

Serata esclusiva è stata, quella di ieri, organizzata nel giardino dell’hotel Villa Athena di Agrigento, antistante al tempio della Concordia.
La cena a quattro mani, un sorprendente incontro di cucine, un dialogo fra culture, Nord e Sud uniti nel nome del gusto. Dalla Sicilia alla Lombardia, lo chef executive Salvatore Gambuzza ospita Andrea Vigna, “cuoco senza fissa cucina” (Panbagnato).
Giovedì 30 Maggio è stata inaugurata con una cena straordinaria, la nuova cucina a vista per esterni del ristorante a Terrazza degli Dei, che si propone, ancora una volta, come punto di riferimento della raffinatezza gastronomica siciliana.
Il ristorante più elegante di Agrigento ha organizzato una “Cena a Quattro Mani”, e proposto agli ospiti una indimenticabile esperienza culinaria, risultato dell’inedita associazione tra due culture “distanti e vicine” come gli stessi chef hanno dichiarato nel corso del cooking show, cotture sapienti e reinterpretazioni creative della tradizione siciliana (cannolo croccante di melanzana perlina, velata di cavolfiore lemon grass e crostacei, maialino dei Nebrodi e gambero rosso di Mazara) e si sono incontrati nei due piatti lombardi (risotto con zucca e rosmarino e sbrisolona con vaniglia e fichi), ulteriormente impreziosito da una selezione di oli locali, Naru, olio extravergine d’oliva biologico di Maria Piscopo e l’olio di oliva extravergine della proprietà dell’Hotel Villa Athena.
Salvatore Gambuzza, chef di grande esperienza, (ha lavorato a Oxford, Philadelfia, Lago Maggiore, Svizzera, Mosca, Taormina..), ha aperto le porte della sua cucina per una serata a quattro mani ad Andrea Vigna. Ospite il neo chef del nord, che ha scoperto la passione per la cucina dopo aver completato gli studi universitari a Milano. Lo chef Vigna ha portato nella cucina di Gambuzza alcuni dei suoi ultimi piatti. Nella vita si dedica anche a consulenze nel campo della ristorazione che lo portano a viaggiare spesso, anche oltre la sua Lombardia.
Allacci abusivi alla rete fognaria sarebbero stati scoperti nella zona del Quadrivio Spinasanta, ad Agrigento. A riportarlo il quotidiano La Sicilia in edicola questa mattina in articolo dettagliato. Ai furbetti, Girgenti Acque avrebbe notificato gli arretrati di 5 anni di canone idrico e di depurazione.
Ci vorrà ancora un mese prima di conoscere l’esito definitivo dell’autopsia eseguita sul corpo di Giuseppe Mattina, 39 anni, il favarese ucciso nei mesi scorsi dal palermitano Giovanni Riggio, 29 anni, reo confesso dell’omicidio.
Il medico legale incarico dalla Procura della Repubblica, che sta conducendo le indagini, ha chiesto ancora 30 giorni di tempo prima di consegnare la relazione definitiva sugli esami.
IL FATTO. Nella notte tra il 5 ed il 6 maggio un meccanico di 39 anni, Giuseppe Matina, chiamato da tutti Dario, favarese, viene ucciso con almeno dieci coltellate all’interno della sua officina in contrada San Benedetto, zona industriale a nord di Agrigento. Ad ucciderlo il socio in affari, Giovanni Riggio, 29 anni, originario di Palermo ma residente a Favara. I due, dopo l’ennesimo diverbio, avrebbero cominciato a litigare pesantemente. Riggio, in preda ad un raptus, ha colpito con almeno 10 coltellate Giuseppe Matinanon lasciandogli scampo. Subito dopo il brutale omicidio, Riggio è salito in auto e si è diretto verso Palermo. Lì, intorno le 3 del mattino, ha deciso di costituirsi al Commissariato di Brancaccio. Il presunto killer ha confessato il delitto consegnando anche l’arma con cui avrebbe colpito Mattina. Il 29enne, appena arrivato al Commissariato a Palermo, pare avesse ancora gli abiti sporchi di sangue. E’ stato lui a indicare il luogo del delitto.
