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L’associazione L’Arca di Noè, nell’ambito di un proprio progetto denominato “In.Form.A.ABA”, organizza un percorso di formazione sui disturbi dello spettro autistico e disabilità correlate basato sulla conoscenza dell’Analisi comportamentale applicata, meglio conosciuta come ABA (AppliedBehavior Analysis) che è una scienza che prevede un approccio di intervento basato“sull’evidenza” per una inclusione efficace.

Un trattamento che si è rivelato molto efficace con i bambini affetti da disturbi dello spettro autistico e che ha lo scopo di ridurre i comportamenti disfunzionali e di promuoverne altri appropriati e migliorare comunicazione e apprendimento.

Il corso, dal titolo “ABA – AppliedBehavior Analysis Metodi e tecniche per l’utilizzo dell’Analisi Comportamentale negli interventi educativi per bambini con disturbi dello spettro autistico e nei bisogni educativi speciali”, giunto ormai alla sua 4^ edizione, prevede tre sedi (Agrigento – Catania – Palermo), ,ed è rivolto a Insegnanti, Psicologi, Psicoterapeuti, Logopedisti, Fisioterapisti, Terapisti della Neuropsicomotricità dell’Età evolutiva, Insegnanti, Assistenti all’autonomia e alla comunicazione, Educatori e Tecnici della riabilitazione psichiatrica, Assistenti sociali, Genitori.

La durata prevista è di 36 ore in 4 fine settimana con inizio ad Agrigento dal 24 Febbraio prossimo.Il corso sarà interamente tenuto dal dott. Matteo Corbo, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, assistente Analista Comportamentale socio ordinario dell’Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento (AIAMC), iscritto nel registro degli assistenti analisti del comportamento di SIACSA (Società Italiana degli Ananalisti del Comportamento in campo Sperimentale ed Applicato).

Il dott. Matteo Corbo vanta un’esperienza puriennale nell’ambito della riabilitazione di persone con autismo o con altre disabilità psichiche, attraverso l’uso di tecniche comportamentali per il potenziamento delle abilità personali e sociali e la riduzione dei comportamenti problematici.

“Oltre all’aspetto meramente tecnico, il nostro fine è quello di agevolare un confronto tra i vari soggetti che a diverso titolo operano con le persone per i quali si è chiamati ad intervenire in ambito educativo, assistenziale o familiare, convinti che il solo approccio tecnico del problema o il “fare” meccanicamente non sempre garantiscono l’esito desiderato. Perché occorre sempre fare memoria di quella umanità e quella dignità della persona che abbiamo dinanzi e che vengono prima e rendono ognuno diverso e, quindi, unico: «un valore»!”

Il corso è accreditato per il rilascio di crediti ECM ed è permesso l’utilizzo della carta del docente, essendo lo stesso riconosciuto dal MIUR come corso di aggiornamento ai sensi della 170/2016.

Le iscrizioni, che possono essere effettuate direttamente on line dal seguente link http://larcadinoe.wixsite.com/informaaba, potranno essere accettate sino al raggiungimento dei posti messi a disposizione.

 

“Negli ultimi cinque anni la famiglia tradizionale è stata letteralmente demolita dal Pd, così come un duro colpo sono stati dati al diritto alla vita, alla dignità della donna e alla difesa dei nostri figli. Il tutto con la complicità del M5S. La Lega è l’unico baluardo rimasto, argine a questa deriva. E lo dimostra anche la presenza nelle nostre liste di due campioni portatori di questo messaggio, come Simone Pillon e Giancarlo Cerrelli. Sabato scorso con Matteo Salvini abbiamo partecipato al convegno organizzato da ‘Alleanza cattolica’, ‘Difendiamo i nostri figli’, e i principali responsabili del celebre Family Day. In quella sede, il nostro leader ha ribadito il pieno sostegno alla famiglia e alla tutela della vita. Per questo, con la Lega al governo una delle prime leggi che sarà approvata sarà quella per introdurre il reato universale per la pratica nazista dell’utero in affitto e azzereremo la legge sulle unioni civili che ha introdotto di fatto la stepchild adoption. Mai alle adozioni gay. Cambieremo anche la legge sul biotestamento, tutelando il rapporto medico-paziente e ripristinando l’obiezione di coscienza dei medici e degli ospedali religiosi. Non solo, garantiremo la libertà di coscienza dei medici per l’aborto, il pieno sostegno anche alle scuole paritarie cattoliche e asili nido gratis. Con la Lega sì alla famiglia, sì alla vita”. Così il deputato Alessandro Pagano della Lega-Salvini premier. 

