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Stop al regime fiscale speciale per Lampedusa. L’Agenzia delle Entrate, secondo quanto riporta ‘il Fatto Quotidiano’, ha comunicato che entro gennaio 2018 i lampedusani dovranno presentare le dichiarazioni dei redditi degli ultimi sette anni. Era il 2011 quando il governo Berlusconi decideva di sospendere le imposte nell’isola simbolo dell’emergenza immigrazione. Un provvedimento prorogato, finora, di anno in anno. Ora lo Stato avrebbe bussato alla porta dei contribuenti lampedusani chiedendo gli arretrati. Per il sindaco delle Pelagie Toto’ Martello “e’ una situazione incredibile, un accanimento. Spero che il governo trovi una soluzione altrimenti siamo pronti ad azioni eclatanti”.

Il deputato regionale e portavoce di Sicilia Futura, Michele Cimino, apprezza il ripristino del voto diretto per l’elezione di Presidente e Consiglieri provinciali, e afferma: “Il ritorno al suffragio universale per l’elezione degli organi di Liberi consorzi e Città metropolitane è un fatto estremamente positivo. Finora ha sbagliato chi ha accomunato le Province siciliane con le altre realtà simili del territorio nazionale. Ora alla base della riorganizzazione delle ex Province ci
deve essere l’impegno, come peraltro previsto nella Finanziaria presentata da me da Assessore al Bilancio nella passata legislatura, di alleggerire la macchina burocratica dell’elefantiaca struttura amministrativa della Regione a vantaggio proprio dei Liberi consorzi e delle Città metropolitane. In questo modo le Aziende Foreste come i Geni Civili e tanti Uffici periferici avranno un contatto più diretto con il territorio”.

Nell’ambito delle procedure di costituzione della Camera di Commercio di Agrigento, Trapani e Caltanissetta, Cna, Confesercenti, Legacoop e Confcooperative di Agrigento, Trapani e Caltanissetta hanno scritto una lettera al presidente della Regione, Rosario Crocetta, invocando il ritiro immediato della nota dell’Assessorato Regionale alle Attività produttive tramite cui si chiede alle stesse Associazioni di designare i rappresentanti per la costituzione della Camera di Commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Le Associazioni affermano: “Dopo lunghi ritardi e imbarazzanti silenzi, l’Assessorato alle Attività produttive ha chiesto, con nota dello scorso 2 agosto, di indicare i nominativi dei rappresentanti per l’insediamento e l’elezione dei vertici della Camera di Commercio. Ciò lascia sconcertati perché dimostra come il tempo trascorso si sia perduto invano, senza effettuare quelle verifiche che erano necessarie, e senza tenere conto del ricorso di diverse associazioni accolto dal Cga. Tuttavia, l’Assessore alle Attività produttive, con la complicità dei suoi dirigenti, ha deciso di andare avanti sdoganando quelle associazioni che nel ricorso venivano indicate come sovradimensionate e che, guarda caso, sono le stesse che si trovano indagate dalla Procura di Catania per le stesse motivazioni. A questo punto chiediamo al presidente Crocetta il ritiro immediato della nota Assessoriale che, altrimenti, sarà impugnata al Tar e ne sarà interessata anche l’Autorità giudiziaria a tutela delle Associazioni che rispettano le regole e nell’interesse delle imprese rappresentate nel territorio di pertinenza”.

