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Una donna di Agrigento è stata salvata, venerdì sera, a seguito di una segnalazione, dagli agenti della “Volanti” della Questura, intervenuti sul posto. La novantenne non dava più notizie di sé ed il figlio preoccupato ha avvisato la Polizia. Gli stessi agenti, giunti sul posto, richiedevano l’ausilio degli uomini del 118 e dei vigili del fuoco, i quali, tramite autoscala, accedevano attraverso un balcone della dimora dell’anziana signora per aprire la porta d’ingresso. Gli agenti scorgevano la novantenne distesa per terra nel vano cucina, ma fortunatamente viva, tuttavia impossibilitata a deambulare e, pertanto, a chiedere aiuto. Il personale medico, dopo una radipda verifica delle condizioni di salute della donna, ne riscontrava una paralisi sul lato sinistro del corpo, probabilmente dovuta ad ischemia cerebrale, disponendone il trasferimento presso l’ospedale San Giovanni di Dio.

I Carabinieri della Stazione di Naro hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento due individui poiché resisi responsabili del reato di omessa custodia di armi.
Nella circostanza il personale operante, nel corso di un servizio di controllo in materia di armi e munizioni, eseguiva un’ispezione presso le rispettive abitazioni dei soggetti, naresi, ove si appurava che gli stessi non avevano custodito con la necessaria diligenza le armi e munizioni detenute regolarmente.
Nel medesimo contesto i Carabinieri hanno pertanto proceduto al ritiro cautelare ai sensi del TULPS, di 5 fucili ed una pistola con le relative munizioni.

Sara’ aperta alla fruizione martedi’ 30 maggio alle 11 a Lampedusa la Via dei Dammusi, percorso culturale che mira a valorizzare gli originali “dammusi lampedusani”, le tipiche costruzioni presenti anche nell’isola delle Pelagie. L’inaugurazione avverra’ alla presenza del sindaco Giusy Nicolini e del Sovrintendente ai Beni culturali e ambientali di Agrigento, Gabriella Costantino. L’iniziativa, della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Agrigento, condivisa dal Comune di Lampedusa e Linosa, ha lo scopo di realizzare un meccanismo di fruizione museale territoriale attraverso la realizzazione di percorsi tematici su base scientifica, partendo dal presupposto che l’isola costituisce un unico “Spazio Museo” dai molteplici e variegati interessi culturali. Gli appuntamenti che prendono il via il 30 maggio non sono un fatto isolato, ma costituiscono il momento di arrivo di un percorso di valorizzazione dell’offerta culturale, iniziato gia’ nel 2006 con il restauro dell’antica struttura di Casa Teresa e con la creazione dell’Antiquarium, una iniziativa promossa dalla Sezione per i Beni etno-antropologici. Nello stesso 2006 la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Agrigento aveva inaugurato lo spazio museale di Casa Teresa, con una mostra documentaria dedicata al dammuso lampedusano e alle emergenze naturalistico-paesaggistiche dell’isola. Il progetto costituiva fin da allora l’iniziale circuito di fruizione dei siti culturali di Lampedusa, comprendente le aree archeologiche urbane, fra cui le antiche strutture artigianali per la lavorazione del pesce di cala Salina e i resti dell’abitato romano di eta’ imperiale di piazza Brignone – collegate alle piu’ moderne. Quel percorso e’ poi proseguito con ulteriori progetti con la cura scientifica di Bernardo Agro’. Uno di questi e’ stato volto al recupero delle antiche essenze arboree di Lampedusa. Un percorso di recupero della memoria, proseguito con il progetto ribattezzato Antiche tecniche colturali e nuove generazioni” e con il Museo della Fiducia e del Dialogo, realizzato nell’antico edificio di piazza Castello che domina il porto vecchio di Lampedusa. Il progetto mira a promuovere Lampedusa come isola dell’accoglienza e dei passaggi, luogo della rinascita e del recupero del paesaggio.


