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Nell’ambito delle procedure di costituzione della Camera di Commercio di Agrigento, Trapani e Caltanissetta, Cna, Confesercenti, Legacoop e Confcooperative di Agrigento, Trapani e Caltanissetta hanno scritto una lettera al presidente della Regione, Rosario Crocetta, invocando il ritiro immediato della nota dell’Assessorato Regionale alle Attività produttive tramite cui si chiede alle stesse Associazioni di designare i rappresentanti per la costituzione della Camera di Commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Le Associazioni affermano: “Dopo lunghi ritardi e imbarazzanti silenzi, l’Assessorato alle Attività produttive ha chiesto, con nota dello scorso 2 agosto, di indicare i nominativi dei rappresentanti per l’insediamento e l’elezione dei vertici della Camera di Commercio. Ciò lascia sconcertati perché dimostra come il tempo trascorso si sia perduto invano, senza effettuare quelle verifiche che erano necessarie, e senza tenere conto del ricorso di diverse associazioni accolto dal Cga. Tuttavia, l’Assessore alle Attività produttive, con la complicità dei suoi dirigenti, ha deciso di andare avanti sdoganando quelle associazioni che nel ricorso venivano indicate come sovradimensionate e che, guarda caso, sono le stesse che si trovano indagate dalla Procura di Catania per le stesse motivazioni. A questo punto chiediamo al presidente Crocetta il ritiro immediato della nota Assessoriale che, altrimenti, sarà impugnata al Tar e ne sarà interessata anche l’Autorità giudiziaria a tutela delle Associazioni che rispettano le regole e nell’interesse delle imprese rappresentate nel territorio di pertinenza”.

A Favara, i Carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Agrigento guidati dal col. Micucci e del cap. Armao supportati da quelli della locale Tenenza, agli ordine del tenente Morandi, coordinati dalla Procura della Repubblica D.D.A di Palermo, hanno attuato un’operazione di polizia giudiziaria, frutto delle risultanze di un’attività info-investigativa sviluppata da alcuni mesi sullo specifico territorio, orientata specificatamente a traffici di armi e munizioni nel comprensorio di Favara.
Nel dettaglio, i militari dell’Arma hanno individuato un’altra abitazione sita alle porte di Favara, risultata riconducibile all’infermiere Amedeo Caruana, 55 enne del luogo, già arrestato in flagranza di reato nel corso di un precedente blitz il 20 Giugno u.s., procedendo successivamente alla perquisizione all’interno di tale unità abitativa.
Le operazioni di perquisizione, durate circa tre ore, hanno consentito di rinvenire le seguenti armi e munizioni, che si trovavano ben occultate all’interno di un vano in cui vi era collocato un ingente quantitativo di materiali di vario genere: Mitraglietta modello AK 47 “Kalashnikov” ; Fucile calibro 12; Circa 40 cartucce calibro 7.62.
Le armi sequestrate, risultate perfettamente efficienti ed in ottime condizioni, saranno inviate nei laboratori del Ris Carabinieri, al fine di accertare se siano state utilizzate per commettere altri delitti.
Giova sottolineare come negli ultimi tempi proprio a Favara i carabinieri hanno ottenuto lusinghieri risultati sul fronte della lotta alla detenzione clandestina di armi e munizioni scoprendo due arsenali (uno, come detto, nella disponibilità di Caruana) e le armi di oggi. Particolare attenzione verrà prestata all’uso fatto delle armi sequestrate. Non priva di fascino, ma deve trovare conferma scientifica, è la circostanza del rinvenimento del Kalashnikov, micidiale arma usata per compiere l’ultimo agguato a Favara, il 26 maggio scorso, e che ha avuto per vittima Carmelo Nicotra. Quest’ultimo, possessore di un’arma che gli è stata rubata, è stata ritrovata qualche settimana fa in occasione dell’arresto di Antonio Bellavia, 44 anni, e Calogero Bellavia, 27 anni. Insomma, c’è molto materiale su cui lavorare e non si escludono soprese in tempi brevi.


