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A Racalmuto, sabato prossimo, 9 settembre, nel centro storico, nel cortile Matteliano, in piazza Barona, nell’ambito della manifestazione intitolata “Curtigliando”, finalizzata a valorizzare il centro storico del paese di Sciascia, si svolgerà dalle ore 18 in poi un incontro dibattito sul libro di Leonardo Sciascia “Nero su nero”, con gli autori de “La strada degli scrittori”: Mariuccia La Manna, Jim Tatano, Giuseppe Graceffa, con la moderazione di Luciano Carrubba e l’intervento di Felice Cavallaro. In scaletta anche l’assaggio serale della “Spaghettata di li burgisi”.


Il Comando provinciale dei Carabinieri di Agrigento annuncia il trasferimento, entro la prima metà di settembre, di alcuni Ufficiali che attualmente prestano servizio nei Reparti agrigentini.
In particolare, il capitano Marco Currao, comandante della Compagnia di Licata, sarà comandante della Compagnia di Varese, e sarà sostituito dal tenente Francesco Lucarelli, attuale capo del Nucleo Operativo Radiomobile di Paternò.
Poi, il capitano Gaetano Patti, comandante della Compagnia di Cammarata, sarà comandante della Compagnia Speciale di Palermo, e sarà sostituito dal tenente Sabino Dente, attuale capo del Nucleo Operativo Radiomobile di Pavia.
E poi, il capitano Francesco Grammatico, comandante del Nucleo Operativo Radiomobile di Sciacca, sarà trasferito al 12esimo Battaglione Carabinieri “Sicilia” di Palermo.
E poi il capitano Elpidio Balsamo, comandante della Tenenza di Ribera, sarà comandante della Compagnia di Fossano in provincia di Cuneo.
E poi il tenente Nicolò Morandi, comandante della Tenenza di Favara, sarà comandante della Compagnia di Randazzo in provincia di Catania, e sarà sostituito dal sotto tenente Giovanni Casamassima, proveniente dalla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma.

I Carabinieri della Compagnia di Canicattì ad un posto di blocco si sono imbattuti in un ciclomotore in marcia col faro spento. Paletta rossa e alt. Invece, l’uomo alla guida ha urtato un militare, ha proseguito la corsa e si è schiantato contro un’automobile posteggiata. Poi, in evidente stato di alterazione psico-fisica, si è scagliato contro i Carabinieri. L V F , sono le iniziali del nome, 40 anni, è stato arrestato ai domiciliari per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Ed è stato sanzionato per guida in stato di ebbrezza, senza patente e senza assicurazione.

Ad Agrigento il campo di calcio e di rugby a Villaseta è stato restituito al mittente, il Comune di Agrigento, che lo aveva affidato in gestione al destinatario privato, la società sportiva “Miraglia”, che, però, come riscontrato dal Comune, in un anno e mezzo dall’aggiudicazione, non ha posto in essere alcuna attività di gestione. E’ pertanto fallito il tentativo di rendere fruibile tale struttura sportiva affidandola in gestione ai privati esterni.

Ancora adesioni a Forza Italia agrigentina. A Porto Empedocle ha aderito al partito di Berlusconi, e, in particolare, al gruppo del deputato nazionale, Riccardo Gallo, Stefania Vella, giovane studentessa universitaria, già candidata alle scorse elezioni Amministrative al Consiglio comunale empedoclino con il Pdr-Sicilia Futura, e protagonista di una brillante affermazione in termini di consenso. Apprezzamento a seguito dell’adesione a Forza Italia di Stefania Vella esprimono il coordinatore regionale e provinciale di Agrigento, Gianfranco Micicchè e Vincenzo Giambrone, lo stesso Riccardo Gallo, il coordinatore del collegio di Agrigento, Filippo Caci, la vice coordinatrice regionale e coordinatrice provinciale di Forza Italia Giovani, Lilly Di Nolfo, il presidente ed il vice presidente provinciale dei Club di Forza Italia, Giuseppe Arnone e Arturo Tortorici, che affermano: “Accogliamo con entusiasmo l’adesione a Forza Italia della giovane già candidata al Consiglio comunale di Porto Empedocle, Stefania Vella, personalità intraprendente, da sempre attenta alle istanze sociali della città, e che rappresenta senza dubbio un’occasione di maggiore propulsione dell’attività politica e amministrativa di Forza Italia nel territorio. L’adesione di Stefania Vella, inserita come componente dei Club di Forza Italia, testimonia l’entusiasmo crescente e la volontà di condivisione del progetto politico e amministrativo di Forza Italia anche da parte delle nuove generazioni che desiderano impegnarsi in politica nell’interesse delle comunità locali”.

