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Un giovane di Santa Elisabetta, di 24 anni, è stato catturato ieri pomeriggio in Belgio, dopo che sul suo conto era stato emesso un mandato di cattura internazionale. Il giovane era stato posto agli arresti domiciliari circa un anno fa perchè all’interno della sua abitazione erano state scoperte delle piante di hashish. Il ragazzo ha pensato bene di fuggire nel paese del Nord Europa dove faceva il tassista. Arrestato, è stato consegnato alla polizia italiana all’aeroporto di Fiumicino.

Le scosse di assestamento si sono concluse, dopo il terremoto insorto a seguito della scadenza, lo scorso 30 giugno, del mandato dei direttori di Aziende sanitarie e Ospedali in Sicilia. L’unico movimento tellurico ancora in corso è stato intorno a Michele Vullo, e adesso non lo è più, perché il Governo regionale ha dirottato Vullo dall’ospedale “Papardo” di Messina al Policlinico universitario ancora a Messina, con la benedizione a mani unite di due assessori con rispettive aree di partito, Antonello Cracolici del Partito Democratico e Maurizio Croce di Sicilia Futura. E ha smontato le barricate il Rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra, in principio opposto alla nomina di Michele Vullo e pronto a contro-proporre una rosa di tre nomi alternativi. Dunque, la Giunta Crocetta ha designato Vullo e ha trasmesso il provvedimento alla Commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale, dove, in attesa che si concluda la procedura, è stato in sospeso il pacchetto delle nomine, adesso invece definitive. L’unico tassello che manca è il decreto del presidente della Regione, e si tratta, come ribadiscono gli addetti ai lavori, di una formalità. Di conseguenza, entro pochi giorni saranno effettivi i trasferimenti già annunciati. Maurizio Aricò, a capo dell’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa, viaggerà verso Palermo, dove si siederà nella cabina di comando dell’ospedale Villa Sofia-Cervello, il cui attuale comandante, Gervasio Venuti, viaggerà a sua volta verso Agrigento, e sarà al timone dell’Azienda sanitaria provinciale, da dove partirà Salvatore Lucio Ficarra, diretto a Ragusa al posto di Aricò. Sul trasferimento di Ficarra da Agrigento a Ragusa sarebbero state determinanti le riserve espresse dal vice capogruppo all’Assemblea regionale del Partito Democratico, Giovanni Panepinto, e dalla segreteria provinciale del Pd agrigentino. Nel frattempo, sono confermati gli altri direttori, che adesso, in ragione del contratto scaduto, sono commissari, tra cui Antonio Candela all’Azienda sanitaria di Palermo, e Giovanni Migliore al Civico di Palermo.
Fonte Teleacras


