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Si sta diffondendo nei comuni della provincia e negli ARO più pericolosa epidemia, quella di non pagare le spettanze agli operatori ecologici di buona parte della provincia.
Ha colpito anche il Comune di Agrigento. Sono ancora in attesa dello stipendio del mese di Dicembre 2017 gli operatori ecologici. Sono molti i lavoratori del RTI ISEDA-SAP SEA interessati da gravi difficoltà economiche. Alcuni dei quali, tra l’altro, per persistente morosità al piano di rientro mensile, concordato con lo IACP, si trovano a rischio di perdere il diritto alla casa popolare. Molti sono inoltre i lavoratori impossibilitati a raggiungere il posto di lavoro.

La Confael ha sollecitato la RTI a farsi carico sia di assicurare un acconto anche minimo ai lavoratori effettivamente bisognosi, sia di assegnare i lavoratori alla sede di Agrigento facilmente raggiungibile anche con il mezzo pubblico.La grave situazione lasciata nel settore dall’ex assessore Fontana, necessita che il nuovo Assessore all’Ecologia Nello Hamel apra rapidamente una fase di dialogo con il sindacato, tutte le sigle, oltre che con le associazioni dei consumatori.

La raccolta differenziata, porta a porta, necessita di un numero adeguato di lavoratori, che considerati in esubero dall’ex assessore Fontana, contro il motivato parere solo del sindacato Confael, sono stati dirottati con evidenti disagi presso altri comuni della provincia. Sulla ratio di tale provvedimento attuato proprio nella fase di avvio della differenziata stendiamo un velo pietoso.

L’ ex assessore Fontana non amava dialogare con i sindacati come la Confael, che ha dimostrato di non limitarsi ad ascoltare passivamente i suoi soliloqui. I cittadini tutti, sono disorientati da questo atteggiamento ondivago si qui tenuto dall’amministrazione comunale. Occorre assicurare certezze al cittadino, che paga pesantemente raccolta e conferimento in discarica, ma soprattutto rendere agibile, efficace, efficiente il nuovo sistema di raccolta differenziata, facendolo precedere da un coinvolgimento delle associazioni dei consumatori, degli amministratori di condominio, delle parrocchie però in maniera diffusa. In ultimo, dopo ciò a cui abbiamo assistito nel Trasporto Pubblico Urbano dove vige poca trasparenza di rapporti contrattuali e sindacali, nel servizio idrico, nella raccolta e conferimento dei rifiuti, non è più procrastinabile la istituzione della Consulta per i Servizi di Pubblica Utilità. Non saranno d’accordo le imprese? Ma migliaia di cittadini apprezzerebbero questo gesto di trasparenza.

 

Lillo Pisano commenta a caldo la sua candidatura nel collegio uninominale alla camera di Agrigento e la sua candidatura nella lista di Fratelli d’Italia al proporzionale nel collegio Mazara, Agrigento e Caltanissetta.

“Sono emozionato ma allo stesso tempo determinatissimo per la grande occasione che mi ha dato il mio partito,Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni e la coalizione tutta di centrodestra, per avermi scelto in questa competizione elettorale che comunque segnerà le sorti del Paese dopo cinque anni di governo che hanno deluso tutti.

Adesso è il momento di dare una spinta forte al territorio partendo da una stagione nuova che vede la coalizione di centrodestra in pole position per potere dare un governo e una guida al Paese.

Per un ragazzo come me di 36 anni che da venti anni si spende nel partito con passione,lealtà coerenza è un riconoscimento che apre una luce in tanti giovani che si affacciano alla politica con diffidenza e con scarso entusiasmo.

Io vedo tra i miei coetanei tanta voglia di sostenere il progetto del centrodestra e la mia candidatura, non ho visto mugugni, anzi rappresento la voglia di un vero cambiamento allo status quo, che parta dalle esigenze del territorio e delle opportunità lavorative e di sviluppo che si devono creare affinchè i giovani possono realizzarsi in una Sicilia che ha voglia di risposte.Annuncio subito che batterò il collegio palmo a palmo per confrontarmi con tutti gli elettori con la certezza di non deludere nessuno e portare il centrodestra alla vittoria.”

