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«Con questo atto — dichiara il neo-presidente Gangarossa — si prosegue nel percorso intrapreso volto alla tutela del servizio idrico pubblico e dell’utenza, attraverso le attività che competono alla Consulta, a cui lo statuto di AICA assegna una funzione non solo consultiva e propositiva ma anche di vigilanza, specie con riferimento alla realizzazione degli obiettivi e delle voci del pianoprogramma».

“La decisione assunta dalla giunta regionale di prorogare di un mese il termine entro cui mettersi in regola con il pagamento della tassa automobilistica da ai siciliani una piccola boccata d’ossigeno”, dichiara il capogruppo della DC all’Ars, Carmelo Pace.

La giunta Schifani ha deciso di spostare di un ulteriore mese (dal 30 novembre al 31 dicembre) il termine per il pagamento delle tasse automobilistiche scadute dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2021 senza incorrere in sanzioni.

Il deputato regionale insieme al collega Ignazio Abbate presenteranno, inoltre, un emendamento per consentire la rateizzazione ad una fascia di cittadini molto più ampia.

Questa è, attualmente, l’unica misura in Italia che azzera interessi e sanzioni a carico degli automobilisti che vogliono regolarizzare la propria posizione debitoria.

“L’averla prolungata di altri 30 giorni è un chiaro segnale di voler consentire a quanti più siciliani possibili di mettersi in regola senza conseguenze”, dichiara Ignazio Abbate.

In merito all’approvazione, da parte della giunta, della possibilità di rateizzare le somme più importanti (oltre i 50 mila euro) in quattro rate con cadenza trimestrale, Abbate sottolinea che “è rivolta chiaramente alle grandi aziende con un parco mezzi particolarmente rilevante”.

Gli onorevoli Pace e Abbate proporranno “in aula un emendamento che possa abbassare il tetto da 50 mila a 10 mila euro in modo che molte più aziende possano usufruire di questa agevolazione”.

“Si ricomincia da dove avevamo interrotto: nei giorno scorsi ho presentato alcuni disegni di legge a mia firma per portare a compimento il lungo lavoro svolto nella passata legislatura, la cui interruzione anticipata non ha consentito di tagliare il traguardo in aula su alcuni temi che mi stanno particolarmente a cuore”.

Lo dichiara l’on. Giusi Savarino che continua: “Tra questi, una menzione d’onore merita il ddl Parchi e Riserve con cui potremo dare risposte efficaci al nostro bel territorio con il suo patrimonio naturalistico, sottoponendolo a uno speciale sistema di tutela e governance.
Per dare prospettive ai lavoratori e alla loro professionalità, per utilizzare al meglio i fondi europei, per la fruizione turistica dei Parchi e delle Riserve e razionalizzare il tesoretto umano ed economico che vi gravita.
Questo perché sono convinta che non dobbiamo limitarci alla tutela delle nostre meraviglie, ma bisogna anche valorizzarle al massimo come volano per il turismo.

Oggi, come e più di ieri, sono a servizio del mio territorio!”

Ad Agrigento, a posti di blocco stradale dei Carabinieri, nel centro cittadino e a San Leone, sono stati sorpresi tre automobilisti ubriachi alla guida. Due donne: una casalinga di 30 anni di Licata, e una studente universitaria di 20 anni di Favara. E poi un impiegato di 23 anni di Favara. Sono stati denunciati a piede libero alla Procura di Agrigento per guida in stato di ebbrezza alcolica. Gli è stata ritirata la patente di guida.

A Lucca Sicula, in provincia di Agrigento, in contrada Cannatello, ignoti hanno tagliato 20 alberi di ulivo in un fondo agricolo di proprietà di un pensionato di 71 anni. I danni sono ingenti. Il pensionato, dopo essersi accorto di quanto accaduto, ha sporto denuncia ai Carabinieri della locale Stazione. La Procura di Sciacca ha avviato un’inchiesta. Si tratta dell’ennesimo episodio del genere accaduto nella provincia agrigentina negli ultimi tre mesi, ovvero la stagione della molitura delle olive.

L’elevato rischio frane in Sicilia e l’obiettivo di spesa di tutti i fondi statali ed europei a disposizione. Maurizio Croce: “Non perderemo nemmeno 1 euro”.

