Ieri sera, l’Assemblea Siciliana aveva bocciato il Documento di Economia e Finanza con 32 voti contrari e 32 favorevoli, su 65 presenti, un deputato non aveva votato. Il Def regionale è tornato in commissione Bilancio, mentre le opposizioni chiedevano le dimissioni del Governatore Musumeci.
L’atto di programmazione economica non era passato per un voto, per il via libera al documento servivano 33 voti. Tra malumori e contrasti, anche all’interno della coalizione del centro-destra, si prospettava per il governo Musumeci, un congelamento della manovra finanziaria prorogandola di un mese fino al 30 aprile, che, invece, scade il 31 marzo.
Prima del voto, il governatore Musumeci aveva minacciato nuovamente il ritorno alle urne: “Se pensate che mi voglia consegnare ostaggio di qualcuno, scordatevelo. Se serve un confronto facciamolo qui in aula alla luce del sole, ma se qualcuno pensa che io prima di entrare in aula debba passare dal capo-corrente di turno per avere il suo voto, scordatevelo. Non avrei alcuna difficoltà a restituire la parola ai siciliani. Non intendo perdere la mia dignità”.
Questa mattina, la Commissione Bilancio, ha approvato la versione integrata del Defr, con 33 voti favorevoli, 28 contrari e 2 astenuti. E’ stato approvato anche il ddl che proroga fino al 30 aprile l’esercizio provvisorio con 35 voti a favore e 29 astenuti.
La Commissione Bilancio ha integrato il Defr con i dati della Finanziaria e del Bilancio “consentendo, secondo l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, una più agevole lettura integrata dei documenti economici. I due documenti sono stati approvati con qualche voto proveniente dai banchi dell’opposizione”.