 

Si è svolta ieri mattina, 29 Gennaio, nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Sciacca la conferenza stampa dal titolo “Beach Litter“. L’evento ricade all’interno del progetto di alternanza scuola-lavoro “Blue Working” che ha visto gli operatori di Marevivo Sicilia come tutor e che ha fatto conoscere agli studenti la figura dell’educatore ambientale, ma non solo. Buona parte del progetto, infatti, è stata dedicata al protocollo di campionamento “Beach litter” , ossia lo studio dei rifiuti marini spiaggiati in un tratto di costa, utilizzando la metodologia prevista dal protocollo OSPAR (2010) e dalle linee guida del gruppo tecnico della MSFD (Guidance on Monitoring of Marine Litter in EuropeanSeas – MSFD Technical Subgroup onMarine Litter 2013).

Lo scorso 22 Gennaio i ragazzi della IIIA e della VA del Liceo “Fermi”, accompagnati dai relativi tutor, hanno effettuato una raccolta dei rifiuti in un’area di 1500 m^2 della spiaggia di Capo San Marco, divisa in tre transetti delle dimensioni 100×5 metri. Sempre sul posto hanno poi proceduto alla suddivisione nelle varie tipologie per poi passare al conteggio ed alla pesatura delle stesse.
Nel giorno successivo, presso l’aula multimediale del Liceo Fermi, si è proceduto all’elaborazione statistica dei dati raccolti in spiaggia stilando successivamente una relazione dettagliata contenente i dati che descrivono lo stato di salute della nostra costa.

La conferenza stampa di stamattina, organizzata anch’essa dai ragazzi, è stata l’occasione per comunicare ufficialmente questi dati alla stampa, ai docenti, agli alunni delle altre classi ed alle autorità presenti.

Hanno rivolto dapprima il saluto ai presenti la preside del Liceo Scientifico “E. Fermi” Prof.ssa Diliberto, il Presidente di Marevivo Sicilia Fabio Galluzzo, il Sindaco di Sciacca Avv. Francesca Valenti, il Comandante del Circomare di Sciacca Sebastiano Sgroi ed il ricercatore del CNR IAMC di Mazara del Vallo Dott. Danilo Scannella.

Dopo i saluti iniziali la conferenza è entrata nel vivo passando la parola agli studenti Maria Ponzo, Salvatore Raia, Michela Monastero , Adriana Vetrano e Calogero Santoro che in rappresentanza delle loro classi hanno spiegato la tecnica di campionamento utilizzata ed ufficilizzato i seguenti dati:

Attraverso l’analisi di questi ultimi è stato calcolato il totale dei rifiuti raccolti nell’area censita che ammonta a 454.Il transetto con il numero più elevato di rifiuti è quello più distante dal mare.
Per quanto riguarda la composizione, la maggior parte dei rifiuti appartiene alla classe dei Polimeri artificiali con l’67,6%. Seguono le categorie Vetro/ceramiche con il 20,5% , Metallo con il 4,2%, Legno processato/lavorato con il 3,1% e a seguire gli altri.

In particolare i rifiuti più frequenti sono in ordine:1. Frammenti di ceramiche (15,6%)2. Pezzi di polistirolo da 2,5 a 50 cm (11,9%)3. Plastica da 2,5 a 50 cm (10,6%)4. Sacchetti di patatine, involucro dolciumi/caramelle (6,2%)5. Tappi di plastica (5,9%)6. Mozziconi di sigarette e filtri (5,7%)7. Bicchieri e coperchi di plastica (4,6%)

Il numero di rifiuti per m^2 che risulta essere di 0,3. Moltiplicando tale valore per l’area dell’intera spiaggia di Capo San Marco (51380 m^2) si ottiene una stima del numero di rifiuti spiaggiati nell’intera spiaggia. Quest’ultima ammonta a 15551 rifiuti, di cui 10515 appartenenti alla categoria dei polimeri artificiali.

Per quanto riguarda l’analisi fatta sul peso dei rifiuti spiaggiati, quelli più pesanti appartengono alla categoria dei polimeri artificiali (54,8%), seguono Vetro/ceramiche (29,5%) e tutti gli altri.
In particolare i rifiuti più pesanti sono:1. Imballaggi industriali, teli di plastica (20,9%)2. Bottiglie (inclusi pezzi) di vetro (17,7%)3. Bottiglie per bevande <=0,5l (13,2%) 4. Frammenti ceramiche >2,5 cm (10,6%)5. Plastica da 2,5 a 50 cm (7,3%)6. Legname trasformato (4,5%)7. Boe (4,3%)

Il peso di rifiuti per m^2 di spiaggia risulta essere di 18,196 gr, che moltiplicato per l’intera area della spiaggia di Capo San Marco dà il risultato di 934,910 kg in totale, di cui 512,018 kg di polimeri artificiali.

