Oggi, 15 giugno 2017, la Fidapa, con la collaborazione dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Agrigento e del Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Agrigento e Sciacca, ha organizzato un incontro- seminario sul tema: “La successione al femminile. Il ruolo della donna nella continuità dell’impresa familiare”, presso la sede storica, da poco ristrutturata, del circolo Empedocleo di Agrigento.
Il mercato del lavoro è il luogo dove la forbice tra uomo e donna ha la sua massima apertura. La forte disparità a danno della componente femminile è figlia della storia, di una cultura dal forte imprinting maschile, di tradizioni che hanno eletto il patriarcato a regola. Disuguaglianza, disparità e discriminazione nella distribuzione del reddito, nell’accesso alle tutele come nella valorizzazione delle competenze si sono così cristallizzate negli anni, creando un sedimento di difficile erosione. Se la consapevolezza del proprio status fa ormai parte del bagaglio femminile, complice anche il fiorire di convegni e pubblicazioni, interventi sulle tematiche di genere, il percorso da seguire per invertire rotta è in salita.
Da queste considerazioni è nato il seminario, il premio “Marika Caruselli”, di respiro europeo, nazionale e locale organizzato dalla preside professoressa Patrizia Pilato e il gruppo di donne, da sempre attive nel sociale, dell’associazione Fidapa della provincia di Agrigento.
“Sono veramente lieta di portare il mio saluto, negli atti relativi al seminario; prima di iniziare a presentarvi gli ospiti, desidero sottolineare che questo evento, come altri, nasce da una discussione su una recente pubblicazione. Questo pomeriggio è teso ad arginare sterili stereotipi, a trovare, insieme ai relatori, nostri ospiti, punti di riflessione e a ricordare un esempio concreto di donna, madre e lavoratrice, impegnata anche nel sociale, e per questo un esempio per tutte noi.
Parlo dell’avvocato Marika Caruselli, a cui dedicheremo l’omonimo premio già alla sesta edizione. Per tutti questi motivi noi della Fidapa non potevano non invitare come relatori alcune delle rappresentanze dei tre settori interessati al tema, diversi ma complementari” esordisce la prof. Pilato.
Ospite anche Assessore alla Cultura del Comune di Agrigento, Beniamino Biondi, che dichiara: “tra i compiti di un Comune ci sono anche quelli strettamente culturali. Tra questi quelli svolti dalla sezione toponomastica, che hanno lo scopo di conservare la memoria storica di un luogo. Sono orgoglioso di essere stato coinvolto dalla Fidapa, in questo percorso che non si limita al premio, né al singolo evento, ma che rappresenta un traguardo importante dalla associazione. Si sono sempre attribuiti, alle vie della città, i nomi di personalità storiche molto antiche. Io sono stato sempre convito dell’idea di prendere in considerazione anche altre personalità, più o meno attuali, donne o uomini indifferentemente, utili socialmente, insomma qualcuno che si fosse speso per la città, e per questo degno di essere ricordato. Ricordare questi uomini o queste donne significa confermare la memoria storica di un luogo attraverso esempi positivi di cittadini”

a sx l'assessore Beniamino Biondi

a dx il notaio Claudia Gucciardo
Ad intervenire per prima, è stata Claudia Gucciardo, Presidente del Consiglio Notarile Distrettuale di Agrigento e Sciacca, sul ruolo delle donne nei processi successori delle imprese familiari. Nel nostro Paese la figura femminile è stata, soprattutto in passato, affiancata all’accrescimento della prole. La famiglia e il lavoro venivano concepiti quasi come due concetti paralleli incapaci di incrociarsi, costringendo in particolar modo le mamme, ad una scelta: famiglia o carriera.
Oggi i tempi sono cambiati, c’è una maggiore partecipazione femminile nella società e nel mondo del lavoro per quei settori appannaggio degli uomini, per via di una logica maschilista che escludeva la donna sia dalla gestione che dalla proprietà.
Oggi all’interno della famiglia, non vi fa più differenziazione sulla educazione dei figli, questo è un dato importante che ha permesso di registrare dati più confortanti (dai primi ’90 ad oggi), per lo meno nei processi successori.
“La spinta l’ha diede soprattutto una legge– spiega il notaio
Claudia Gucciardo– (
la legge Golfo Mosca 120/2011) che stabiliva una importante novità nell’ambito del diritto societario italiano: gli organi sociali delle società quotate in scadenza dal 12 agosto 2012 dovevano essere rinnovati riservando una quota pari ad almeno un quinto dei propri membri al genere meno rappresentato: le donne.”

