Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 2673 di 2804
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 2673)


AGRIGENTO

Treno dei Templi: Caltanissetta, Canicatti, Agrigento, Porto Empedocle, al via le prenotazioni

Posted on Ago 10, 2017

A partire da ieri,  10 agosto 2017, è possibile prenotare un posto a bordo del treno storico dei templi e del mare che viaggerà tra Caltanissetta, Canicattì, Agrigento e Porto Empedocle i prossimi 20 agosto e 3 settembre.  Il treno sarà espletato da due littorine storiche, adesso climatizzate per far fronte al gran caldo di questa estate, che fermeranno in tutte le stazioni comprese tra Caltanissetta e Porto Empedocle, ovvero San Cataldo, Serradifalco, Canicattì, Castrofilippo, Racalmuto, Grotte, Aragona Caldare, Agrigento Bassa, Tempio di Vulcano e Porto Empedocle Centrale.
La partenza è programmata per le 9.30 del mattino da Caltanissetta Centrale, mentre il ritorno da Porto Empedocle è per le 18.10. Come sempre sarà possibile visitare il parco archeologico della Valle dei templi, oppure, proseguendo su Porto Empedocle, le splendide spiagge del litorale empedoclino, e la famosa Scala dei Turchi.
I residenti ed i turisti che alloggiano a Porto Empedocle e comuni limitrofi, inoltre, potranno, per la prima volta in via sperimentale, usufruire del collegamento ferroviario verso la Valle dei Templi senza dover raggiungere Agrigento, con una “corsetta” intermedia pomeridiana tra la stazione di Porto Empedocle Succursale (partenza ore 14.55) e la Fermata Tempio di Vulcano (ritorno ore17.25).
I biglietti relativi al Treno dei Templi e del Mare, sono acquistabili presso tutte le biglietterie di stazione, anche automatiche, oppure presso le agenzie viaggi abilitate Trenitalia, o in alternativo, sul sito ufficiale www.trenitalia.it . Per tutte le informazioni è possibile contattare il numero di telefono 313.8719696. Sul sito internetwww.fondazionefs.it è possibile conoscere gli orari delle fermate e tutti i dettagli relativi al viaggio in treno storico.
Ecco di seguito lo schema gli orari ed il dettaglio delle fermate:
–          ANDATA CALTANISSETTA – AGRIGENTO – PORTO EMPEDOCLE
Partenza da Caltanissetta C.le ore 9.30 –  (fermate successive a San Cataldo 9:40; Serradifalco     9:53; CANICATTI’ 10:15, Castrofilippo 10:25; Racalmuto 10:34; Grotte 10:39; Aragona Caldare 10.49; AGRIGENTO BASSA 10:58; Tempio di Vulcano (valle dei templi) 11:06; Porto Empedocle Centrale 11:15, PORTO EMPEDOCLE SUCCURSALE 11.20)
–          CORSA INTERMEDIA PORTO EMPEDOCLE – VALLE DEI TEMPLI
Partenza da Porto Empedocle Succursale  ore 14.55 (fermata a Porto Empedocle C.le ore 15). Arrivo a Tempio di Vulcano ore 15:10. Ritorno da Tempio di Vulcano ore 17:25 (fermata a Porto Empedocle Centrale ore 17.30). Arrivo a Porto Empedocle Succursale ore 18.40.
–          RITORNO PORTO EMPEDOCLE – AGRIGENTO – CALTANISSETTA
Partenza da Porto Empedocle Succursale ore 18:10 – (fermate successive a Porto Empedocle Centrale 18:15; Tempio di Vulcano (valle dei templi) 18:24; AGRIGENTO BASSA 18:35; Aragona Caldare 18:46; Grotte 19:00; Racalmuto 19:05; Castrofilippo 19:13; CANICATTI’ 19:35; Serradifalco 19:51; San Cataldo 20:03; CALTANISSETTA CENTRALE 20:10).

“Angelino Alfano sta chiudendo l’accordo con il centrosinistra. Dopo l’ennesimo stop di ieri di Giorgia Meloni non ci provero’ piu’. Basta. Alfano, per quanto mi riguarda, si e’ comportato correttamente: aveva aspettato le nostre mosse e l’incontro di ieri con Silvio Berlusconi che aveva detto si’ alla mia proposta di allargare ad Ap. Sono il regista di una operazione che non e’ riuscita”. A dirlo all’ITALPRESS e’ il leader di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Micciche’.

