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Il candidato al consiglio comunale, lista Epolis Totò Sciumè interviene a meno di una settimana dalle elezioni del 6 e 7 maggio ad Agrigento.
“Noto che qualcuno vuol portare la campagna elettorale sull’insulto e la polemica stucchevole, definire come un disco stonato il candidato Sindaco di Epolis con altro nome è fuori luogo, perchè il Progetto dell’Avvocato Pennica è fruibile da tutti gli agrigentini.
Zambuto torni ad essere rispettoso e parli delle tantissime cose che non ha fatto, si faccia un giro nel centro storico o nei quartieri satellite per vedere la fotografia della situazione, dalla viabilità obiettivamente pessima o alla manutenzione dei marcia piedi, del centro città: Viale delle Vittoria e di Viale Leonardo Sciascia e San Leone.
Nessuno attacca Zambuto che da 19 anni vive di politica.E la finisca di accusare Pennica che in questi vent’anni ha svolto attività professionale. Anzi è Zambuto che dal ’93 al 2012 è stato sempre presente nella vita politica e amministrativa della città.
Ricordo a tutti che il programma di Epolis è stato presentato nel febbraio 2012 e che i partiti si sono alleati con il progetto di Pennica dopo, in quanto nessun partito ha avuto logiche di primazia nei confronti del programma di governo.
Sul turismo e i relativi servizi si deve dare un cambio di passo netto, non siamo competitivi e l’anarchia che regna a San Leone è lo specchio di un turismo che non arriva.
Sul piano regolatore, ci sono lacune grossissime sui piani di insediamento turistico, se eletto con epolis, in questo campo farò sinergia con i giovani imprenditori che del teatrino della politica sono stanchi.
Invito gli agrigentini a valutare bene prima di facili slogan, che sono incoerenti con l’aumento spropositato di tasse locali che abbiamo e continueremo a pagare, per scelte amministrative tardive e senza prospettiva futura, conclude Totò Sciumè.


In merito al Filo di Nota pubblicato da Lelio Castaldo nei giorni scorsi interviene il dott. Piero Luparello con una nota attraverso la quale cerca di fare chiarezza su alcune critiche mosse dal giornalista all’operato di Marco Zambuto.Luparello si sofferma sui due aspetti presi in considerazione nel Filo di Nota  che riguardano la problematica della balneabilità del mare di San Leone e sulle precarie condizioni delle strade agrigentine.Per quanto riguarda il mare di San Leone Luparello precisa: “Voglio ricordare che il grave problema che indigna i cittadini agrigentini da oltre trenta anni è venuto a soluzione con l’amministrazione Zambuto grazie ad una serie di provvedimenti intrapresi che mai nessuno prima d’ora aveva considerato. Stiamo parlando del piano della depurazione degli scarichi delle acque nere che il sindaco ha presentato al ministero dello Sviluppo Economico nel marzo scorso; piano che è stato finanziato regolarmente e che prevede un nuovo impianto da costruire al Villaggio Mosè e una nuova condotta per trasferire i reflui dalla fascia costiera al depuratore di Sant’Anna.
Si sono persi tanti anni, attorno alla realizzazione del depuratore del  Villaggio Peruzzo che hanno bloccato il tutto, causando danni comunque a tutta la comunità agrigentina. Assicuro che in caso di rielezione l’amministrazione Zambuto attenzionerà e spingerà per la realizzazione di tutti gli impianti di depurazione così come ha seguito ed ha spinto la conclusione positiva burocratica della vicenda”.Chiuso l’argomento depurazione Luparello si sofferma sullo stato delle strade agrigentine. Dichiara. “Castaldo ha ragione quando evidenzia il pessimo stato delle nostre strade ma faccio presente che l’ultimo intervento di un certo rilievo che ha interessato il manto stradale cittadino è stato effettuato nel lontano 1993 in occasione della visita ad Agrigento di Giovanni Paolo II. Non posso non sottolineare che le concessioni di fondi straordinari per i Comuni di Palermo e Catania generosamente concessi  dal Governo nazionale e che non  sono stati riconosciuti anche per Agrigento, nonostante il sindaco Zambuto avesse più volte sollecitato tali interventi, avrebbe messo nelle condizioni l’ amministrazione uscenti di interessarsi anche agli interventi in cui si prevde un congruo “impegno di spesa” che in assenza fondi non può essere neanche programmata: e così è , purtroppo,  e mi dispiace sottolinearlo, anche per la totale assenza della deputazione nazionale e regionale di un certo rilievo che annovera tra le proprie fila anche un ministro della Repubblica Italiana.  Le strade saranno sistemate grazie all’utilizzo dei sei milioni di euro che originariamente erano stati stanziati dal Cipe per il raddoppio della via Empedocle. Per quanto riguarda le strade a cui faceva riferimento Castaldo e cioè quelle della cosiddetta zona residenziale del Villaggio Mosè, posso assicurare che lo stesso giornalista,così come tutti gli agrigentini che oggi li usano, presto scenderanno  dai trattori (uso le sue stesse parole) per sedersi comodamente sui mezzi gommati. Ciò vuol dire che molte delle strade cittadine verranno attenzionate con l’utilizzo delle somme di cui abbiamo parlato sopra”.

