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Stava andando in bici da Cammarata, in provincia di Agrigento, a Castronovo di Sicilia, nel palermitano, il ciclista travolto da un’automobile, una Fiat Punto condotta da un uomo, lungo il tragitto mentre si trovava ancora in territorio agrigentino. L’uomo, panettiere, di 41 anni, di Mussomeli, ha riportato gravi ferite e traumi sparsi in tutto il corpo. Sul luogo dell’incidente si è portato un elicottero che ha trasportato il malcapitato all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Il fatto è accaduto venerdì scorso. Indagini sono incorso da parte delle forze dell’ordine per stabilire eventali responsabilità.

E’ stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Agrigento, che indaga per omicidio stradale, il giovane studente universitario, di 24 anni, di Favara, che era alla guida dell’auto coinvolta nell’urto con la motocicletta Kawasaki di Leonardo Salvatore D’Alessandro, 25 anni di Palma di Montechiaro, deceduto subito dopo l’impatto.
Il ragazzo di Favara si è presentato spontaneamente alla locale tenenza, assistito dall’avvocato Giuseppe Barba, e si è messo a disposizione delle forze dell’ordine che lo hanno trasportato all’ospedale S.Giovanni Di Dio e sottoposto a prelievo coattivo per riscontrare tracce di alcol o stupefacenti. Dai prelievi effettuati è stato riscontrato che il giovane era assolutamente sobrio e nel sangue non vi erano tracce di sostanza stupefacente.
Subito dopo, nella notte è stato interrogato per diverse ore.
E qui il ragazzo ha detto di essere stato preso dal panico per quanto avvenuto, di aver avuto paura e di essere fuggito per questo. G.A., queste le iniziali del nome dello studente, ha poi raccontato di essere ritornato successivamente sul luogo dell’incidente, ma che poi, vedendo la gente sul posto e quanto si stava realizzando, ha deciso di andare alla caserma dei carabinieri di Favara per consegnarsi ai militari dell’Arma
Formalmente è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale.
Il pubblico ministero Andrea Maggioni, alla luce del racconto del ragazzo, G. A. 24 anni, studente universitario di Favara, assistito dall’avvocato Giuseppe Barba, non ha ritenuto di applicare o richiedere alcuna misura cautelare ed è stato rilasciato all’alba.

Niente annullamento dei domiciliari per Angelo Marco Sortino, 33 anni, il licatese accusato di essere uno degli incendiari della casa estiva del padre del sindaco di Licata. La Corte di Cassazione, infatti, ha deciso di non accogliere le istanze della difesa dell’uomo che chiedeva la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare cui è sottoposto. Sortino è indagato per incendio aggravato e violazione di domicilio aggravata. Con lui sotto inchiesta è finito anche un altro licatese Calogero Strincone, 31 anni. I due risultano indagati perché, come scrivevano i carabinieri all’epoca del loro arresto, in concorso tra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, approfittando dell’ora notturna, si introducevano nell’immobile destinato ad uso di abitazione di proprietà di Cambiano Rosario e vi appiccavano il fuoco allo scopo di danneggiarla e di realizzare il reato di cui al capo B, provocando un incendio all’interno della stessa. Fatto commesso approfittando di circostanze di tempo e al fine di realizzare un altro reato, su un edificio destinato ad uso di abitazione. Fatto commesso in Licata l’08.05.2016.
La vicenda è questa: In data 09 maggio 2016, Cambiano Rosario, padre di Cambiano Angelo, sindaco del comune di Licata, si recava presso l’abitazione rurale sita in località “Stretto” del Comune di Licata, ove, una volta giunto, notava che una finestra laterale del fabbricato presentava evidenti segni di annerimento provocati da un incendio sviluppatosi all’interno dell’edificio; lo stesso accertava altresì che la porta d’ingresso dell’abitazione era socchiusa e presentava evidenti segni di effrazione.
Venivano svolti rilievi tecnici e fotografici e veniva stabilito con assoluta certezza che l’incendio era di origine dolosa e che era stato appiccato la sera precedente, l’8 maggio 2016. In particolare, all’interno della abitazione si potevano riscontrare “più punti di innesco: sul tavolo in legno posto al centro del vano si rinveniva uno straccio che avvolgeva degli acceleranti tipo diavolina accendi-fuoco, in altri punti si sono rinvenuti cumuli di carta combusta e per terra. In prossimità del tavolo, un cilindro di cartone con all’interno degli stracci e con acceleranti tipo diavolina accendi-fuoco parzialmente combusto; dati gli evidenti segni di effrazione sulla porta e numerose tracce di innesco con carta, stracci e diavolina, l’incendio è presumibilmente di natura dolosa”.
Contestualmente, si acquisivano le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza installato nell’abitazione in questione, dalle quali si constatava che gli autori del reato erano in due ed avevano agito di notte (intorno alle ore 21.00) con il capo travisato dai cappucci delle felpe indossate.
In merito all’episodio, veniva escusso a sommarie informazioni testimoniali il sindaco Angelo CAMBIANO, il quale, pur non avendo sospetti sull’identità degli autori materiali del fatto reato, poneva l’evidenza sulle minacce e le pressioni alle quali era sottoposto in quel periodo da parte dei proprietari delle case abusive in corso di abbattimento, i quali pretendevano la sospensione delle demolizioni.