Il calendario scolastico per l’a.s. 2017-2018 è uscito in tutte le regioni italiane ed è un documento importante tanto per gli studenti quanto per le famiglie che intendono organizzare il rientro in città per il primo giorno di scuola dopo le vacanze estive. Organizzare il rientro a scuola significa anche pensare e provvedere all’acquisto dei libri scolastici nuovi e usati, zaini, astucci e non solo. Molti hanno già iniziato a guardare più avanti in cerca di informazioni sul calendario scolastico 2017/2018 per sapere quali saranno le vacanze, i ponti 2017-2018, le festività regionali e locali in cui la scuola rimarrà chiusa e prenotare per tempo – e a costi più contenuti – le vacanze di famiglia.
Il 2017 è stato un anno pieno di ponti, lo hanno detto in tv, lo hanno confermato i quotidiani e ripetuto i social. Ma sopratutto lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle: per esempio il 6 gennaio 2017 è caduto di venerdì e il conseguente rientro a scuola è avvenuto probabilmente per tutti il 9 gennaio scorso. Per il ponte successivo si è dovuto però attendere fino alla Festa della Liberazione. Il 25 aprile 2017 è stato infatti un martedì, ed è probabile che molte scuola siamo rimaste chiuse anche lunedì 24. Il primo maggio 2017 è stato poi un lunedì, e il ponte è stato assicurato. Il 2 giugno, Festa della Repubblica invece è caduta di venerdì così da aver assicurato un altro stop di tre giorni. E per il 2018 potremmo dire altrettanto? Vediamo di seguito l’elenco delle festività e dei ponti fissato per il 2018:

– tutte le domeniche;
– il 1 novembre, festa di tutti i Santi;
– l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
– il 25 dicembre, Natale;
– il 26 dicembre;
– il 1° gennaio, Capodanno;
– il 6 gennaio, Epifania;
– il giorno di lunedì dopo Pasqua;
– il 25 aprile, anniversario della Liberazione;
– il 1° maggio, festa del lavoro;
– il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica; la festa del Santo Patrono.

Calendario scolastico 2017/2018 Sicilia

  • Data primo giorno di scuola: 14 settembre 2017
  • Vacanze di Natale: dal 22 dicembre 2017 al 6 gennaio 2018
  • Vacanze di Pasqua: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
  • Data ultimo giorno di scuola: 9 giugno 2018
  • Ponti e altre chiusure: festa dell’autonomia siciliana il 15 maggio

Date esami di Maturità 2018

Il Miur ha comunicato il giorno della prima prova Maturità 2018, fissato per mercoledì 20 giugno 2018. Si presuppone quindi che il giorno della seconda prova dell’esame di Stato sia quello successivo, il 21 giugno 2018 e quello del terzo scritto il lunedì dopo, il 25 giugno 2018.

Tra i principali indici della frode c’è quasi sempre il prezzo irrisorio per beni di largo utilizzo ed elevato valore commerciale, come le biciclette. In tale ottica, nella quotidiana attività dello “Sportello dei Diritti” di segnalazione dei rischi che si possono correre in rete, informiamo che la Polizia di Stato tramite un post pubblicato sull’account “Commissariato di PS On Line – Italia” ha invitato a prestare attenzione alla vendita di una bicicletta che è apparsa online al prezzo scontatissimo di 79.99 euro a fronte di una richiesta iniziale di 1.458,33 euro e che postiamo anche sul nostro sito. Di seguito Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” anche il testo dell’allerta della Polizia Postale: “TRUFFA IN BICICLETTA. In molti ci segnalano queste offerte impossibili sulla rete. Se ricordate bene uno dei nostri primi consigli è di verificare che il prezzo richiesto sia in linea con i prezzi di mercato e/o che lo sconto non sia eccessivo. In questo caso è palese la truffa.”. Ovviamente nel caso in cui si sia proceduto al pagamento e non si sia ricevuto alcun riscontro positivo potrete contattare con la massima solerzia i consulenti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per verificare se vi sia la possibilità di adottare ogni iniziativa utile per essere tutelati.