Facendo uno studio dei dati raccolti, si può ipotizzare che la maggior parte dei rifiuti spiaggiati provenga dalla frequentazione di tale tratto di spiaggia dalla popolazione stanziale e non. Questa spiaggia, infatti, risulta essere una delle preferite nel litorale saccense. I mozziconi di sigarette, cannucce e bicchieri in plastica, involucri vari confermano tale ipotesi. Altri materiali abbondanti in tale zona sono il materiale ceramico da costruzione ed il legno processato derivanti dalle abitazioni, gli stabilimenti e le opere in muratura che insistono a ridosso della spiaggia e che si sfaldano nel tempoLa restante parte dei rifiuti è dovuta allo spiaggiamento di plastica (soprattutto) che ormai è presente in quantità preoccupanti sia in terra che in mare, ma anche alla popolazione residenziale o transitoria che frequenta il litorale.

Tali dati sono stati confrontati con il precedente campionamento effettuato dalla VE la scorsa primavera sempre nello stesso tratto di costa ma in un’area meno antropizzata e che aveva dato risultati pressocchè simili ponendo però al primo posto tra i rifiuti più presenti i pezzi di polistirolo derivanti dalle attività produttive della zona.

Il confronto non ha interessato solamente i dati relativi ai due campionamenti di Sciacca ma anche quelli di un’altra grande città siciliana legata al mondo della pesca: Mazara del Vallo. Lì gli studenti dell’istituto IIS “Francesco Ferrara”, guidati dai ricercatori del CNR IAMC di Mazara del Vallo, hanno messo in atto il medesimo protocollo di campionamento nella spiaggia del SIC di Capo Feto, riguardando più sezioni contemporaneamente ed effettuando la stessa procedura in diverse stagioni.

Dal confronto con i dati di Mazara, riportati dal Dott. Scannella del CNR, è emerso verosimilmente che la densità di rifiuti nelle spiagge saccensi e quelle mazaresi è pressocchè uguale e si aggira intorno ai 0,25-0,30 rifiuti per m^2, dato inferiore rispetto ad altre zone della Sicilia poichè il nostro tratto di costa è soggetto a forti mareggiate e forti venti da SUD. Anche nella spiaggia di Capo Feto la stragrande maggioranza di rifiuti appartiene alla categoria dei polimeri artificiali, ossia delle plastiche.

Inoltre il Dott. Scannella ha potuto parlare dello studio effettuato dagli stessi studenti sul quantitativo di rifiuti prodotto dai componenti di un peschereccio durante una normale battuta di pesca , facendo notare come dal 2000 in poi il consumo di plastica sia aumentato esponenzialmente, ma si è parlato anche della ricerca di microplastiche nei contenuti stomacali di alcune specie ittiche facendone rilevare l’effettiva presenza.
Alla fine si è passati alle conclusioni da parte delle autorità presenti circa le misure da adottare per ridurre il carico di rifiuti in mare, come ad esempio l’apertura dell’isola ecologia nella zona portuale che il Comandante Sgroi ha assicurato che presto sarà realtà.

Grande soddisfazione per l’evento di oggi da parte del Presidente di Marevivo Sicilia, Fabio Galluzzo, che ha concluso invitando i ragazzi presenti a realizzare a breve un’operazione di sensibilizzazione contro l’abbandono di rifiuti nella spiaggetta antistante il lungomare dello stazzone, zona tristemente nota per il degrado causato da gente senza scrupoli.

Soddisfazione anche da parte della Preside, Prof.ssa Diliberto, per questo progetto che ha trasformato gli studenti del Liceo “Fermi” di Sciacca in giovani ricercatori, consentendo loro di acquisire sul campo nuove competenze professionali inerenti l’analisi e la classificazione scientifica; nello stesso tempo l’esperienza ha permesso di accrescere il loro livello di consapevolezza, responsabilità e rispetto nei confronti dell’ambiente naturale e conoscere le conseguenze anche di tipo economico provocate dalla mancanza di decoro delle aree pubbliche.

 

In questi ultimi anni stiamo subendo un’ondata di acquisizioni delle nostre aziende da colossi stranieri, così come di nostri marchi che spostano la produzione all’estero. L’invasione di prodotti stranieri a basso costo (e probabilmente anche di bassa qualità) sta facendo preferire quelli provenienti dai mercati esteri ai prodotti nazionali.

La legislatura europea spinge per eliminare ogni forma di “preferenza” forzando la mano sullo slogan dell’unità del vecchio continente, grazie alla libera circolazione delle merci nonchè alla libera concorrenza. Il metodo della standardizzazione contro l’unicità delle nostre eccellenze.