368 giorni sono trascorsi dal crollo di  palazzo Lo Iacono, in via San Vincenzo, nel centro storico e da allora si registrano solo parole e attestati di solidarietà. Nulla di più. Nessun intervento risolutivo atto a restituire serenità e la propria casa alle famiglie rimaste senza un tetto. Senza parlare del silenzio dell’amministrazione comunale e dell’esposto presentato alla magistratura dalle vittime del crollo, caduto praticamente nel vuoto. Gli stessi residenti hanno voluto incontrare i candidati sindaco di Agrigento per conoscere quali proposte risolutive per il degrado e la pericolosità di alcuni immobili fatiscenti.
L’assenza oggi del sindaco Marco Zambuto è stata fortemente stigmatizzata dagli abitanti del quartiere. Al suo posto si sono presentati gli altri candidati alla poltrona di sindaco, Totò Pennica, Giampiero Carta e Mariella Lo Bello, ad eccezione di Giuseppe Arnone.  Ciascuno ha riferito la propria visione ed il proprio contributo, riallacciandosi al programma per il governo della città.
Il problema riguarda anche il mancato ripristino della viabilità di salita Itria e via Santa Maria dei Greci, isolando dal punto di vista veicolare un intero quartiere a sud di via Duomo.
A promuovere l’incontro odierno tra i candidati sindaci e gli abitanti di via San Vincenzo, è  l’ing. Benito Macchiarola, abitante della palazzina attigua l’area in cui sorgeva lo storico palazzo, oggi solo un ricordo. “Non vuole essere questa un’iniziativa di propaganda elettorale – ha chiarito subito Macchiarola – ma abbiamo ritenuto opportuno coninvolgere i potenziali nostri amministratori per conoscere quali scelte adotterebbero per risolvere defintivamente degli sgomberi e scongiurare eventuali crolli. Con dispiacere costatiamo l’assenza di Zambuto, quello che più di tutti non sarebbe dovuto mancare”.

Il Comune di Agrigento proroga fino alla chiusura dell’anno scolastico il servizio di assistenza igienico-personale agli alunni portatori di handicap grave frequentanti le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado della città per l’anno scolastico 2011/2012.
Il servizio che sarebbe dovuto scadere il 30 aprile prossimo viene prorogato fino alla chiusura delle scuole al fine di non interrompere l’espletamento di un dovere sociale di primaria e fondamentale utilità, facendo eseguire gli interventi assistenziali previsti, alla stessa ditta, la cooperativa “L’Airone” di Palermo, già affidataria del servizio.
Lo stesso sindaco del Comune, con proprio atto di indirizzo, ha invitato gli uffici comunali competenti a mantenere l’operatività del servizio di assistenza igienico personale agli alunni delle scuole primarie portatori di handicap grave non aventi il controllo degli sfinteri, ritenendolo un servizio indispensabile ed obbligatorio, fino alla conclusione delle lezioni del corrente anno scolastico, al fine di consentire agli alunni di completare il ciclo minimo indispensabile delle lezioni.

