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Assemblea dei panificatori in programma domenica 21 gennaio alle 10 nella sede di Confcommercio Agrigento, di via Imera.

 

L’incontro si è reso necessario per chiarire le dinamiche inerenti l’attuazione del decreto legge che regola la chiusura domenicale dei panificatori in Sicilia.

 

Intanto sabato scorso, il direttivo Assipan della provincia di Agrigento, insieme ai panificatori di Licata, hanno incontrato il neo deputato regionale Carmelo Pullara, primo firmatario di un decreto legge che regola il comparto, mettendosi a disposizione per contribuire ad apportare tutte le migliorie necessarie, garantendo soprattutto il riposo domenicale.

Agrigento c’è! Il Ministero dei Beni Culturali ha ufficializzato le dieci città che si contenderanno il titolo di Capitale Italiana della Cultura nel 2020 e Agrigento, unica città siciliana, figura in quella lista..

” Entrare nella short list delle città candidate a Capitale italiana della Cultura – ha detto il sindaco della città dei templi, Lillo Firetto – è il riconoscimento di un valore collettivo, di un impegno condiviso, del lavoro iniziato già nel 2015, tra chi ha voluto credere che insieme si possa cambiare il destino delle città.  È  il momento del riscatto, è l’ora di raccontare la storia straordinaria di 2600 anni di una città, culla di menti eccelse, e soprattutto di una comunità che oggi sta risorgendo dalle ombre, dagli errori e dagli orrori di un recente passato e che vuole essere esempio per tutte le città che credono in un futuro sostenibile. Agrigento ha avviato un percorso di rinascita attraverso la cultura, l’arte, l’architettura, la ricerca, l’innovazione, il volontariato. E’ un’idea che coniuga  obiettivi di qualità della vita, di crescita, di lavoro, costruiti sul recupero paziente, meticoloso, autentico della sua identità: dalle origini al presente per guardare al futuro”. Va ricordato che per  Agrigento oltre sesanta personalità del mondo della Cultura e dell’Arte hanno inviato endorsement a sostegno della candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2020.
Appresa la notizia, il sindaco di Noto,Corrado Bonfanti, (altra città che correva per il titolo ma non è stata inserita nella short list) nel complimentarsi con Firetto per l’ingresso di Agrigento ha detto che il risultato di Agrigento è un successo della Sicilia e dei siciliani!

 

Con due atti straordinari i nostri colleghi, i primi ad Agrigento i secondi a Canicattì, ancora una volta si sono contraddistinti per avere salvato delle vite umane, anteponendo la loro sicurezza alla vita altrui.

Un uomo addirittura è stato salvato per ben due volte dal tentativo di togliersi la vita, e solo il tempestivo intervento degli uomini delle volanti di Agrigento è stato possibile impedire che una tragedia si potesse consumare.

Identica professionalità dimostrata dai nostri colleghi del Commissariato di P.S. di Canicattì che grazie alla loro tenacia e tempestività hanno strappato da morte sicura un giovane di residente nel luogo.

“Questi sono solo due episodi che dimostrano la professionalità dei nostri colleghi a cui va il nostro profondo rispetto e ringraziamento”, queste le parole a caldo espresse dal Segretario Generale Provinciale Alfonso Imbrò appena ricevuta la notizia.

Imbrò, che in queste ore si recherà dal Questore di Agrigento, sottolineerà  la necessità di premiare questi valorosi colleghi che tanto lustro apportano  alla Polizia di Stato ogni giorno, nel rigoroso silenzio di un lavoro pericoloso che tanta fiducia riscuote tra la gente.

Sarà inoltre cura della Segreteria Provinciale inoltrare una nota alla Segreteria Nazionale all’attenzione del Segretario Generale Nazionale Antonino Alletto, affinché intervenga presso l’Amministrazione Centrale, e quindi con il Capo della Polizia Prefetto Franco GABRIELLI, affinché vengano sottolineate queste particolari attività svolte dai nostri colleghi nella Provincia  di Agrigento.