Video1
Video2
Video3
Presentata ieri mattina alla stampa ed alla cittadinanza, Angela Maria Spatola, primo dirigente della Questura di Agrigento, che andrà a guidare la sezione anticrimine subentrando al dott. Giovanni Giudice oggi in servizio a Perugia.
Curriculum di tutto rispetto, laurea in legge e in giornalismo, ha prestato servizio anche nelle Questure di Palermo e Messina.

Accompagnata dal questore Maurizio Auriemma e della dirigente Fatima Celona, la “collega” Angela Maria Spatola ha risposto così alle domande dei giornalisti nel corso della odierna conferenza stampa.

I Carabinieri della Stazione di Arcivescovado hanno arrestato una 35enne ed il proprio compagno 40enne, entrambi messinesi, colti in flagranza del reato di estorsione.
La vittima era stata individuata in un 63enne di Messina a cui hanno mandato messaggi in una chat privata spacciandosi per una donna avvenente.
Dopo aver carpito la fiducia del malcapitato, lo hanno convinto a registrare ed inviare propri video in situazioni compromettenti per poi ricattarlo, prima via sms e poi di persona. Alla vittima era stato fatto credere di aver mandato video hard ad una minorenne ed era stata mostrata una finta denuncia presentata al Tribunale per i minorenni dove lo si accusava di pedopornografia.
L’uomo inizialmente era scettico e allora la coppia di malviventi ha proposto un incontro durante il quale gli hanno mostrato una lettera con tanto di intestazione formale del Tribunale di Messina, chiedendogli 500 euro per rimettere la querela. Il 63enne ha preso tempo e ha chiesto aiuto ai Carabinieri della Stazione di Arcivescovado che, sotto la guida della Procura della Repubblica di Messina, lo hanno seguito passo passo, supportandolo poiché molto provato dalla situazione. Giunto al luogo dell’incontro, la vittima si è seduta al tavolino di un bar del capoluogo peloritano come da indicazione dei malviventi. E’ stato raggiunto soltanto dalla donna che veniva però guardata a vista dal compagno, posizionato sul lato opposto della strada in modo da poter essere visto dal malcapitato. Vedendolo ancora titubante la donna ha minacciato l’uomo che se non le avesse dato il denaro, il proprio compagno lo avrebbe “fatto fuori”, disponendo quest’ultimo anche di un coltello. Appena la donna ha ritirato il denaro è stata bloccata dai militari insieme al compagno che, effettivamente, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con una lama lunga 18 cm.
Per i due conviventi sono scattate le manette e dovranno rispondere di estorsione davanti all’A.G.
I due responsabili, al termine dell’udienza di convalida, che si è tenuta nella giornata odierna presso il Tribunale di Messina, sono stati posti agli arresti domiciliari presso la loro abitazione.

Stop al regime fiscale speciale per Lampedusa. L’Agenzia delle Entrate, secondo quanto riporta ‘il Fatto Quotidiano’, ha comunicato che entro gennaio 2018 i lampedusani dovranno presentare le dichiarazioni dei redditi degli ultimi sette anni. Era il 2011 quando il governo Berlusconi decideva di sospendere le imposte nell’isola simbolo dell’emergenza immigrazione. Un provvedimento prorogato, finora, di anno in anno. Ora lo Stato avrebbe bussato alla porta dei contribuenti lampedusani chiedendo gli arretrati. Per il sindaco delle Pelagie Toto’ Martello “e’ una situazione incredibile, un accanimento. Spero che il governo trovi una soluzione altrimenti siamo pronti ad azioni eclatanti”.

Il deputato regionale e portavoce di Sicilia Futura, Michele Cimino, apprezza il ripristino del voto diretto per l’elezione di Presidente e Consiglieri provinciali, e afferma: “Il ritorno al suffragio universale per l’elezione degli organi di Liberi consorzi e Città metropolitane è un fatto estremamente positivo. Finora ha sbagliato chi ha accomunato le Province siciliane con le altre realtà simili del territorio nazionale. Ora alla base della riorganizzazione delle ex Province ci
deve essere l’impegno, come peraltro previsto nella Finanziaria presentata da me da Assessore al Bilancio nella passata legislatura, di alleggerire la macchina burocratica dell’elefantiaca struttura amministrativa della Regione a vantaggio proprio dei Liberi consorzi e delle Città metropolitane. In questo modo le Aziende Foreste come i Geni Civili e tanti Uffici periferici avranno un contatto più diretto con il territorio”.