La Sicilia è un territorio ad elevatissimo rischio di frane. Ecco perché (e il tema è stato rilanciato adesso dopo la frana ad Ischia) è prioritario l’utilizzo dei fondi statali ed europei per contenere l’emergenze. Nonostante un’accelerazione nella spesa negli ultimi due anni, si paventa che non si riescano a spendere tutti i fondi resi a disposizione dall’Fsc, il Fondo per lo sviluppo e la coesione, che rappresenta, insieme ai fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui sono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali. Tuttavia, il commissario regionale contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, afferma: “Posso assicurare che tutti i 500 milioni dell’Fsc sono stati impegnati, non perderemo un euro. Significa che siamo riusciti negli ultimi due anni a fare le gare e stiamo aprendo i cantieri. Scontiamo un problema con i Comuni che in molti casi non hanno personale per fornirci progetti aggiornati”. Nel 2021 sono stati oltre 200 gli interventi effettuati dalla Regione nella lotta contro le frane in Sicilia. Per la sicurezza delle infrastrutture sono stati stanziati 175 milioni di euro, con particolare attenzione alle strade dissestate dell’Isola. La spesa per 45 opere contro l’erosione costiera, invece, è stata di 128 milioni. E 135 milioni di euro sono stati destinati al contrasto delle alluvioni, relative quindi alla prevenzione del rischio idraulico. Il governo Musumeci lo scorso anno, attraverso la Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, ha già impegnato complessivamente 475 milioni di euro in soli tre anni, quasi il 60 per cento di tutto il budget a disposizione dallo Stato pari a 795 milioni. E si tratta di un notevole incremento di investimenti, se si considera che sono stati poco meno di 29 i milioni di euro spesi sino al 2018, come certifica la recente relazione in materia della Corte dei conti. Dal 2019 al 2021, ultimo dato disponibile, la stessa Struttura commissariale ha effettivamente pagato 421 milioni, ed è un dato che pone la Sicilia al primo posto tra le regioni italiane per somme erogate. Nel frattempo il governo Schifani ha esteso ad altri sei Comuni lo stato di crisi e di emergenza, già dichiarato lo scorso 24 ottobre per numerose zone dell’Isola a causa dei danni provocati dal maltempo nei giorni 25, 26 e 30 settembre e il primo, il 9 e il 13 di ottobre. Su proposta del dipartimento regionale di Protezione civile diretto da Salvo Cocina, la Giunta ha esteso il provvedimento, della durata di sei mesi, ai Comuni: Vita, Calatafimi Segesta e Salemi nel Trapanese; Vittoria nel Ragusano; Caltabellotta e Montevago nell’Agrigentino.

Giuliana Miccichè (Teleacras)

Non me ne voglia il Grande Totò se prendo in prestito una sua famosa frase, per descrivere il melodrammatico mondo della  scuola. “In questo manicomio succedono cose da pazzi” Cominciamo dall’incipit. C’erano una volta i lavoratori Organico Covid, ex lavoratori ATA (collaboratori scolastici e amministrativi tecnici) e Docenti, assunti tramite graduatorie in periodo di piena Pandemia, per far fronte alle nuove disposizioni in materia di COVID. Dopo due anni di  “guerra” al fronte, sono stati ricevuti dall’allora Premier Draghi, il quale dopo averli passati in rassegna, gli ha consegnato una medaglia  al “valore covid” ed una pergamena con su scritto :  ”il Governo ringrazia” In poche parole i lavoratori sono usciti da Palazzo Chigi “Cu ‘na mano ‘nnanze e n’ata aretocome recita un vecchio proverbio napoletano. Ripercorrendo l’impegno dell’organico Covid nei vari istituti scolastici,emerge con due conti alla femminina che questi hanno svolto le medesime mansioni e funzioni del personale di ruolo e di fatto, andando a ricoprire,evidenziando di fatto quelle gravi carenze di personale. Sparito il vecchio Governo,ecco il nuovo con il suo Ministro,il quale esordisce con grandi “visioni” di una scuola tutta sua.  Mi ricorda una frase di Dante nella Divina Commedia: “ Vien dietro a me,e lascia dir le genti: sta come torre ferma che non crolla già mai la cima per soffiar di venti” Ed il vento comincia a soffiare forte quando il ministro asserisce:  “abolire il reddito di cittadinanza per chi non è riuscito a conseguire il titolo di studio obbligatorio. Ed aggiunge: “Ci sono centinaia di migliaia di ragazzi che non si formano, non studiano, non cercano un lavoro. E noi cosa facciamo? Stiamo zitti e in più gli diamo il reddito di cittadinanza come se fosse la paghetta immeritata?” Ed ancora: “inseriremo in una logica di team il “docente tutor”, docenti particolarmente formati dal punto di vista psicologico, pedagogico che si facciano carico,con i docenti della classe, di quei ragazzi che hanno più difficoltà. Ci chiediamo: con quale personale? La “visione” del ministro implode quando si parla di inclusione,stabilità,aumento degli organici adeguati per tutti i profili,docenti ATA ecc.  La scuola ha bisogno di rafforzarsi stabilizzando i precari – esempio eclatante i lavoratori dell’organico aggiuntivo – (ex Covid) E’ indispensabile prevedere un significativo investimento di risorse per la scuola e il suo personale. Non possiamo pensare ad un ministero dell’istruzione che funziona a corrente alterna,a secondo dei soldi da destinare all’istruzione. La scuola è di tutti e per tutti. Per questi motivi,SGB ha indetto una manifestazione dei lavoratori organico covid di fronte tutte le Prefetture della Sicilia. Siamo partiti da Trapani, dove i lavoratori hanno incontrato il Prefetto Filippina Cocuzza, giovedì uno dicembre saremo a Palermo – Conclude Aldo Mucci del direttivo nazionale scuola.