“Si concretizza oggi un accordo politico tra Fratelli d’Italia e “Diventerà Bellissima”, il movimento di Nello Musumeci. Fratelli d’Italia intende sostenere la candidatura di Nello Musumeci alla presidenza della Regione Siciliana. Vogliamo restituire dignità all’Isola dopo i disastri di Crocetta e non vogliamo rischiare che la Sicilia viva il colpo di grazia se dovesse vincere il M5S. Faremo la nostra parte, speriamo attorno a Nello Musumeci di poter costruire una coalizione ampia e chiediamo agli alleati di pronunciarsi su questo”.
Lo ha annunciato Giorgia Meloni. l’esponente “più in vista” di Fdi, oggi durante una conferenza stampa a Montecitorio.
Dunque Musumeci “incassa”, ufficialmente, il sostegno di uno dei partiti di centro destra più radicati nei valori della destra sociale.
Musumeci, come nel suo stile, ha parlato con grande garbo ma, allo stesso tempo, con grande determinazione.
“Abbiamo un governatore impresentabile – ha detto –. La Sicilia è stata terra di saccheggio ed i siciliani sono sempre stati donatori di sangue fino all’anemia”.
Parole dal sapore amaro che sanno di cruda consapevolezza, “dilatate” dalla cronaca di ogni giorno, dai problemi di ogni siciliano, dall’evidenza di una politica che non risolve i problemi e che, dunque, nel suo complesso, non riesce a risollevare il corpo claudicante di una terra tanto amata quanto odiata dai siciliani stessi.
Nonostante tutto, il presidente della Commissione regionale Antimafia all’Ars, volato a Roma per l’occasione, è stato comunque ottimista parlando di “nuova classe dirigente che ha entusiasmo”, di “codice etico comportamentale da applicare” e nuova buona politica possibile. “Nonostante tutto ha ripetuto Musumeci citando una celebre frase di Borsellino pochi giorni prima della sua morte – un giorno questa terra sarà bellissima”.
Nello Musumeci, a distanza di quasi cinque anni, ritenta la “scalata” a governatore della Sicilia. Quel 28 ottobre 2012, sostenuto da Forza Italia, Cantiere PopolareLa Destra, perse contro Crocetta per soli 4,74 punti di percentuale. Oggi non fa mistero di voler  “attingere” da quella grossa fetta di siciliani che rappresentano il partito più grande: quello dell’astensionismo.
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A Palermo ci si ribella, si lotta e si vince contro il racket, anche a Brancaccio, teatro della morte di don Pino Puglisi. La Squadra Mobile ha appena arrestato 34 presunti affiliati al clan che fu dei fratelli Graviano. E tra gli atti d’accusa vi sono anche le testimonianze di tre commercianti. Due si sono presentati innanzi alla Polizia subito dopo la richiesta del pizzo. Un altro è stato invece convocato, e ha subito deciso di collaborare. Uno dei tre è un restauratore di mobili antichi, un artigiano onesto e lavoratore, che è stato accompagnato alla Squadra Mobile da Totò Cernigliaro, presidente della cooperativa Solidaria, che commenta: “E’ un segnale di speranza, ma c’è ancora tanto da fare, soprattutto in una realtà come quella di Brancaccio, che è risultata oggetto di una pressione mafiosa fortissima”. Infatti, al restauratore di mobili si è presentato nel Natale del 2014 il primo esattore del pizzo, e ha chiesto soldi per comprare delle cassate per i carcerati. Poi un altro. Poi ha ricevuto una lettera di minacce, con due croci e due proiettili calibro 38 special. Lui, l’artigiano, ha denunciato le estorsioni. E loro hanno proseguito. Uno si è ripresentato: “M’ha dari sempre i picciuli, ti pare ca finiu cca?”. Adesso l’artigiano ha riconosciuto in fotografia uno dei suoi strozzini, arrestato lo scorso 19 luglio, il giorno del blitz che ha azzerato la cosca di Brancaccio. Un altro dei tre è un imprenditore edile, che si è imbattuto in un altro esattore, che si è presentato durante dei lavori di ristrutturazione di un condominio, in via Messina Marine, e si è rivolto così all’imprenditore: “Devi fare un regaluccio. Io a mani vuote non ci posso tornare. Dimmi quello che gli devo andare a riferire”. E sono parole registrate casualmente, grazie a una cimice piazzata nello stesso luogo per altre ragioni investigative. Il terzo dei tre è il titolare di un panificio a Brancaccio, che ha denunciato i danni subiti e ha disegnato le impronte per risalire agli esattori. Nelle intercettazioni tra le pagine dell’inchiesta della Squadra Mobile vi è il nome di altri 11 commercianti che ancora non hanno saltato il fosso. E l’associazione Addiopizzo gli ha scritto una lettera, un appello a collaborare con la Polizia e i Magistrati. E nella lettera si legge: “Carissimo commerciante, abbiamo deciso di scriverle per manifestare la nostra vicinanza. Le siamo solidali anche perché pensiamo che soltanto uniti potremo vincere la piaga del racket delle estorsioni e dell’intimidazione mafiosa. Fra qualche giorno, probabilmente, sarà interrogato dagli inquirenti e potrà ammettere e collaborare, facilitando le indagini, o negare a fronte di prove evidenti e rischiare di subire l’incriminazione per favoreggiamento. Una decisione difficile, soprattutto se vissuta in solitudine. Prima che lei compia tale scelta le chiediamo di ascoltarci. Abbiamo già aiutato molti commercianti ad uscirne in modo sicuro, e le garantiamo la massima riservatezza. E’ una scelta di libertà. Perché questo periodo di difficoltà potrebbe divenire l’opportunità di una scelta vincente e decisiva”.
Fonte Teleacras Guarda il VIDEO