L’attesa è finita. Oggi allo Stadio Esseneto – calcio di inizio ore 16 – il ritorno degli spareggi playout che consegneranno l’ultimo verdetto del campionato. Chi manterrà la categoria tra Akragas e Melfi?
Sette giorni dopo il pareggio a reti inviolate del “Valerio”, salutato con un non troppo mascherato entusiasmo a ridosso della Valle dei Templi, ecco i novanta minuti che valgono una stagione. Gli agrigentini, che nella stagione regolare hanno chiuso con un quintultimo posto, possono sfruttare il fattore campo nel match di ritorno oltre che una classifica migliore rispetto agli avversari. Ciò vuol dire che alla squadra di Di Napoli servirà ripetere lo stesso risultato dell’andata o, comunque, non cadere tra le mura amiche.
Servirà una partita senza troppi calcoli che, in questi casi, possono distrarre le menti e giocare brutti scherzi. Per questo la società ha deciso di non far rilasciare dichiarazioni a tesserati e mantenere altissima la concentrazione in vista del match di domani. Unico a parlare è stato il presidente Silvio Alessi e il suo intervento è servito a chiamare a raccolta il pubblico delle grandi occasioni. In effetti è questo quello che ci si aspetta dai tifosi agrigentini che, siamo sicuri, gremiranno lo stadio quanto più possibile.
Gli agrigentini ritrovano gli squalificati Palmiero e Riggio che, puntualmente, torneranno tra gli undici titolari di domani. Qualche dubbio rimane ancora sulle scelte da fare in attacco, con un ballottaggio Klaric – Cocuzza.

Il gip del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, ha convalidato l’arresto di Danilo Bennici, 23 anni, bracciante agricolo di Licata, finito in manette nei giorni scorsi perchè all’interno di un terreno di sua proprietà, lungo la statale 115, è stata rinvenuta, dai carabinieri della Compagnia di Licata, guidati dal capitano Corrao, una piantagione di marijuana. Bennici deve rispondere di coltivazione, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti. Il gip ha anche disposto l’alleggerimento della misura cautelare dal carcere agli arresti domiciliari per il giovane licatese. La droga sarebbe stata coltivata in tre tunnel-serra, da 20 metri ciascuno, fra meloni cantalupo e zucchine bianche.
In particolare i Militari dell’Arma, al termine di una rapida attività info – investigativa, individuavano in località “Casalicchio” il fondo agricolo coltivato dal 23enne licatese, rinvenendo all’interno una piantagione di marijuana consistente in circa 800 piante di “Cannabis indica”, del peso complessivo di 6 quintali, perfettamente fiorita ed in ottimo stato di vegetazione, avente un’altezza variabile dai 50 ai 100 centimetri.
Lo stupefacente veniva posto sotto sequestro in attesa delle successive analisi qualitative e quantitative.

Pochi giorni fa è uscita la notizia della morte dell’uomo, affetto dalla sindrome di down, più longevo d’Italia. Originario di Delia, Angelo Bonsignore, nato a Giuseppe Bonsignore e Serafina Genova il 5/2/1953. Il 23 maggio scorso ci ha lasciato un altro uomo, Maria Rosario Gioia (erroneamente chiamato Mario); anch’egli con la stessa sindrome, ma più anziano del precedente.
Maria Rosario, così lo vogliono chiamare e salutare i famigliari: Teresa, Anna ed Emanuele.
Con i suoi 71 anni M. R. Gioia, a detta dei medici che lo seguivano, è il più anziano in Italia ad essere affetto da questa sindrome. A confermarlo è proprio la sorella Teresa, che lo ha accudito (da quando la madre 89 enne li ha lasciati), emozionata nel raccontarci per come il fratello ha vissuto, in maniera dignitosa e affettuosa, in famiglia, tra i cari e i nipotini (i cinque figli della stessa Teresa); nel raccontandoci che l’associazione Down Italiana di Roma ha fatto pervenire a Maria Rosario Gioia i suoi auguri in occasione del suo 64° compleanno su indicazione del medico di base.
Un traguardo da primati tanto più straordinario se si considera che nacque nel lontano 1946.
“Maria Rosario ha vissuto una vita ricca” dichiara la sorella Teresa, “mio fratello è stato un dono, come molti altri che come lui ci hanno regalato attimi di amore sincero”.
Una vita ricca, a tratti difficile, a causa delle embolie polmonari degli ultimi tempi, delle setticemie … comunque sempre superate con dignità e col sorriso; “purtruppo la seconda polmonite è stata più forte e se lo è portato via”.
Ricorderemo di Maria Rosario un cuore grande “sempre per sempre”, e la sua passione per gli strumenti musicali e per gli animaletti domestici.
La redazione di sicilia24h.it si unisce in un abbraccio alla famiglia in questo momento di lutto e dolore.