Nuova tappa ieri sera del candidato sindaco di Agrigento Totò Pennica in piazza Madonna della Catena, a Villaseta per un nuovo comizio che ha registrato la partecipazione sempre più consapevole e convinta di giovani, donne e anziani. “Un quartiere – ha sottolineato Pennica – che ha più bisogno rispetto agli altri e perciò ho sentito di volervi tornare.” Stavolta a fare gli onori di casa è stato Enzo Ciulla candidato al consiglio comunale nella lista Epolis. Nato e cresciuto tra la gente di Villaseta, per ragioni di lavoro si è trasferito nelle Marche, ove attualmente risiede, dando vita ad un consolidato ed apprezzato modello di imprenditoria. Innamoratosi del progetto Epolis e delle ragioni che hanno spinto l’avvocato Pennica a mettersi in gioco per il bene della città di Agrigento, Ciulla decide di tentare la corsa al Consiglio Comunale, annunciando quale sarà il suo primo impegno per Villaseta: “Rinuncerò alla indennità e ai gettoni legati alla mia eventuale attività in Consiglio, per devolvere tutto alla istituzione di un ufficio di rappresentanza nel quartiere di Villaseta. Uno sportello e punto di riferimento per gli abitanti che in questi anni non hanno mai avuto riscontro dall’amministrazione uscente. Mi batterò perché sia data voce ai cittadini di Villaseta e Monserrato anche dopo la campagna elettorale e soprattutto lavorerò per smantellare il preconcetto secondo cui Villaseta e Monserrato siano covo di delinquenti. Se si delinque un motivo c’è ed è la disperazione di chi non ha un lavoro o da mangiare.”
A margine dell’intervento dell’ imprenditore agrigentino, plaudito dai propri concittadini, è toccato prender parola all’Avv. Pennica: “Torno a Villaseta a testimonianza del legame e dell’affetto che mi unisce a voi. Il mio sogno è vedere occupare Enzo Ciulla un posto in Consiglio comunale, perché sono certo che saprebbe mantenere al centro dell’attenzione Villaseta ed i bisogni della gente. Ciò che a lui mi lega è un patto d’onore fatto ancor prima che sulle scene si affacciassero i partiti.”
Queste le idee, quasi tutte a costo zero, che Totò Pennica, in caso di elezione, affronterebbe come prioritarie per il quartiere di Villaseta:
– istituire un presidio della Guardia medica
– monitorare tramite apposito ufficio il tasso della dispersione scolastica, per incentivare la cultura
– riqualificare il vecchio centro commerciale, dove molte botteghe hanno chiuso, creando un consorzio tra piccoli artigiani
– restituire quel decoro urbano tramite interventi di ordinaria manutenzione

La responsabile del centro Antiviolenza Telefono Aiuto Antonella Gallo Carrabba  comunica che domani 28 aprile sabato alle ore 9.30 presso il complesso monumentale di Santo Spirito avrà luogo la premiazione del concorso, destinato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Agrigento, che si pone come obiettivo la promozione di una cultura della Non-Violenza fra le giovani generazioni . Il premio, istituito dall’associazione di volontariato “Focus-Group onlus”, ente gestore del centro Antiviolenza “Telefono Aiuto” ha visto la collaborazione del servizio di Sociologia -Osservatorio permanente sulle famiglie- dell’ASP 1 di Agrigento e ha avuto il patrocinio del Provveditorato agli studi di Agrigento. Nel corso della cerimonia, che coinvolgerà tutte le scuole partecipanti al concorso, saranno consegnati gli attestati e le targhe sia alle scuole che agli alunni.