Università  Camerino e Ferrara: “Nella stagione invernale 2016 – 2017, sui rilievi nazionali è mediamente caduto il 60 per cento di neve in meno. Avremo sempre meno acqua e di peggiore qualità. In Italia preoccupante il fenomeno di ingressione del cuneo salino, meno acqua dolce. Zero termico a 3600 metri. Puglia, Sicilia e Sardegna devono mettere in campo processi di desalinizzazione utilizzando così l’acqua del mare. I comuni del Centro Nord hanno elaborato Piani di Adattamento  ai Cambiamenti, mentre al Sud è tutto fermo. Giorni siccitosi aumentati del 15 per cento. Avremo eventi sempre più irregolari ”.
“Negli ultimi 30 anni abbiamo assistito, in Italia, ad un aumento della temperatura media di circa 1.1°C ma nell’ultima estate abbiamo registrato un’ulteriore “impennata” di oltre 2 gradi rispetto alla media climatica del periodo di riferimento 1971 – 2000. Se questo segnale non dovesse essere un’eccezionalità ma confermarsi tale, significherebbe che potremmo essere dinanzi ad un’ ulteriore accelerazione del riscaldamento globale del pianeta. Sempre durante l’ultima stagione estiva, la temperatura del mare, in Italia, ha raggiunto valori di oltre tre gradi rispetto alle medie dell’ultimo ventennio. Ci dobbiamo abituare ad estati con ondate di calore  intense e prolungate di origine subtropicale continentali e quadri termometrici  che oggi appaiono come eccezionali tra circa 20 anni rappresenteranno la normalità, con un cambiamento radicale del nostro stile di vita. Cambieranno ad esempio le stagioni turistiche ed agricole. Durante le future estati, con ogni probabilità avremo sempre meno acqua a disposizione e di questo dovremo essere consapevoli perché dal momento in cui l’ acqua da fusione delle nevi sarà meno abbondante e si infiltrerà meno nelle falde acquifere più superficiali e le precipitazioni piovose saranno sempre più intense e meno persistenti,  la risorsa idrica sarà evidentemente meno abbondante e di qualità organolettiche peggiori. Già adesso, in molte aree pianeggianti prossime alle coste, specialmente nella pianura veneta ed emiliana, nella Capitanata pugliese e nel Campidano sardo, stiamo assistendo al fenomeno di ingressione del cuneo salino che porterà ad una minore disponibilità di acqua per l’irrigazione delle aree adibite ad uso agricolo con ovvie ripercussioni sulla loro produttività”.
E’ l’allarme lanciato dal climatologo Massimiliano Fazzini, Docente dell’Università di Camerino e Ferrara, ricercatore, importante studioso di tali fenomeni ed esponente dell’Associazione Nazionale dei Geomorfologi Italiani.
Fazzini sta conducendo da due decenni  importanti studi al riguardo.
“Dobbiamo iniziare a non sprecare l’acqua quando ci laviamo. In Sicilia, Sardegna e Puglia dove non si ha la fortuna di disporre di importanti acquiferi fossili, si dovrà rapidamente valutare la possibilità di desalinizzare la risorsa idrica proveniente dal mare.
Considerando i modelli climatici futuri, problemi di tale portata per il Centro Italia non dovrebbero esserci  – ha proseguito Fazzini – perché eventi come quello del Lago di Bracciano son a mio personale avviso,   puramente eccezionali.  Evidentemente, però, si dovrebbe valutare la possibilità di costruire nuovi invasi montani. Al Nord il problema è complessivamente meno preoccupante ma con l’evidenza relativa alla probabile ulteriore irregolarità delle precipitazioni (con un evidente aumento dei periodi siccitosi in estate ed il perentorio ritiro degli apparati glaciali) diverrà anche qui preoccupante.
Si dovranno poi combattere tutti gli emungimenti abusivi dell’acqua in ambito agricolo ed industriale”.
I comuni del Centro Nord iniziano a progettare i Piani di adattamento ai Cambiamenti Climatici – Tutto fermo al Sud
“L’Italia si sta dimostrando uno Stato moderno in quanto è stata approvata la Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici. Molti comuni del Centro Nord stanno procedendo tramite finanziamenti derivanti da progetti europei  alla stesura dei  piani alla scala locale  (es LIFE SEC ADAPT) – ha continuato Fazzini –  che conterranno soluzioni per la mitigazione e  l’adattamento al cambiamento climatico in atto ma anche campagne di educazione ambientale contro lo spreco della risorsa idrica, il razionamento dell’acqua ma anche interventi strutturali ed infrastrutturali. Ad esempio, tra le varie iniziative previste nel piano Blue Ap, la città Bologna ha già previsto di ridurre d’estate la risorsa idrica  pro capite da 145 a 110 litri di acqua al giorno.
