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Ad Agrigento, personale della Squadra Mobile traeva in arresto HANTOUR Mohamed Erian Eissa Abdelaziz, egiziano classe 1995, perché, già espulso dal territorio nazionale vi rientrava illegalmente in data 12.06.2017, approdando a Lampedusa prima della scadenza del termine del divieto di reingresso e senza avere ottenuto la speciale autorizzazione dal Ministero dell’Interno.


Un’automobile e uno scooter di proprietà di un avvocato di 68 anni, di Agrigento, sono stati distrutti da un incendio verificatosi nelle ore notturne al Villaggio Mosè.
Si tratta di una Mercedes Classe C e di una moto Kimco che erano parcheggiati al Parco Angeli, proprio sotto casa del professionista. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno lavorato parecchio prima di poter domare il rogo che ha distrutto i due mezzi. Indagini sono state avviate dalle forze dell’ordine, nessuna pista è esclusa.
Non sono state trovate tracce di liquido infiammabile ma la pista dolosa sembra la più probabile.

“Se ad Agrigento il Viale della Vittoria, salotto buono della città, è ridotto come è ridotto, allora immaginate le periferie in che condizioni versano”.
Così afferma il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, di Forza Italia, destinatario di numerose e accorate segnalazioni da parte di residenti, utenti e commercianti lungo il Viale della Vittoria, la “passeggiata” della città dei Templi.
Spataro aggiunge: “Al Viale della Vittoria è del tutto latitante, ormai da tempo, un’operazione di bonifica e di manutenzione del verde pubblico. Gli alberi attendono di essere potati da anni e, non solo hanno coperto e ostruito abitazioni e attività commerciali, ma producono in abbondanza del materiale olivastro, scuro e scivoloso, che costituisce ormai il tappeto perenne dell’intero marciapiede, tra degrado e pericolo di incidenti. E gli operatori economici della zona si ritrovano, pur pagando pesanti tasse al Comune, in tali condizioni di grave pregiudizio per le proprie attività. L’amministrazione comunale Firetto predisponga al più presto un intervento di manutenzione del Viale della Vittoria, potando gli alberi, contenendo la produzione fruttifera degli stessi, e ripulendo il marciapiedi”.


E’ l’iniziativa che vede protagonista il Massimo, dove domani i piccoli dormiranno in tenda Palermo.
È la notte dei bambini a teatro, la notte in cui le sale austere del Massimo di Palermo diventano un campeggio per 120 ragazzini tra sette e undici anni con tende, pigiami, spazzolini, curiosità ed entusiasmo. Si terrà domani ‘Una Notte a Teatro’, un evento unico nel panorama teatrale nazionale inserito nella rassegna estiva ‘Summerwhere’. Tra i mini-ospiti, grazie alla collaborazione dell’assessorato Attività sociali del Comune di Palermo, ci sono dieci piccoli profughi arrivati da soli in Sicilia sui barconi, tecnicamente ‘minori non accompagnati’, accolti in famiglie assistite dall’associazione Ubuntu.
Saranno coinvolti, insieme ai loro coetanei, nella realizzazione della messa in scena di uno spettacolo dopo avere scovato costumi ed elementi scenografici in una grande caccia al tesoro. E poi ancora giochi, proiezioni, attività musicali. Un modo per conoscere la grande macchina teatrale dal di dentro, “un modo per dire ancora una volta – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – che siamo aperti a tutti, un modo per innescare l’amore per il teatro sin da piccoli. Credo che qualsiasi bambino che abbia dormito al Massimo per una notte lo considererà per tutta la vita casa propria”.
Per il sindaco e presidente della Fondazione Teatro Massimo, Leoluca Orlando, si tratta di “una festa della cultura. Una festa che vedrà protagonisti i bambini e che si deve alla sensibilità e all’attenzione della dirigenza del Teatro, così come alla grande sensibilità degli scout, presenza sempre attenta alla crescita culturale e sociale dei propri piccoli esploratori”. “Un’iniziativa nel segno della compartecipazione del pubblico – aggiunge il direttore artistico Oscar Pizzo – dove cioè il pubblico ha un ruolo attivo”


La vicenda è accaduta in un bar di Francofonte, dove Carmelo Piedigace, referente di Forza Italia, avrebbe ricevuto una bastonata improvvisa alla schiena, in seguito ad un commento pubblico su Facebook e riferito ai consiglieri che avevano abbandonato la maggioranza. Al bar si sarebbe presentato il marito di un consigliere che avrebbe colpito alla schiena Piedigace, che si è poi recato in ospedale senza riportare particolari conseguenze fisiche.Piedigacesi è recato oggi dai Carabinieri per denunciare l’aggressione
Il commissario della provincia di Siracusa, EdyBandiera: “Esprimo vicinanza e piena solidarietà a Piedigace. Condanniamo il vile e immotivato gesto, già denunciato dalla vittima alle autorità competenti, auspicando un rapido accertamento delle responsabilità da parte dell’autorità giudiziaria”.

