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Gero Acquisto – Segretario Territoriale della Uila di Agrigento – in vista del prossimo Congresso Territoriale che si celebrerà il 23 febbraio a Cammarata, esprime delle valutazioni sui settori della categoria che rappresenta. Un mondo ampio e importante nel tessuto siciliano, che va dai forestali all’Esa, dall’Aras e al comparto agroalimentare, che è un settore che, pur nella crisi del mercato, rappresenta una fascia di economia basilare per la nostra isola.
“La Uila di Agrigento – continua Acquisto – affronterà nel VI° Congresso Territoriale le problematiche in atto che riguardano un settore quale quello del mondo dell’agricoltura e tutti gli annessi che meritano attenzione.
Purtroppo dopo i fallimenti del Governo regionale Crocetta, che ha lasciato il sistema nel limbo e nella crisi, con fantomatiche riforme mai attuate, e in primis il mondo forestale in Sicilia; abbiamo iniziato con il neo Governo Musumeci più o meno sulla stessa lunghezza d’onda.
Riavvolgendo il nastro ancora una volta non vorremmo trovarci a dover assistere a un Governo che annuncia, come ha fatto lo stesso Musumeci in campagna elettorale, di trovare soluzioni migliorative per il sistema forestale e l’utilizzo degli stessi lavoratori, con dei progetti utili alla salvaguardia del patrimonio boschivo e non solo, e adesso si è in ritardo e si mettono a rischio pure le giornate lavorative degli stagionali.
Infatti sul comparto forestale della manutenzione e sul servizio antincendio non si ha contezza delle risorse disponibili (in particolare quelle derivanti dalla indispensabile attività progettuale basata su fondi FSC, PSR e del Piano contro il dissesto idrogeologico del Governo Nazionale, che incidono per più del 50% del fabbisogno; ad oggi, a quanto ci risulta, totalmente al palo), sia per l’inizio delle attività lavorative, sia per il completamento delle giornate di legge.
Ecco perché ritornare a una stagione di insicurezza per i lavoratori non è più concepibile e al Congresso affronteremo queste tematiche, non solo come tema congressuale ma come momento per rilanciare questi settori e la vita di migliaia di lavoratori, che devono avere un percorso più stabile con un confronto finalmente costruttivo con il governo regionale, che dai suoi primi passi non ha dimostrato ancora quale indirizzo e quale viatico intraprendere per dare risposte e progettualità a questo mondo che non può vivere nell’eterno precariato.”

 

Per consentire alla cittadinanza di donare con generosità il proprio sangue l’A.D.A.S., effettuerà due raccolte , Domenica 04 Febbraio a Naro in Piazza Garibaldi dalle ore 8.00 alle ore 13.00 ed a Santa Elisabetta davanti la Chiesa Madre dalle ore 8.00 alle ore 13.00. A tutti i donatori saranno inviate a cura della stessa associazione le analisi cliniche effettuate in occasione della donazione.
Si invita, come sempre, la S.V. a voler diffondere la notizia con il maggior risalto possibile considerato il continuo bisogno di sangue.

Con la delibera 201 del 30/11/2017 il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’atto di indirizzo da me proposto riguardo la costituzione di parte civile del Comune di Agrigento relativamente ad eventuali i eventuali processi riguardanti l’inquinamento.
E’ già stata rimandata più di una volta l’udienza preliminare sui “pennelli a mare” ma il sindaco non ha ancora dato nessun incarico di costituzione di parte civile agli avvocati del Comune.
Non risulta fra gli atti pubblicati del Comune nessuna investitura eppure ora i tempi sono maturi, nell’atto approvato si chiedeva anche di intervenire presso l’ATO idrico che può essere interessato anche alla costituzione.
La Giunta ha valutato che non sia il caso di procedere?
Eppure i cittadini di Agrigento scesero in spiaggia a protestare col gruppo degli Inquinati guidato da Brigida Pullara nella lotta per il mare pulito da cui poi scaturì l’inchiesta.
La prossima udienza preliminare dovrebbe essere stata fissata per il 9 Febbraio. La giunta dia l’incarico al settore avvocatura o spieghi agli Agrigentini perché non vuole fare questo passo.

