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Presso la sede di Confcommercio|Imprese per l’Italia di Agrigento è possibile effettuare le visite mediche in ottemperanza al D. Lgs. 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, decreto che stabilisce l’obbligatorietà della sorveglianza sanitaria effettuata dal medico competente.

La prossima data utile per le visite è mercoledì 21 febbraio. A partire dalle 9 il medico del lavoro sarà disponibile presso la nostra sede per quanti vorranno effettuare la visita.

Si ricorda che è necessaria la prenotazione
Per maggiori informazioni e prenotazioni: 0922-22791 o agrigento@confcommercio.it.

Il 2017, secondo i dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, ha registrato un’anomalia pluviometrica e verrà ricordato per il record di siccità che lo ha caratterizzato. A partire dal mese di dicembre del 2016, si sono susseguiti mesi caratterizzati da scarse precipitazioni di oltre il 50% della media registrata negli stessi periodi degli anni passati. 

Nel 2017, quindi, si è registrato un record di siccità ed è stato l’anno meno piovoso dal 1800.

Fiumi, torrenti, sorgenti, invasi, dighe, bacini quasi a secco  per l’assenza di piogge. La Sicilia è sempre più stretta nella morsa della siccità. All’inizio di Febbraio 2018, l’Osservatorio delle acque della Regione Siciliana ha diramato il bollettino sul livello degli invasi dell’isola: al 31 gennaio sono presenti in tutto 177,8 milioni di metri cubi d’acqua, contro una capacità d’invaso da 830,1 milioni di metri cubi.

I 23 laghi artificiali ad uso irriguo, presentano un deficit di 6,36 milioni di metri cubi d’acqua in meno. La situazione dei bacini idrici della Sicilia è tanto più grave se raffrontata ad un anno fa: il 31 gennaio 2017 nei 23 laghi siciliani vi erano ben 237,73 milioni di metri cubi d’acqua, ben il 25% in più rispetto a quella registrata appena ieri dall’Osservatorio acque della Regione Siciliana.

Ma non è tutta colpa della scarsità di piogge! Dissalatori guasti, dighe semi abbandonate, manutenzione dei condotti idrici mai fatte, reti colabrodo fanno da sfondo a questo scenario in Sicilia. E se Palermo si prepara al piano di emergenza predisposto dall’Amap, l’azienda pubblica per la gestione dell’acqua, che prevede  la distribuzione dell’acqua in turni di erogazione, i cittadini di Agrigento e Caltanissetta, da più di un decennio, ricorrono a cisterne e bidoni per l’approvvigionamento idrico.

Situazione idrica disastrosa: un’isola circondata dal mare che soffre la sete!

E’ prevista oggi, la convocazione del Consiglio dei Ministri, richiesta da contatti ed incontri avvenuti nei giorni scorsi,  che nominerà il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci  commissario straordinario per l’emergenza idrica. Il Presidente sarebbe affiancato, nella gestione delle due gravi emergenze, da due coordinatori che dovrebbero essere l’attuale prefetto di Palermo, Antonella De Miro e l’ex prefetto di Catania, Alberto Di Napoli, che è stato anche più volte commissario straordinario per diversi tipi di emergenze ambientali.

Musumeci da commissario avrebbe poteri speciali per affrontare le emergenze. Avrebbe la  possibilità di derogare ai  tempi lunghi degli iter amministrativi per realizzare alcuni appalti che permetteranno di aumentare le scorte ed evitare il razionamento dell’acqua.

“Bisogna attivare le sorgenti disponibili e non ancora canalizzate in rete, aveva spiegato  Nello Musumeci qualche giorno fa.  Penso alla fonte di Scillato, capace di 1000 litri al secondo ma che oggi è limitata a 400 al secondo per via di una frana che ha danneggiato le condotte. Stiamo avviando una ricognizione di tutti i pozzi privati . Sappiamo che ci sono anche pozzi di privati vicini ad ambienti mafiosi. Ho chiesto un elenco di tutti i pozzi all’Amap. Poi inizieremo a requisirli. Nel lungo periodo la soluzione è però legata alla realizzazione di impianti: servono i dissalatori”.

Nonostante, il meteo ha annunciato precipitazioni copiose in questi giorni in Sicilia, queste non potranno  sopperire alla grave emergenza idrica dell’isola!

È stato approvato dalla Giunta Comunale il Programma Triennale delle Opere Pubbliche anni 2018-2020.

La lettura dei lavori inseriti nell’elenco annuale 2018, lavori che si prevede di avviare entro l’anno, ci restituisce la misura del lavoro svolto in questi anni.

