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E’ stato ritrovato il pensionato Angelo Cipolla, 68 anni, di Racalmuto, scomparso venerdi sera. Attivato il Piano delle ricerche dalla Prefettura, Carabinieri insieme alla Protezione, l’unità cinofila “I lupi di Agrigento”, l’unità cinofila della Polizia e i familiari,  hanno setacciato tutta la zona del boschetto San Antonino, dove il pensionato aveva abbandonato la sua auto. Non era distante dalle ricerche, l’uomo, ex forestale, conosceva la zona e si nascondeva bene.

Al momento del ritrovo l’uomo era confuso, stremato, ed è stato trasportato con l’ambulanza del 118 all’Ospedale per tutti gli accertamenti, ma sta bene.

Relativamente alla vicenda “Crollo in Via Favignana”, ritengo opportuno e doveroso porre all’attenzione dell’opinione pubblica in generale e a chi di competenza, che, nel mese di  aprile 2014, nella qualità di Assessore comunale ai Lavori Pubblici,  trasmettevo  una richiesta che di seguito si riporta ad onor del vero e della completa intelligenza  integralmente.

Tale richiesta veniva inviata per il tramite degli uffici comunali all’Assessore Regionale ARTA, alla Direzione Regionale Ambiente/difesa suolo, ai responsabili della Protezione Civile regionale, provinciale e comunale ed ai dirigenti comunali competenti, avente come oggetto “Predisposizione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio del Comune di Agrigento”.

Ancor oggi attendo una risposta.

Superfluo appare altresì ricordare che non corrispondono al vero le dichiarazioni del Sindaco che nessuno aveva fatto nulla!

Ai Voi lettori lascio le dovute considerazioni.

“Traendo spunto dai recenti fatti locali quali il crollo e/o frana del costone del Viale della Vittoria (palazzi Crea), ritengo opportuno e doveroso porre all’attenzione degli organi competenti in oggetto e dell’opinione pubblica in generale alcuni spunti di riflessione che attengono alle contraddittorie modalità di sviluppo urbanistico dal secondo dopoguerra in poi nel territorio del Comune di Agrigento.
Credo e sono fermamente convinto sia venuto il momento di farne una questione nazionale, ma anche e soprattutto una “questione propositiva” a tutela della pubblica e privata incolumità.
La storia urbanistica della città di Agrigento certificata dalle “Relazione Di Paola- Barbagallo, Relazione Martuscelli e dalle “Prescrizioni Piano Grappelli”, insegnano come ad Agrigento si è fortemente errato e ancor oggi si continua ad errare!
Opportuno appare ricordare che nel territorio del Comune di Agrigento i maggiori processi di edificazione abusiva estensiva ( e perché no “brutali”) sono evidenziabili sia nell’area tutelata dall’ari. 157 e. 1° lettera b,c del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio della Repubblica Italiana
sia nell’area ove sono vigenti i vincoli idrogeologici e urbanistici proposti dalla Commissione d’indagine tecnica sulla frana di Agrigento e approvati con Decreto del 23 dicembre 1968 n°567 pubblicato in G.U.R.S il 5 luglio 1969.
Premesso che nell’ambito del territorio di Agrigento, si riscontrano situazioni ricadenti in agglomerati urbani densamente abitati ed emergenze analoghe a quella verificatesi nel Viale della Vittoria;considerato che oggi più che mai si impone, l’adozione di politiche di riqualificazione e di risanamento in favore del territorio ed a salvaguardia della vita umana, per contrastare i ricorrenti episodi eccezionali e calamitosi; considerato che l’Amministrazione Comunale si trova impossibilitata a fronteggiare gli eventi soprattutto per insufficienza di disponibilità economiche, in quanto i limiti di gestione finanziaria legati al rispetto del patto stabilità, non consentono l’impegno di ulteriori somme per mettere in sicurezza situazioni di pubblica e privata incolumità in sostituzione dei privati;lo scrivente nell’ambito delle competenze attribuite dalle relative deleghe assessoriali, chiede ai soggetti in indirizzo di attivare quanto dì loro competenze al fine di evitare lo scongiurarsi di ulteriori disagi e/o danni a persone e cose.Per tale motivo si chiede a codesto spettabile Assessore Regionale di accogliere la presente  richiesta tesa ad ottenere in primo luogo, un sopralluogo congiunto di tutte le “aree interessate’ con i tecnici degli uffici regionali (Dipartimento regionale Ambiente e Dipartimento Regionale Protezione Civile), successivamente predisporre/una mappatura degli edifici ricadenti nella zona B Grappelli, nonché la progettazione e realizzazione di infrastrutture necessarie a tutela della pubblica e privata incolumità”. 