 

 

 

Il Commissario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, dott. Giuseppe Marino, invia una nota al Ministero della Pubblica Istruzione e consegna, così, il suo ultimo atto d’amore per il territorio agrigentino, prima del suo commiato. Marino, infatti, ha scritto una lettera alla Ministra della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli,  per sollecitare l’avvio del processo di statalizzazione dell’istituto Superiore di Studi Musicali “A. Toscanini” Di Ribera, a tutela e nell’interesse dell’Istituto, degli studenti e di tutto il personale.  Nella nota  il Commissario Marino afferma: “La crescente rilevanza, in termini di utenza, di attività didattica, di produzione e di internazionalizzazione, dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “A. Toscanini”, fondato  da questo Ente nel 1991, unica Istituzione AFAM del territorio agrigentino, polo di eccellenza ed importante risorsa per l’intera Provincia con una utenza sempre più in crescita”. 

Il Commissario dell’ex Provincia, inoltre, sottolinea: “La gravissima e persistente criticità economica dell’Istituto, certificata dalle relazioni dell’Ispettore Ministeriale assegnato dal MIUR,  determinata dalla  grave situazione  finanziaria, ancora non risolta, dell’Ente, che si è trovato pertanto costretto ad azzerare il finanziamento destinato alla retribuzione di tutto il personale docente ed alle spese di funzionamento,  facendosi carico solamente delle spese per  l’affitto della sede dell’Istituto  e della  retribuzione del personale amministrativo”. Nella lettera, poi, il Commissario Marino evidenzia che: “L’Istituto malgrado questa  criticità  è sopravvissuto nel 2015 e nel 2016 grazie al sostegno di questa Amministrazione,  al contributo ordinario e straordinario dello Stato e ad una gestione virtuosa dell’Istituto, che in un ottica di massimo risparmio e senza procurare debiti né all’Istituto né allo scrivente Ente, è riuscito a rilanciare le sue importanti attività didattiche ed  artistiche con risultati evidenti in termini di utenza, di visibilità e di  riconoscimenti e premi ottenuti a Livello Nazionale ed  Internazionale. Purtroppo  la situazione economica oggi  è resa  ancor più grave e insostenibile, poiché  per il 2017 non è stato previsto, né assegnato, il contributo straordinario dello Stato per gli Istituti in grave ed accertata difficoltà finanziaria”.

Infine, Giuseppe Marino, conclude: “Grazie all’impegno della Ministra Fedeli, la Legge di statalizzazione di cui in oggetto e le risorse in essa previste, sono ormai certe e bastevoli per il completamento dei processi di statalizzazione di tutti gli ISSM, compreso l’Istituto Toscanini di Ribera la cui istanza è stata già presentata dallo scrivente Ente”.

 

 

 In riscontro alle nota nr. 1667 del 29/01/2018 del Comune di Naro e alla nota nr. 417 del 29/01/2018 dell’ ATI di Agrigento, si rappresenta quanto segue.

Il comune di Naro viene approvvigionato da un unico Acquedotto denominato “Tre Sorgenti”, gestito dall’omonimo Consorzio.

In questi ultimi giorni, purtroppo,  i guasti lungo l’acquedotto “Tre Sorgenti” si sono verificati a ripetizione, provocando l’interruzione della fornitura idrica per un periodo, prolungatosi in modo inatteso, che ha determinato l’inevitabile allungamento della turnazione idrica nel Comune di Naro, così come lamentato dallo stesso Sindaco.