Questi sono i risultati  a breve termine che si stanno realizzando grazie al potenziamento del controllo del territorio voluto fortemente dal Questore di Agrigento Maurizio AURIEMMA. 

DOPOSCUOLA A RACALMUTO, PARTITO IL PROGETTO COMUNALE “FARE I COMPITI CON L’O.D.S.”

L’Amministrazione Comunale dopo le esperienze positive già realizzate negli anni passati, dà l’avvio per l’anno scolastico 2017-18 al Progetto: “Fare i compiti con l’O.D.S. (operatore doposcuola specializzato), il doposcuola specializzato per minori con difficoltà nell’apprendimento scolastico. Il Progetto è gratuito e rientra fra le varie attività promosse dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Racalmuto. Un progetto condiviso a 360 gradi fra comune, famiglie e scuola, perché dà la possibilità ai ragazzi di impegnare le ore pomeridiane in attività di recupero scolastico e di doposcuola. Il servizio di doposcuola Specializzato è rivolto agli alunni con B. E. S. (Bisogni Educativi Speciali) frequentanti le classi della scuola Primaria e Secondaria di I° grado dell’Istituto Comprensivo “L. Sciascia” di Racalmuto.
Spiega l’assessore alla P.I. dott.ssa Carmela Matteliano: “Il progetto è nato per rispondere al bisogno, di numerose famiglie, che vivono particolari situazioni di disagio e difficoltà nel gestire le attività quotidiane di doposcuola con un figlio B.E.S – in termini scolastici un figlio-alunno con Bisogno Educativo Speciale in quanto dislessico, o iperattivo, o uno con svantaggio socio-economico, linguistico o culturale e, quindi, offre alle famiglie la possibilità di beneficiare gratuitamente di questo servizio di supporto e aiuto per i propri figli. L’obiettivo del progetto è quello di favorire nei bambini un percorso di apprendimento scolastico che massimizzi le loro potenzialità attraverso il sostegno in attività di doposcuola con educatori competenti. Il Comune ha infatti, selezionato tramite bando pubblico 4 educatrici laureate in possesso di competenze ed esperienze certificate. Il Progetto, si è rivelato efficace, sia dal punto di vista didattico, che dell’inserimento sociale, in quanto favorisce il rendimento scolastico, la socializzazione e l’integrazione multiculturale”. Gli studenti verranno accolti presso la Sede del Centro sociale Alfonso Scimè, nella Via Filippo Villa. Possono presentare istanza di ammissione, direttamente alle Operatrici del centro, tutti i genitori di minori di età compresa tra i 6 e i 14 anni residenti a Racalmuto. Il servizio sarà attivo tutti i giorni dalle ore 15:00 alle 17:00 dal lunedì al sabato. «Un altro importante obiettivo raggiunto, i cui fruitori principali – sottolinea il sindaco avv. Emilio Messana – sono sicuramente i ragazzi, ma, al contempo, anche i genitori. In questo momento di particolare crisi – afferma il Sindaco – il nostro impegno deve essere dedicato con maggiore attenzione alle fasce più deboli ed alle famiglie che vivono difficoltà. Ci impegniamo perché nessuno rimanga indietro: i bisogni “speciali”di questi ragazzi saranno curati non solo a scuola ma anche nei pomeriggi, quando saranno affiancati dai nostri insegnanti, che li assisteranno nei compiti per casa. Interveniamo per rimuovere gli ostacoli, le difficoltà che possono incidere negativamente sul percorso scolastico e, quindi, sulla crescita, sullo sviluppo e sul pieno inserimento sociale dei bambini, per creare autentiche e reali condizioni di uguaglianza. Da qui l’idea di questo progetto, nato dalla volontà dell’Amministrazione comunale di garantire a queste famiglie un minimo di supporto per seguire i propri figli. Ancora una volta e prioritariamente ci preoccupiamo con azioni concrete di stare accanto alla nostra comunità, individuando i bisogni e organizzando le risposte adeguate.”
Le insegnanti, selezionate con bando pubblico, che cureranno il doposcuola sono: Gioacchina Patrizia Melone, Jolanda Salemi, Gerlanda Donato e Rosa Gagliardo.
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“Niente più migranti e clandestini a Villa Sikania e a Siculiana. Stop ai Centri di accoglienza straordinaria, vero fallimento sociale voluto dal Pd, e rimpatri di massa. Questo è quanto avverrà se i siciliani daranno fiducia alla Lega e a Salvini il prossimo 4 marzo. La protesta di questa mattina dei richiedenti asilo è qualcosa di vergognoso: quasi 200 migranti, tutti maschi, hanno interrotto il traffico sulla statale che collega Agrigento a Sciacca, mandando in tilt per ore tutta la viabilità e creando forti disagi alla comunità che li sta ospitando. Il motivo? Perché non si trovano bene in Hotel. Sembra vogliano anche i riscaldamenti h 24, mentre fuori i soldati che sorvegliano la struttura devono rimanere al freddo. Assurdo. Una situazione di forte tensione sociale, che negli ultimi mesi si è ripetuta in tanti altri Cas sul territorio italiano, e che è figlia del fallimento del sistema di accoglienza voluto dal Pd di Renzi e Gentiloni, dalla Boldrini e avallata dal M5S. La verità è che sono troppi e non possono essere più gestiti. Questa non è accoglienza, ma dietro le coop si cela una mentalità becera e anti cristiana che tratta il migrante come una merce su cui fare business. Il nostro progetto è di aiutarli a casa loro, perché questa situazione nel nostro Paese non è più sostenibile. E i fatti di oggi lo ribadiscono. Con Salvini siamo stati lo scorso ottobre proprio all’hotel Villa Sikania. Sosteniamo e siamo dalla parte della popolazione di Siculiana, dove torneremo dopo le elezioni con la promessa di  chiusura del centro”.