La politica nostrana tra l’altro non aiuta in questo senso, ponendo una tassazione imbarazzante ed un groviglio di leggi e burocrazia che farebbe spazientire chiunque, senza trascurare un supporto dei vari governi sicuramente insufficiente. 

Questi elementi, messi insieme, fanno lievitare di molto i costi di produzione che rendono ingiustificabile la differenza di prezzo dall’equivalente estero.

Come biasimare se i produttori, che hanno reso grande il Made in Italy, abbiano sempre più la spinta verso l’acquisto di materia prima straniera? D’altra parte costa molto meno e se il prodotto finito non necessita di un particolare livello qualitativo, allora perchè spendere di più?

Detto questo, lentamente ed inesorabilmente, si sta procedendo in questa direzione, si sta sempre di più acquistando materia prima e semilavorato straniero per una ragione di contenimento dei costi, anche per rendere più vendibile il prodotto finito sia in Italia che all’estero; la concorrenza non sta ad aspettare noi, così come non tutti sanno capire la differenza tra un prodotto totalmente italiano ed uno che non lo è. 

Bisogna informare e stimolare la popolazione al consumo di prodotti Made in italy al 100% così da trovare sbocco ai prodotti delle nostre aziende, creare eventi pubblici con la popolazione locale, creare opportunità di contatti tra aziende e consumatori, pianificando lo sviluppo con tutti gli agenti sociali, economici e culturali. Insomma creare Rete!

“Quanto detto afferma Gianluca Micalizzi presidente nazionale di Feditalimprese, non è così lontano dalla realtà, sicuramente non sarà per tutti i produttori così, ma certamente questa tendenza, non può che penalizzare il nostro mercato interno e di conseguenza le aziende che tanto inneggiano al Made in Italy in realtà diventeranno solo dei “trasformatori”, il nostro stupendo mercato che in altri paesi nel mondo ci invidiano, potrebbe diventare un mercato “vuoto”, un’etichetta di soli trasformatori che useranno questo nome per dare un “plus” al loro cliente, ma in realtà l’ingrediente con cui è stato prodotto sarà di provenienza estera. Il settore agricolo può fare da traino per il rilancio dell’intero sistema del Paese, ma deve essere sostenuto e agevolato nel suo compito operando sia sul fronte della lotta alla contraffazione, che della tutela al 100 % del Made in Italy”

C’è bisogno di maggiore chiarezza con indicazioni ben visibili che supportino i prodotti realmente made in italy, incentivi, certificazioni e controlli sulle aziende che dichiarano 100% ITALIANO. Il consumo di prodotti nostrani avrebbe molti benefici, dalla crescita delle produzioni locali, al problema occupazionale, chiudendo il cerchio di Produzione-Lavoro-Reddito-Consumi-Entrate Fiscali, che potrebbe portare alla stabilità economica e al progresso sociale.

Un cittadino tunisino, detenuto a Palermo per droga, è stato espulso dall’Italia per motivi di sicurezza dello Stato allorchè si sarebbe adoperato in proselitismo al terrorismo nei confronti di un altro detenuto. Con tale espulsione, la sesta del 2018, sono 243 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dall’1 gennaio 2015 ad oggi. Il tunisino, 41 anni, è stato segnalato dal Dipartimento Affari Penitenziari “per – si legge nel provvedimento – aver posto in essere, anche attraverso atti di sopraffazione, un’attività di proselitismo mirata alla radicalizzazione di un suo connazionale compagno di cella. E’ risultato che abbia incitato il connazionale a non lavorare più all’interno del carcere al servizio degli infedeli, bensì, insieme a lui, a mettersi al servizio dei terroristi una volta liberi”. Ecco perché il tunisino, appena scarcerato, è stato rimpatriato, con accompagnamento nel proprio Paese, con un volo decollato dalla frontiera aerea di Roma Fiumicino

A Palermo il distributore di carburante “Esso” in via Leonardo da Vinci 392, sotto indagine nell’ambito di un’inchiesta sul clan Vernengo, è stato dissequestrato. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Walter Turturici, che ha inizialmente disposto il sequestro, ha firmato un nuovo provvedimento dove si attesta che il proprietario, Salvatore Faraone, di 35 anni, non risulta avere legami con la famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù e, in particolare, con i fratelli Cosimo e Giorgio Vernengo, figli di Pietro, boss ergastolano.