L’elenco si arricchisce infatti degli interventi inseriti nel progetto Girgenti, che quest’anno, dopo la recente firma della convenzione, potranno diventare cantieri: la riqualificazione della via Duomo e traverse, delle vie Saponara, Santa Maria dei Greci, salita Sant’ Antonio , via Serroy e via Santa Sofia, area compresa tra Palazzo Tommasi e via Atenea, terminal bus in piazzale Rosselli.
Gli interventi relativi a lavori del progetto Girgenti ammontano a più di 10 milioni di euro, oltre agli altri interventi (bike-sharing, servizi di pianificazione, contributi per la riqualificazione dei prospetti) che compongono il programma.

A questi interventi si aggiunge l’intervento relativo alla riqualificazione di piazza della Concordia a Villaseta, finanziato a valere sul bando “Periferie 2015”, per un importo di circa due milioni di euro.

Altro intervento in avvio nell’anno è quello relativo al consolidamento e recupero della cisterna-ipogeo retrostante la parete muraria di via Crispi, da realizzarsi nell’ambito del riutilizzo delle economie dei lavori del muro, per un importo di circa 191 mila euro.

Un’ulteriore opera, a valere su fondi dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture, riguarda “interventi di riqualificazione da eseguirsi lungo il viale delle Dune e traverse annesse (per una migliore fruizione turistica)”, per il quale è in corso l’ottenimento dei pareri e autorizzazioni di legge. Il costo previsto per il primo stralcio è pari a 559.500,00 euro.

Sono presenti altresì due interventi afferenti alla messa in sicurezza del quadrivio Spinasanta, aree limitrofe e viabilità, (realizzazione rotatoria e area limitrofa al parcheggio e completamento sistemazione via Basile) a valere sui fondi della convenzione attuativa tra ANAS e il comune di Agrigento, relative ai lavori di adeguamento della SS 640, che parimenti prenderanno avvio quest’anno, per complessivi 2,4 milioni di euro.

L’elenco annuale include anche l’intervento per la realizzazione del “Programma integrato per il recupero e la riqualificazione della città” per un importo complessivo di 11.791.200,00 euro.

Sono altresì in elenco, per l’avvio entro l’anno, l’intervento di messa in sicurezza d’emergenza della discarica RSU di contrada Consolida, per un importo di 344 mila euro, il progetto per la realizzazione di nuovi vani all’interno del Tribunale (270 mila euro) e i lavori di consolidamento degli ipogei, per un importo di 2 milioni e 311 mila euro.

A seguito dell’arresto del sindaco Santino Sabella nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Montagna”, che ha scoperto presunti rapporti tra il primo cittadino e colui che sembra essere il boss del piccolo paese di montagna, Giuseppe Nugara, i consiglieri e gli assessori hanno deciso di dimettersi facendo decadere il consiglio. Adesso si attende la nomina di un commissario straordinario.

 
 

 

 

Grande soddisfazione per il Parco della Valle dei Templi e per la città di Agrigento che continua a mietere successi e riconoscimenti sempre più importanti da tutto il mondo.

È di oggi la comunicazione ufficiale che il Mandorlo in fiore 2018 è stato insignito del Patrocinio dell’Unione Europea che, nel celebrare l’anno della cultura proprio nel 2018, ritiene il 73° Mandorlo in Fiore parte del mosaico di espressione e rilancio della Cultura, evidenziando il ruolo di promozione di un sentimento condiviso di identità, che contribuisce alla costruzione del futuro stesso dell’Europa . Scopo dell’anno europeo della cultura è sensibilizzare all’importanza sociale ed economica del patrimonio culturale. L’Europa ci invita dunque a lanciare il comune slogan che identifica il suo progetto e il nostro, da oggi comuni e vicini: “Quando il passato incontra il futuro” .

“CITTÁ METROPOLITANE E LIBERI CONSORZI, UN INCONTRO A VILLA NISCEMI
IL PRESIDENTE ORLANDO: “NELLA LEGGE DI BILANCIO 2018 BISOGNA TROVARE SOLUZIONI CONTRO LA CRISI FINANZIARIA DEGLI ENTI INTERMEDI”