 

 

Pubblicato sul sito internet www.provincia.agrigento.it del Libero Consorzio Comunale di Agrigento l’elenco degli aventi diritto alle borse di studio 2016/2017. L’elenco si trova nella sezione “primo piano”, nella home page e all’albo pretorio on line dello stesso sito. L’elenco è consultabile anche nell’account twitter del Libero Consorzio “Stampa_LibConsAg”. I soggetti beneficiari sono 2.483, ai quali sarà corrisposto un importo massimo di 51,64 euro, quando saranno disponibili i fondi regionali. La verifica della documentazione degli aventi diritto è stata eseguita dai funzionari del settore “Politiche del lavoro e dell’Istruzione”. L’apposito elenco è stato inviato alla Regione.
Le domande, corredate dalla documentazione richiesta, erano state inviate al Libero Consorzio Comunale di Agrigento dalle Istituzioni scolastiche di 2° grado della provincia, come previsto dal bando regionale, entro il mese di ottobre 2017.
Le istanze dovevano essere presentate dalle famiglie degli studenti alle scuole superiori di appartenenza, secondo quanto previsto nel bando pubblicato dalla Regione Siciliana, entro l’8 settembre 2017. Le borse di studio sono riservate a quelle famiglie in possesso di un indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore ad € 10.632,94, redatto sulla base dei redditi conseguiti nell’anno 2015. Le borse di studio vengono assegnate quale sostegno alle spese sostenute per l’istruzione dei propri figli per l’anno scolastico 2016/2017.

 

Più di 5.000 decessi per malattie asbesto correlate in Sicilia dal 2000 al 2017: queste le stime dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che non accetta questa situazione e invoca la tutela dei lavoratori esposti e vittime dell’amianto e loro famigliari.
Appuntamenti Workshop Sicilia:
• Sabato 3 febbraio, ore 15.30, Priolo Gargallo (SR) Aula Consiliare
• Domenica 4 febbraio, ore 9.30, Campofelice di Roccella (PA), Sala Consiliare
• Domenica 4 febbraio, ore 14.00, Palermo “Assemblea lavoratori esposti e vittime amianto”, Via Terra Santa n. 6, Palermo

Emergenza amianto in Sicilia: i numeri della strage.
«È una strage annunciata, prevedibile ed evitabile: infatti, quando le imprese del nord hanno impiantato tutte le attività più dannose per la salute e per l’ambiente proprio in Sicilia, mi riferisco al petrolchimico di Gela e a tutti gli altri impianti di Priolo Gargallo e di Augusta qui anche con la base della Marina Militare con il suo carico di amianto nelle unità navali, era evidente che ci sarebbe stata un’epidemia di mesoteliomi, di cancri polmonari, di asbestosi e di altre patologie legate all’esposizione ad amianto, eppure i lavoratori della Sicilia sono i più discriminati, abbandonati e dimenticati.
Il solo Registro Mesoteliomi nel periodo dal 1998 al 2014 ha censito circa 1286 casi e tenendo conto che negli ultimi anni abbiamo una media di circa 100 nuovi mesoteliomi e che i decessi per cancro polmonare da amianto sono almeno il doppio, anche a voler sorvolare su tutte le altre patologie la stima dei 5.000 decessi formulata dall’ONA Sicilia è una sottostima e poi si deve tener conto degli altri cancerogeni» dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha affrontato il problema amianto in Sicilia insieme a Calogero Vicario, Coordinatore ONA Sicilia e all’On.le Pippo Gianni, componente del Comitato tecnico Scientifico.

