Il giovane aggredito veniva quindi accompagnato dal personale ATA della scuola presso il locale Ospedale ove i sanitari di turno ne riscontravano la frattura scomposta della mano destra giudicandolo guaribile in giorni 30. Nel corso delle indagini venivano sentite anche numerose persone informate sui fatti ivi compresi il Dirigente scolastico dell’istituto in argomento,  personale del corpo docente e personale ATA i quali, pur confermando l’accaduto, non fornivano particolari utili né alla ricostruzione dell’evento delittuoso, né all’identificazione del responsabile. Nel prosieguo delle indagini, grazie ad altre testimonianze ed all’ampia collaborazione fornita dalla vittima si addiveniva alla compiuta identificazione dell’autore dell’azione criminosa ed ai motivi dell’aggressione riconducibili a sentimenti di gelosia scatenati dalla frequentazione della vittima con l’ex fidanzata dell’aggressore. Quest’ultimo risulta soggetto noto agli atti della Questura in quanto in atto sottoposto a DASPO, già sottoposto ad avviso orale e gravato da numerosi pregiudizi di polizia.