Avevate in mente di andare alla Valle dei templi il pomeriggio di lunedì 31 luglio? Rinunciate, trovereste chiuso. “Si comunica che, giorno 31/07/2017 per motivi di sicurezza pubblica, l’accesso dei visitatori all’area archeologica sarà possibile fino alle ore 15:00 con uscita alle ore 16:00”, si legge nella nota informativa del sito web del Parco della Valle dei templi di Agrigento. Oggi è il gran giorno. Il giorno del Google Camp. Agrigento si prepara ad accogliere i big mondiali e i nomi sono altisonanti. Negli anni passatai sono stati presenti Bill Gates e Mark Zuckerberg, ma anche la regina Rania di Giordania, Angelina Jolie, Alicia Keys. Quest’anno sarebbe previsto l’arrivo di Christine Lagarde, direttore del Fondo monetario internazionale, del cantautore britannico Elton John, di un altro cantante, Lanny Kravitz, dei fratelli John e Lapo Elkann. Quasi certa anche la presenza della cantante Madonna. Sicuramente presenti, invece, Mark Zuckemberg, fondatore di Facebook e Bill Gates, patron di Microsoft. Tra i reali, oltre al principe Harry d’Inghiterra, vi sarebbero due principi dell’Arabia Saudita e il mararaja dell’India.

Allarme diossina ad Alcamo, nel trapanese, per un incendio divampato nel pomeriggio in un deposito per la raccolta differenziata dei rifiuti, che ha sprigionato una densa nube nera che ha ricoperto la città. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco provenienti da Palermo e da Trapani, oltre a mezzi del Comune e della Protezione Civile. L’incendio, di cui al momento non si conosce la causa, si è sviluppato nel centro di stoccaggio dell’imprenditore Vincenzo D’Angelo, in contrada Stasi.
Il rogo ha provocato un’altissima colonna di fumo nero, visibile a diversi chilometri di distanza, in particolare dagli automobilisti in transito sull’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo.



Agenti del Commissariato Borgo-Ognina hanno arrestato Antonio Davide Tramontana e Giuseppe Dario Tramontana, fratelli gemelli di 35 anni. I due uomini, titolari di un minimarket ubicato nel quartiere di San Cristoforo, sono indagati per i reati di furto, favoreggiamento personale, resistenza e minaccia nei confronti di incaricati di pubblico servizio.