Lo dichiarano il deputato Alessandro Pagano della Lega, segretario regione Sicilia occidentale, e Anna Sciangula responsabile di Agrigento del movimento di Salvini.

 
 
 
 
 

 

Alternanza Scuola Lavoro per il Liceo scientifico e delle scienze umane “Politi” di Agrigento, impegnato a svolgere uno stage di alternanza scuola lavoro presso la Filiale di Agrigento della “Banca d’Italia”. Gli studenti, accompagnati dalle loro tutor, hanno partecipato all’incontro introduttivo, in presenza del direttore, dottor Coco, e del vicedirettore, dottor Attard. L’attività, intitolata “Viaggio all’interno di una Filiale della Banca d’Italia”, impegnerà gli studenti per un’intera settimana, nel corso della quale saranno accompagnati all’interno dei processi in cui si snoda l’articolata operatività di tale Ente.

Alla Procura di Enna si è conclusa con due richieste di rinvio a giudizio l’inchiesta, coordinata dai sostituti procuratori Giovanni Romano e Francesco Lo Gerfo, sui corsi di laurea in Medicina e professioni sanitarie dell’università romena Dunarea de Jos, avviati a Enna in “estensione didattica in aula remota”, a cura della società “Fondo Proserpina”. E’ stato chiesto al Tribunale il rinvio a giudizio dell’amministratore della società ennese, l’ex parlamentare Mirello Crisafulli, per occupazione abusiva di edificio pubblico in relazione all’utilizzo, poi interrotto dopo il sequestro da parte della Guardia di Finanza, di un piano dell’ospedale Umberto primo di Enna, dove si sarebbero dovuti svolgere i corsi in lingua romena. E di Giuseppe Termine, ex direttore generale dell’Azienda sanitaria di Enna, indagato, insieme a Crisafulli, per concorso in abuso d’ufficio, per avere, rispettivamente beneficiato e commesso, un abuso, ovvero il provvedimento relativo all’assegnazione dei locali: alla società “Fondo Proserpina” è stato infatti concesso quasi un intero piano dell’ospedale.

Sospesa per un giorno, la distribuzione dei mastelli per la raccolta differenziata agli utenti di Agrigento. A causa di un’interruzione di energia elettrica dei tecnici del Palacongressi che stanno effettuando dei lavori, per tutta la giornata di domani rimarrà chiuso l’ufficio che si occupa della consegna dei kit per il porta a porta.