Le richieste dell’Osservatorio Nazionale Amianto alla politica regionale e nazionale.
L’Osservatorio Nazionale Amianto torna a chiedere:
1. Piena applicazione della L.R. 29 aprile 2014, n. 10 “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”.
2. Riconoscimento delle maggiorazioni contributive per esposizione qualificata ad amianto e prepensionamento dei lavoratori siciliani.
3. Dotare l’Ospedale E. Muscatello ad Augusta di tutte le attrezzature necessarie per garantire ai cittadini una migliore sorveglianza sanitaria.
4. Atti di indirizzo “equipollente” sull’amianto in Sicilia, in forza dell’art. 1 commi 20, 21 e 22 Legge 247/2007, e della Sentenza TAR Lazio n. 5750/09, nella quale si fa riferimento ai lavoratori esposti all’amianto residenti e che hanno svolto attività lavorativa in siti ubicati nelle regioni a statuto speciale.
5. Stanziamento fondi europei statali e regionali per fini di risarcimento danni per morti e malati per esposizione ad amianto in Sicilia.
6. Protocolli di intesa e organismi permanenti dotati di competenze qualificate che producano una legislazione coerente e strumenti politici ed economici a partire anche dalle leggi di bilancio atti a tutelare i diritti dei lavoratori e dei cittadini esposti e dei lavoratori e cittadini morti e malati per amianto per costruire una nuova giustizia sociale che preserva i diritti degli stessi contro ogni disuguaglianza e sperequazione (art. 3 Costituzione) a tutela del diritto al lavoro (art. 1 Costituzione).
7. Promozione di ogni strumento politico che realizzi il lavoro quale presupposto per fruire dei diritti inviolabili della persona umana, (art. 2 Costituzione) promozione dello sviluppo sostenibile della sicurezza della libertà e dignità umana, promozione della tutela all’ambiente, promozione del diritto alla salute, alla vita e alla sicurezza sul lavoro, promozione dei diritti di maggiorazione contributiva per amianto nel rispetto del principio della Solidarietà Sociale che è principio sovraordinato ad ogni legislazione e ad ogni forma giurisdizionale. Si esige rispetto dei doveri collettivi da patto sociale che gravano anche sullo Stato e sugli Enti pubblici derivati, sorti per Contratto Sociale nei confronti dei lavoratori contraenti deboli e dei cittadini esposti
8. Adempimento degli obblighi costituzionali: diritto al lavoro, diritto ambiente salubre, diritto alla salute e alla vita, diritti patrimoniali ai benefici amianto, diritto al risarcimento dei danni per amianto alle vittime di amianto ed ai loro eredi, diritto alla prevenzione, sicurezza sanità nel posto di lavoro e alla protezione e corretta informazione sui rischi
9. Adempimento degli obblighi giuridici sopra indicati scaturenti da Cedu, Convenzione Europea, Costituzione ed anche di ogni più umano senso di giustizia e di Pietà.
L’impegno dell’associazione proseguirà in tutti i campi ed in tutti i settori, come fondamentale presidio di tutela ed assistenza, prima di tutto preventiva, e poi indennitaria e risarcitoria, nella consapevolezza che soltanto la prevenzione primaria potrà evitare, per il futuro, altre migliaia e migliaia di morti

I numeri della strage in Sicilia.
La Sicilia ha pagato un altissimo tributo in termini di vite umane in quanto l’ONA ha censito 1286 mesoteliomi, per il periodo che va dal 1998 al 2014, per una media che nell’ultimo periodo sfiora i 100 casi per ogni anno.
Poiché il mesotelioma (https://www.osservatorioamianto.com/dipartimenti/ricerca-e-cura-del-mesotelioma/) è il “tumore sentinella” e poiché i decessi per tumore polmonare sono almeno il doppio – quindi 200 decessi solo per tale patologia – si stima che questa macabra contabilità porti già a 300 vite umane spezzate a cui vanno ad aggiungersi tutti gli ulteriori decessi causati dalle altre patologie asbesto correlate come tumore alla laringe, faringe, esofago, fegato, colon e ovaio, per non parlare dell’asbestosi, placche pleuriche ed ispessimenti pleurici e le complicazioni cardio-vascolari (art. 145 DPR 1124 del 1965, modificato con l’art.4 della Legge n.780 del 1975).
Per cui l’Osservatorio Nazionale Amianto calcola in più di 600 i decessi per patologie asbesto correlate alla sola Sicilia nel 2016.
Il ReNaM, per quanto riguarda i mesoteliomi, stabilisce che la Sicilia ha un’incidenza del 5,3% su base nazionale.
Si tratta di dati sottostimati, in quanto in molti casi i cittadini siciliani debbono emigrare in Nord Italia per poter ottenere la diagnosi e per veri e proprio viaggi della speranza, per cui molti casi non vengono censiti.
Per ulteriori fonti:
– Registro Mesoteliomi 1998 – 2014 – decessi certi n. 1286 (pag. 5)