dott.ssa Rita Amato
Un intervento meno roseo è stato quello di
Rita Amato, Consigliera dell’Ordine dei Dottori Commercialisti della Provincia di Agrigento.
Da poco rientrata da Roma, la dott.ssa Amato ha illustrato nel suo intervento l’attuale disparità numerica e di guadagno per il settore a cui lei stessa fa parte e soprattutto nelle regioni del meridione, cosa differente avviene invece nelle regioni del nord e soprattutto in settori come l’agricoltura, dove le donne hanno saputo eguagliare e a volte superare l’operato e i guadagni maschili.
Sulla stessa linea si pone il “parere” sul tema, e sulla legge 120/2011 Golfo-Mosca “quote rosa”, (sollecitato dal notaio Gucciardo), del prof di diritto commerciale e diritto delle società quotate nel corso di laurea: Giurisprudenza – Economia e commercio della università Lumsa di Palermo. Si parla ancora di donne che, a partire dal secondo e terzo rinnovo degli organi sociali, dovranno essere pari ad almeno a un terzo, per arrivare al 2022, data in cui si pone la seconda importante scadenza fissata dalla legge Golfo-Mosca: l’esaurimento della sua efficacia. La legge ha, dunque, una validità temporale di soli dieci anni, entro i quali si auspica di raggiungere l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che sinora hanno limitato l’accesso delle donne a ruoli di comando, favorendo un processo di rinnovamento culturale a supporto di una maggiore meritocrazia e di opportunità di crescita. In questi dieci anni le donne che siederanno nei consigli di amministrazione avranno la responsabilità di affermare le proprie competenze e di essere in grado di contribuire alla creazione di valore.

prof.Armando Catania- LUMSA PA
“
Il processo di modifica degli statuti da parte delle società quotate è un fattore che non deve essere sottovalutato. Le modifiche statutarie in questione non hanno una mera valenza regolamentare, ma impattano sulle politiche di governo societario delle aziende, mediante un inevitabile rinnovamento di organi sociali, la cui composizione spesso era consolidata da tempo” afferma il docente universitario, “
la legge Golfo-Mosca non ha soltanto mobilitato il mondo delle società quotate, ma anche e soprattutto quelle a partecipazione pubblica. Si tratta di una realtà importante, ma che viene censita con difficoltà “(prof Catania).
Oggi si parla tanto di innovazione, concetto che rimanda principalmente alle scoperte tecnologiche, ma che significa anche cambiamento. Questo semplice concetto, traslato sul modo di pensare il rapporto tra uomo e donna, si traduce in una maggiore importanza della figura femminile per la nostra società. La vera innovazione degli ultimi anni è proprio la maggiore e giusta considerazione che la società ha riconosciuto alle donne.

Rosanna Graceffa
È il turno della associata Rosanna Gareffa, a cui è stato affidato il compito di delineare la figura dell’avv. Marika Caruselli, a cui è stato dedicato il premio e la via.
Poi la proclamazione di Mariangela Gentile, selezionata su 30 istanze pervenute alla Commissione della Fidapa (costituita dalla Presidente della Sez. di Agrigento, Patrizia Pilato, e dalle socie Mariarosa Bellomo, Gina Curseri, Rosanna Gareffa, Giovanna Lauricella, Maria Cerasola, Maria Peritore e Giuseppina Piazza).


L’avv. Gentile, donna e a breve anche mamma, è stata premiata per il biennio 2015/2017 come il più giovane avvocato donna con tesi di laurea in diritto penale, ricevendo così la targa (per mano dell’assessore Biondi), e la pergamena e l’assegno del valore di 1000 euro (per mano della presidentessa Patrizia Pilato, in nome della Fidapa di Agrigento).

M.Gentile
“
Sono orgogliosa di questo riconoscimento, che è uno spunto di riflessione su ciò che ho fatto e ciò che farò, sapendo conciliare le ambizioni, la famiglia, con uno sguardo verso l’altro, proprio come ha fatto prima di me l’avvocatessa Caruselli, divenuta ormai un esempio per le giovani come me”,
Mariangela Gentile.
In chiusura, emozionata e accompagnata dal fratello, la figlia della Caruselli che ha salutato la platea così : “
Voi della Fidapa siete il dono più grande che mamma ha lasciato, lei ha saputo seminare in Voi tutte questo amore per gli altri, vi ringrazio a nome mio e di tutta la mia famiglia”.

fam Caruselli
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