Il servizio riprenderà regolarmente mercoledì prossimo 17 gennaio negli stessi orari dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.30

 

Girgenti Acque S.p.A. comunica che le analisi microbiologiche eseguite sui campioni d’acqua prelevati in data 13 gennaio 2018 presso le riserve idriche di accumulo, a servizio dei punti rete di seguito riportati, hanno evidenziato uno sforamento dei parametri, previsti dalla normativa vigente, in Via Rosario Di Salvo n.7, Via Toscana n.12, Via Toscana n.3, Via Toscana n. 14, nel Comune di Agrigento.

Pertanto, in via cautelativa, si è disposta la chiusura della fornitura idrica nel tratto di Via Rosario di Salvo compreso fra l’intersezione con il Viale Cannatello e l’intersezione con la Via dei Fiumi.

Sarà cura della Società procedere alla pulizia delle riserve idriche a servizio delle utenze ivi ubicate ed al rifornimento sostitutivo a mezzo di autobotte.

Si assicura, altresì, che gli operatori ed i tecnici dell’Azienda stanno ponendo in essere quanto necessario per individuare le cause dello sforamento dei parametri dell’acqua riscontrato, e per pervenire ad una rapida risoluzione della problematica in oggetto.
 

Sarà cura del Gestore informare l’utenza circa l’esito delle verifiche effettuate, e trasmetterne i rapporti di prova, relativi ai campioni sopra descritti, alle Autorità competenti, una volta acquisiti dalla Società.

 

 

 Il Sindacato Confael, afferma Manlio Cardella,   contesta  i tagli all’integrazione dell’orario di lavoro operati dallo IACP di Agrigento  in danno del personale a tempo determinato di ruolo e fuori ruolo,  a  seguito  della mancata approvazione  del bilancio di previsione finanziario 2018\2020 ed in alternativa dell’approvazione della gestione provvisoria in dodicesimi

Condividendo le ragioni  dei lavoratori  nonché la proclamazione dello stato di agitazione indetto  dall’Assemblea del personale  e dalla RSU riunitisi il 9 gennaio 2018,  la Confael   ha  avanzato al Commissario ad Acta dello IACP la richiesta d’incontro, informandone  altresì la prefettura,  per l’ avvio di un tavolo di confronto sul merito di atti  che,  oltre a penalizzare l’integrazione salariale,  oramai  da considerarsi parte essenziale dello stipendio  attraverso il quale i lavoratori dipendenti gestiscono il proprio bilancio familiare, è causa di riflesso  di pesanti ripercussioni  alla produttività ed ai servizi d’Istituto, vista la debolezza sociale dell’utenza di che trattasi.

La  Confael, continua Cardella, condivide l’orientamento assunto dal personale dipendente circa l’eventuale  ricorso ad ulteriori forme di protesta nel caso di mancato riscontro al ripristino del monte , auspica l’immediato avvio  di un confronto con il Commissario ad Acta sulle politiche contrattuali e del personale, in materia di efficientamento dei servizi gestionali, amministrativi, finanziari, di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio abitativo,  di programmazione di nuovi  interventi  abitativi d’intesa con i comuni della provincia,  assicurando la complessiva funzionalità della struttura operativa che interagisce con l’utenza,  fatta soprattutto di cittadini per la maggior parte  in condizioni di  indigenza.

La Confael inoltre,  stigmatizzando la mancata  approvazione dei  bilanci consuntivi dello IACP di Agrigento   degli ultimi anni ,  si chiede come  ciò  non  abbia destato sinora  perplessità  alcuna anche  alla luce della recente indagine dell’Antimafia regionale  avviata sugli istituti case popolari della Sicilia,   in materia di  fondi perduti e  abusivismo,  con danni erariali  per centinaia  di milioni di euro.

E’  un dovere del sindacato, conclude Cardella, controllare, sensibilizzare e, ove necessario,  denunciare a tutti i livelli  gravi inadempienze in materia di lavoro, lentezze   gestionali,  abusivismo e  prevaricazioni  del diritto alla casa.