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Il giudice monocratico del Tribunale di Caltanissetta, Valentina Amenta, ha condannato S.D.R., 59 anni, di Palma di Montechiaro, per un’accusa di truffa.

L’uomo avrebbe offerto posti di lavoro e chiesto soldi per un’attività di formazione della figura di guardia giurata.

 

La Procura aveva chiesto il palmese, che era sparito dopo aver avuto soldi da undici persone, una condanna a 1 anno e 4 mesi.

 

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha ricevuto in visita di cortesia a Palazzo d’Orleans, a Palermo, il prefetto di Agrigento, Dario Caputo.

L’incontro, si legge in una nota, “e’ servito, nell’ottica di un leale rapporto di collaborazione tra Stato e Regione, a fare il punto sulla situazione nella Provincia di Agrigento e in particolare per le tematiche relative alla viabilita’, al Consorzio universitario, al turismo e allo sviluppo economico”.

“Dopo avere gia’ ricevuto nelle scorse settimane gli altri prefetti dell’Isola – afferma il governatore – ho ritenuto importante ascoltare anche il neo prefetto Caputo.

Serve un rapporto nuovo, intenso e leale tra la Regione e le articolazioni dello Stato sul territorio siciliano e per questo motivo seguiranno altri incontri, anche su tavoli tematici, nelle singole sedi prefettizie”.

Felice Motalbano, 59 anni, di Menfi, finito in manette nel giugno dello scorso anno a seguito dell’operazione “Scorpion Fish” contro l’immigrazione clandestina, ha patteggiato la pena.
Il  gup del Tribunale di Palermo, Annalisa Tesoriere, ha inflitto 3 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione all’uomo.

Patteggiamento anche per un altro dei coinvolti nell’inchiesta, Nabil Ben Ahmed, 38 anni, nativo della Tunisia, a cui il giudice ha inflitto 3 anni e 4 mesi.

Un terzo coinvolto, il menfitano, Pietro Bono, di 64 anni, invece ha scelto di essere giudicato col rito abbreviato.

 

Incidente stradale, nella tarda serata di giovedì scorso, in via Panoramica dei Templi, dove un giovane di Agrigento, di 23 anni, ha perso il controllo del mezzo sul quale viaggiava, una Smart, e si è schiantato contro la vettura di servizio di un istituto di vigilanza

Nell’impatto sia il ragazzo che il metronotte che era all’interno dell’altra macchina, una Fiat Panda, sono rimasti feriti lievemente.

Lo scontro si è verificato proprio davanti il locale La Promenade e ha richiesto l’intervento degli uomini del 118 che hanno trasportato in ambulanza i due malcapitati in ospedale.

Per loro, fortunatamente solo lievi ferite. Nessuno dei due è in pericolo di vita.

 

Decise una trasfusione di sangue per una paziente che come testimone di Geova era invece contraria per motivi religiosi: per questo un medico dell’ospedale di Termini Imerese (Pa) è stato condannato per violenza privata. Altri tre medici, che avevano partecipato in vari momenti all’intervento, sono stati assolti. L’unico a essere condannato a un mese di reclusione con i benefici della condizionale e della non menzione è il dottor Giovanni Spinnato, primario di chirurgia, il quale dovrà pagare alla paziente una provvisionale di 10 mila euro e altri 5 mila euro per spese di giudizio. Spinnato è stato assolto dall’accusa di aborto colposo: la trasfusione era stata decisa dopo che la paziente aveva perso il feto ma per cause naturali. Gli altri tre medici assolti sono Carmelo La Rosa, Michele Terranova e Vincenzo Pio Falzone.
    Spinnato ha sempre sostenuto di avere forzato la trasfusione perché riteneva che la donna fosse in pericolo di vita. La sentenza è del giudice monocratico Sabina Raimondo.

Subito dopo le scorse elezioni Regionali, Francesco Paolo Busalacchi ha proposto un ricorso elettorale innanzi al Tar Sicilia per l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana. E’ intervenuto, in opposizione a Busalacchi, l’ex deputato regionale Vincenzo Giambrone, rappresentato e difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, eccependo la non ricevibilità del ricorso perchè depositato fuori termine, nonchè la non ammissibilità dello stesso ricorso sotto molteplici profili, per mancata produzione del certificato di iscrizione nelle liste elettorali del ricorrente, nonchè per mancata notifica del ricorso all’Assemblea Regionale Siciliana e alla Presidenza della Regione Siciliana. Il Tar Sicilia Palermo, condividendo le eccezioni formulate dagli avvocati Rubino e Impiduglia, ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto da Busalacchi.

Udienza, ieri in tribunale, relativa alla vicenda del Borgo della Scala dei Turchi, il cosiddetto “Villaggio dei Vip”, il complesso di villette finite sotto sequestro, quattro anni fa, perché, secondo la Procura della Repubblica, presenterebbero, nella costruzione, alcune irregolarità.

 Secondo la Pandolfi: “Il piano di lottizzazione era illegittimo e la perizia del tribubale che ci dice il contrario non va presa in considerazione anche perché uno dei tecnici del collegio, in qualità di componente del Consiglio regionale per l’urbanistica, si era espresso dando un parere opposto”.

Tra gli indagati della vicenda il direttore dei lavori Giovanni Francesco Barraco, 57 anni, e un dirigente della Soprintendenza ai Beni Culturali Antonino Terrana, 60 anni.

A chiedere il giudizio abbreviato anche Gaetano Caristia, 72 anni, presidente della Co.Ma.Er.,  e Sebastiano Comparato, 83 anni, legale rappresentante e socio maggioritario della stessa società.

Tutti gli altri non hanno chiesto riti alternativi.

Banco Bpm chiudera’ 23 filiali in Sicilia entro il 30 giugno prossimo, saranno 312 su tutto il territorio nazionale.

La comunicazione ai sindacati e’ stata inviata ieri, scrive La Sicilia, sottolineando che si tratta della prima tranche delle 600 soppressioni previste dal piano industriale dell’istituto entro l’anno. In Sicilia, la banca conta 85 filiali.

 

Entro giugno ne chiuderanno 10 in provincia di Catania, 4 a Palermo, 4 a Messina, 2 a Trapani, 2 nel Siracusano e 1 a Caltanissetta. Coinvolti 70 dipendenti di cui non e’ ancora stata comunicata la sorte, denunciano i sindacati.

Banco Bpm ha di recente sottoscritto un accordo con i sindacati per sperimentare un nuovo modello organizzativo e di rete che consenta di ridurre gli effetti dei tagli, ricorrendo anche al “lavoro da casa” e aumentando le misure di welfare.

Il sindaco Firetto dopo la visita dell a giornalista Petix 

A sorpresa è arrivata a trovarmi oggi (ieri, n.d.r.) pomeriggio in Comune, Stefania Petyx del Tg satirico “Striscia la notizia”che, con tanto di soprabito e stivali gialli e il suo inseparabile #bassotto, mi ha posto alcune domande in ordine al tema del quartiere di Favara Ovest e delle sue molteplici criticità.

Ho spiegato all’inviata di “Striscia” che le criticità troveranno radicale soluzione nella definitiva regolarizzazione dei confini tra le due città approvati alla vigilia di Pasqua dal nostro Consiglio Comunale e che il pregresso dovrà trovare definizione in un rapporto convenzionale tra le due Municipalità”.