Il deputato Giampiero Trizzino: «Il presidente ha detto più o meno le stesse cose del suo predecessore. Noi ribadiamo: vanno riaperti gli impianti di compostaggio, molti dei quali già pronti»
Il deputato Giampiero Trizzino: «Il presidente ha detto più o meno le stesse cose del suo predecessore. Noi ribadiamo: vanno riaperti gli impianti di compostaggio, molti dei quali già pronti»
Il deputato Giampiero Trizzino: «Il presidente ha detto più o meno le stesse cose del suo predecessore. Noi ribadiamo: vanno riaperti gli impianti di compostaggio, molti dei quali già pronti»
Emergenza rifiuti, M5S:«Da Musumeci, solito déjà vu, sembrava parlasse Crocetta».
«Se non fosse che non si somigliano per niente, sembrerebbe di vedere la stessa persona della scorsa legislatura al Governo delle Regione».
Il M5S all’Ars commenta in questo modo le dichiarazioni di Musumeci rilasciate nel corso della conferenza stampa sull’emergenza rifiuti.
«’Stato di emergenza’ gridava Crocetta cinque anni fa, ‘stato di emergenza’ grida adesso Musumeci ‘colpiremo i Comuni che non differenziano’ minacciava Crocetta, ‘colpiremo i Comuni che non differenziano’, minaccia oggi Musumeci», afferma il deputato Giampiero Trizzino.
«Quantomeno – continua Trizzino – Crocetta era capace di tenere i suoi assessori per almeno un mese, Musumeci nemmeno questo. Il suo assessore ai rifiuti ha lasciato la poltrona dopo una sola settimana dall’insediamento dell’Assemblea. D’altronde era evidente che i rifiuti non fossero un problema del governo Musumeci, altrimenti il neo presidente avrebbe fatto scelte più sagge, ed invece, come da buona vecchia politica, la poltrona dell’assessore ai rifiuti è stata, come tutte le altre, oggetto di spartizione tra chi lo ha sostenuto in campagna elettorale».
«La strada per la risoluzione del problema dei rifiuti – conclude il deputato cinquetelle – è tracciata: aprire gli impianti di compostaggio, molti dei quali pronti ad essere messi in esercizio, e attuare una politica di incentivi per chi investe nelle piattaforme di recupero. Le discariche devono diventare un ricordo”.
Il neo Presidente del Consorzio Universitario, prof. Pietro Busetta , prima di insediarsi ufficialmente, ha voluto far visita in Comune, al sindaco di Agrigento, Lillo Firetto. Nel corso dell’incontro il prof. Busetta ha illustrato le strategie che intende utilizzare per rilanciare il CUA.
“Occorrerà puntare al potenziamento delle facoltà generaliste – ha indicato il sindaco Lillo Firetto – e sviluppare accordi con Università anche diverse da Palermo. È un obiettivo essenziale per garantire il diritto allo studio a fasce sociali deboli della nostra Provincia. Serve poi specializzare la compagine universitaria agrigentina su Archeologia e mediazione culturale. Occorre caratterizzare il consorzio oltre che sul ruolo formativo anche come agenzia di sviluppo del territorio”.
“ Gli impegni che abbiamo davanti sono molti – ha proseguito il prof. Busetta. – Continueremo unitamente al Consiglio di Amministrazione a lavorare affinché il Consorzio Universitario possa proseguire in quel ruolo importante di presidio culturale del territorio agrigentino a cui sono particolarmente legato , che ha bisogno di una nuova spinta propulsiva di rilancio economico che passa anche attraverso il Consorzio Universitario”.
“Sulla questione Monterosso c’è poco da fare, uno tra Miccichè e Musumeci mente”.
Il vicepresidente dell’Ars, il cinquestelle Giancarlo Cancelleri, replica al presidente della Regione che oggi, a margine della conferenza stampa sull’emergenza rifiuti, ha scaricato su Miccichè la responsabilità della scelta dell’ex segretario generale di palazzo d’Orleans per la guida della Fondazione Federico II.
“Il fatto – afferma Cancelleri – è veramente grave, visto che ci troviamo di fronte a due persone istituzionalmente importanti, come il presidente della Regione e quello dell’Ars. Se qualcuno pensa che io abbia avuto le traveggole sappia che c’è una persona al di sopra di ogni sospetto che può confermare tutto: Giorgio Assenza. Il presidente del collegio dei questori era presente quando Miccichè ha detto che la scelta della Monterosso era concordata con Musumeci, e lo ha detto nel corso di un ufficio di presidenza dell’Ars. Basta chiedere a lui per svelare l’arcano. La verità è una sola, Musumeci aveva detto in tutte le salse che avrebbe fatto fuori la Monterosso. I fatti dicono però il contrario: le hanno solo cambiato la poltrona. Punto”.
