Il giovane dal “ciuffo rosso” Ismaele La Vardera, candidato a Sindaco a Palermo, ex “Iena” di Italia 1, ha svelato il suo grande bluff: la sua candidatura era solo una finzione per realizzare un documentario/servizio con l’unico obiettivo di raccontare i retroscena della campagna elettorale palermitana, con la regia delle Iene che avrebbero finanziato tutto.
Ma andiamo con ordine. Il giovane giornalista 23enne La Vardera, che sei mesi fa, iniziava la sua campagna elettorale come candidato Sindaco a Palermo, viene presentato dall’On. Alessandro Pagano, coordinatore del movimento Noi con Salvini della Sicilia occidentale, al Segretario Federale della Lega Nord Matteo Salvini che in diretta, al programma televisivo “Aria che Tira” su La7, si dichiara entusiasta per questo giovane dal “ciuffo rosso” e il La Vardera accetta.
Elezioni concluse, il giovane candidato Sindaco, sostenuto dalle liste Noi con Salvini, Fratelli d’Italia e Centro Destra prende il 2,6% dei voti, un vero e proprio flop.
L’ex Iena, che per sei mesi aveva girato tutta Palermo, ieri finisce in Ospedale con il collare al collo, in seguito ad una rissa scoppiata con l’attore Francesco Benigno, protagonista del film “Mery per sempre” e candidato al Consiglio Comunale nella lista del centro destra. L’attore Benigno, deluso ed amareggiato per il proprio risultato elettorale con un post su Facebook, aveva definito “bestie” gli elettori traditori che non gli avevano dato il voto così come promesso. Un incontro tra i due, Benigno – La Vardera, avvenuto ieri pomeriggio nei locali del comitato di via Ausonia, che è sfociato nella violenza, poiché l’attore non avrebbe accettato riprese degli operatori, commissionate dal giornalista che aspirava alla carica di primo cittadino. Sarebbe stata la richiesta per la liberatoria delle riprese, che lo riguardavano, a far scoppiare il violento scontro tra i due, tanto da richiedere l’intervento dei Carabinieri.
Già da un po’ di giorni a Palermo girava la voce che la candidatura del giovane dal “ciuffo rosso” La Vardera fosse una finzione e ieri è arrivata la confermata con la richiesta della liberatoria a Benigno.
“La candidatura a sindaco di Ismaele La Vardera è stata tutta un grande bluff.” ” In tutti questi mesi La Vardera avrebbe girato con microfoni e telecamere nascoste per catturare segreti e retroscena dei politici. Avrebbe registrato tutti: da Cuffaro a Miccichè, da Orlando a Ferrandelli, da Salvini alla Meloni. Fin dal principio l’idea sarebbe stata quella di realizzare un documentario/servizio dove “il giovane col ciuffo rosso” interpreterebbe la parte di se stesso. Dietro la regia delle Iene, che avrebbero finanziato tutto. L’obiettivo: raccontare i retroscena e i particolari della campagna elettorale palermitana. Il giovane Ismaele avrebbe tenuto nascosto tutto ciò non solo ai candidati della sua lista ma anche ai suoi più stretti collaboratori.
Su tutte le furie Francesco Vozza, il giovane referente provinciale del movimento Noi con Salvini a Palermo e il candidato più votato nella lista Noi con Salvini, che appoggiava la candidatura di La Vardera.
Per Vozza: “Si tratta di un complotto ai danni degli elettori palermitani non solo per quei pochi, circa 6.000 che l’hanno votato. E’ stata tutta una finzione, pagata dalle Iene. Ha iniziato con un programma fasullo (copiato dal candidato sindaco di Segrate). Ha sempre girato con un cameraman al soldo della trasmissione di Italia Uno, dicendo invece che era un suo amico. Si tratta, conclude Vozza, di un truffa ai danni degli elettori palermitani. Siamo a una situazione assurda. E un criminale che ha tradito il popolo palermitano”.
Non sono arrivate ancora dichiarazioni ufficiali dai due Leader Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ma da quanto si vocifera sembrano siano infuriati per questa grande beffa. Sembra che La Vardera abbia chiesto la liberatoria alla Meloni di Fratelli d’Italia per le riprese che la riguardavano, la quale ha rifiutato con un secco no.
Questa storia sa di incredibile… una vera e propria beffa ai danni degli elettori, dei Leader politici e dei candidati al Consiglio Comunale delle diverse liste che hanno sostenuto il giovane dal “ciuffo rosso”.
Una storia, che potrà essere “forse” raccontata dalle immagini di La Vardera, se riuscirà nel suo intento, ma anche una storia che potrà riservare delle sorprese future a livello politico nella Regione, per scelte erronee e beffarde.