“Una scelta opportuna all’insegna della continuità”. Così l’amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi, Gaetano Pendolino, ha commentato l’elezione di Emanuele Farruggia a presidente del Concorzio Turistico Valle dei Templi. “Farruggia è un imprenditore capace, che ama e conosce il territorio e il mondo produttivo, e con la sua esperienza saprà dare anche un’impronta personale alle attività del Consorzio, motore propulsivo del Distretto e da sempre forte alleato nel contesto del comparto”.
L’ex autista del giudice Giovanni Falcone, Giovanni Paparcuri, sopravvissuto all’attentato del 23 maggio del 1992 che a Capaci ha provocato la morte di Falcone, la moglie e la scorta, ha denunciato il furto di alcuni documenti conservati ed esposti nelle stanze del tribunale di Palermo in cui Falcone ha lavorato, e che adesso sono adibite a museo di cui è custode lo stesso Giovanni Paparcuri. Paparcuri, che ha avvertito l’autorità giudiziaria, ha sporto una formale denuncia, e afferma: “Il furto è avvenuto nel cosiddetto bunkerino, che si trova in un’ala del tribunale ed è visitato da turisti e cittadini. Sono spariti la relazione a firma del giudice Rocco Chinnici, la scheda comandi del wordstar che si trovava nell’ufficio del giudice Giovanni Falcone, la confezione azzurra e grigia della Olivetti con all’interno diversi flop disk. Sono oggetti che non hanno alcun valore materiale, ma che qualcuno ha pensato di portare via come souvenir. Chiunque sia stato è pregato di riportarli. Non mi rivolgo ai visitatori onestissimi e che non c’entrano nulla e con cui mi scuso, ma a quei disonesti che hanno approfittato della mia fiducia. Sperate soltanto che dalle video registrazioni non si veda nulla”.
Le spiagge di Agrigento saranno controllate dai bagnini fino all’8 settembre.
Il Comune di Agrigento informa che il servizio di vigilanza curato dai bagnini della Cooperativa “Ulisse”, sulle spiagge libere del litorale di Agrigento, avrà un prolungamento fino a venerdì otto settembre 2017.
L’Assessore al ramo Riolo e gli uffici di settore hanno potuto provvedere al prolungamento di altri 5 giorni del servizio dei bagnini, utilizzando le somme residue del ribasso d’asta della gara di aggiudicazione della vigilanza delle nostre spiagge.
Un servizio essenziale a salvaguardia della sicurezza dei bagnanti che anche quest’anno ha dimostrato la sua efficacia, considerati i numerosi interventi di salvamento effettuati dagli operatori della cooperativa “Ulisse” che hanno scongiurato il verificarsi di gravi e mortali incidenti.
30 agosto 2017
Momenti di apprensione la notte a cavallo tra lunedì e martedì a San Leone.
Un incendio infatti ha tenuto in allarme gli abitanti di una vasta zona balneare compresa in prossimità della coollinetta del viale delle dune.Le fiamme hanno minacciato alcune villette e alcuni residenti hanno dovuto lasciare per precauzione le loro abitazioni.
Sul posto si sono portati i vigili del fuoco che hanno lavorato non poco prima di dover domare il rogo. In fumo sterpaglie, ma anche parte di giardini privati e muretti anneriti,
il bilancio di una notte di paura. si pensa che l’incendio possa essere stato appiccato da ignoti piromani.
A Palermo, all’ospedale “Di Cristina”, è morta anche la figlia di 6 anni di Nuccia Vullo, 35 anni, di Gela, la parrucchiera morta lunedì sera a Gela, in via Venezia, investita durante l’attraversamento della strada appena fuori una pizzeria, con in braccio la figlia dormiente. L’investitore, Salvatore Rinella, 23 anni, cameriere, prima fuggito, si è poi costituito, e risponderà di omicidio stradale con fuga del conducente. La piccola, che ha subito un trauma cranico, è stata trasferita a Palermo e, dopo il superamento di un primo arresto cardiaco, è poi morta.