Le sfide nell’Uninominale (maggioritario) alla Camera:
Camera
Palermo Resuttana
Leopoldo Piampiano (centrosinistra)
Francesco Cascio (centrodestra)
Aldo Penna (Movimento 5 stelle)
Erasmo Palazzotto (Liberi e Uguali)

Palermo Libertà
Milena Gentile (centrosinistra)
Ada Terenghi (centrodestra)
Giorgio Trizzino (Movimento 5 stelle)
Antonella Monastra (Liberi e Uguali)

Palermo Brancaccio Settecannoli
Silvio Moncada (centrosinistra)
Antonello Antinoro (centrodestra)
Roberta Alaimo (Movimento 5 stelle)
Filippo Occhipinti (Liberi e Uguali)

Bagheria
Franco Vasta (centro sinistra)
Carolina Varchi (centrodestra)
Vittoria Casa (Movimento 5 stelle)
Rosa La Plena (Liberi e Uguali)

Monreale
Salvo Lo Giudice (centrosinistra)
Saverio Romano (centrodestra)
Giuseppe Chiazzese (Movimento 5 stelle)
Serafino La Corte (Liberi e Uguali)

Gela
Grazia Augello (centrosinistra)
Pino Federico (centrodestra)
Dedalo Pignatone (Movimento 5 stelle)
Franca Gennuso (Liberi e Uguali)

Agrigento
Giuseppe Sodano (centrosinistra)
Lillo Pisano (centrodestra)
Michele Sodano (Movimento 5 stelle)
Bianca Guzzetta (Liberi e Uguali)

Trapani-Marsala
Pamela Orrù (centrosinistra)
Tiziana Pugliesi (centrodestra)
Piera Ajello (Movimento 5 stelle)
Daniele Nuccio (Liberi e Uguali)

Mazara del Vallo
Gaspare Culotta (centrosinistra)
Francesca Liliana Intorcia (centrodestra)
Vita Martinciglio (Movimento 5 stelle)
Nicolò Asaro (Liberi e Uguali)

Messina
Pietro Navarra (centrosinistra)
Matilde Siracusano (centrodestra)
Francesco d’Uva (Movimento 5 stelle)
Gabriele Siracusano (Liberi e Uguali)

Barcellona Pozzo di Gotto
Natalia Cimino (centrosinistra)
Maria Tindara Gullo (centrodestra)
Alessio Villarosa (Movimento 5 stelle)
Francesca Pietropaolo (Liberi e Uguali)

Enna
Fabio Venezia (centrosinistra)
Carmelo Lo Monte (centrodestra)
Andrea Giarrizzo (Movimento 5 stelle)
Lillo Maria Colaleo (Liberi e Uguali)

Acireale
Nicola D’Agostino (centrosinistra)
Basilio Catanoso (centrodestra)
Giulia Grillo (Movimento 5 stelle)
Matilde Riccioli (Liberi e Uguali)

Catania
Giuseppe Berretta (centrosinistra)
Manlio Messina (centrodestra)
Laura Paxia (Movimento 5 stelle)
Mary Chiaramonte (Liberi e Uguali)

Misterbianco
Luca Sammartino (centrosinistra)
Giovanni Pistorio (centrodestra)
Simona Suriano (Movimento 5 stelle)
Luca Barbato (Liberi e Uguali)

Paternò
Ersilia Severino (centrosinistra)
Giuseppe Lombardo (centrodestra)
Eugenio Saitta (Movimento 5 stelle)
Valentina Borzì (Liberi e Uguali)

Ragusa
Venerina Padoa (centrosinistra)
Valeria Zorzi (centrodestra)
Maria Lucia Lorefice (Movimento 5 stelle)
Rosetta Noto (Liberi e Uguali)

Avola
Giovanni Giuca (centrosinistra)
Daniela Armenia (centrodestra)
Maria Marzana (Movimento 5 stelle)
Paolo Randazzo (Liberi e Uguali)

Siracusa
Sofia Amodio (centrosinistra)
Nicoletta Piazzese (centrodestra)
Paolo Ficara (Movimento 5 stelle)
Cristina De Caro (Liberi e Uguali)
__________________________________________
Le sfide nell’Uninominale (maggioritario) al Senato
Senato
Palermo San Lorenzo
Teresa Piccione (centrosinistra)
Giulio Tantillo (centrodestra)
Steni Di Piazza (Movimento 5 stelle)
Pietro Grasso (Liberi e Uguali)

Palermo Bagheria
Mario Cicero (centrosinistra)
Ester Bonafede (centrodestra)
Loredana Russo (Movimento 5 stelle)
Nadia Spallitta (Liberi e Uguali)