A Favara, i Carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Agrigento guidati dal col. Micucci e del cap. Armao supportati da quelli della locale Tenenza, agli ordine del tenente Morandi, coordinati dalla Procura della Repubblica D.D.A di Palermo, hanno attuato un’operazione di polizia giudiziaria, frutto delle risultanze di un’attività info-investigativa sviluppata da alcuni mesi sullo specifico territorio, orientata specificatamente a traffici di armi e munizioni nel comprensorio di Favara.
Nel dettaglio, i militari dell’Arma hanno individuato un’altra abitazione sita alle porte di Favara, risultata riconducibile all’infermiere Amedeo Caruana, 55 enne del luogo, già arrestato in flagranza di reato nel corso di un precedente blitz il 20 Giugno u.s., procedendo successivamente alla perquisizione all’interno di tale unità abitativa.
Le operazioni di perquisizione, durate circa tre ore, hanno consentito di rinvenire le seguenti armi e munizioni, che si trovavano ben occultate all’interno di un vano in cui vi era collocato un ingente quantitativo di materiali di vario genere: Mitraglietta modello AK 47 “Kalashnikov” ; Fucile calibro 12; Circa 40 cartucce calibro 7.62.
Le armi sequestrate, risultate perfettamente efficienti ed in ottime condizioni, saranno inviate nei laboratori del Ris Carabinieri, al fine di accertare se siano state utilizzate per commettere altri delitti.
Giova sottolineare come negli ultimi tempi proprio a Favara i carabinieri hanno ottenuto lusinghieri risultati sul fronte della lotta alla detenzione clandestina di armi e munizioni scoprendo due arsenali (uno, come detto, nella disponibilità di Caruana) e le armi di oggi. Particolare attenzione verrà prestata all’uso fatto delle armi sequestrate. Non priva di fascino, ma deve trovare conferma scientifica, è la circostanza del rinvenimento del Kalashnikov, micidiale arma usata per compiere l’ultimo agguato a Favara, il 26 maggio scorso, e che ha avuto per vittima Carmelo Nicotra. Quest’ultimo, possessore di un’arma che gli è stata rubata, è stata ritrovata qualche settimana fa in occasione dell’arresto di Antonio Bellavia, 44 anni, e Calogero Bellavia, 27 anni. Insomma, c’è molto materiale su cui lavorare e non si escludono soprese in tempi brevi.


L’Amministrazione Comunale di Agrigento ha firmato una Convenzione quinquennale con il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale,  al fine di sviluppare una collaborazione di supporto nel settore agro-forestale e vivaistico. Oggetto della Convenzione è l’individuazione di una serie di interventi per l’esecuzione di lavori di manutenzione del verde pubblico urbano, potature, scerbature, attività di prevenzione degli incendi nei parchi, nelle aree archeologiche, ville comunali e spazi pubblici delle scuole di proprietà del Comune nonché la fornitura di piantine prodotte nei vari vivai forestali sostenendo la messa a dimora negli spazi di proprietà comunale finalizzati alla pubblica fruizione.
“Si sta predisponendo un programma di interventi – ha spiegato la vicesindaco Elisa Virone – cui si darà avvio già dai primi di Settembre e che potenzierà il sistema di interventi in atto, sia in materia di decoro che con riferimento alla sicurezza degli spazi verdi”.