Purtroppo mentre il centro – nord si muove il Sud è quasi totalmente fermo. Nessun comune del Sud ha elaborato un Piano di Adattamento ai Cambiamenti climatici” e solo alcune realtà delle regioni Abruzzo e Puglia hanno iniziato ad associarsi per dare inizio a queste procedure”.
Italia senza neve –  Zero termico a 3600 metri- permafrost si scioglie – già prime frane. Il 70 Per Cento in meno di Neve – Niente precipitazioni primaverili.
“Nella stagione invernale 2016 –  2017, le precipitazioni nevose si sono mediamente ridotte del  50 al 70 per cento.  Possiamo dire che in sostanza in Italia è davvero nevicato poco, ad eccezione delle Alpi nord –  occidentali e che tali precipitazioni si sono concentrate in pochissimi episodi. Sono  inoltre mancate le importanti nevicate primaverili.  Durante l’estate  meteorologica appena terminata, la quota media dello zero termico si è attestata intorno ai 3600 metri contro i 2900 metri tipici dell’ultimo trentennio. Entro 30 anni è poi molto probabile che i piccoli ghiacciai alpini  di circo che rappresentano ben l’80 per cento dei nostri ghiacciai scompariranno del tutto.
Il sistema morfoclimatico glaciale ha risentito e sta tuttora risentendo –  ha continuato Massimiliano Fazzini  – di tale persistente anomalia termo – meteorica, tanto è che si è trattato dell’estate più critica dal secondo dopoguerra, peggiore anche dell’estate 2003.  I fenomeni che stiamo registrando potrebbero essere molto preoccupanti perché, come prima evidenziato,  le precipitazioni estive stanno divenendo più rare ma più intense ed irregolari  – a prevalente carattere di rovescio anche temporalesco sino alle quote sommitali – con conseguenze notevoli sul dissesto idrogeologico sulla catena alpina; alle quote più elevate, il permafrost si sta sciogliendo sempre più rapidamente. Le frane di Pizzo Cengalo che si stanno registrando in questi giorni sono infatti da legarsi soprattutto  al fenomeno dello scioglimento del permafrost”.
Forse accelerazione dei cambiamenti climatici – Rischio aumento dissesto idrogeologico e diminuzione della risorsa idrica – Sequenza giorni continui senza precipitazioni aumentata del 15 %.
“La sequenza dei giorni continui senza precipitazioni  in Italia, varia dai 25 giorni della Pianura Padana ai 40 della Capitanata Foggiana ma negli ultimi 25 anni essa è mediamente  aumentata del 15 per cento, con conseguenze che rischiano di essere drammatiche per le località turistiche e l’agricoltura. Quanto alle precipitazioni estive, nel nuovo millennio  i giorni di pioggia si sono ridotti anche in montagna – ha concluso Massimiliano Fazzini – nella montagna appenninica, in
misura del  15 – 20 per cento. Invece, sulle Alpi, si registra un aumento medio  del 10 per cento di precipitazioni anche se il segnale è mal distribuito dal punto di vista spaziale. Lo scioglimento rapido primaverile del manto nevoso ed il ruscellamento diffuso delle abbondanti e persistenti  precipitazioni  autunnali potranno determinare un’ amplificazione dei fenomeni di  dissesto idrogeologico –  importanti eventi alluvionali e franosi  – già in questo autunno, in un Paese già estremamente suscettibile e vulnerabile, con aumento esponenziale del rischio associato.
Dunque, alla resa dei conti  aumenta il rischio idrogeologico e diminuisce la disponibilità della risorsa acqua fossile.   Siamo in presenza della seconda estate più calda dal Secondo Dopo Guerra ad oggi, dopo quella del 2003. Con tutta l’energia a disposizione del sistema terra –mare –  atmosfera, le prime avvezioni  di aria fredda di origine atlantica o polare causeranno una forte destabilizzazione dell’atmosfera con precipitazioni molto intense e prolungate nel tempo, eventi anche estesi temporalmente 3 – 4 giorni in caso di “blocking” sinottico”.