Marsala
Paolo Ruggirello (centrosinistra)
Antonino Scilla (centrodestra)
Francesco Mollame (Movimento 5 stelle)
Mariella Maggio (Liberi e Uguali)

Agrigento
Maria Iacono (centrosinistra)
Vincenzo Giambrone (centrodestra)
Rino Marinello (Movimento 5 stelle)
Calogero Zammuto (Liberi e Uguali)

Caltanissetta-Gela-Enna
Angelo Fasulo (centrosinistra)
Giovanna Candura (centrodestra)
Pietro Lorefice (Movimento 5 stelle)
Marotta Angelo (Liberi e Uguali)

Messina
Fabio D’Amore (centrosinistra)
Urania Papatheu (centrodestra)
Grazia D’Angelo (Movimento 5 stelle)
Tittiro Gaetano (Liberi e Uguali)

Acireale
Giovanni Burtone (centrosinistra)
Angelo Attaguile (centrodestra)
Tiziana Drago (Movimento 5 stelle)
Leo Micali (Liberi e Uguali)

Catania
Valeria Sudano (centrosinistra)
Raffaele Stancanelli (centrodestra)
Nunzia Catalfo (Movimento 5 stelle)
Ambra Monterosso (Liberi e Uguali)

Siracusa
Alessandra Furnari (centrosinistra)
Mariella Muti (centrodestra)
Giuseppe Pisani (Movimento 5 stelle)
Franca Antoci (Liberi e Uguali)
______________________________________________
I candidati nel proporzionale alla Camera
Sicilia 1 (Palermo)

Partito democratico
Fabio Giambrone
Mila Spicola
Carlo Di Pisa
Valeria Grasso

Movimento 5 stelle
Adriano Varrica
Valentina D’Orso
Danilo Maniscalco
Laura Cutrera

Liberi e uguali
Erasmo Palazzotto
Ina Pantaleo
Filippo Occhipinti
Federica Aluzzo

Forza Italia
Francesco Scoma
Adelaide Mazzarino
Andrea Gentile
Ada Terenghi

Casapound
Vittorio Susinno
Stefania Longordo
Alessandro Tabbita Martino
Claudia Sirchia

Lega
Alessandro Pagano
Caterina Caravella
Antonino Amato
Federica Sciortino

Potere al popolo
Francesca Tumminello
Tommaso Romeo
Marina Leggio
Carmelo Salamone

Il popolo della famiglia
Giorgio Calì
Anna Maria Lucido
Filippo Carollo
Liliana Bortolin

Sicilia 2 (Marsala Bagheria)

Partito democratico
Maria Elena Boschi
Carmelo Miceli
Anna Maria Angileri
Linares

Movimento 5 stelle
Antonio Lombardo
Caterina Licatini
Aiello Davide
Chiara Di Benedetto

Liberi e uguali
Erasmo Palazzotto
Ina Pantaleo
Daniele Nuccio
Rosa La Plena

Forza Italia
Matilde Siracusano
Ugo Zagarella
Giusi Bartolozzi
Francesco Greco

Casapound
Caterina Cerra
Vittorio Susinno
Stefania Longordo
Pierluigi Reale

Lega
Sabina Bonelli
Salvatore Zinnanti
Claudia Jones
Davide Lercara

Potere al popolo
Frank Ferlisi
Liliana Masi
Paolo La Scala
Eliana Polizzi

Il popolo della famiglia
Fabio Ferranti
Filippa Ribaudo
Giuseppe Lo Dico
Maria Grazia Di Palermo

Sicilia 3 (Gela Agrigento Mazara)
Partito democratico
Daniela Cardinale
Marco Campagna
Teresa Diadema
Angelo Galanti

Movimento 5 stelle
Azzurra Cancelleri
Filippo Perconti
Rosalba Cimio
Terrana Dino

Liberi e uguali
Bianca Guzzetta
Cesare Lo Leggio
Dafne Rimmaudo
Nicolò Asaro

Forza Italia
Giusi Bartolozzi
Andrea Mineo
Vanessa Sgarito
Marcello Fattori

Casapound
Claudia Sirchia
Vittorio Susinno
Caterina Cerra
Fabrizio Sutera

Lega
Alessandro Pagano
Anna Maria Sciangula
Loreto Ognibene
Alessandra Cascio

Potere al popolo
Michelangelo Palermo
Giuseppina Di Cristina
Giuseppe Carusotto
Laura Angela De Marco

Il popolo della famiglia
Laura Terrana
Renato Messina
Sergio Coniglio
Rosetta Saladino

