Il Sindacato Confael, afferma Manlio Cardella Segretario Generale, ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della SRR addetti presso il Comune di Naro al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti
, perchè da ieri sfrattati dal cantiere in cui hanno sinora avuto sede e trasferiti nell’ inusuale sito del Campo sportivo di Naro.
La Confael non ci stà. I lavoratori eletti nella qualità di RSU Giuseppe Piazza e di RLS –Rappresentante della Sicurezza Vincenzo Riccobene contestano che, a farne le spese delle ampie falle del sistema di governo della gestione dei rifiuti, siano ancora una volta gli operatori ecologici dipendenti della SRR ATO4AGEST. Detta società, continuano Piazza e Riccobene, conferma di non essere mai entrata a pieno regime, apparendo in balia degli umori dei comuni riunitisi in maniera in ARO e delle imprese che in essi operano.
Cio’ che è successo al Comune di Naro, continua Manlio Cardella, conferma la grave confusione di competenze e responsabilità diluite tra ARO, SRR, DEDALO AMBIENTE in liquidazione ed in gestione commissariale. Tale stato confusionale si registra in tutti i comuni: Canicatti, Camastra, Campobello di Licata, Palma di Montechiaro, Licata, Ravanusa.
La proprietà del sito del Comune di Naro nel quale si trovava ubicato il cantiere adibito al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani, ha eseguito un provvedimento di sfratto, causa il mancato pagamento dell’affitto dei locali e del terreno, da parte della ex Dedalo Ambiente in liquidazione, rappresentata dal Commissario Straordinario Dott. Salvatore Gueli. A seguito di ciò, da ieri gli operatori ecologici e i relativi automezzi da ieri si trovano allocati dal Comune di Naro, all’aperto ed all’addiaccio, nell’area di pertinenza del Campo Sportivo.
La tutela della salute dei lavoratori, affermano Piazza(RSU) e Riccobene (RLS), parte dalla salubrità e da idonee condizioni dell’ambiente di lavoro. Si evidenziano in questa vicenda palesi e gravi inadempienze della SRR ATO4AGEST, nella qualità di datore di lavoro dei lavoratori del cantiere di Naro.
Tali gravi inadempienze della SRR, continua Manlio Cardella, ovviamente affiorano in concorso con la Dedalo Ambiente in liquidazione-gestione commissariale – quale titolare del contratto di affitto dell’area interessata dal provvedimento di sfratto – nonché con il Sindaco del Comune di Naro, in ordine alla mancata preventiva valutazione dei requisiti logistici e di idoneità igienico sanitaria e sicurezza del sito alternativo (locali, spogliatoio, servizi igienico-sanitari, bacheca informativa, parcheggio automezzi ed auto ad uso dei lavoratori) .
A ciò si aggiunge, riprendono Piazza(RSU) e Riccobene (RLS), l’urgenza di dotare tutti lavoratori dei cantieri della SRR, di adeguati ed idonei dispositivi di protezione individuale nonché di provvedere all’ erogazione di corsi di informazione e formazione sia agli Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione che a tutte le maestranze.
Ai sensi del decreto legislativo n.81\09, ricorda Cardella, i posti di lavoro e di passaggio ed i luoghi di lavoro esterni devono essere, idonei all’esercizio dell’attività lavorativa. La circolazione dei pedoni e dei veicoli deve avvenire in modo sicuro. Deve essere prevista un’ adeguata illuminazione artificiale del cantiere dove sono ubicati mezzi ed attrezzature. La struttura dei posti di lavoro, anche se provvisoria, deve proteggere per quanto possibile sia lavoratori dagli agenti atmosferici nonché i rispettivi mezzi di lavoro.
Da questa vicenda conclude Cardella, riparte l’attenzione del sindacato sulle precarie condizioni di lavoro, di prevenzione, sicurezza e salubrità esistenti in atto in tutti cantieri della SRR ATO4AGEST. Abbiamo informato la Direzione Territoriale del Lavoro ed il NIL- Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro.
E’ stato proclamato lo stato di agitazione e richiesto al Prefetto Dott. Dario Caputo la convocazione della SRR, del comune di Naro e della Dedalo Ambiente in liquidazione in gestione Commissariale.