L’Amministrazione Comunale di Agrigento ha firmato una Convenzione quinquennale con il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale,  al fine di sviluppare una collaborazione di supporto nel settore agro-forestale e vivaistico. Oggetto della Convenzione è l’individuazione di una serie di interventi per l’esecuzione di lavori di manutenzione del verde pubblico urbano, potature, scerbature, attività di prevenzione degli incendi nei parchi, nelle aree archeologiche, ville comunali e spazi pubblici delle scuole di proprietà del Comune nonché la fornitura di piantine prodotte nei vari vivai forestali sostenendo la messa a dimora negli spazi di proprietà comunale finalizzati alla pubblica fruizione.
“Si sta predisponendo un programma di interventi – ha spiegato la vicesindaco Elisa Virone – cui si darà avvio già dai primi di Settembre e che potenzierà il sistema di interventi in atto, sia in materia di decoro che con riferimento alla sicurezza degli spazi verdi”.

Una serata da incorniciare.
In una serata calda come forse mai era accaduto il 10 di agosto, la decima edizione del Sipario D’oro si è consumata all’insegna della cultura, delle emozioni e della sinergia, tutte caratteristiche che decretano la riuscita di una Kermesse.
Tanti i premiati, momenti di spettacolo e attimi di commozione come quello che ha avvolto una intera piazza a Ioppolo Giancaxio quando è arrivato il momento di premiare “alla memoria” il Dott. Marco Attard , endocrinologo di fama internazionale, prematuramente scomparso. Una intera piazza in piedi, ad applaudire commossa e piena di riconoscenza verso il lavoro che il dott. Attard ha consumato in una vita intera. A ritirare il premio sua moglie, Daniela La Placa e suo figlio.
La serata di premiazione, la cui regia è stata curata dal Prof. Mario Gaziano, si è svolta in maniera impeccabile, grazie anche alla conduzione della giornalista Simona Stammelluti, che ha diviso il palco con il direttore del Sicilia24h Lelio Castaldo, che quest’anno ha patrocinato l’evento.
Un susseguirsi di momenti ricchi di riflessioni, considerato che le personalità premiate hanno raccontato durante gli interventi, i percorsi che anno dopo anno, hanno condotto al premio. Particolarmente interessanti gli interventi di Giandamiano Lombardo, presidente di Federalberghi Isole Pelage, Lampedusa e Linosa, che ha sottolineato come la forza imprenditoriale e le idee messe a punto, hanno trasformato Lampedusa da semplice isola di pescatori nell’isola più bella del mondo, collegata da tempo al resto del mondo tramite voli charter che conducono turisti sull’isola tutto l’anno.
Interessante anche l’intervento dell’Avv. Antonino Gaziano, che ha sottolineato come la professione forense è tanto bella quanto importante perché permette al cittadino di avere accanto professionisti capaci di assicurare a che tutti possano vedere riconosciuti i propri diritti.
Bernardo Campo, presidente Parco Archeologico Valle dei Tempi di Agrigento, premiato per la capacità di aver favorito l’incremento del turismo in quella che è una delle più belle e prestigiose aree archeologiche italiane. Quest’anno l’incremento è stato del 25 % e la valle dei templi resta da statistiche, una delle zone più sicure in un periodo martoriato da attacchi terroristici.
​Momento di cultura con i libri di Antonino Spataro, che ha realizzato un doppio volume “I racconti di Realturco” pubblicato dal Comune di Ioppolo, che racconta storie ed aneddoti di coloro che hanno vissuto vite crude e degne di essere ricordate.
E poi il testo di Fabio Lo Bono, scrittore ed editore, premiato per l’opera dal titolo “Popolo in Fuga – Sicilia terra di accoglienza”, che racconta la maglia dell’accoglienza della terra di Sicilia degli esuli istriani, dalmati e fiumani, arrivati nel secondo dopoguerra. Presente nella serata proprio un esule, che commosso ha raccontato per grandi linee la sua triste e commovente storia.
