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Gli agenti del Commissariato di Licata hanno tratto in arresto, nella giornata di ieri, un uomo di 44 anni, D.P., accusato di maltrattamenti e minacce nei confronti dei genitori. I poliziotti sono intervenuti in un appartamento per sedare una lite familiare e a pochi metri dalla porta hanno trovato l’uomo, che di mestiere fa l’operaio, con una mano sanguinante e con la maglietta intrisa anche essa di sangue. A quanto pare l’uomo sarebbe andato in escandescenze nei confronti degli anziani genitori ai quali avrebbe chiesto dei soldi. Successivamente l’operaio si sarebbe procurato un taglio alla mano. Il 44enne è stato trasportato al pronto soccorso per le medicazioni e successivamente portato in Commissariato in arresto.

La presidenza della Regione e l’assessorato agli Enti Locali hanno firmato i primi 18 decreti assessoriali di nomina di commissari su ben 264 comuni siciliani che sono commissariati per mancata approvazione del rendiconto 2016, e 184 per non aver approvato il bilancio preventivo 2017. In proposito interviene l’Anci Sicilia, l’Associazione dei Comuni, che esprime preoccupazione e afferma: “Si tratta di una situazione di criticità che contraddistingue, da tempo, gli enti locali siciliani. Come l’anno scorso, chiediamo alla Regione di procedere con urgenza al riparto delle assegnazioni agli Enti Locali della parte spesa corrente (340 milioni di euro) e della parte destinata a investimenti (115 milioni di euro). E’ evidente che in mancanza dell’assegnazione di tali somme, i Comuni sono impossibilitati a tracciare con esattezza i documenti contabili”.

Purtroppo, la società civile è costretta, ancora suo malgrado, a fronteggiare e contenere la presenza di minoranza vandaliche e abiette che non si rendono conto che danneggiare un bene pubblico, della collettività, significa danneggiare se stessi, perché poi il bene pubblico lo si ripara con i soldi pubblici, di tutti i cittadini contribuenti, e quindi anche dei vandali. Ad Agrigento, e non è la prima volta, sono stati danneggiati i giochi dei bambini alla Villa Bonfiglio, al Viale della Vittoria, e all’Isola dei Giganti, a San Leone. In entrambi in casi si tratta di giochi donati, con meritevole e preziosa generosità, da associazioni e soggetti privati. Il Comune ha affidato i lavori di riparazione. Se ne occuperà l’impresa Pam, al costo di 3.749 euro a spese dei cittadini contribuenti compresi i vandali.

I Carabinieri dei Comando provinciale di Enna e Catania hanno arrestato due pregiudicati catanesi, Carmelo Pantalena, 44 anni, e Sebastiano Sudano, 38 anni, di Raddusa, presunti affiliati alla famiglia mafiosa dei Mazzei, accusati di taglieggiare con continue richieste estorsive un allevatore della provincia di Enna, titolare di aziende nel Parco dei Nebrodi. L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Nicosia. Pantalena e Sudano rispondono di estorsione aggravata e continuata in concorso, con l’aggravante di avere agito con metodo “mafioso” e al fine di agevolare il clan mafioso Mazzei di Catania.

A Catania la Polizia ha arrestato in carcere un uomo di 82 anni, L G sono le iniziali del nome, e una donna, S R. Risponderanno di violenza sessuale aggravata nei confronti dei due figli della donna, una bambina di 8 anni e un ragazzo di 14. Ad accompagnare i minorenni in casa dell’uomo sarebbe stata la stessa madre. I due minorenni, ascoltati dagli investigatori con l’ausilio di uno psicologo, hanno confermato gli abusi. Le indagini sono scattate a seguito di un intervento dei poliziotti il 2 agosto scorso in Via Poulet, dove la donna è stata accerchiata minacciosamente da abitanti del quartiere che l’hanno sorpresa ad accompagnare i due figli nell’abitazione dell’uomo.

Ad Agrigento nuovi orari di transito in via Atenea: la giunta comunale ha disposto che fino al 30 settembre la strada sarà chiusa al traffico da lunedì a giovedì dalle 10 alle 12:30 e dalle 17 alle 24. Poi venerdì e sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 2 e domenica, e nei festivi dalle 17 alle 2 del mattino. Attenzione alla vigilanza elettronica all’ingresso di Porta di Ponte

Intervento massiccio della Guardia di Finanza a tutela del Demanio Marittimo. Le Fiamme Gialle della tenenza di Porto Empedocle, coordinate dalla Compagnia e dal Comando provinciale di Agrigento, hanno setacciato numerose opere che hanno comportato lo sbancamento della scogliera, la costruzione di terrazzamenti in cemento, scalinate, discese a mare e punti d’ormeggio, il tutto asservito all’uso esclusivo di alcune residenze costiere. Particolare attenzione è stata riservata inoltre agli scarichi fognari presenti nella prossimità delle strutture al fine di scongiurare eventuali sversamenti a mare. Sono state rilevate 15 opere abusive e denunciate 10 persone. Altri 10 soggetti ignoti sono in corso di identificazione. A vario titolo, si contestano i reati di occupazione abusiva di demanio marittimo, distruzione e deturpamento di bellezze naturali, realizzazione di opere edilizie in assenza di permesso a costruire in zone sottoposte a vincolo paesaggistico. Le attività di indagine dirette dalla Procura della Repubblica di Agrigento, proseguiranno alla ricerca di ulteriori responsabilità e per il ripristino dello stato dei luoghi.
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L’Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale la gara d’appalto per la ricostruzione della carreggiata in direzione Catania del viadotto “Himera”, sull’ autostrada A19 “Palermo-Catania”. I lavori di ricostruzione del viadotto, che il 10 aprile 2015 fu danneggiato da un movimento franoso che ne rese necessaria la successiva demolizione, consistono in un investimento di quasi 11 milioni di euro e una durata dell’intervento di 570 giorni. L’appalto sarà aggiudicato mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, assegnando un massimo di 30 punti al prezzo e un massimo di 70 punti alla componente qualitativa, con la finalità di valorizzare pienamente la qualità delle offerte.

Il boss della “Stidda” di Gela, Orazio Paolello, al quale dopo tanti anni è stato revocato il regime del 41 bis, si è iscritto al Partito Radicale. Così ha reso noto Sergio D’Elia, segretario dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”, al termine della tappa che ha condotto a Gela la “Carovana della giustizia” dei Radicali per la raccolta di firme, dentro e fuori le carceri, sulla loro proposta di separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e magistrati giudicanti, l’amnistia, l’indulto e il superamento del 41 bis e dell’ergastolo ostativo. Secondo D’Elia, Orazio Paolello è profondamente cambiato. Nel suo curriculum criminale vi sono 34 condanne, con 6 ergastoli definitivi, di cui 5 per strage e 41 tra omicidi tentati e consumati, soppressione di cadavere, associazione a delinquere, droga e armi.