La criticità, dunque, è stata determinata dal ripetersi, imprevisto ed imprevedibile, dei guasti, sempre, peraltro, riparati in via sostitutiva dalla scrivente, in considerazione dell’impossibilità del Consorzio Tre Sorgenti di provvedere in merito; non appare superfluo, a tal riguardo, fare osservare che il continuo verificarsi dei guasti è anche da addebitare alla totale mancanza di manutenzione dell’Acquedotto da parte del Consorzio, che, ormai, non è nelle condizioni di effettuare alcun intervento di manutenzione e/o riparazione, tanto da costringere la scrivente, al solo scopo di garantire l’approvvigionamento idrico dei comuni gestiti, ad intervenire continuamente in sostituzione dell’effettivo gestore dell’acquedotto in parola.

Durante il corso delle ultime riparazioni, in particolare, è stato accertato che, in corrispondenza dei molti pozzetti di scarico, la relativa saracinesca era stata eliminata e sostituita da flangia cieca, con la conseguenza di rendere enormemente più complesse, lunghe e persino pericolose le manovre per scaricare la condotta; anche in relazione di tali circostanze, i tempi necessari per le riparazioni si dilatano notevolmente, con il consequenziale prolungamento dei disservizi nella distribuzione e dei disagi alla collettività.

Per tali motivi nel comune di Naro è stata sospesa la fornitura idrica, nel solo mese di Gennaio, dall’ 11 al 16 e dal 23 al 26.

A tali problematiche, si è aggiunto, il 21 Gennaio u.s., lo spegnimento del Sollevamento idrico a servizio dei Serbatoi del Comune di Naro causato da un furto di circa 800 mt. di cavi elettrici; tale inconveniente è stato, comunque, eliminato dalla scrivente nella stessa giornata.

Tanto premesso, la scrivente, con la speranza della regolarizzazione del funzionamento dell’ Acquedotto “Tre Sorgenti”, sta provvedendo ad effettuare il regolare ripristino della turnazione idrica nel Comune di Naro. È il caso di chiarire che, visti i numerosi giorni di sospensione della fornitura idrica, per il normalizzarsi del servizio di distribuzione idrica sarà necessario il rispetto dei necessari tempi tecnici.

Si precisa che durante la sospensione della fornitura idrica la scrivente ha provveduto ad effettuare un servizio sostitutivo con autobotti in piazza, rifornendo anche diverse utenze a domicilio.

 

 

Si sta diffondendo  nei comuni della provincia  e negli ARO  più  pericolosa epidemia,  quella di non  pagare le  spettanze agli operatori ecologici di buona parte della provincia.

Ha colpito anche il  Comune di Agrigento.  Sono ancora in attesa dello stipendio del mese di Dicembre 2017  gli operatori ecologici. Sono molti i lavoratori del RTI ISEDA-SAP SEA interessati da gravi difficoltà economiche.  Alcuni dei quali, tra l’altro, per persistente morosità  al piano di rientro mensile, concordato con lo IACP, si trovano a rischio di perdere il diritto alla casa popolare.  Molti sono inoltre i lavoratori  impossibilitati a raggiungere il posto di lavoro.

La Confael ha sollecitato  la  RTI  a  farsi carico sia di assicurare un acconto anche minimo ai lavoratori effettivamente bisognosi, sia di assegnare i lavoratori alla sede di Agrigento facilmente raggiungibile  anche con  il mezzo pubblico. La grave situazione lasciata nel settore dall’ex assessore Fontana, necessita che il  nuovo Assessore all’Ecologia Nello Hamel  apra  rapidamente  una fase di dialogo con il sindacato, tutte le sigle,  oltre che  con le associazioni dei consumatori.

La raccolta differenziata, porta a porta,  necessita di un numero adeguato di lavoratori, che considerati in esubero dall’ex assessore Fontana,  contro il motivato parere  solo del sindacato  Confael, sono  stati dirottati  con  evidenti disagi  presso altri comuni  della provincia.  Sulla ratio di tale provvedimento attuato proprio nella fase di avvio della differenziata stendiamo un velo pietoso.