Vogliamo puntare su di voi, su questo nuovo modo di fare turismo. ”
Lo ha detto oggi Mariella Lo Bello Assessore Regionale delle Attività Produttive ,  intervenendo al convegno organizzato dall’ Associazione  B&B Agrigento sul tema, ” Le nuove frontiere dell’ accoglienza, aspetti normativi, novità, opportunità ” tenutosi oggi ad Agrigento nei locali del Distretto Turistico Valle dei Templi .
La Sicilia nei prossimi anni – ha detto – avrà necessità di tanti posti letto, perché il turismo in Sicilia sta crescendo e crescerà ancora, anche perché si sta verificando un momento molto favorevole. E’ il frutto di un non facile lavoro, che abbiamo svolto in questi anni di governo, arriveranno in Sicilia tante risorse, il prossimo venerdì verranno pubblicati i bandi che abbiamo già presentato, sono 14 e in tanti settori. Tre misure riguardano il turismo – ha specificato – interessano anche i proprietari di B&B e di case vacanza. E’ una occasione utile che le imprese siciliane devono sfruttare, per creare strutture, migliorare quella ricettività che finirà per tradursi inevitabilmente , in posti di lavoro, in possibilità di ricchezza per questa isola.
Ringrazio l’ Abba – ha concluso – che oggi ha organizzato questo incontro perché mette sul tappeto idee e problematiche sulle quali vogliamo lavorare e continuare questo percorso di crescita.

Tragedia domestica ieri allo Zen di Palermo, dove un bambino di un anno e mezzo circa , ha ingerito un’oliva ed è deceduto per soffocamento sotto gli occhi dei genitori. Il bambino a tavola con la famiglia, ha iniziato a tossire ed è stato prontamente soccorso, ma viste le invane difficoltà di espellere il cibo, i genitori l’hanno  portato all’ospedale di Villa Sofia ove, purtroppo i medici hanno soltanto potuto dichiarare il decesso. Da capire la dinamica in cui il bambino sia sfuggito al controllo dei genitori, visto che in casa c’era un po’ di confusione tra nonni e sei fratelli, quindi causa probabile  della svista di tutti. Il magistrato ha valutato le disposizioni immediate è ha ridato il corpo del bambino alla famiglia, senza disporre l’autopsia.


L’USB Sede di Lampedusa in rispetto a quanto riscontrato nel comunicato della Commissione di Garanzia Sciopero,del 26 maggio 2017, (un piccolo errore normativo) revoca lo sciopero degli operatori ecologici di Lampedusa, proclamato per il 27 maggio. ISEDA ha pagato la mensilità di Marzo 2017 ed è in corso il pagamento del mese di Aprile. SEA e SEAP non hanno ancora provveduto. Fermo restando che se entro il 31 Maggio SEA SEAP non pagheranno la mensilità di Marzo e Aprile, i lavoratori sono pronti a riproclamare lo sciopero.
L’organizzazione sindacale. USB non tollererà questo stato di cose ormai divenuto abituale.
Aldo Mucci

Ad animare la cena letteraria dedicata a Sciascia, con un menù racalmutese,la performance degli attori della Casa del Musical di Marco Savatteri con la partecipazione di Giuseppe Orsillo. Un climax di tensione, tra sapori della campagna e riflessioni sulla Sicilia, metafora del mondo.

