Ad Agrigento, nello spazio Temenos della chiesa di San Pietro, si sono riunite le associazioni che da sempre hanno sostenuto il progetto di Agrigento “Capitale della Cultura 2020”. Si tratta di una ottantina circa di associazioni, che, in particolare, hanno aderito ad un apposito invito dell’assessore comunale alla Cultura, Beniamino Biondi. In proposito, è in fase di costituzione una consulta di tali associazioni le quali offriranno ciascuna un contributo artistico e culturale al progetto Capitale Cultura 2020, predisponendo dei progetti di attività ed eventi per una notte bianca che si svolgerà in primavera e, soprattutto, per il programma di celebrazioni del 2020. Tutti hanno mostrato di credere nelle potenzialità espresse nel dossier di candidatura e nell’orgoglio di appartenere ad una città dalla storia millenaria e capace di esprimere cultura in diverse forme, lottando contro stereotipi, resistenze di vario genere e diffidenze.
Angelo Longo, 55 anni, ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Cammarata, e uno dei carcerieri del piccolo Giuseppe Di
Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, dovrà rimanere al carcere duro. E’ quanto riportato dal quotidiano La Sicilia dopo la decisione della Corte di Cassazione, che ha cconfermato il regime del 41 bis (carcere duro) a carico dell’ergastolano.
Secondo i giudici della corte suprema Longo «ancora oggi assume una posizione di rilievo nel clan mafioso, grazie anche all’apporto di soggetti allo stesso collegati».