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Riforma del pubblico impiego, normativa in materia di assunzioni a tempo determinato e indeterminato, stabilizzazioni e contrattazione decentrata: questi i principali temi alla base del seminario che, organizzato da AnciSicilia e da Accademia per l’Autonomia, si svolgerà il 17 luglio a Palermo e il 18 luglio a Tremestieri Etneo.
I lavori saranno introdotti dal segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, Mario Emanuele Alvano, mentre i temi saranno analizzati da Arturo Bianco.
“Ancora una volta – spiegano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’AnciSicilia – la nostra Associazione,  nell’ambito dei percorsi formativi destinati ad amministratori, funzionari e dirigenti di comuni, città metropolitane e liberi consorzi, offre un’importante opportunità per potere approfondire una materia strategica per il funzionamento degli enti locali siciliani : quella della normativa e delle novità legislative in materia di assunzione del personale e delle stabilizzazioni”.
“L’efficienza e l’efficacia dell’azione della Pubblica amministrazione locale  – concludono Orlando e Alvano – si misura in buona parte sulla competenza del personale dell’ente. In questi anni di blocco della spesa e di limiti strettissimi all’assunzione di nuovo personale, è emersa in molti enti la grave carenza di figure professionali qualificate e si è registrata l’assenza di figure apicali in molti settori strategici, quali servizi finanziari, uffici tecnici e servizi sociali. Le ultime novità legislative consentono, in molti enti locali, di far partire una riorganizzazione interna che è indispensabile per poter erogare ai cittadini e alle imprese servizi di qualità adeguandosi alle nuove sfide della P.A. digitale”.
I seminari si svolgeranno, a partire dalle 9, nella Sala delle Carrozze di Villa Niscemi a Palermo e nelle sale del Centro direzionale Nuovaluce di Tremestieri Etneo.

A Sant’Angelo Muxaro, oggi, sabato 15 luglio, nell’aula consiliare del Municipio, si svolgerà una giornata di studi sulle aree carsiche gessose, ampiamente diffuse nell’entroterra agrigentino. La giornata di studio è organizzata dall’Associazione Geologi di Agrigento e da Legambiente, Ente gestore della Riserva Naturale “Grotta di Sant’Angelo Muxaro”, con il contributo del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare dell’Università di Palermo e insieme all’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia, l’Associazione Professionisti Uniti, il Gruppo Speleologico Kamikos ed il Comune di Sant’Angelo Muxaro. In proposito  al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista al dirigente di Legambiente, Marco Interlandi, guarda il VIDEO

Ad Agrigento l’architetto Alfonso Cimino è stato eletto presidente dell’Ordine provinciale degli Architetti. Il vice presidente vicario è Giuseppe La Greca. Vice presidente è Giuseppe Grimaldi. Il segretario è Giuseppe La Licata. Il tesoriere è Salvatore Porretta. Domani, sabato 15 luglio, ad Agrigento nella sala conferenze dell’Ordine, in via Gaglio 1, si svolgerà una conferenza stampa di presentazione del nuovo Consiglio. Interverranno, tra gli altri, il presidente uscente Pietro Fiaccabrino e il vice presidente del consiglio nazionale Rino La Mendola.

Il ritrovamento di un corpo senza vita è stato fatto in un appartamento di Raffadali. Un uomo, di 57 anni, è stato trovato morto dal fratello che era andato a trovarlo. Quest’ultimo ha immediatamente chiamato i carabinieri della locale Stazione che sono giunti poco dopo sul posto per i rilievi di rito. Il cadavere è stato trasportato nella camera mortuaria dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento a disposizione dell’autorità competenti. La prima ipotesi degli investigatori è che si tratti di morte naturale.


Sono comparsi, davanti al gup del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, Davide Bruccoleri, 31 anni, di Agrigento, e la compagna Sharon Trupia, 22 anni, di Agrigento, ma residente a Porto Empedocle, accusati di diversi quattro diversi episodi di scippi e rapine, commessi fra Grotte, Racalmuto e Castrofilippo, ai danni di anziani. Secondo le indagini svolte i due sarebbero stati gli autori dei seguenti colpi:
Grotte 17 agosto ore 20.00 circa via Buonarroti avvicinavano signora 69enne appena uscita dalla Chiesa Madre che si stava recando presso quella piazza Marconi ove era posteggiata la propria autovettura, veniva avvicinata dall’autovettura dei due giovani, i quali attirata l’attenzione della donna con la scusa della fatidica domanda la Trupia gli afferrava il collier al collo, facendo cadere la signora rovinosamente a terra.

“Col tempo il Partito Democratico si è trasformato in qualcosa che non mi appartiene”. Con questa motivazione, riportata in una lettera inviata al segretario provinciale, Giuseppe Zambito, la consigliera comunale di Agrigento, Angela Galvano, ha comunicato l’abbandono del Pd. “Ho assistito negli ultimi tempi a scelte politiche non condivisibili da un animo di sinistra come il mio”. Sempre nella lettera la Galvano fa sapere che andrà “laddove ‘batte il cuore’, cioè in un partito di sinistra come il MDP. Un movimento che può ridare speranza ed entusiasmo agli italiani per ritornare attivi e presenti su temi centrali per un paese veramente democratico»

Il gupo del Tribunale di Palermo, accogliendo le istanze della difesa, ha disposto la misura degli arresti domiciliari per Pietro Bono, 68 anni, pescatore di Menfi, finito in carcere per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a seguito dell’operazione Scorpion Fish. Ieri, dunque, l’uomo ha lasciato il carcere per essere tradotto presso la sua residenza. La richiesta è stata accolta in considerazione delle condizioni di salute del menfitano, condizioni che non sono state ritenute idonee alla detenzione in carcere. Oggi il Tribunale del Riesame deciderà circa la misura cautelare del Bono. Secondo gli avvocati difensori nessun indizio vi è a carico del pescatore che possa giustificare esigenze cautelari. Anche Felice Montalbano, 58 anni, operaio, coinvolto anche lui nell’operazione e  arrestato si rivolge al Riesame. I due sono accusati di aver dato assistenza logistica a due tunisini che secondo gli investigatori fanno parte di una organizzazione dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.


Salvatore Gambino, 46 anni, di Agrigento, titolare di una impresa di impianti elettrici, esce dall’inchiesta su una tentata estorsione ai danni di un imprenditore agrigentino, tenta estorsione di cui sono accusati  Antonio Massimino, 49 anni di Agrigento, ritenuto dagli inquirenti il boss di Agrigento, e da un suo fedelissimo Liborio Militello, 50 anni, agrigentino anche lui. Massimino e Militello per la vicenda furono arrestati nel dicembre del 2016.
Il gup del Tribunale di Palermo, Nicola Aiello, esaminati gli atti a carico di questi ultimi due ha archiviato la posizione di Gambino accogliendo le istanze della difesa dell’imprenditore, istanze peraltro condivise dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo che nei giorni scorsi aveva avanzato richiesta di archiviazione per Gambino. Il nome di quest’ultimo era stato tirato in ballo da Militello nel corso di una telefonata con l’imprenditore “taglieggiato”.
Sotto il video dell’arresto di Massimino e Militello.
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