Un parabola ascendente, dal leggero al drammatico, lo spettacolo ideato da Marco Savatteri in occasione della cena letteraria dedicata a Leonardo Sciascia nell’ambito del Festival della Strada degli Scrittori, la kermesse promossa dal Distretto Turistico Valle dei templi che animerà il territorio agrigentino fino al prossimo 7 luglio.
Un autore impegnato, difficile da “portare a cena”. Eppure ieri sera a Racalmuto, nell’ambientazione offerta dal ristoratore Giuseppe Fabbella, un posto in cui il tempo sembra essersi fermato,  a dare corpo e senso al menù sciasciano è stata la superlativa performance degli attori della Casa del Musical di Savatteri, con la partecipazione speciale del giovane attore romano Giuseppe Orsillo.
Partendo da un momento di leggerezza, con le citazione di alcuni frammenti del libro “Occhi di capra”, che indaga i misteri delle parole siciliane, fino all’emozionante brano tratto dal film “I cento passi”, Savatteri è riuscito a creare un climax di tensione calibrando le tematiche sciasciane con momenti di ilarità.
Toccante la drammatizzazione ispirata a “Il giorno della civetta”, con il racconto dell’omicidio di mafia in modo straniato e freddo che ha scosso per un attimo gli animi dei commensali. A regalare un momento di riso è stata invece la citazione di “Uomini, mezz’uomini, ominicchi e quaquaraquà” nella versione rivisitata, divertente e ripulita dall’ambiente mafioso. Applausi per gli attori Gloria Cacciatore, Gerlando Chianetta, Girolamo Randisi, Massimiliano Rizzo, Sabrina Spampinato e lo straordinario Giuseppe Orsillo.
“Abbiamo provato a raccontare la metafora della Sicilia come metafora del mondo, una Sicilia che ancora troppo spesso resta quella de Il giorno della civetta. Un mondo di umanità, di quaquaraquà, ma anche di sogni che Sciascia dipinge perfettamente con la sua opera sempre piena di potenza disarmante”, ci spiega il maestro Marco Savatteri.
La complessità dello spettacolo si unisce all’apparente semplicità del menù. Entrambe le componenti della cena hanno in realtà una caratteristica comune: la sostanza delle cose, l’essenza, la verità senza imbelletti.
Il menù è una sintesi della cucina racalmutese, ovvero dei piatti della tradizione rurale che caratterizza l’entroterra agrigentino. L’antipasto è una composizione rustica di panelle, frittata di carciofi, un tocchetto di stigliola, salame stagionato, ricotta fresca e olive cunzate, un trancio di pizza siciliana con pomodoro origano e acciuga. L’odore della campagna si sente bene nel macco di fave verdi aromatizzato al finocchietto servito prima della pasta con verdure dell’orto e le fave fresche. Dai sapori decisi invece il secondo a base di carne, il piatto forte: coniglio in agrodolce con pinoli ed uvetta e costolette di agnello. Il nero d’Avola della casa, qui, si sposa alla perfezione. Per dolce l’immancabile cannolo con la ricotta e i tipici taralli racalmutesi.
“L’obiettivo del Distretto Turistico Valle dei Templi – afferma Totò Collura, curatore delle cene letterarie del Festival, con la collaborazione di Elisa Carlisi- è quello di mettere a frutto le esperienze che possono nascere dalla Strada della Scrittori. Il format che abbiamo pensato, e reso vincente dagli spettacoli ideati e scritti da Marco Savatteri,  esalta l’incontro con questi autori sotto tutti i profili”. Sono intervenuti alla cena il sindaco Emilio Messana e l’assessore alla Cultura e al Turismo Salvatore Picone. Ha introdotto il fondatore della Strada degli Scrittori, Felice Cavallaro.

La prossima cena letteraria sarà dedicata al premio Nobel Luigi Pirandello, in programma il primo giugno ad Agrigento, presso Ginger People&Food in via Empedocle. Una cena-spettacolo che promette tante sorprese.
Foto di Elisa Carlisi