Sicilia2 1 Messina Enna
Partito democratico
Maria Elena Boschi
Pietro Navarra
Rosa Maria Di Giorgi
Giuseppe Laccoto

Movimento 5 stelle
Alessio Villarosa
Angela Raffa
Francesco D’Uva
Antonella Papiro

Liberi e uguali
Guglielmo Epifani
Maria Flacia Timbro
Angelo Castrogiovanni
Alessandra Minniti

Forza Italia
Stefania Prestigiacomo
Antonino Germanà
Elisabetta Formica
Dario Moscatto

Casapound
Stefania Longordo
Pierluigi Reale
Manuela Mormina
Massimo Adonia

Potere al popolo
Andrea Abbate
Samanta Cinnirella
Placido Giordano
Stefania Zingale

Il popolo della famiglia
Eleonora Pagano
Marco Faillaci
Sandra Romeo
Fabio Laudani

Sicilia 2 2 Catania Acireale
Partito democratico
Paolo Gentiloni
Francesca Raciti
Giuseppe Berretta
Francesca Ricotta

Movimento 5 stelle
Giulia Grillo
Santi Cappellani
Simona Suriano
Luciano Cantone

Liberi e uguali
Guglielmo Epifani
Marisa Barcellona
Luca Barbato
Matilde Riccioli

Forza Italia
Antonino Minardo
Matilde Siracusano
Dario Daidone
Lylli Di Nolfo

Casapound
Pierluigi Reale
Stefania Longordo
Andrea Insenga Azzaro
Manuela Mormina

Potere al popolo
Valeria Castorina
Antonino Bonanno
Angela Faro
Antonio Allegra

Il popolo della famiglia
Francesca Rizzotto
Salvatore Asero
Alfio Raciti
Eleonora Pagano

Sicilia 2 3 Ragusa Siracusa
Partito democratico
Maria Elena Boschi
Fausto Raciti
Sofia Amoddio
Mario D’Asta

Movimento 5 stelle
Maria Lucia Lorefice
Gianluca RFizzo
Maria Marzana
Filippo Scerra

Liberi e uguali
Guglielmo Epifani
Valentina Borzì
Luigi Cottone
Rosetta Noto

Forza Italia
Stefania Prestigiacomo
Giovanni Mauro
Rosi Pennino
Fabio Cancemi

Casapound
Pierluigi Reale
Stefania Longordo
Andrea Insenga Azzaro
Manuela Mormina

Potere al popolo
Milena Angiletti
Luigi Cicero
Sveva D’Antonio
Giorgio Piccione

Il popolo della famiglia
Salvatore Asero
Margherita Campisi
Corrado Salonia
Laura Gurrieri
_________________________________________
I candidati nel proporzionale al Senato
Sicilia occidentale
Partito democratico
Davide Faraone
Teresa Piccione
Paolo Ruggirello
Maria Iacono

Movimento 5 stelle
Antonella Campagna
Vincenzo Santangelo
Cinzia Leone
Fabrizio Trentacoste

Liberi e uguali
Pietro Grasso
Mariella Maggio
Fabrizio Bocchino
Teresa Monteleone

Forza Italia
Renato Schifani
Urania Papatheu
Nitto Francesco Palma
Domitilla Giudice

Sicilia orientale

Partito democratico
Valeria Sudano
Giuseppe Picciolo
Alessandra Furnari
Fabio D’Amore

Movimento 5 stelle
Mario Giarrusso
Nunzia Catalfo
Cristiano Anastasi
Barbara Floridi

Liberi e uguali
Franca Antoci
Leo Micali
Ambra Monterosso
Sebastiano Occhino

  1. Forza Italia
    Gabriella Giammanco
    Bruno Alicata
    Gaetana Palermo
    Salvatore Torrisi

Il sig. Prefetto dott. Dario Caputo oggi ha raccolto l’invito del Sindaco di Racalmuto Emilio Messana e ha incontrato, insieme al sig. Questore dott. Maurizio Ariemma e al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco ing. Michele Burgio, gli operatori del Piano Provinciale Ricerche Persone Scomparse, al quinto giorno di lavoro per ritrovare il sig. Giuseppe Alaimo, scomparso oramai da più di dieci giorni.

Ad accoglierli, presso i locali della Fondazione Leonardo Sciascia dove il Piano fa base da cinque giorni, il Capitano dei Carabinieri, Comandante della Compagnia di Canicattì, Mario Amengoni coordinatore del Piano.