A conclusione di un’approfondita attività investigativa, personale del Commissariato di P.S. di Acireale ha arrestato Giuseppe Marcello Di Mase, acese di 46 anni, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catania.
Di Mase è indagato per svariati gravi reati nei confronti di più vittime e, in particolare, per il reato di atti persecutori (stalking), violenza sessuale, circonvenzione di incapace, sostituzione di persona ed estorsione.
L’indagine consiste, sostanzialmente, in due diversi filoni.
Il primo è iniziato nel mese di settembre 2016, allorquando è stata avviata un’attività investigativa che ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico del Di Mase che, abusando dello stato di infermità psichica di una donna, si è fatto consegnare, in più occasioni, ingenti cifre di denaro per oltre 5.000 euro. Inoltre, utilizzando falsi account Facebook, si è attribuito l’identità di un altro uomo, sempre al fine di ingannare la donna per estorcerle denaro. In una circostanza l’arrestato ha estorto, colpendola con un pugno, la somma di 350 euro a un’altra donna che era stata incaricata dalla vittima di consegnargli del denaro.
Intanto, un’indagine parallela consentiva di accertare che Di Mase era responsabile anche del reato di atti persecutori nei confronti di una donna di 41 anni, con la quale aveva avuto una relazione amorosa, interrotta per volontà della donna nel mese di giugno dello scorso anno, proprio a causa dei comportamenti violenti e minacciosi dell’uomo il quale, secondo la denuncia fatta dalla vittima agli investigatori del Commissariato, in una circostanza l’aveva costretta con la forza a un rapporto sessuale.
I risultati dell’attività investigativa, condotta in costante e perfetta sinergia con la Procura della Repubblica, sono stati compendiati in una dettagliata informativa di reato inviata all’Autorità giudiziaria.
Negli ultimi giorni, tuttavia, Di Mase, pur essendo stato indagato, ha aumentato la sua pressione psicologica nei confronti della vittima di stalking con messaggi dalle chiare frasi minacciose, imponendole perfino di non allacciare altre relazioni, altrimenti avrebbe provveduto a eliminarla. La gravità delle minacce, il comportamento violento e persecutorio dell’uomo, la frequenza sempre più intensa con la quale i messaggi sono stati inviati, ha fatto scattare un’immediata attività di protezione della vittima, concordata con la competente A.G., che è stata costantemente seguita dal personale della Polizia di Stato, al fine di tutelarne l’incolumità.
In particolare Di Mase, cercando di rimanere non identificabile, nei giorni scorsi ha inviato, da cabine telefoniche ubicate ad Acireale e a Catania, messaggi con minacce di morte alla donna, cagionandole naturalmente un grave stato di ansia e di paura.
A ogni messaggio inviato, però, è corrisposta un’immediata attività di riscontro da parte della Polizia di Stato, finalizzata a verificare chi fosse l’autore delle minacce: grazie alla individuazione dei telefoni pubblici e alla visione di alcune riprese di impianti di video registrazione, è stato individuato quale responsabile proprio Di Mase.
Anche queste attività di riscontro sono state immediatamente riferite, con apposite informative, alla A.G., che, con tempestività, ha richiesto un provvedimento di custodia cautelare nei confronti dell’arrestato, per la sua elevatissima pericolosità.
Il Gip, con altrettanta attenzione e celerità, ha emesso la relativa ordinanza applicativa di misura cautelare, eseguita nel pomeriggio di ieri.

Una maxi torta gigante, sarà questo il suo modo di celebrare e festeggiare San Calogero. Lui è Giovanni Mangione che il prossimo 4 luglio, ad Agrigento, ha organizzato il “Mega torta di San Calogero”, giunto alla seconda edizione. Il popolare chef si è già distinto in passato per aver creato una vera e propria opera d’arte, una cassata gigante e ora promette di strabiliare con un nuovo dolce da dedicare al tanto amato Santo Nero. L’appuntamento è dunque per il 4 luglio alle ore 19.00.

Un’esercitazione navale è prevista per oggi e domani nelle acque prospicienti le coste di Agrigento. Ad addestrarsi, con armi da fuoco portatili, saranno gli uomini della Guardia Costiera che per effettuare le prove sosteranno a circa 3 miglia dall’arenile. Un’ordinanza è stata emessa dalla guardia costiera che annuncia l’operazione denominata “Arporex”, operazione autorizzata dalla Direzione marittima di Palermo, e che avrà luogo dalle 8 alle 14. Dunque per le i giorni e le ore interessate la stessa Guardia Costiera ha emesso un’ordinanza di divieto di navigazione, ormeggio, transito e balneazione nel tratto di mare interessato.


“Non siamo adusi a occupare il nostro tempo in Consiglio comunale per condividere atti privi di ogni fondamento e rigonfi solo di retorica e demagogia molto ma molto spicciola”.
Così il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, di Forza Italia, replica alle accuse mosse dai consiglieri di maggioranza secondo cui l’opposizione persevera in un atteggiamento ostruzionistico abbandonando l’aula e non votando l’atto di indirizzo sulla raccolta differenziata.
Spataro afferma: “La maggioranza propone un atto di indirizzo che avvalla l’estensione della differenziata in tutto il territorio cittadino. Si tratta, ripeto, di un atto retorico e demagogico, fine solo a se stesso, perché già la normativa regionale impone ciò. E dunque è legittimo chiedersi: l’amministrazione comunale, in cui si riconoscono i consiglieri di maggioranza, cosa ha fatto in questi due anni? A parte Fontanelle, dove la percentuale di differenziata è molto bassa, e non ha favorito alcun risparmio sulla bolletta, anzi il contrario. Adesso ci raccontano che il servizio di differenziata sarà esteso a tutto il territorio. E come? Con il bando che scade il 22 luglio? Con un bando ponte? E con quali mezzi e risorse, con quali imprese? Ecco le risposte, e i relativi atti, che bisogna esaminare e condividere in consiglio comunale. Non, invece, gli atti retorici del tipo ‘facciamo questo e facciamo quest’altro’. Invece: come lo fate?” – conclude Pasquale Spataro.

Il prossimo 30 giugno alle ore 10.30 sarà formalmente inaugurato il nuovo ambulatorio di psicogeriatria territoriale – valutazione demenze di Licata. Per l’occasione, presso l’aula magna del presidio ospedaliero “san Giacomo D’Altopasso”, avrà luogo un incontro-seminario dal titolo “psicogeriatria, demenze e servizi sanitari: approccio integrato e qualità delle rete territoriale”.