Si chiama “I colori delle donne”, il concorso di scrittura al femminile, giunto alla dodicesima edizione ed organizzato dalla Commissione pari opportunità della Provincia regionale di Ascoli Piceno ed aperta anche alla partecipazione delle donne dell’agrigentino. Il concorso, a tema libero, è aperto a tutte le donne dai 15 anni in su e gli elaborati inediti, dovranno essere consegnati entro il prossimo 31 luglio. Il regolamento può essere visionato e scaricato dal sito www.provincia.ap.it/polsoc.
 

Domani,  27 aprile, ad Agrigento, presso la sede dell’ Universita’, a Villa Genuardi, alle ore 11.30, e’ in programma un incontro con i candidati sindaco della citta’ di Agrigento. Si discutera’ dei rapporti tra Universita’ e citta’, sulle relazioni e collaborazioni nell’ambito della formazione e delle politiche culturali. Partecipano i docenti, gli studenti, il personale tecnico amministrativo e tutti coloro che operano nel contesto dell’attivita’ universitaria della citta’ di Agrigento.

Beni per un valore complessivo di 800.000,00 euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Agrigento ad un affiliato a ‘cosa nostra’ della famiglia di Ribera.
Il provvedimento del Tribunale di Agrigento ha riguardato Gennaro Sortino, personaggio di spicco di  “cosa nostra” che, nel gennaio 2009, è stato condannato con sentenza definitiva della Corte di Appello di Palermo  per il reato di associazione mafiosa.
Sortino, riconosciuto organico a “cosa nostra” già dal lontano 1987, rientrato in Sicilia dopo un lungo periodo di latitanza trascorsa in buona parte negli U.S.A., offrì piena disponibilità alla famiglia mafiosa di Ribera e in particolare al capo indiscusso Paolo Capizzi.
Le indagini furono avviate su delega della Procura della Repubblica di Agrigento e hanno consentito la ricostruzione del patrimonio immobiliare del valore di 800.000 euro accumulato con l’attività mafiosa.
Con l’esecuzione dell’odierna operazione,  i finanzieri  hanno  sottoposto a sequestro diversi rapporti bancari di conto corrente, nove  appezzamenti di terreno e due fabbricati di cui uno ad uso commerciale, tutti a Ribera.


Da giovane donna e mamma che ama profondamente Agrigento, dopo varie sollecitazioni, ho deciso di spendermi in questa campagna elettorale.
Mi sono schierata con il Patto per il Territorio perché ritengo sia il fondatore Riccardo Gallo, sia il movimento, una base interessante per chi si affaccia alla politica dal basso.
Sono stata sempre vicino al mondo dello sport per i miei trascorsi agonistici, ritenendo questo settore poco attenzionato dalla politica, ecco perché spero che attraverso la mia elezione al consiglio comunale di Agrigento possa cambiare qualcosa per i tanti giovani che trovano una città accogliente per chi pratica l’attività sportiva.
Sicuramente si può e si deve fare di più, il Palazzetto di Piazzale Ugo La Malfa è una struttura che non può andare al macero, l’opera deve essere chiusa al più presto.
Sul parco del Mediterraneo di Villaseta si devono intercettare fondi per il totale recupero di un’area di importanza strategica per la frazione e l’intera città.
Infatti il recupero della piscina comunale è stato un momento di crescita per la comunità.
Sui campetti di San Leone bisogna ripristinare, le strutture ormai obsolete, il Sindaco Zambuto mi ha rassicurato che nella prossima legislatura, queste opere diventeranno primarie nell’azione di governo.
Io voglio lasciare anche in politica, l’impegno costante che ho dedicato allo sport, il Patto per il territorio è proprio il movimento che agevola questo tipo di metodologie politiche.