Insieme al Sindaco, alla Giunta, al Presidente del Consiglio e ad alcuni Consiglieri Comunali di Racalmuto, hanno partecipato all’incontro l’Arciprete di Racalmuto Don Diego Martorana e il Commissario del Libero Consorzio di Agrigento Dott. Giuseppe Marino, che ha supportato in questi giorni con uomini e mezzi il Piano.

Il Prefetto ha ringraziato le forze impegnate nelle ricerche, apprezzando l’elevato grado di competenza e preparazione dimostrato in questi cinque duri giorni di lavoro e ha espresso l’augurio e la speranza che la vicenda possa risolversi bene con il ritrovamento del sig. Giuseppe Alaimo.

Il Questore, al fine di dare un ulteriore contributo alle ricerche, ha richiesto l’invio di un’unità cinofila addestrata per la ricerca di persone scomparsa, che, da domani, proseguirà il lavoro compiuto in questi giorni dalle unità cinofile dei Vigili del Fuoco e dei Volontari della Protezione Civile.

Il Comandante Burgio ha evidenziato la capacità organizzativa del Piano, l’efficienza nella raccolta e nel trattamento dei dati delle ricerche, grazie al supporto di due unità mobili, una dei Vigili del Fuoco l’altra della Protezione Civile, chiamate a coordinare in tempo reale e giorno per giorno il lavoro delle forze dell’ordine e dei volontari.

La visita di S.E. il Prefetto, accompagnato dal Questore e dal Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco – ha commentato il sindaco – sottolinea l’importanza del lavoro fatto in questi giorni, con le Forze dell’Ordine e i Volontari organizzati che hanno efficacemente dimostrato tutta la loro capacità d’azione. A Racalmuto abbiamo visto all’opera lo Stato che, con i suoi uomini e i suoi mezzi, si mobilita insieme ai suoi cittadini, per una grande operazione di soccorso e di solidarietà.

Le ricerche, dopo l’incontro con le autorità, sono proseguite sino a sera, impegnando Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia Provinciale, Polizia Municipale, Protezione Civile, Associazioni di Volontariato, la Croce Rossa.

Hanno dato esito negativo e riprenderanno domani alle ore 8:30

Il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, esprime compiacimento a seguito della candidatura dell’onorevole Vincenzo Giambrone, coordinatore provinciale di Forza Italia di Agrigento e sindaco di Cammarata, quale candidato all’Uninominale per il Senato nel collegio di Agrigento alle prossime elezioni Politiche del 4 marzo.

L’onorevole Gallo afferma: “Desidero innanzitutto sottolineare che si tratta del giusto e meritato riconoscimento ad una personalità politica storica di Forza Italia, che da sempre si è speso, senza riserva alcuna, a favore del partito, operando nel territorio e con ottimi risultati. L’amico Vincenzo Giambrone è apprezzato dalle comunità agrigentine, e prova ne è il consenso che ha sempre dimostrato di conseguire, a conferma di una personalità onesta, trasparente, capace e dal carattere umano straordinario. Concludo rilevando, inoltre, che l’onorevole Giambrone rappresenta l’unico agrigentino di Forza Italia in competizione elettorale, e ciò rappresenta un onore e un onere di non poco conto”.


A seguito delle recenti vicende che hanno riguardato l’Akragas ed alle dimissioni del Presidente Silvio Alessi, interviene l’avvocato Enzo Caponnetto, legale della Società.
 
“A seguito delle recenti vicissitudini societarie ed alle  dimissioni del Presidente Silvio Alessi, preso atto, allo stato, dei vani tentativi posti in essere dall’Amministrazione comunale di coinvolgere altre forze imprenditoriali, occorre far rilevare che negli ultimi due giorni si è registrata un’accelerazione della trattativa con il gruppo imprenditoriale Iraniano per la cessione del club e per cui si sta procedendo alla necessaria due diligence.
Nelle more della definizione della trattativa è stato chiesto al Presidente Silvio Alessi di dare continuità alla gestione societaria.
Quest’ultimo pur rimanendo fermo sulla sua posizione di soggetto dimissionario, si è dimostrato ancora una volta sensibile e disponibile ad attendere qualche altro giorno la formalizzazione degli accordi.
Pertanto il club ha deciso di intervenire urgentemente nel mercato in entrata al fine di rafforzare l’organico dei giocatori per cercare di raggiungere la salvezza o quantomeno di raggiungere i play out, nell’attesa che si concretizzi positivamente, come ci auguriamo tutti, il passaggio della società nelle mani dei nuovi proprietari”.