Tra le numerose, valide e belle pubblicazioni di gastronomia in Italia (libri, riviste, guide ecc.) c’è, da qualche anno, la “Guida Sicilia da Gustare”.
La Comunicazione, quella che viaggia (fortunatamente ancora) su carta, in Sicilia, e a breve anche a Malta, ha una delle sue più affidabili espressioni nella Guida “Sicilia da Gustare” di Carmelo Pagano, prendendo in considerazione, fino ad oggi, prevalentemente, i migliori ristoranti di casa nostra.
La presentazione della guida si è svolta all’Antico Convento di Ragusa Ibla lo scorso 24 Luglio, evento straordinariamente importante che accende i riflettori della stampa e dell’opinione pubblica sulla Gastronomia d’Eccellenza del Territorio.
Il Sales & Marketing Events Liborio Polizzi afferma: “la guida é una rete di condivisione, non solo di prodotti e produttori di eccellenze, ma di strutture e di professionalità che spesso non hanno la giusta visibilità, ma che esistono”.
Malta e Sicilia insieme, nel mediterraneo, due perle che in sinergia possono far crescere ulteriormente il turismo: come lo stesso Gavin Gulia, del Malta Tourism Authority, ha sottolineato “questa guida deve rappresentare per i siciliani una finestra su Malta, e per i maltesi una finestra sulla Sicilia. Abbiamo creduto sin da subito a questo progetto- ha dichiarato- e ne siamo convinti che insieme riusciremo a fare cose importanti. Inoltre La Valletta è stata dichiarata La Città Europea della Cultura per il 2018. Questo prestigioso titolo riflette il patrimonio culturale incredibilmente ricco di questo capolavoro barocco. Anche la Sicilia è ricca di cultura, per me è sempre un piacere tornarvi e non solo per la cucina” aggiunge scherzosamente il dott. Gulia.
Presenti anche Noel Azzoppardi, amministratore delegato del noto giornale Indipendent che ha aggiunto e che distribuirà la guida dal prossimo venerdì. Fiero di far parte di un progetto in continua evoluzione.
L’editore Carmelo Pagano, ha spiegato i motivi e i traguardi, i progetti del prodotto editoriale che da un po’ di tempo pubblica, è un valido punto di riferimento per chi viaggia, per chi è curioso o solamente alla ricerca dei luoghi “cult” della gastronomia siciliana, poi ci ha velato che la Guida continuerà a viaggiare anche a bordo del catamarano della Virtu Ferries e dell’AirMalta.