Tra i premiati anche Alfonso Bugea direttore del Giornate di Sicilia, che grazie alla sua esperienza ha raccontato un nuovo modo di fare giornalismo nella provincia.
Carola De Paoli, presidente Ande, premiata per la capacità di fare gruppo e di organizzare eventi tutti al femminile e a favore dei diritti delle donne.
Patrizia Pilato, presidente Fidapa, premiata per l’appassionato impegno in favore delle attività culturali artistiche e artigianali al femminile.
Piero Macedonio, medico, per la lunga attività medico-scientifica innovativa.
Palo Ferrara, per essere stato il primo, dieci anni fa a credere nella manifestazione Sipario D’oro, che apre i battenti grazie al suo prezioso contributo.
Premiati i vertici del Gruppo Iseda, per essere la prima azienda siciliana che ha osato varcare lo stretto per imporsi anche nel varesotto.
Manuela Lombardo, imprenditrice congressuale, per la brillante attività svolta nel corso degli anni.
Tra i premiati anche Gaetano Armao, presidente del Consorzio Universitario di Agrigento, che per motivi istituzionale non ha potuto presiedere alla manifestazione di premiazione.
E ancora Gaetano Salemi, delegato del governatori Lions Sicilia e già presidente Lions Agrigento, per il laborioso sostegno sul territorio.
Premiato anche Pietro Licata, pizzaiolo campione del mondo.
In finale di serata, anche la Stammelluti ha ricevuto il suo premio, che per il secondo anno di fila, sottolinea la sua straordinaria capacità di scrittura, sia come giornalista che come scrittrice. Simona Stammelluti, Autrice del suo secondo romanzo, “Il Ricordo Sconnesso”, già vincitore del premio letterario “Amaro Silano 2017” per la sezione narrativa, ha raccontato quel che l’ha condotta lungo un percorso che sembra essere costellato di soddisfazioni.
Tutta la redazione del Sicilia24h sul palco, a testimonianza di come il lavoro di gruppo, svolto con professionalità e sinergia produca sempre ottimi frutti.
Appuntamento alla prossima edizione, perché le cose belle, vanno raccontate anno dopo anno.


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E’ ancora in prognosi riseravata, e le sue condizioni sono sempre gravi. C’è preoccupazione per la salute di Antonio Scrimali, ex sindaco di Canicattì, ricoverato nel reparto di rianimazione del Sant’Elia di Caltanissetta dopo un intervento chirurgico alla testa per ridurre una emorragia cerebrale causata da una caduta accidentale. Scrimali stava facendo dei lavoretti all’interno della casa di campagna quando è caduto ed ha sbattuto violentemente la testa. Dopo un primo ricovero all’ospedale di Canicattì, l’ex primo cittadino è stato trasportato d’urgenza presso la struttura ospedaliera nissena. Ora Scrimali si trova nel reparto di terapia intensiva e per capire meglio l’evolversi del quadro clinico si dovranno attendere le prossime ore.