Problematiche normative e crisi finanziaria degli enti intermedi: questi i temi affrontati durante l’incontro svoltosi oggi pomeriggio a Villa Niscemi, che, organizzato dall’AnciSicilia, ha visto la partecipazione dei segretari generali e dei ragionieri generali delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi, di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, e di Bernadette Grasso, assessore regionale alle Autonomie locali
Durante l’incontro l’AnciSicilia ha presentato un documento, poi approvato integralmente dai partecipanti, in cui ha evidenziato:
• la crisi degli Enti di Area Vasta è una crisi di sistema e che va affrontata nel confronto istituzionale tra Regione e Enti locali;
• la mancata attuazione di una compiuta riforma regionale ha prodotto la condizione di perdurante sofferenza finanziaria;
• non è stata data concreta attuazione alle norme previste dalla L. 190/2014 in materia di personale;
• tale situazione è stata evidenziata al Ministro dell’interno, on. Marco Minniti, in una nota congiunta a firma del Coordinatore delle Città Metropolitane e del Presidente dell’Anci nella quale veniva evidenziato che la gravissima difficoltà in cui versano gli enti intermedi è stata determinata dal fatto che, pur avendo subito integralmente i tagli degli scorsi anni, sono stati esclusi dal riparto dei contributi correnti nazionali e non hanno beneficiato del trasferimento da parte della Regione di adeguate risorse compensative, nonostante gli accordi via via intervenuti in tal senso.
L’Associazione dei comuni siciliani ha, quindi, espresso, fortissima preoccupazione in merito a:
• la concreta prospettiva di chiudere i rendiconti 2017 in disavanzo;
• l’impossibilità di approvare il bilancio 2018/2020;
• l’impossibilità, da parte della Città Metropolitana di Catania di approvare il bilancio 2017;
• l’impossibilità di svolgere i servizi sulle scuole secondarie e sulle strade provinciali;
• l’impossibilità, in assenza degli strumenti finanziari, di realizzare gli investimenti di cui sono destinatarie sia per strada che per scuole.

“Alla luce di quanto evidenziato – hanno concluso il presidente Orlando e il segretario generale Alvano – abbiamo deciso di chiedere al Governo regionale di individuare, in sede di legge di bilancio 2018, soluzioni strutturali che consentano di superare le cause di tale crisi finanziaria attraverso la neutralizzazione del contributo alla finanza pubblica e l’attuazione della legge regionale 15/2015”

Scatta la protesta degli impiantisti di Confartigianato:
A rischio i controlli sulle caldaie e tempi lunghi anche le certificazioni energetiche

Sabato prossimo, 10 febbraio, scatta la protesta delle imprese siciliane per la sospensione del catasto energetico, il portale “Sì Energia”, della Regione. Un click day contro la chiusura del catasto. Una protesta digitale per fare sì che l’assessorato regionale all’Energia, il lunedì successivo, il 12 febbraio, trovi la casella postale elettronica certificata intasata di mail.
L’iniziativa era stata annunciata nei giorni scorsi dalla categoria degli Impiantisti termoidraulici, che avevano chiesto un incontro al presidente della Regione, Nello Musumeci, attualmente assessore pro tempore all’Energia. Il portale da oltre tre mesi è fermo creando disagi agli impiantisti in regola che operano nelle nove province ma anche a tutta la cittadinanza che si appresta ad acquistare un immobile. Sul portale, infatti, venivano caricati tutti i dati delle manutenzioni effettuate sulle caldaie di enti pubblici ma anche di privati, oltre ai dati energetici degli appartamenti, indispensabili per il rilascio delle attestazioni di prestazioni energetiche, senza le quali si bloccano gli atti di compravendita.
Con il catasto funzionante si aveva un monitoraggio sullo stato degli impianti, riducendo così sia gli incidenti che le emissioni in atmosfera.
“Il 12 febbraio – annunciano da Confartigianato –, all’apertura degli uffici, la casella pec dell’assessorato sarà intasata dalla protesta in massa degli impiantisti siciliani a cui si dovrà necessariamente rispondere”.
Gli impiantisti possono richiedere il format da inviare in assessorato (all’indirizzo dipartimento.energia@certmail.regione.sicilia.it), direttamente agli uffici di Confartigianato Sicilia, telefonando al numero 091.611.89.15, o via mail all’indirizzo natale.ferla@confartigianatosicilia.it.