gianna bozzali.ec ph


gavin gulia- ec ph


carmelo pagano - ec ph


Noel Azzoppardi-ec ph





il tonno e l'anguria.chef S.Gambuzza. ph EC


chef A.Ravanà


dello chef Ravanà, ristorante Salmoriglio AG-EC ph


chef Gaetano Procopio


finger dello chef Procopio- EC ph


chef Procopio, Taormina. Piatti artigianali Thalass. ph EC


A moderare il parterre la giornalista enogastronomica Gianna Bozzali, che ha tenuto banco, con la consueta maestria, presentando gli organizzatori e gli ospiti, l’autore e gli chef presenti alla presentazione. A conclusione della conferenza stampa gli ospiti sono stati accompagnati in una visita all’interno della struttura dalle celle, ormai adibite a stanze di albergo, poi all’ultimo piano nelle cucine della accademia Nosco, dove per l’occasione sono stati preparati sorprendenti finger da alcuni dei più noti chef siciliani e presenti nella guida.
Il risultato: una gustosa e moderna e ricercata offerta gastronomica fatta di grandi sapori e materie prime di eccellenza, da Chef con grande personalità e maturità anche tra i più giovani.Li citiamo: chef Angelo Treno (Al Fogher, Piazza Armerina), Carlo Sichel (Il Carato, Catania), Gaetano Procopio (Il gattopardo, Taormina), Alessandro Ravanà (Salmoriglio, Porto Empedocle), Salvatore Gambuzza (La terrazza degli dei , Agrigento), Maurizio Urso (La terrazza sul mare, Ortigia), Davide Cicciarella (Cenobio, Ragusa Ibla), Giovanni Galesi (Nosco, Ragusa Ibla), Roberto La Cognata (Villa Fortugno, Ragusa), Salvatore Piccione (T’Anna Mari restaurant, Malta), Luca Cannizzaro  (La Sirenetta, Modica) e Riccardo Cilia (Tocco d’Oro, Comiso). Ad esaltare la presentazione dei finger food: i piatti artigianali dell’artista Alessandro Di Rosa (Thalass), distribuiti da Vini D’Autore. Diverse infine le aziende che hanno proposto in assaggio i loro prodotti nonché le aziende vitivinicole che con le loro etichette hanno impreziosito la serata.
La splendida, coinvolgente e indimenticabile serata si è conclusa tra i ringraziamenti, le foto di rito e la grande soddisfazione di tutti i presenti.
Sicilia24h ringrazia l’autore per l’invito, porgendogli un sincero in bocca al lupo per il prosieguo dei suoi prossimi progetti.

la redazione sicilia24h a Ragusa Ibla

Passaggio di consegne al vertice del turismo Confesercenti: Vittorio
Messina assume la presidenza di Assoturismo, la verticale di categoria
che riunisce le imprese del settore iscritte alla confederazione.
Messina, imprenditore della ricettività, Presidente di Confesercenti
Sicilia e Vice Presidente nazionale della Confederazione, succede a
Claudio Albonetti, che continuerà il suo impegno come dirigente
dell’associazione.
“Dopo un lungo periodo di lavoro, molto appagante sotto tutti i punti
di vista, passo volentieri le consegne al nuovo Presidente responsabile”
spiega Albonetti. “Lo faccio con grande soddisfazione perché si tratta
di un collega imprenditore molto esperto del settore, che sicuramente
saprà dare un grande impulso all’associazione. Sapendo di poter contare
sul mio completo appoggio, in questa fase di transizione ma anche nel
futuro”.
“È con soddisfazione che ricevo questo incarico – dichiara il
neo-presidente di Assoturismo Vittorio Messina – consapevole della
centralità che il settore turistico riveste non solo per il sistema
delle PMI italiane, ma anche per la crescita del Paese. Soprattutto in
questa fase, in cui molti comparti tradizionali di attività non sono
ancora riusciti a superare pienamente la crisi. Il turismo italiano ha
grandi potenzialità, ed ha di fronte a sé buone opportunità ma anche
alcune importanti sfide da affrontare. Per questo, come Assoturismo, ci
impegneremo al massimo per far sì che la politica crei le condizioni
necessarie alle imprese per svilupparsi”.