L’ ex assessore Fontana non amava dialogare  con i sindacati come la Confael, che ha dimostrato  di non limitarsi ad ascoltare passivamente  i suoi soliloqui. I cittadini  tutti, sono disorientati da questo atteggiamento ondivago  si qui tenuto dall’amministrazione comunale. Occorre assicurare certezze al cittadino,   che paga pesantemente raccolta e conferimento in discarica,  ma soprattutto rendere agibile, efficace, efficiente  il nuovo sistema di raccolta differenziata, facendolo precedere da un coinvolgimento delle associazioni dei consumatori, degli amministratori di condominio, delle parrocchie però in maniera diffusa.  In ultimo, dopo ciò a cui abbiamo assistito nel  Trasporto Pubblico Urbano  dove  vige poca trasparenza di rapporti contrattuali e sindacali, nel servizio idrico, nella raccolta e conferimento dei rifiuti, non è più procrastinabile  la istituzione della Consulta per i Servizi di Pubblica Utilità.  Non saranno d’accordo le imprese? Ma migliaia di cittadini apprezzerebbero questo gesto di trasparenza.

 

 

“Dopo le ultime di una serie di allarmanti notizie relative alla casa di cura per anziani ‘Villa Betania’ non possiamo non cercare di accertare quale sia la reale situazione debitoria dell’Ente in merito alle rette che lo stesso deve pagare alle varie strutture ospitanti i nostri anziani”.
Ad intervenire è il consigliere comunale indipendente, Nuccia Palermo, che ha protocollato a mezzo pec un’interrogazione in Question Time avente ad oggetto la presunta esposizione debitoria che l’Ente avrebbe nei confronti degli Istituti di cura per anziani.
“Da una parte vi è la preoccupazione per gli ospiti ai quali le varie normative vigenti garantiscono un sussidio da parte dello stato e nello specifico delle amministrazioni comunali, dall’altra vi è la preoccupazione per le casse del Palazzo di Città considerando che eventuali contenziosi persi dall’Ente potrebbero influenzare definitivamente in peggio uno stato già comatoso in cui vive il nostro comune portandolo al temuto blackout finanziario”.
“Abbiamo bisogno dei numeri – afferma il Consigliere Palermo – Fare chiarezza sulla possibile esposizione debitoria non può che aiutare il consiglio tutto ad avere la reale situazione di quello che potrebbe essere il futuro di questa amministrazione targata Firetto ma soprattutto della città”.
“Chiedo di conoscere quante e quali siano le case di ricovero per anziani alle quali questo Ente paga le rette giornaliere ma soprattutto chiedo di conoscere se esistono e in che misura, citazioni in giudizio nei confronti del comune di Agrigento poste in essere dagli Istituti di cura”.
“La politica oggi più che mai sta dimostrando di viaggiare sottotraccia e le ultime candidature alle politiche lo dimostrano – conclude Nuccia Palermo – Nel nostro piccolo, però, da consiglieri comunali il percorso che dobbiamo tracciare è un percorso a viso scoperto e a testa alta. Per questo motivo chiediamo chiarezza in tutto e per tutto.”

 

“Hanno fatto una epurazione con un controllo totalitario del partito, faranno fuori anche Fausto Raciti statene certi: una porcata mettere il segretario dietro la signora delle banche Maria Elena Boschi. Qui non siamo alla rottamazione ma alla presa del potere: non e’ un problema mio di Beppe Lumia, di Antonello Cracolici o di Giuseppe Lupo, ma della democrazia interna.

Renzi e’ il primo uomo politico medievale d’Italia”. Cosi’ l’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta in conferenza stampa a Palermo il segretario del Pd sulle candidature in Sicilia. “Prima si candidavano i nipoti delle vittime di mafia adesso altri nipoti ma qui c’e’ un problema di igiene politica – l’affondo di Crocetta – e di scelte culturali: ad Agrigento candidano il figlio dell’ex sindaco Sodano che ha pure un passato di simpatie di destra. E poi c’e’ il caso di Francesca Raciti a Catania, dice che mi querela ma dimentica che a sollevare la non opportuna sua presenza in consiglio comunale e’ stato un prefetto davanti alla commissione Antimafia visto che il padre compariva nelle carte dell’inchiesta Iblis. E comunque qui parliamo di storie politiche azzerate a vantaggio di altre scelte. Questo e’ il Pd del genio della politica Davide Faraone. Hanno tolto ogni voce di dissenso”.