Era ricercato nel suo paese e pendeva su di lui un mandato di cattura internazionale. I carabinieri di Aragona hanno arrestato un cittadino romeno di 24 anni per fatti commessi nel paese d’origine tra il 2014 e 2015. Il giovane è stato fermato mentre stava tranquillamente passeggiando per il paese. Il romeno, che si trova ora al carcere di Agrigento, deve rispondere di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

La sfiducia al sindaco ‘antiabusivi’ di Licata (AGRIGENTO), Angelo Cambiano, è stata “una pagina bruttissima della politica”. “Vengo sfiduciato solo per avere fatto il mio dovere e avere ottemperato agli ordini della Procura. Ma ho scoperto che non paga fare il proprio dovere, paga di più prendere in giro i cittadini, illuderli in cambio di consenso”. Sono passate appena dodici ore dalla mozione di sfiducia al giovane sindaco che in due anni ha fatto abbattere 67 immobili abusivi, e Cambiano è molto amareggiato. Non fa nulla per nascondere la sua delusione. Anche nei confronti del candidato alla Presidenza della Regione del M5S, Giancarlo Cancelleri, che ha anticipato che, in caso di vittoria, agli “abusivi per necessità” non verrà demolita la casa e parla di “slogan elettorali solo per avere i voti degli abusivi”. In una intervista all’Adnkronos, Angelo Cambiano, spiega i motivi della “sfiducia farsa” con motivazioni “fasulle”. Potrebbe anche presentare un ricorso al Tar, come accaduto in passato ad altri sindaci a cui poi il Tribunale amministrativo ha dato ragione. “Ma non vorrei che qualcuno pensasse che sono attaccato alla poltrona”, si schermisce il sindaco. Che ribadisce: “La classe politica deve vergognarsi, tutta. Nessuno escluso”. In queste ore ha ricevuto la telefonata del Prefetto di AGRIGENTO Nicola Diomede, ma anche del Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Ma non da Rosario Crocetta, il Governatore siciliano con cui in passato ha avuto qualche diverbio, anche durante una diretta televisiva nazionale. Ai consiglieri comunali che sostengono di avere votato la mozione di sfiducia per la sua azione amministrativa e non perché ha fatto abbattere 67 immobili abusivi replica: “Avrebbero potuto rispondere al mio intervento di ieri quando, punto per punto, ho smontato le motivazioni-farsa della mozione di sfiducia. Vengo accusato, ad esempio, di non avere strutturato l’Ufficio Europa per intercettare finanziamenti di fondi comunitari. Ebbene, il Comune di Licata è in possesso di decreti di finanziamenti per 52 milioni di euro. Vengo accusato di non avere fatto nulla per il rilancio turistico della città, quando sono state rilasciate autorizzazioni per la realizzazione di un villaggio turistico, sono state intraprese interlocuzioni importanti con investitori importanti. Insomma è una mozione farsa con motivazioni fasulle alle quali non hanno saputo ribattere con argomenti validi”.
“Alla base di tutto c’è la volontà di intercettare il malcontento degli abusivi e potere dire in vista delle prossime regionali, di avermi cacciato via per avere i loro voti – continua ancora Angelo Cambiano – Considerato che una decina di consiglieri comunali sono guidati da un candidato alle regionali, che è Carmelo Pullara, adesso possono dire: ‘Vedete, lo abbiamo mandato a casa, adesso votateci e salveremo le vostre case abusive’. E’ quello che fa la politica negli ultimi anni. In una dichiarazione Pullara aveva detto che avrebbe fatto il possibile perché la maggioranza dei consiglieri comunali, soprattutto quelli che costituiscono l’opposizione “compiano gli atti necessari per fermare le ruspe”. Che adesso mi si venga a dire che vengo sfiduciato per una incapacità amministrativa, mentre i fatti dimostrano ben altro, è discutibile e fa riflettere”. Se la prende soprattutto con il candidato grillino alla Regione, Giancarlo Cancelleri: “Lo avevo incontrato tempo fa nei corridoi di Palazzo dei Normanni – spiega – E lui mi disse di continuare con le demolizioni e anzi mi esortava ad andare avanti. Ritengo che rilasciare adesso dichiarazioni su un argomento così complesso, dimostra la non conoscenza della problematica che va affrontata con senso di responsabilità e non a colpi di slogan pur di accaparrarsi qualche voto o consenso. Anche a me sarebbe piaciuto potere dire a i miei cittadini che non avrei demolito ma non potevo non ottemperare agli obblighi di legge”. E sulle case “abusive per necessità” di cui parla proprio Cancelleri dice: “Se io ho una casa al mare che dista a meno di 150 metri dal mare e un figlio a cui intesto la casa come prima casa, allora diventa automaticamente casa abusiva per necessità? Se vogliamo aggirare il problema lo si può fare benissimo, ma ritengo che su un tema così complesso bisogna avere senso di responsabilità e capire le reali problematiche”.