a Procura di Catania ha fatto notificare un avviso di conclusione indagini per undici indagati, per falsità ideologica commessa da un privato in atto pubblico, nell’ambito dell’inchiesta sulla costituzione della nuova Camera di commercio della Sicilia Orientale.
E’ quanto emerge dalla richiesta di archiviazione presentata al Gip delle posizioni del commissario ad acta, Alfio Pagliaro, e di due suoi collaboratori dirigenti dell’Ente: Giovanni Brafa Musicoro e Stefano Alì. Al centro delle indagini, presunte false attestazioni – la Procura ne contesta 81 – di autocertificazioni prodotte da organizzazioni imprenditoriali per l’assegnazione dei seggi consiliari nell’organismo camerale.
La notizia è questa, battuta ieri dalle agenzie e pone fine ad un’intricatissima vicenda che ha arroventato la già arroventata estate 2016 quando a tenere banco nei pensieri della politica, dell’imprenditoria e del commercio non c’era solo la vicenda della Super-camera di commerciodella Sicilia orientale ma anche la nomina dell’amministratore delegato della Sac, società di gestione dell’aeroporto di Catania.
Nel contesto di queste vicende che hanno raggiunto toni elevatissimi, polemiche a iosa e denunce su denunce, la Procura della Repubblica di Catania, giustamente, ha messo sotto intercettazione i telefonini di tutti i protagonisti, diretti ed indiretti, i cui risultati, davvero sorprendenti, per toni e modi, sono stati condensati in un rapporto di 141 pagine della Squadra Mobile etnea firmato, oltre che dal capo, Antonio Salvago, da una vecchia conoscenza agrigentina, vale a dire il valente ex capo della Squadra mobile della città dei templi, Salvatore Montemagno.
E così si scopre che l’agrigentina Maria Grazia Brandara, commissario straordinario all’Irsap e destinataria di pesanti minacce recapitate sotto forma di plico postale contenente proiettili, è finita intercettata dal 5 agosto 2016 sino al successivo 19 settembre successivo. Monitorata passo passo restano tracce di iperattivismo e di incontri con i personaggi principali della vicenda in più luoghi dell’Isola. Inevitabilmente, insieme a Maria Grazia Brandara, direttamente intercettata, finiscono sotto controllo anche chi con lei conversava. E dentro il calderone delle registrazioni finiscono anche personaggi eccellenti come il vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello, il sindaco della città metropolitana di Catania, Enzo Bianco e molti altri.
Mariella Lo Bello e Maria Grazia BrandaraMariella Lo Bello e Maria Grazia Brandara
Le intercettazioni, impietose, disegnano scenari furibondi.
L’avvocato Antonio Fiumefreddo viene preso di mira ed indicato come il “cattivo consigliori” del presidente della Regione, Rosario Crocetta (cattivo perché non in sintonia con i desiderata degli altri contendenti). Gli interlocutori non si danno pace e si interrogano: “Perché Fiumefreddo esercita questo potere su Crocetta”?. La domanda, a parte qualche illazione pesante, resta senza risposta.
Per la cronaca va detto che la posizione di Brandara (ma anche di Bianco, Laneri e gli altri) per la Procura è da archiviare.
Anche l’agrigentino Alessio Lattuca, titolare di Confimpresa Euromed, finito al centro dell’inchiesta sulle liste gonfiate di enti associati e per il quale si profila già il processo per falso ideologico, viene intercettato a partire dal 7 maggio 2016 con procedura d’urgenza.
Ed anche in questo caso emerge dalle conversazioni uno spaccato inquietante per qualità di colloqui, toni e modi. Direttamente o indirettamente vengono ascoltate le conversazioni, tra le altre, anche di Piero Agen (destinato, secondo boatos alla guida della Super-camera di commercio della Sicilia orientale, ndr)che spara a zero su Crocetta e sull’avvocato Fiumefreddo ed entrambi prendono di mira anche Ivan Lo Bello: “Lattuca dice che anche se (Lo Bello) millanta amicizie molto importanti chiamando per nome le varie autorità nazionali ma oggi nessuno crede a questo, Agen conferma che al momento tutti si guardano bene da dargli troppa amicizia. Lattuca lamenta il fatto che Lo Bello ha fatto un danno gratuito allo stesso Lattuca, Agen dice che se questi deve passare con un caterpillar sopra la gente, per un suo interesse, lo fa senza rimorso alcuno”).