 

L’amministrazione comunale di Agrigento festeggia l’ingresso nella lista delle prime dieci città italiane candidate a Capitale Italiana della Cultura 2020. Sabato prossimo, 3 febbraio, al palazzo Filippini, in via Atenea, alle ore 16, sarà presentato ufficialmente il logo “Agrigento 2020 – 2600 anni di storia”. Alle ore 17 in piazza Pirandello, innanzi al Municipio, si raduneranno diversi gruppi folk in costume che poi sfileranno lungo via Atenea tra musica e animazione. Poi, dalle ore 20 in poi, in piazza Stazione, si esibiranno numerosi artisti agrigentini, con proiezione di filmati e testimonianze di personalità che hanno espresso sostegno alla candidatura della città a Capitale Italiana della Cultura. E, ancora in serata, saranno in concerto i Nomadi e Lello Analfino. Il sindaco, Calogero Firetto, commenta: “Essere finalisti per il titolo di Capitale Italiana della Cultura è già un grande traguardo collettivo. La città unita guarda con occhio ammirato la sua storia con la consapevolezza di un nuovo racconto di futuro”.

Come si ricorderà l’ARO Canicattì -Camastra aveva indetto un pubblico incanto per l’affidamento del servizio di igiene urbana nel territorio dell’ARO per un importo complessivo del servizio della durata di anni 7 pari a euro 30.182.124 oltre iva.A seguito dell’espletamento della gara la SEA srl veniva individuata quale aggiudicataria definitiva ma la Ciclat Trasporti Ambiente, con sede in Ravenna, rappresentata e difesa dall’Avv. Lucia Di Salvo, proponeva un ricorso giurisdizionale davanti al Tar Sicilia, con istanza cautelare, avverso il provvedimento di aggiudicazione. Si costituiva in giudizio la SEA srl, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara,  per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione dell’istanza cautelare; ed il TAR Sicilia, ritenendo infondate le censure formulate dalla ricorrente principale, rigettava la richiesta di sospensiva. Ma avverso il provvedimento di rigetto emesso dal TAR proponeva appello davanti al CGA la Ciclat Trasporti Ambiente,sempre rappresentata e difesa dall’Avv. Lucia Di Salvo. Anche davanti al CGA si costituiva in giudizio la SEA srl, rappresentata e difesa dall’Avv. Girolamo Rubino, per chiedere il rigetto dell’appello cautelare, eccependo l’assenza del pregiudizio grave ed irreparabile in capo all’appellante. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, condividendo l’eccezione formulata dall’Avvocato Rubino circa l’assenza del periculum in mora incombente sull’appellante, ha respinto l’appello cautelare proposto dalla Ciclat srl, confermando l’ordinanza di rigetto emessa dal Tar: Pertanto anche i giudici amministrativi di secondo grado hanno avallato la validità dell’aggiudicazione disposta in favore della SEA srl, fina all’udienza di merito di fronte al Tar di imminente fissazione.   

 

L’ Akragas Città dei Templi comunica di aver perfezionato l’ingaggio di Giorgio Sanseverino, centrocampista, classe ’94. 
Sanseverino si è legato all’Akragas fino al prossimo 30 giugno. In Serie C ha Indossato le maglie di Pisa, Messina, Savoia e Perugia. Con il Pisa ha giocato anche in Serie B nella stagione 2016/2017, collezionando 17 presenze. Sanseverino è cresciuto nel settore giovanile del Palermo. Con il club rosanero ha collezionato 3 presenze in Serie A e una in B. Il giocatore è già a disposizione di mister Di Napoli. 