Sono 25 i presepi iscritti al 1° concorso “Presepi di Natale” ad Ucria, che coinvolge tutti gli ucriesi, abitanti nei vari quartieri del borgo rurale, concorso indetto dalla Parrocchia S. Pietro Apostolo di Ucria, dalle associazioni ucriesi, Consulta Giovanile, Associazione teatrale “Bellezza Mia” e dal comune di Ucria e promosso nel “Natale ucriese 2017”.
Il concorso nato dall’idea di Anna Casella e Olinda Gullotti entusiasma il presidente della Consulta Giovanile di Ucria, che insieme a tanti altri, organizza e bandisce il concorso, che coinvolge grandi e piccini, e invita a costruire nei propri quartieri il Presepe natalizio.
Questa prima edizione del concorso presepiale, ha visto la partecipazione di ben 25 opere, un numero inaspettato di partecipanti e la giuria composta dal Parroco P. Carmelo Catalano Puma, Vice Sindaco, Rosario Scalisi, Anna Casella, Olinda Gullotti, il presidente della Consulta Carmelo Ricciardi, l’ing. Maria Scalisi e il prof. Giacomo Tripoli, giorno 02 gennaio 2018 hanno visitato e giudicato le varie opere.
La premiazione si terrà giorno 7 gennaio, presso la Chiesa Madre di Ucria, dopo la santa messa, verranno premiati i presepi considerati dalla giuria più belli e particolari.
L’importanza di tale iniziativa riguarda solo l’abbellimento delle strade, dei quartieri ucriesi ma l’esaltazione dello spirito della Natività, evento che nella povertà ed essenzialità in cui si svolse, non solo ha cambiato il mondo ma è ancora oggi in grado di indicare la via ad una società che cresce molto in termini tecnologici, ma troppo poco in termini di unione, di ascolto e di relazioni umane.
Roberto Lagalla risponde alle dichiarazioni di Graziamaria Pistorino, segretaria della Flc e Cgil Sicilia e del presidente della Consulta provinciale degli studenti, Flavio Scuderi, in merito alla sperimentazione avviata dal Miur per il conseguimento del diploma in quattro anni.
“Premesso che le sperimentazioni in quanto tali esprimono sempre un valore innovativo – spiega Lagalla – mi permetto di osservare, senza alcun intento polemico, come quasi tutti i sistemi scolastici dei paesi europei e dell’area OCSE abbiano da tempo adottato il modello di formazione quadriennale. Sono convinto che la sperimentazione aiuterà la ricerca di idonei modelli operativi così come, nel condividere le preoccupazioni occupazionali espresse da Flc Cgil Sicilia e della Consulta provinciale degli studenti, ritengo che il corpo docente, lungi dall’essere ridimensionato, potrebbe essere utilmente impiegato attraverso un più moderno ed efficace schema di insegnamento, che tenga conto di competenze, abilità specifiche ed approfondimenti tematici”.
L’Assessorato vigilerà, per quanto di competenza, sull’andamento della sperimentazione e la supporterà fino alla valutazione dei risultati, prestando particolare attenzione tanto ai problemi connessi alle attività formative, quanto a quelli collegati alla garanzia dei livelli occupazionali.
Il prof. Pietro Busetta , prima di insediarsi, ha voluto far visita in Comune, al sindaco di Agrigento, Lillo Firetto. Nel corso dell’incontro il prof. Busetta ha illustrato le strategie che intende utilizzare per rilanciare il CUA.
“Occorrerà puntare al potenziamento delle facoltà generaliste – ha indicato il sindaco Lillo Firetto – e sviluppare accordi con Università anche diverse da Palermo. È un obiettivo essenziale per garantire il diritto allo studio a fasce sociali deboli della nostra Provincia. Serve poi specializzare la compagine universitaria agrigentina su Archeologia e mediazione culturale. Occorre caratterizzare il consorzio oltre che sul ruolo formativo anche come agenzia di sviluppo del territorio”.
“ Gli impegni che abbiamo davanti sono molti – ha proseguito il prof. Busetta. – Continueremo unitamente al Consiglio di Amministrazione a lavorare affinché il Consorzio Universitario possa proseguire in quel ruolo importante di presidio culturale del territorio agrigentino a cui sono particolarmente legato , che ha bisogno di una nuova spinta propulsiva di rilancio economico che passa anche attraverso il Consorzio Universitario”.