La cronaca odierna, per tornare all’attualità dei fatti, ci segnala che nella richiesta di archiviazione avanzata al Gip, firmata dal procuratore Carmelo Zuccaro e dai sostituti Andrea Ursino e Monia Di Marco, emerge anche che è stata disposta l’iscrizione di un fascicolo separato per approfondimenti su “talune irregolarità evidenziate dall’indagato Alfio Pagliaro” in una sua memoria difensiva. Sono state stralciate le posizioni di altri cinque indagati perchè “sono in corso accertamenti sulle modalità di deposito in via telematica dei bilanci delle imprese”.
Per questa parte dell’inchiesta la Procura di Catania ha già conferito un incarico di consulenza tecnica. Il fascicolo era stato aperto dopo denunce di diverse associazioni di categoria che si sono costituite come parte offese.
Sono rappresentate dagli avvocati Antonio Fiumefreddo, Attilio Floresta, Francesco Silluzzo e Ruggero Razza che hanno annunciato opposizione alla richiesta di archiviazione.
Nell’ambito dello stesso faldone principale, si evince dalla richiesta di archiviazione della Procura di Catania che il 27 giugno scorso sono state separate le posizioni di altri cinque indagati – Silvia Rifici, Fabio De Vivo, Marinella Grasso, Natascia Pesce e Anna Cherubino – perchè sono in corso indagini sul deposito telematico dei bilanci delle imprese.
Gli avvisi di conclusione indagine per falso ideologico sono stati emessi per l’agrigentino Alessio Lattuca, rappresentante dell’associazione ‘ConfimpresaEuromed‘ (contestati 29 presunti falsi); Gino Sciotto, della Federazione provinciale Fapi Catania (11); Davide Raccuglia, della Confederazione italiana degli esercenti e commercianti (Cidec) di Siracusa (7); Riccardo Galimberti, di Confcommercio-Imprese per l’Italia con sede a Catania (14); Filippo Guzzardi, di Confesercenti Catania (6); Giuseppe Giglio di Unsic Catania (2); Giovanni Selvaggi di Confagricoltura Catania (2); Riccardo Santamaria di Confesercenti Ragusa (2); Massimo Franco di Confagricoltura Siracusa (1); Giuseppe Bulla di Transfrigoruote Italia Assotir (6); e Giovanni Sebastiano Rinzivillo dell’associazione Fai Catania (1).
Nella richiesta di archiviazione la Procura di Catania richiama il provvedimento con il quale il Gip Marina Rizza, il 23 luglio del 2016, ha rigettato una richiesta dei Pm del sequestro preventivo di tutta la documentazione depositata all’assessorato regionale all‘Attività produttive relativa alla nuova Camera di commercio della Sicilia orientale.
“Fermo restando il rilievo penale delle false attestazioni nelle autocertificazioni prodotte dalle organizzazioni imprenditoriali ai fini dell’assegnazione dei seggi consiliari – ha scritto tra l’altro il Gip – non si comprende come e perchè il fatto così’ come descritto sarebbe imputabile al Pagliaro, non essendo stato offerto alcun elemento indiziario dal quale poter desumere che costui abbia concorso nella detta illecita condotta sub specie di contributo morale o materiale”.
Secondo il Gip, inoltre, sarebbe emerso che “le false attestazioni non abbiano in concreto influito sulla regolarità degli esiti della procedura di assegnazione dei seggi, per l’intervenuta rinunzia delle organizzazioni responsabili delle stesse e per l’intervenuta estensione dei controlli a campione”.
Inoltre, è stata chiesta l’archiviazione dell’inchiesta, per mancanza di titolo, sulla nomina di Ornella Laneri, che si è poi dimessa, dalla carica di amministratore delegato della Sac, la società di gestione dell’aeroporto di Catania.
L’istanza di archiviazione presentata dalla Procura riguarda i cinque indagati per abuso d’ufficio: l’ex Ad di Sac Ornella Laneri, l’attuale Ad Nico Torrisi, il sindaco di Catania Enzo Bianco, i commissari nominati dalla Regione siciliana Maria Grazia Brandara, Roberto Rizzo e Antonino Lutri, e il commissario della Camera di commercio di Siracusa Dario Tornabene.
La richiesta è stata presentata lo scorso 27 giugno, ma la notizia si è appresa nell’ambito dell’inchiesta per falso ideologico sulla Camera di commercio della Sicilia orientale sfociata nella notifica di undici avvisi di conclusione indagini e nella richiesta di tre archiviazioni.
fonte GRANDANGOLO

