secondo la Protezione civile, come confermato poi dai consulenti della Procura, la casa crollata non sarebbe stata agibile. Anche perchè alcune opere di consolidamento sui piani alti hanno pregiudicato ancora di più la stabilità delle fondamenta marce. E così l’edificio si è accartocciato su se stesso. La Procura della Repubblica di Agrigento indaga per disastro e omicidio colposo plurimo. Il sindaco dell’epoca, Mimmo Russello, che si dimise appena ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, è stato poi giudicato in abbreviato e assolto il 14 febbraio del 2012. Due ex sindaci che hanno preceduto Russello, e altri 8 imputati, tra funzionari e dirigenti dell’ Ufficio tecnico comunale di Favara, i proprietari e i possessori dell’edificio crollato, sono stati sotto processo ordinario. Il 30 settembre del 2016, a conclusione della requisitoria, il pubblico ministero, Santo Fornasier, ha invocato 6 condanne e 4 assoluzioni. Adesso i giudici hanno assolto otto imputati e ne hanno condannati due: 3 anni di reclusione ciascuno sono stati inflitti all’ex capo dell’Ufficio tecnico comunale di Favara, Sebastiano Dispensa, e al proprietario dell’immobile crollato, Antonio Noto. Sono attese le motivazioni della sentenza. Secondo il pubblico ministero Fornasier, Antonio Noto sarebbe stato a conoscenza dello stato precario della palazzina affittata alla famiglia Bellavia. Gli otto assolti sono: Rosalia Presti, parente di Antonio Noto, alla quale sarebbe stata intestata la palazzina, poi gli ex sindaci Carmelo Vetro e Lorenzo Airò, l’ex capo dell’Ufficio tecnico, Giacomo Sorce, il geometra Antonio Grova, dipendente dell’Ufficio tecnico, e i tecnici comunali Francesco Criscenzo, Pasquale Amato, ex sindaco di Palma, e Alberto Avenia.
Fonte Teleacras
Con bando di gara ritualmente pubblicato l’Arnas Ospedale Civico ha indetto una procedura per l’affidamento della prestazione quinquennale del servizio di vigilanza armata all’interno dei presidi ospedalieri Civico e Di Cristina per un importo complessivo di euro 2.219.990. Espletate le operazioni di gara la Commissione di gara dichiarava definitivamente aggiudicataria la società Metronotte d’Italia; ma l’aggiudicazione veniva impugnata dalla KSM con un ricorso giurisdizionale davanti al TAR Sicilia. Il TAR Sicilia accoglieva il ricorso proposto dalla KSM ritenendo che l’offerta presentata dalla Metronotte non contenesse l’indicazione dei costi aziendali per la sicurezza e che l’assenza di tale indicazione comportasse l’esclusione dalla gara, senza neppure la possibilità della regolarizzazione e del cd. “soccorso istruttorio” previsto dal codice degli appalti pubblici; pertanto l’aggiudicazione dell’appalto disposta in favore della società Metronotte d’Italia veniva annullata, con conseguente condanna dell’ARNAS Civico al pagamento delle spese giudiziali. Ma la Società Metronotte d’Italia,rappresentata e difesa dagli Avvocati Girolamo Rubino e Lucia Alfieri, proponeva appello davanti al Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana per la riforma della sentenza resa dal Tar; in particolare gli avvocati Rubino e Alfieri hanno lamentato l’erroneità della sentenza appellata citando una sentenza della Corte di Giustizia U.E. secondo cui nessuna sanzione espulsiva può essere comminata nel caso di omessa indicazione degli oneri di sicurezza. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, condividendo i motivi di appello formulati dagli Avvocati Rubino e Alfieri, ha accolto l’appello proposto dalla società Metronotte d’Italia e, in riforma dell’appellata sentenza, ha respinto il ricorso proposto in primo grado dalla società KSM spa, condannando quest’ultima anche al pagamento delle spese giudiziali. Pertanto, per effetto della sentenza resa dal CGA, la società Metronotte d’Italia espleterà il servizio di vigilanza armata per un quinquennio presso l’ARNAS Civico mentre la società KSM pagherà le spese giudiziali.
Una delegazione di LiberoFUTURO Licata, nata di recente, ha incontrato il Prefetto Diomede per informarlo sulle attività già iniziate dal gruppo promotore dell’associazione a fianco degli imprenditori che in passato si erano esposti con le loro denunce e soprattutto di quelli che ancora oggi non trovano il coraggio di denunciare.
Della delegazione facevano parte anche due inmprenditori in rappresentanza di LiberoFUTURO Agrigento e della Rete NOMAFIE. Pertanto oltre a Francesco Urso, Salvatore Licari, Bartolo Consagra, Valerio Peritore e Totò Giganti vi erano anche Salvo Abate e Gerlando Gibilaro.
Al Prefetto sono stati illustrati i progetti in corso di realizzazione ed in particolare le attività per la realizzazione di una lista di imprese per il consumo critico NOPIZZO che presto sarà resa pubblica.
L’accoglienza da parte di sua eccellenza il Prefetto è stata molto favorevole e da lui, che era comunque già informato sulle attività di LiberoFUTURO in provincia, è arrivato un forte incoraggiamento a proseguire l’impegno antimafia con la consapevolezza che in Provincia di Agrigento il mondo imprenditoriale e la stessa società civile è ancora troppo silente.