Crocetta aggiunge: “Ci hanno messo alla porta per far spazio al blocco di potere italiano e siciliano dando una immagine inquietante della Sicilia dove c’e’ un blocco di potere affaristico, mafioso e massone: chiaramente non tutti i candidati sono in questa logica, Leoluca Orlando ad esempio non rientra in questa logica ma in quella normale del gioco politico”.

Il corpo di un giovane studente, G.S.V., 25 anni, originario di Racalmuto è stato ritrovato ieri sera nella pineta nord tra Pescara e Montesilvano. Nessun segno di violenza, probabile un malore durante una passeggiata o una semplice corsetta dove il ragazzo pare amasse andare. Sarà l’autopsia, disposta per domani, mercoledì, ad accertare le cause della morte del giovane.

Al momento del ritrovamento addosso non aveva documenti, solo il telefonino.  A questo apparecchio si sono affidati gli investigatori per rintracciare la famiglia.

A seguito dalla sentenza emessa dal Tribunale di Agrigento che ha condannato Fontana e Gucciardo Legambiente ha diramato una nota che recita testualmente.

“La tragedia che si è consumata nella riserva delle Macalube di Aragona, in provincia di Agrigento, il 27 settembre 2014 ha segnato per sempre Legambiente. In questo momento il nostro pensiero va innanzitutto, ancora una volta, ai piccoli Carmelo e Laura, vittime di una ineluttabilità fatalità che nessuno poteva prevedere o impedire, e ai loro familiari. Fiduciosi nell’operato della magistratura, aspettiamo di conoscere le motivazioni della sentenza del Tribunale di Agrigento per impugnarle nelle forme previste dalla legge, convinti che nel giudizio di appello sarà dimostrata l’obiettiva inevitabilità di questo dramma e, quindi, l’assenza di responsabilità da imputare alla nostra associazione e ai nostri dirigenti. 

A Domenico Fontana e a Daniele Gucciardo va la nostra forte e incondizionata solidarietà, nella consapevolezza che il loro quotidiano e meritorio impegno a tutela della riserva delle Maccalube non è la causa del dramma che si è consumato in quella tragica giornata. Questa sentenza, infine, impone una riflessione approfondita sul modello di gestione nel nostro Paese di aree protette, caratterizzate da potenziali eventi naturali imprevedibili.”

 

 

 
 

Io c’ero con Salvatore Giuliano, il racconto inedito dell’ultimo testimone oculare

Chi ha paura di Salvatore Giuliano? Perché i documenti che lo riguardano sono ancora coperti dal segreto di Stato? 
Sono tanti gli interrogativi che ruotano attorno alla figura di Salvatore Giuliano. Un giovane amato dalla sua terra che ancora oggi lo ricorda con affetto, un bandito temibile di cui persino i servizi segreti internazionali si sono occupati. Accusato di essere il fautore della strage di Portella della Ginestra, il suo nome fa ancora discutere, a quasi 70 anni dalla sua morte.

E sui misteri che aleggiano attorno alla figura di Salvatore Giuliano indaga Valentina Gebbia, scrittrice, giornalista e regista, insieme al criminologo Nunzio Giangrande. Hanno incontrato un testimone oculare, un uomo che ha conosciuto Giuliano e che è stato al suo fianco negli anni della latitanza. E dal suo racconto emergono scioccanti rivelazioni che rimettono in discussione l’intera vicenda.

Il primo video pubblicato da Valentina Gebbia ha già ottenuto migliaia di visualizzazioni, a prova del fatto che la figura di Salvatore Giuliano desta ancora molta curiosità. E oggi, alla vicenda, si aggiungono nuovi e inquietanti dettagli, raccontati dall’ultimo testimone oculare in un secondo e ancora più avvincente video pubblicato su Youtube e diffuso anche sui social.