Nell’ambito delle procedure di costituzione della Camera di Commercio di Agrigento, Trapani e Caltanissetta, Cna, Confesercenti, Legacoop e Confcooperative di Agrigento, Trapani e Caltanissetta hanno scritto una lettera al presidente della Regione, Rosario Crocetta, invocando il ritiro immediato della nota dell’Assessorato Regionale alle Attività produttive tramite cui si chiede alle stesse Associazioni di designare i rappresentanti per la costituzione della Camera di Commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Le Associazioni affermano: “Dopo lunghi ritardi e imbarazzanti silenzi, l’Assessorato alle Attività produttive ha chiesto, con nota dello scorso 2 agosto, di indicare i nominativi dei rappresentanti per l’insediamento e l’elezione dei vertici della Camera di Commercio. Ciò lascia sconcertati perché dimostra come il tempo trascorso si sia perduto invano, senza effettuare quelle verifiche che erano necessarie, e senza tenere conto del ricorso di diverse associazioni accolto dal Cga. Tuttavia, l’Assessore alle Attività produttive, con la complicità dei suoi dirigenti, ha deciso di andare avanti sdoganando quelle associazioni che nel ricorso venivano indicate come sovradimensionate e che, guarda caso, sono le stesse che si trovano indagate dalla Procura di Catania per le stesse motivazioni. A questo punto chiediamo al presidente Crocetta il ritiro immediato della nota Assessoriale che, altrimenti, sarà impugnata al Tar e ne sarà interessata anche l’Autorità giudiziaria a tutela delle Associazioni che rispettano le regole e nell’interesse delle imprese rappresentate nel territorio di pertinenza”.

A Favara, i Carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Agrigento guidati dal col. Micucci e del cap. Armao supportati da quelli della locale Tenenza, agli ordine del tenente Morandi, coordinati dalla Procura della Repubblica D.D.A di Palermo, hanno attuato un’operazione di polizia giudiziaria, frutto delle risultanze di un’attività info-investigativa sviluppata da alcuni mesi sullo specifico territorio, orientata specificatamente a traffici di armi e munizioni nel comprensorio di Favara.
Nel dettaglio, i militari dell’Arma hanno individuato un’altra abitazione sita alle porte di Favara, risultata riconducibile all’infermiere Amedeo Caruana, 55 enne del luogo, già arrestato in flagranza di reato nel corso di un precedente blitz il 20 Giugno u.s., procedendo successivamente alla perquisizione all’interno di tale unità abitativa.
Le operazioni di perquisizione, durate circa tre ore, hanno consentito di rinvenire le seguenti armi e munizioni, che si trovavano ben occultate all’interno di un vano in cui vi era collocato un ingente quantitativo di materiali di vario genere: Mitraglietta modello AK 47 “Kalashnikov” ; Fucile calibro 12; Circa 40 cartucce calibro 7.62.
Le armi sequestrate, risultate perfettamente efficienti ed in ottime condizioni, saranno inviate nei laboratori del Ris Carabinieri, al fine di accertare se siano state utilizzate per commettere altri delitti.
Giova sottolineare come negli ultimi tempi proprio a Favara i carabinieri hanno ottenuto lusinghieri risultati sul fronte della lotta alla detenzione clandestina di armi e munizioni scoprendo due arsenali (uno, come detto, nella disponibilità di Caruana) e le armi di oggi. Particolare attenzione verrà prestata all’uso fatto delle armi sequestrate. Non priva di fascino, ma deve trovare conferma scientifica, è la circostanza del rinvenimento del Kalashnikov, micidiale arma usata per compiere l’ultimo agguato a Favara, il 26 maggio scorso, e che ha avuto per vittima Carmelo Nicotra. Quest’ultimo, possessore di un’arma che gli è stata rubata, è stata ritrovata qualche settimana fa in occasione dell’arresto di Antonio Bellavia, 44 anni, e Calogero Bellavia, 27 anni. Insomma, c’è molto materiale su cui lavorare e non si escludono soprese in tempi brevi.