La vicenda trae origine da un controllo, effettuato in passato da operatori Enel presso il negozio dei gemelli, per verificare un sospetto furto di energia elettrica che con ogni probabilità – atteso il bassissimo consumo di elettricità registrato – si stava verificando all’interno dell’esercizio commerciale. Giunti presso il negozio, i tecnici Enel verificarono la presenza di un magnete posto sul contatore ma, mentre stavano svolgendo l’accertamento, il padre dei due arrestati, spalleggiato da altre persone, li rinchiusero in uno stanzino del locale, di fatto sequestrandoli, ingiungendo loro di andarsene e minacciandoli allo scopo di farli desistere dal procedere con la verifica.
Gli operatori, intimoriti, lasciarono il luogo dell’accertamento per recarsi presso il Commissariato Borgo-Ognina dove sporsero denuncia per sequestro di persona, minaccia e resistenza a incaricato di pubblico servizio.
Nel frattempo, l’esercizio commerciale continuava a far registrare consumi di energia elettrica eccessivamente bassi, soprattutto a fronte delle attrezzature elettriche ivi installate, facendo presagire che l’illecito prelievo fosse ancora in atto.
Ieri, di concerto con gli uomini del Commissariato, gli operatori Enel si sono nuovamente recati presso il minimarket, al fine di effettuare le dovute verifiche – e, quindi, acquisire il magnete posto sopra il contatore – e rivolgere ai titolari dell’attività le dovute contestazioni.
Stavolta era presente Davide Tramontana che, spalleggiato dall’altro fratello e da un secondo dipendente, ha afferrato il personale Enel e con violenza e minacce lo ha allontanato dal contatore, impedendo la verifica. Nel frattempo, una quarta persona ha afferrato il magnete per poi dileguarsi. Anche il padre dei Tramontana, giunto frattanto nel locale, ha minacciato i tecnici Enel ai quali si è pure “presentato” come “uomo d’onore”, intimando loro di allontanarsi e di non procedere ai controlli.
Ma i poliziotti, visti i precedenti accadimenti e il pericolo per l’incolumità degli operatori Enel, avevano predisposto un servizio di appostamento a pochi metri dall’esercizio commerciale, allo scopo di intervenire tempestivamente qualora necessario: e così è stato. Gli agenti hanno fatto immediatamente irruzione, mettendo anzitutto in sicurezza il personale Enel, “cristallizzando” le prove dei reati commessi e, dopo aver ricostruito fatti e responsabilità a carico dei due fratelli, li hanno arrestati.
In Questura, dove sono stati condotti, i Tramontana si sono rifiutati di indicare il nome del complice che aveva rimosso la calamita dal contatore per poi fuggire e di consegnare le immagini del sistema di video sorveglianza posto all’interno del locale: per tale motivo è scattato anche il sequestro penale dell’impianto di telecamere installato all’interno del negozio. Per i due arrestati, il Pm di turno ha stabilito gli arresti domiciliari.
Il padre dei Tramontana è stato anch’egli denunciato, ma in stato di libertà, sia per le minacce agli operatori dell’Enel, sia – sol perché non v’era più lo stato di flagranza – per il reato di sequestro di persona commesso nei loro confronti.
Sono in corso indagini per l’identificazione del quarto complice, già segnalato all’Autorità giudiziaria.
Infine, una puntualizzazione: con l’avvento dei contatori elettronici, i consumi – e, quindi, anche quelli “sospetti” per eccessiva esiguità – vengono registrati centralmente dai sistemi informatici Enel. È stato, così, possibile accertare che l’illecito prelievo di energia elettrica perdurava da più di un anno.

Una ventenne di Siracusa si prostituiva dopo aver perso il lavoro: ai carabinieri di Siracusa, che l’hanno scoperta durante un’operazione di controllo, ha detto che non aveva alternative per mantenersi.
La ventenne è la più giovane delle 6 italiane intercettate dai militari nelle strade della città. Sono complessivamente 32 le donne controllate, tra le quali 13 romene, 6 sudamericane, 2 albanesi, 2 slave, 2 nigeriane e una ungherese, tutte di età compresa tra i 20 ed i 53 anni.
Sono in corso accertamenti per verificare la possibilità di provvedimenti di prevenzione quali il foglio di via. Le zone più frequentate dalle prostitute sono quelle in uscita da Siracusa verso il Sud della provincia (viale Ermocrate, via Columba, via Elorina), e via Milano, via Isonzo, viale Zecchino, oltre alle statali 194 Lentini-Ragusa e 385 Catania-Gela.

L’assessore alla Polizia Municipale, comunica che lunedì 31 luglio 2017 si svolgerà l’evento internazionale The Camp , pertanto dalle ore 15:00 fino a cessato bisogno sarà imposto il divieto di transito nel tratto di strada compreso tra il Quadrivio di Porta Aurea e l’ intersezione con la via Petrarca all’altezza del bar Promenade. Inoltre sarà inibito il divieto di transito dalle ore 18:30 fino a cessata esigenza nel tratto di strada compreso tra l’incrocio di Bonamorone e l’ intersezione con la via Petrarca.
In entrambi i tratti di strada sarà imposto il divieto di sosta con rimozione a tutti i veicoli dalle ore 10:00 fino a cessato bisogno.
La SP 4 – Panoramica dei Templi verrà chiusa al transito dalle ore 18:30 fino alle ore 21:00.