Un bracciante agricolo di Palma di Montechiato, Francesco Bonsignore., 52 anni, è stato arrestato dai Carabinieri della locale Stazione, nella tarda mattinata di ieri, con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

 
Il palmese è stato posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Incidente autonomo, nella tarda serata di venerdì, lungo la S.S. 189 Agrigento-Palermo, nei pressi di contrada San Giusippuzzu. Protagonista del sinistro una giovane di Aragona, di 27 anni, che ha perso il controllo del mezzo e si è schiantata ripetutamente contro il guard rail.

Sul posto sono giunti gli uomini della Polizia Stradale di Agrigento, coordinati dal vice questore aggiunto Andrea Morreale, che hanno appurato immediatamente come la giovane conducente fosse ubriaca. Da qui è scattata una denuncia per la stessa che è stata deferita alla Procura della Repubblica di Agrigento per guida in stato di ebbrezza.

Un altra sparizione a Racalmuto. Dopo Giuseppe Alaimo, pensionato di 61 anni, di cui da settimane non si hanno più tracce, anche un’altro uomo, sempre racalmutese non da più notizie di sé da alcuni giorni.

Le ricerche hanno interessato il bosco di Sant’Antonio e hanno portato al ritrovamento dell’auto dell’ex impiegato della Forestale e il telefono.

Per oggi sono previste altre ricerche con tutto il dispositivo di forze dell’ordine e volontari impegnati per ritrovare il racalmutese.

Urne aperte dalle 7 alle 23 per rinnovare il Parlamento.

E’ in moto la macchina delle elezioni. Oggi, domenica 4 marzo 2018, oltre 46 milioni di italiani sono chiamati a votare per rinnovare il Parlamento. Si eleggono 618 deputati e 309 senatori più 18 parlamentari della circoscrizione estero. In Lazio e Lombardia è election day: qui si vota infatti anche per cambiare il consiglio regionale e il presidente della regione: tre dunque, in questo caso, le schede che saranno consegnate agli elettori: oltre a quella rosa per la Camera, e alla gialla per il Senato, ci sarà un’ulteriore scheda per la consultazione amministrativa. Ecco un riepilogo delle informazioni utili a capire come si vota e un programma di massima con gli orari e le tempistiche dello spoglio che dà un’idea di quando potermo conoscere i risultati.

ORARI – Si vota dalle 7 alle 23, solo e soltanto oggi, sia per le politiche che per le regionali. Chiuse le urne inizierà lo scrutinio delle schede per Camera e Senato. Lo spoglio delle schede regionali inizierà invece domani, lunedì 5 marzo, alle 14. 

Elezioni 4 marzo 2018,schede, orari e documenti

QUANDO SI CONOSCERANNO I RISULTATI. Politiche – Lo spoglio delle schede valide per le elezioni politiche inizierà immediatamente dopo la chiusura dei seggi, quindi subito dopo le 23. Si comincia con quelle del Senato per poi passare alle schede della Camera. Sempre alle 23 saranno diffusi i primi exit poll (sondaggi fatti fuori dal seggio, dopo il voto) e intention poll (sondaggi telefonici) che daranno una prima infarinatura dei risultati del voto. Le prime proiezioni (ovvero statistiche basate su dati reali)  – relative al Senato – sono annunciate intorno alla mezzanotte, mentre per quelle della Camera bisognerà aspettare le 2 di notte. Si saprà piuttosto presto l’esito delle sfide individuali nei collegi maggioritari. Piuttosto tardi quelle delle competizioni fra i partiti nella proporzionale. Nella giornata di lunedì, se non martedì, l’attribuzione definitiva dei seggi ai partiti delle due coalzioni, il centrodestra e il centrodestra, con il recupero a vantaggio delle forze alleate che avranno superato il 3% dei voti riportati dai loro alleati che invece la soglia non la avranno superata (essendo nazionale, il recupero non potrà avvenire fino a quando l’ultimo dei 61.552 seggi non avrà esaurito il suo lavoro). 

Elezioni 4 marzo 2018, il glossario di base

LO SPOGLIO IN TV – Exit poll e scrutinio saranno potranno essere seguiti in diretta tv. Su Rai1 appuntamento alle 22.45 circa con ‘Elezioni 2018 – Speciale Porta a porta’, in collaborazione con il TG1; subito dopo su Rai3, alle 22.55, partirà ‘Speciale TG3 – Elezioni Politiche’. Dalla mezzanotte e mezza, su Rai2, anche l’edizione di Tg2 Notte sarà dedicata ai risultati elettorali con uno speciale.

Sulle reti Mediaset andranno in onda speciali ed edizioni straordinarie: domani, il sistema integrato TgCom24 aprirà le danze alle ore 23 con i primi ‘in house poll’ . Dalle ore 23.30 fino al consolidamento dei risultati, in diretta su Canale 5 e in simulcast su Tgcom24, sarà in onda ‘Speciale Matrix Elezioni’ condotto da Nicola Porro. Su La7, l’appuntamento, dalle ore 22,30 di domenica, è con la consueta #maratonamentana, condotta dal direttore Enrico Mentana, che prenderà il via con gli exit poll, per proseguire con le proiezioni per il Senato e per la Camera. Infine, Sky TG24 proporrà ‘Italia 18′, a partire delle 22.30 di domenica per concludersi alle 24 di lunedì, con dati in tempo reale.