“Duro, netto e deciso è l’intervento del Consigliere comunale Salvatore Borsellino in merito alla situazione dell’Ospedale agrigentino, il quale così denuncia: “Mi sono trovato in ospedale,vista la grave condizione di una mia strettissima parente con una ischemia in corso, che doveva essere trasferita urgentemente a Palermo al fine di essere sottoposta ad un delicato intervento. Dopo ben tredici ore di attesa, nulla si è mosso, un solo medico presente per centinaia di malati gravi che non ricevevano alcuna assistenza urgente, una sola ambulanza per l’intera provincia di Agrigento (che forse doveva arrivare da Marte),con gli utenti, ammalati gravi, che non ricevevano alcuna assistenza.
L’ambulanza è arrivata dopo ben tredici ore di soggiorno in pronto soccorso, chirurgia vascolare e neurologia, solamente dopo che alcuni parenti dei suddetti utenti hanno chiamato le forze dell’ordine ed il sottoscritto ha avvertito gli organi di stampa a nome di tutti i pazienti.
Mi appello con forza – conclude il Consigliere Borsellino – al Direttore generale Dott.Venuti, da utente e da politico, dicendo che è vergognoso il modo in cui viene gestito questo ospedale e non è ammissibile il trattamento riservato ai malati gravi che necessitano di interventi celeri ed immediati.
Certamente non staremo fermi a guardare. A breve interrogheremo l’Assessorato regionale alla Sanità e non solo, riportando il disservizio testimoniato dal reportage fotografico che è stato raccolto”.
Sul caro bollette e sulla delicata questione dei licenziamenti in materia di rifiuti, il segretario regionale della Cgil Funzione Pubblica interviene con una lunga nota.
Dice:“L’unico obiettivo per il momento raggiunto da questa amministrazione comunale sul tema rifiuti, è preceduto dal segno meno: ed è quello che ha portato alla riduzione del personale di 48 unità, sperando che non ne seguano altri”. Lo scrive il segretario regionale della Cgil Funzione Pubblica Alfonso Buscemi, facendo un bilancio dello stato dell’arte relativo al comparto rifiuti/ambiente ad Agrigento.
“Sono passati oltre due anni e mezzo – aggiunge Buscemi – dall’insediamento, ma la giunta Firetto non sembra ancora essere capace di indicare la giusta via per assicurare agli agrigentini un servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti degno di una società moderna. In grado di garantire efficienza ed economicità. Per arrivare a ciò riteniamo indispensabile che ognuno debba fare sino in fondo la propria parte. A cominciare, ovviamente, dall’Amministrazione comunale. Il sindaco e l’assessore al ramo la smettano di vantare chissà quali risultati. L’unico obiettivo, per il momento, raggiunto è preceduto dal segno meno: ed è quello che ha portato alla riduzione del personale di 48 unità. Questa scelta, certamente scellerata, dettata da un’esigenza meramente economica, ha pesato negativamente e influirà ancor di più nel futuro. Non è un caso, infatti, che le aziende siano state costrette a bloccare le ferie e ad allungare i turni di lavoro, oltre l’orario previsto, per evitare che alcune zone rimanessero prive di servizio. Così come è stata una scelta politica incomprensibile lasciare tantissime zone senza il netturbino che spazzasse le strade. Ma se oggi si arranca con la raccolta differenziata porta a porta in pochi quartieri, come si pensa di reggere a queste condizioni quando si arriverà ad estendere il servizio in tutta la città? Abbiamo sempre detto che l’Amministrazione comunale si sarebbe assunta la responsabilità politica del fallimento e lo ripetiamo ancora. Una cosa però deve essere chiara: non tollereremo abusi contro i lavoratori che saranno sempre di più costretti a fare straordinari insostenibili. Dopo i gravi ritardi e dopo le modifiche improvvisate (ma non era vietato?) rispetto ad un progetto criticato per due anni, salvo poi non essere in grado di presentarne uno proprio, ci saremmo aspettati una tempestiva ed incisiva campagna informativa a sostegno della raccolta differenziata porta a porta, con un messaggio chiaro ai cittadini, nell’interesse di tutti, trasmettendo fiducia e collaborazione. Invece, ancora una volta, si è preferito trovare nuovi nemici, come la stampa, che direbbe bugie, e i cittadini incivili e altro, altro ancora. Sulle criticità del servizio di raccolta dei rifiuti l’Amministrazione Comunale si assuma le proprie responsabilità ed ammetta i propri errori e nel contempo apra un proficuo e costante dialogo con i cittadini, invitandoli e stimolandoli a collaborare per la soluzione di un problema che si fa sempre più pesante per tutti. Ove il buon senso dei cittadini ed il controllo sociale venissero meno, allora l’amministrazione comunale avrà il dovere di intervenire potenziando il corpo della polizia municipale da utilizzare per la repressione di questi atti.