Per Angelo Cambiano, “non sempre la demolizione è la soluzione del problema, ma bisogna fare uno studio approfondito perché se ci sono 50 immobili entro 150 metri allora un problema c’è e va affrontato. Le sentenze vengono emesse nel nome del popolo italiano, serve una legge e nei vari condoni gli immobili sono sempre stati esclusi dalla possibilità di sanatoria”. In queste ore ha ricevuto la telefonata del Prefetto Nicola Diomede ma anche, qualche giorno fa, la visita del neo questore di AGRIGENTO, Maurizio Auriemma. “Una persona che ho apprezzato molto”, dice Cambiano. E poi si toglie ancora qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del ministro degli Esteri, l’agrigentino Angelino Alfano: “Lo ringrazio istituzionalmente per quello che ha fatto, quando il 9 maggio del 2016, dopo i primo incendio della casa di famiglia è venuto a Licata – dice – Ho molto apprezzato il gesto e in quella occasione disse:”E’ finito il tempo della politica che coccola gli abusivi. Chiederò alle forze politiche locali di stare vicino al sindaco’. Se a distanza di un anno i suoi consiglieri sostengono la mozione di sfiducia vuol dire due sole cose: o Alfano non ha più influenza sui consiglieri comunali, cosa che mi pare improbabile, o c’è qualcosa che non va”.
Angelo Cambiano ribadisce ancora che “la classe politica deve vergognarsi per tutto ciò, non sono attaccato alla poltrona ma è passato un messaggio bruttissimo. E mi spiace che non ci sia stato un intervento forte della politica. Non concordo con chi dice ‘la politica fa tutta schifo’, quello è populismo. Credo che in politica ci sia tanta gente per bene che ha il senso delle istituzioni, mi sarei aspettato un intervento forte e autorevole per sensibilizzare anche con i consiglieri comunali, alcuni di loro probabilmente coinvolti personalmente in vicende di abusivismo edilizio”. La cosa che “fa più male” secondo Cambiano “E’ il tradimento di coloro i quali, e parlo di consiglieri candidati nelle mie liste, hanno sostenuto la mia azione amministrativa per anni e adesso votano la sfiducia per potere strizzare gli occhi agli abusivi, come Giuseppe Federico. Insomma, mi sfiduciano per acquisire consenso e prepararsi alla campagna elettorale. Tutto questo non fa più credere alla politica”.


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Il Consigliere Gerlando Gibilaro ha presentato all’Amministrazione comunale una richiesta riguardante provvedimenti urgenti inerenti “Bonifica Via Edera e traverse limitrofe località San Leone e via dei Fiumi ai fini della salvaguardia della Pubblica e Privata Sanità e Incolumità.
“Il Consigliere Gibilaro nella sua richiesta fa presente che su istanza e segnalazione di cittadini ha effettuato delle verifiche presso la Via Edera (e traverse limitrofe) nonché in Via dei Fiumi, rilevando discariche a cielo aperto; che tale “situazione” di nocumento si protrae da diversi giorni;
che da un’attenta analisi e qualificati approfondimenti è emersa l’esigenza di attivarsi per la risoluzione della problematica segnalata.
Pertanto – continua Gibilaro – si rende assolutamente necessaria ed indifferibile un’azione propositiva tesa al ripristino del decoro urbano, dell’immagine della città di Agrigento nonché di condizioni sanitarie accettabili.
Considerato e accertato che il Comune di Agrigento risulta essere unico destinatario ad avere competenza in merito e che ad oggi, nessun adempimento da parte del Comune di Agrigento è stato posto in essere relativamente alla problematica di che trattasi, al fine di rimuovere tale situazione di nocumento alla pubblica e privata incolumità, il Consigliere Gibilaro, con la richiesta presentata, chiede all’Amministrazione comunale di valutare l’adozione di tutti i provvedimenti e adempimenti necessari, tesi a mettere in sicurezza tale area nel più breve tempo possibile”.