Uno spaccato dell’epoca in cui visse Pirandello e della sua famiglia sarà in mostra il prossimo 28 luglio presso il Museo Archeologico di Agrigento.
Una grande mostra per immagini (pubblicata in un volume edito dalla “Nave di Teseo”) raccolte da Sarah Muscarà ed Enzo Zappulla che si inserisce nelle celebrazioni per i 150 anni di Pirandello, tra biografia, produzioni letterarie e arti figurative.
L’evento è stato promosso dall’Istituto di Storia dello Spettacolo siciliano di Catania e si svolgerà nell’Auditorium Lizzi alle ore 19 con la presenza dell’assessore regionale per i Beni culturali Carlo Vermiglio, di Gaetano Pennino dirigente generale del Dipartimento Beni culturali e dell’Identità siciliana, di Gioconda La Magna direttore del Polo regionale per i siti culturali di Agrigento, di Gabriella Costantino soprintendente Beni culturali e ambientali di Agrigento.
A conclusione della manifestazione, alle ore 21, è prevista una performance della “Sagra del Signore della Nave” a cura dell’Associazione culturale “Così per passione”, nel giardino del Museo.


Sciacca (AG) – Domenica 30 Luglio 2017 dalle ore 21 si inaugura presso le Cantine De Gregorio la prima esposizione di una ‘rassegna di pittura e di scultura post-contemporanea’ dedicata a Laurent Danchin, dal suggestivo titolo di Spiriti in fermento.
Laurent Danchin, scomparso nel gennaio di quest’anno, è stato il critico che ha intuito già dalla metà degli anni ’90 la necessità di prospettare un’arte post-contemporanea, nell’evidenza di quanto sia parziale nel panorama della creatività artistica attuale ciò che da più di sessant’anni si intende ufficialmente e in senso esclusivo come ‘arte-contemporanea’.
Antonio Mercadante, curatore della rassegna, ha voluto dedicarla alla memoria di Danchin scegliendo di cercare Spiriti in fermento solo tra i pittori e gli scultori, artisti tendenzialmente esclusi dal ‘sistema arte-contemporanea’, e considerati retroguardia. Anche questa esclusione, invece, contribuisce al fermento vitale del loro lavoro, del quale le esposizioni che si seguiranno alle Cantine De Gregorio daranno conto.
Ad inaugurare la rassegna sarà dal 30 luglio la pittura di Salvo Catania Zingali, artista che vive a Comiso, e che esporrà fino al 10 settembre anche una serie di dipinti realizzati per l’occasione nelle campagne tra Sciacca e Menfi.
La rassegna è organizzata dall’Associazione Due, che vuole celebrare con questa iniziativa l’esordio in anteprima della sua attività sul territorio.
Là dove un tempo vi era una scuola di campagna, oggi Cantine De Gregorio, l’Associazione Due, intende creare un laboratorio multidisciplinare, la scuola dei piani verdi e blu, dove immaginare e progettare un futuro del territorio, credendo che solo una civiltà istruita sulla bellezza potrà avere percezione del paesaggio come valore, tutelarne l’esistenza, svilupparne le innumerevoli potenzialità produttive.
Tanti Spiriti in fermento dunque, che trovano ospitalità nei luoghi dove i mosti si fanno vino ribollendo nei loro gorgoglii, accolti con la passione esclusiva di chi sa coltivare, curare, attendere.


Un gruppo di cittadini di Licata hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Agrigento per denunciare “il continuo disturbo delle quiete pubblica a causa di rumori e schiamazzi, musica di ogni genere e tipo emessa ad altissimo volume da pub e bar”. Su tratta di residente di una zona del centro storico esasperai per quanto, a loro dire, accade soprattutto nelle ore notturne e nel fine settimana. “Gli orari nei quali i rumori vengono prodotti con insopportabile intensità sono dalle 23 circa alle 2 – 3 del mattino”.