Nuovamente attiva a partire dalla mezzanotte di oggi, 28 novembre, e per la giornata di domani 29 novembre sino a cessata esigenza, la sala operativa di Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale di Agrigento nella sede di via Acrone, in seguito all’emanazione, da parte del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, dell’avviso regionale di rischio meteo-idrogeologico e idraulico con livello di allerta Arancione. Anche stavolta, dunque, pronta risposta da parte dell’Ufficio di Protezione Civile del Libero Consorzio che sarà a disposizione della popolazione in caso di necessità e rischi legati agli eventi meteo avversi (sono attese in particolare forti precipitazioni e raffiche di vento provenienti dai quadranti orientali su tutto il territorio provinciale).

Di nuovo attivo anche il numero telefonico per le emergenze: 333 6141869, al quale i cittadini potranno rivolgersi per segnalare criticità derivanti dal maltempo. Le segnalazioni saranno raccolte dal personale del Gruppo di Protezione Civile, che ha provveduto anche ad allertare tutte le associazioni di volontariato iscritte nel registro provinciale che hanno dato la loro disponibilità. Vigilanza attiva come di consueto sull’intera rete stradale di competenza del Libero Consorzio (strade provinciali, ex consortili ed ex regionali) da parte del personale del Settore Infrastrutture Stradali, che invita la popolazione a spostarsi solo in caso di effettiva necessità e prestando la massima attenzione per la possibile presenza di fango e detriti sui vari tracciati e per i numerosi cantieri aperti su diverse strade per l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria.

Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni grado nella giornata di oggi in seguito all’allerta meteo arancione diramata dalla Protezione Civile regionale. Il primo cittadino ha anticipato la decisione tramite i canali social e si appresta a firmare l’ordinanza che impone lo stop all’attività scolastica.

La stessa situazione si era verificata sabato scorso. Vietate anche le aree pubbliche ritenute a rischio: ville e giardini, parchi gioco, impianti sportivi all’aperto e il cimitero. Sospese le manifestazioni pubbliche e private, le attività commerciali all’aperto.

Ad Agrigento si è svolta la manifestazione pacifista “Together we can rise for peace”, ovvero “Insieme possiamo alzarci per la pace”. Sono stati presenti e resi partecipi di diverse iniziative bambini russi e ucraini. L‘evento internazionale è stato organizzato dall’Ambasciata per gli Affari Europei del Belize e l‘Ambasciata del Belize presso la Santa Sede, in collaborazione con l‘Arcidiocesi, l‘Ente Parco Archeologico Valle dei Templi e il Comune di Agrigento. La manifestazione avrebbe dovuto svolgersi innanzi al Tempio della Concordia, ma, a causa del maltempo, è stata trasferita all’interno della vicina chiesa di San Nicola, grazie alla disponibilità meritoriamente offerta dalla Diocesi agrigentina. Spesso nelle chiese sono anche ospitati a terra nei sacchi a pelo o in tende improvvisate gli sfollati vittime di eventi calamitosi. E ciò rende testimonianza di una chiesa davvero “di prossimità”. Ai tavoli hanno servito anche tutti i componenti della Giunta Comunale di Agrigento.