 – Per assicurare il regolare svolgimento della manifestazione-evento in piazza Stazione, l’assessore Gabriella Battaglia ha reso noto che “si rende necessario attuare alcune modifiche alla circolazione, istituzione del divieto di transito dalle ore 20,00 e del divieto di sosta con rimozione dalle ore 07,00 fino a cessato bisogno a tutti i veicoli in P.zza MarconI;

 l’istituzione del divieto di transito dalle ore 20,00 fino a cessato bisogno e del  divieto di sosta con rimozione a partire dalle ore 14,00 fino a cessata esigenza a tutti i veicoli al V.le della Vittoria nel tratto compreso tra Via V. Emanuele Orlando e P.zza Marconi;

 in Via F. Crispi tratto incrocio curva Coniglio P.zza Marconi;

 Via Empedocle tratto incrocio Trivio delle Torri P.zza MarconI;

 Via Acrone tratto incrocio Via Esseneto P.zza Marconi;

P.le A. Moro tratto incrocio P.zza V. Emanuele- P.zza Marconi comprese le bretelle lato chiosco Ufficio Informazioni  Polizia Municipale e Banca Uniicredit.  (Ordinanza Dirigenziale n. 20 del 31/01/18).

A partire dalle ore 19,00 del 3 Febbraio e fino alle ore 06,00 del 4 Febbraio vige il divieto assoluto di vendere e somministrare bevande sia alcoliche e non in bottiglie e bicchieri di vetro, in lattine e contenitori di metallo, di vendere e fare scoppiare all’interno dell’area della manifestazione artifici pirotecnici che abbiano effetto scoppiettantecome da Ordinanza Sindacale n. 13 dello 01/02/18.

Verrà  garantito il trasporto pubblico locale di collegamento tra P.le U. La Malfa e P.zza Marconi con bus navetta  a partire dalle ore 18,00, alcune linee potranno subire modifiche sulla base delle risultanze dell’Ordinanza Dirigenziale n. 20 del 31/01/18 a partire dalle ore 20,00. A questo proposito la Direzione della TUA ha reso noto che verranno soppresse alcune corse del servizio urbano di Agrigento.

Riportiamo di seguito gli orari delle corse che verranno soppresse causa interdizione alla viabilità:
LINEA 1
DA MONSERRATO 20:05
DA P.LE ROSSELLI 20:30
LINEA 2
DA P.LE ROSSELLI 19:50 – 21:00 – 22:00
LINEA 2/
DA P.LE ROSSELLI 19:30 – 20:40
LINEA 3/
DA DUNE 19:40 – 20:50
DA P.LE ROSSELLI 20:20 – 21:15
Si ricorda che verrà attivato un servizio navetta dal parcheggio di Piazzale Ugo La Malfa a Piazza Marconi a partire dalle ore 18:00.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, annuncia la soppressione degli Iacp, gli Istituti autonomi case popolari, e l’affidamento delle relative competenze alle Province. Lo stesso Musumeci spiega: “Intendo cancellare gli istituti per le case popolari che hanno una voragine finanziaria di oltre 30 milioni di euro, dopo aver divorato 270 milioni alla Regione, per affidarne le competenze alle Province. La situazione è drammatica, e lo dimostrano anche le continue occupazioni di edifici. C’è un fabbisogno abitativo di almeno 40.000 alloggi. Presto sarà pronto un disegno di legge di riordino del settore per valorizzare il patrimonio abitativo e dare una sterzata al sistema che non funziona più da tempo, a fronte, peraltro, di una gestione politica degli Iacp spregiudicata e inefficiente. E’ un ‘buco nero’ finanziario e gestionale di cui è parte anche il ruolo esercitato dai ras di diversi quartieri popolari delle città che controllano l’assegnazione delle case a favore di abusivi che poi paradossalmente finiscono per pagare il canone agli Iacp”.