Giorno 07 febbraio 2018 il Sinalp Sicilia, rappresentato dal suo Segretario Regionale Dr. Andrea Monteleone, dal Seg. Naz. del comparto forestali Matteo Cannella e dal componente della Direzione Regionale Dr. Gaetano Giordano assieme ad altre sigle sindacali, è stato convocato dall’Assessore al Territorio e ambiente On. Toto Cordaro per un confronto sull’imminente Campagna Antincendio A.I.B. 2018.
Il Sinalp ha preso atto della disponibilità, evidenziata dall’Assessore, di 9 milioni di euro individuati nell’esercizio provvisorio che possono essere utilizzati per l’avvio della campagna antincendio.
Ringrazia l’Assessore per essere riuscito a far dedicare questa importante cifra all’antincendio che sarà utilissima per dare il via alla campagna antincendi almeno un mese prima della data ufficiale e cioè a partire dal 15 maggio visto che la Sicilia già in quel periodo ha condizioni climatiche idonee a dare il via agli incendi che ogni anno distruggono i nostri boschi con enormi danni sociali, economici e ambientali.
E’ giusto ricordare che lo scorso anno, con 25.071 ettari boschivi distrutti dal fuoco e con roghi in quasi tutte le province la Sicilia è stata la regione più danneggiata d’Italia. I Siciliani posseggono un patrimonio boschivo unico al mondo che copre attualmente circa il 34% della superficie territoriale regionale.
Dai dati forniti dalla Protezione Civile risulta che negli ultimi 30 anni sia andato perso circa il 12% del patrimonio forestale con inestimabili danni agli ecosistemi colpiti ed effetti nefasti sulla già precaria tenuta idrogeologica del territorio e sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici. Tutto ciò si traduce in un enorme danno economico per l’intera collettività in termini di ricostruzione del territorio devastato da eventi climatici e tutela dell’incolumità dei cittadini colpiti dalle calamità.
Ogni anno a partire dal mese di maggio assistiamo al propagarsi degli incendi come dimostrano le tabelle sull’andamento storico della Protezione Civile e contestualmente assistiamo al balletto tragico e disgraziato della politica che continua a vivere su un altro pianeta rimpallandosi le responsabilità e le colpe sulla mancata attuazione in tempo utile del servizio antincendio. Per correggere tutto ciò, il Sinalp invita l’Assessore Cordaro, che è riuscito a far stornare dal bilancio provvisorio 9 milioni da destinare all’A.I.B. a far partire la programmazione antincendio almeno un mese prima rispetto alla data regolamentare del 15 giugno. Questo importante anticipo farà risparmiare nei fatti oltre 400 milioni di euro di costi, dati dell’Accademia Nazionale di Scienze Forestali, per il ripristino della superficie boschiva distrutta, per combattere la conseguenziale desertificazione del territorio, per la difesa ed il ripristino delle infrastrutture danneggiate o distrutte dagli incendi e per gestire i danni subiti dalla popolazione presente nel territorio interessato.
Iniziare il 15 maggio inoltre permetterebbe al Servizio Antincendio di poter programmare in tempo la gestione della dotazione dei mezzi e degli strumenti necessari per combattere in sicurezza un incendio senza dover rischiare la vita dei nostri lavoratori forestali che spesso in questi ultimi anni sono stati mandati a combattere gli incendi solo con una scopa o uno straccio. Permetterebbe una migliore programmazione delle squadre antincendio utilizzando sia i lavoratori 101isti che i 78isti.
Il Sinalp ringrazia e prende atto della piena disponibilità dimostrata dall’Assessore On. Cordaro alla ricerca di una soluzione organica e concreta del problema dando un netto segnale di discontinuità rispetto alle passate gestioni.

 

 

 

Ancora roghi e auto bruciate nell’agrigentino. Nello specifico a Porto Empedocle è stata distrutta la Smart di un disoccupato di 29 anni del luogo. In questo caso le fiamme si sono propagate rapidamente e hanno semidistrutto un’altra vettura parcheggiata nelle vicinanze, una Fiat Punto. Sul posto, in via Aldo Moro, sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio e gli agenti del Commissariato Frontiera che hanno avviato le indagini.

Non sono state trovate tracce di liquido infiammabile ma la pista dolosa non è affatto scartata dagli investigatori che lavorano nel massimo riserbo.

 

Oggi ad Agrigento,alle ore 17.00 in Piazza Ugo La Malfa,sarà inaugurato il comitato elettorale di Calogero Pisano,candidato della coalizione del centrodestra (Forza Italia,Lega,Fratelli d’Italia,Noi con l’Italia),nel collegio uninominale alla camera di Agrigento.
Una campagna elettorale,dichiara Calogero Pisano,che prende forma e entusiasmo tra i giovani,i simpatizzanti e la coalizione di centrodestra che dimostra l’interesse e la voglia di riportare il nostro territorio protagonista di un’azione politica finalmente incisiva e inclusiva per realizzare un progetto politico e di governo indirizzato alle vere esigenze dei cittadini.E soprattutto a un rilancio economico dopo lo sfascio politico romano che i cittadini lamentano per mancanza di filtri tra Roma e i territori. Infatti purtroppo finora il popolo agrigentino è stato abbandonato al proprio destino,in mancanza di lavoro e occupazione dei giovani che sono stati costretti ad emigrare e cercare lavoro fuori dalla Sicilia.La mia candidatura voluta da tutto il centrodestra in questo collegio uninominale si pone come punto di cambiamento e di riferimento per dare ai giovani possibilità di interfacciarsi con un politico giovane,sensibile e aperto al dialogo.