Una serata da incorniciare.
In una serata calda come forse mai era accaduto il 10 di agosto, la decima edizione del Sipario D’oro si è consumata all’insegna della cultura, delle emozioni e della sinergia, tutte caratteristiche che decretano la riuscita di una Kermesse.
Tanti i premiati, momenti di spettacolo e attimi di commozione come quello che ha avvolto una intera piazza a Ioppolo Giancaxio quando è arrivato il momento di premiare “alla memoria” il Dott. Marco Attard , endocrinologo di fama internazionale, prematuramente scomparso. Una intera piazza in piedi, ad applaudire commossa e piena di riconoscenza verso il lavoro che il dott. Attard ha consumato in una vita intera. A ritirare il premio sua moglie, Daniela La Placa e suo figlio.
La serata di premiazione, la cui regia è stata curata dal Prof. Mario Gaziano, si è svolta in maniera impeccabile, grazie anche alla conduzione della giornalista Simona Stammelluti, che ha diviso il palco con il direttore del Sicilia24h Lelio Castaldo, che quest’anno ha patrocinato l’evento.
Un susseguirsi di momenti ricchi di riflessioni, considerato che le personalità premiate hanno raccontato durante gli interventi, i percorsi che anno dopo anno, hanno condotto al premio. Particolarmente interessanti gli interventi di Giandamiano Lombardo, presidente di Federalberghi Isole Pelage, Lampedusa e Linosa, che ha sottolineato come la forza imprenditoriale e le idee messe a punto, hanno trasformato Lampedusa da semplice isola di pescatori nell’isola più bella del mondo, collegata da tempo al resto del mondo tramite voli charter che conducono turisti sull’isola tutto l’anno.
Interessante anche l’intervento dell’Avv. Antonino Gaziano, che ha sottolineato come la professione forense è tanto bella quanto importante perché permette al cittadino di avere accanto professionisti capaci di assicurare a che tutti possano vedere riconosciuti i propri diritti.
Bernardo Campo, presidente Parco Archeologico Valle dei Tempi di Agrigento, premiato per la capacità di aver favorito l’incremento del turismo in quella che è una delle più belle e prestigiose aree archeologiche italiane. Quest’anno l’incremento è stato del 25 % e la valle dei templi resta da statistiche, una delle zone più sicure in un periodo martoriato da attacchi terroristici.
​Momento di cultura con i libri di Antonino Spataro, che ha realizzato un doppio volume “I racconti di Realturco” pubblicato dal Comune di Ioppolo, che racconta storie ed aneddoti di coloro che hanno vissuto vite crude e degne di essere ricordate.
E poi il testo di Fabio Lo Bono, scrittore ed editore, premiato per l’opera dal titolo “Popolo in Fuga – Sicilia terra di accoglienza”, che racconta la maglia dell’accoglienza della terra di Sicilia degli esuli istriani, dalmati e fiumani, arrivati nel secondo dopoguerra. Presente nella serata proprio un esule, che commosso ha raccontato per grandi linee la sua triste e commovente storia.
Tra i premiati anche Alfonso Bugea direttore del Giornate di Sicilia, che grazie alla sua esperienza ha raccontato un nuovo modo di fare giornalismo nella provincia.
Carola De Paoli, presidente Ande, premiata per la capacità di fare gruppo e di organizzare eventi tutti al femminile e a favore dei diritti delle donne.
Patrizia Pilato, presidente Fidapa, premiata per l’appassionato impegno in favore delle attività culturali artistiche e artigianali al femminile.
Piero Macedonio, medico, per la lunga attività medico-scientifica innovativa.
Palo Ferrara, per essere stato il primo, dieci anni fa a credere nella manifestazione Sipario D’oro, che apre i battenti grazie al suo prezioso contributo.
Premiati i vertici del Gruppo Iseda, per essere la prima azienda siciliana che ha osato varcare lo stretto per imporsi anche nel varesotto.
Manuela Lombardo, imprenditrice congressuale, per la brillante attività svolta nel corso degli anni.
Tra i premiati anche Gaetano Armao, presidente del Consorzio Universitario di Agrigento, che per motivi istituzionale non ha potuto presiedere alla manifestazione di premiazione.
E ancora Gaetano Salemi, delegato del governatori Lions Sicilia e già presidente Lions Agrigento, per il laborioso sostegno sul territorio.
Premiato anche Pietro Licata, pizzaiolo campione del mondo.
In finale di serata, anche la Stammelluti ha ricevuto il suo premio, che per il secondo anno di fila, sottolinea la sua straordinaria capacità di scrittura, sia come giornalista che come scrittrice. Simona Stammelluti, Autrice del suo secondo romanzo, “Il Ricordo Sconnesso”, già vincitore del premio letterario “Amaro Silano 2017” per la sezione narrativa, ha raccontato quel che l’ha condotta lungo un percorso che sembra essere costellato di soddisfazioni.
Tutta la redazione del Sicilia24h sul palco, a testimonianza di come il lavoro di gruppo, svolto con professionalità e sinergia produca sempre ottimi frutti.
Appuntamento alla prossima edizione, perché le cose belle, vanno raccontate anno dopo anno.


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E’ ancora in prognosi riseravata, e le sue condizioni sono sempre gravi. C’è preoccupazione per la salute di Antonio Scrimali, ex sindaco di Canicattì, ricoverato nel reparto di rianimazione del Sant’Elia di Caltanissetta dopo un intervento chirurgico alla testa per ridurre una emorragia cerebrale causata da una caduta accidentale. Scrimali stava facendo dei lavoretti all’interno della casa di campagna quando è caduto ed ha sbattuto violentemente la testa. Dopo un primo ricovero all’ospedale di Canicattì, l’ex primo cittadino è stato trasportato d’urgenza presso la struttura ospedaliera nissena. Ora Scrimali si trova nel reparto di terapia intensiva e per capire meglio l’evolversi del quadro clinico si dovranno attendere le prossime ore.

Era ricercato nel suo paese e pendeva su di lui un mandato di cattura internazionale. I carabinieri di Aragona hanno arrestato un cittadino romeno di 24 anni per fatti commessi nel paese d’origine tra il 2014 e 2015. Il giovane è stato fermato mentre stava tranquillamente passeggiando per il paese. Il romeno, che si trova ora al carcere di Agrigento, deve rispondere di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.