COSA SERVE PER VOTARE  – Per votare è necessario recarsi al proprio seggio, recando con sé un documento valido di identità e la propria tessera elettorale. Chi l’avesse smarrita potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che resteranno aperti anche oggi,per tutta la durata delle operazioni di voto. LA SCHEDA ELETTORALE – Ogni elettore riceverà per le politiche due schede, rosa per la Camera e gialla per il Senato. Su ciascuna sarà presente un tagliando antifrode, per impedire di sostituire la scheda originale con una già segnata. Il tagliando verrà verificato e tolto dopo il voto dal presidente del seggio: sarà lui – e non l’elettore – a inserire poi la scheda validata nell’urna. 

“Il tappeto di bancarelle che ricopre la zona di accesso al centro storico di Agrigento e che occupa lo spazio all’interno delle villette che si affacciano su Porta di Ponte rappresentano un’immagine che poco si attaglia al cuore di una città che ha lottato fino all’ultimo per ottenere il titolo di capitale della cultura nel 2020”.

Così si esprime il presidente di Confesercenti Sicilia , nonchè presidente nazionale di Assoturismo, Vittorio Messina. “Un immagine – aggiunge – che poco si concilia con l’accesso a quello che è stato sempre considerato il salotto buono della città con i suoi  negozi, bar e ristoranti. La sensazione che si ricava è quella di trovarsi davanti ad un suk dove igiene e decoro non trovano ospitalità. Non credo che tale scelta contribuisca a rendere più accattivante la città agli occhi dei turisti e degli stessi gruppi che vi soggiornano in occasione della festa del Mandorlo in Fiore. Pur riconoscendo il valore sociale del commercio ambulante che la nostra Associazione storicamente rappresenta – sottolinea ancora Vittorio Messina – pensiamo che questo non debba sopravanzare gli aspetti dell’igiene pubblica, della sicurezza e del decoro. L’esercizio di queste attività, deve svolgersi in luoghi adeguati, secondo precisi  criteri che siano soddisfacenti anche per i cittadini e i commercianti”.
“Purtroppo va registrato – conclude Vittorio Messina – anche attraverso questa scelta che non c’è alcuna attenzione verso il cuore della città e  che forse c’è la volontà di continuare a mortificare il centro storico, la via Atenea, i commercianti e i residenti”:

I Comuni spesso affidano il servizio di riscossione delle tasse a società esterne, magari nemmeno iscritte all’Albo di settore. E accade che a volte le società esterne, incassate le tasse, poi non le versino ai Comuni. Così è secondo la Procura della Corte dei Conti. E, secondo i magistrati contabili, anche in sei Comuni agrigentini, che si sono affidati a società esterne di riscossione, sono spariti i soldi delle tasse.

A Naro mancano all’appello 1.484.365 euro. Ad Aragona 231.194 euro. A Campobello di Licata 106.291 euro. A Ravanusa 169.681 euro. A Palma di Montechiaro 50.000 euro. E a Favara 640.012 euro. Complessivamente, in tutta Sicilia, in 56 Comuni, sono spariti 20 milioni e 560mila euro. Il Procuratore della Corte dei Conti, Gianluca Albo, sottolinea: “Ci sono stati affidamenti diretti e non ponderati che hanno esposto, ed espongono, i Comuni a gravi pregiudizi erariali”

Stamani, sabato 3 marzo, nel Palazzo di Città, visita del Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Giovanni Pellegrino, accompagnato dal Comandante della Compagnia di Canicattì, Cap. Mario Amengoni.

Ad accogliere i due ufficiali, il sindaco Ettore Di Ventura e gli assessori della sua Giunta.

Nel corso dell’incontro, dai toni cordiali, è stata assicurata massima e costante attenzione sul tema della sicurezza, anche in relazione ai recenti fatti criminali che hanno interessato la nostra Città.

Il 17 giugno del 2011, poco prima delle ore 22, accadde un incidente stradale lungo la statale 115, tra Licata e Gela, nei pressi del lido Bellia. Si scontrarono una Renault Clio e un Suv Bmw. A bordo della Renault, condotta da Angela Cammilleri, 28 anni, di Licata, gravemente ferita, sono morte le due figlie della donna, Chiara e Alessia Bruna, di 3 e 9 anni. Adesso il conducente del Suv Bmw è stato arrestato per scontare la condanna definitiva a 3 anni e 4 mesi di carcere per lesioni personali colpose aggravate e omicidio colposo. Si tratta di Angelo Vitali, 35 anni, di Licata, trasferito nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento.