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La proposta: «Venga a fare il responsabile di”Rinascimento” per l’antimafia»

Vittorio Sgarbi manifesta solidarietà all’ex presidente della Regione Siciliana escluso dalle liste del Pd nonostante il leader Matteo Renzi gli avesse promesso una candidatura:

 

 «Rosario Crocetta – osserva Sgarbi – è stato ed è, anche se spesso con posizioni integraliste tipiche di un’antimafia di maniera, un simbolo della lotta alla mafia in Sicilia, e come tale il Pd lo ha per anni esibito come una mostrina d’onore.

Lo stesso Pd così solerte, nel nome di una solo professata e poco praticata legalità, nel chiedere commissariamenti di comuni guidati da loro avversari politici – come è accaduto nel caso di Salemi con un prefetto dell’epoca prono e compiacente – non può oggi rinunciare a un simbolo antimafia solo per garantire la poltrona ad anonimi parlamentari uscenti che temono di non essere rieletti.

 Se, diversamente, il motivo dell’esclusione di Crocetta è politico per i mediocri risultati del suo precedente Governo, non si capisce perché debba pagare pegno solo lui, visto che nella sua giunta vi erano molti esponenti del Pd, gli stessi che oggi lo guardano quasi fosse un alieno e non uno con cui hanno amministrato e condiviso l’azione di Governo.

Se, come  temo – conclude Sgarbi –  Crocetta sarà fatto fuori dal Pd, annuncio la mia disponibilità a indicarlo come Responsabile nazionale per l’antimafia del movimento “Rinascimento”»

Il Soroptimist Club Agrigento mette in campo una delle sue azioni principali per sviluppare nelle ragazze la consapevolezza di essere all’altezza dei compagni maschi nella scelta di facoltà scientifiche per la loro futura realizzazione nel mondo del lavoro.
Si parte proprio da SI fa STEM , acronimo che include le iniziali delle facoltà scientifiche ( Science, Technology, Engineering,Mathematics) per arrivare al cuore dell’attività , proponendo un doppio incontro con Garrett Souza studente del Massachusset Institute of Technology di Boston che parlerà della propria esperienza formativa.
Appuntamento, quindi, lunedi 29 dalle ore 9:00 alle ore 11:00 presso l’Aula Magna del Liceo Classico “Empedocle” e dalle ore 11:30 alle ore 13:00 presso l’aula Magna dell’Istituto Tecnico “Foderà”. L’attività si svolgerà sia in italiano che in inglese e sarà completata da interventi personali di giovani donne professioniste.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Concluso il terzo giorno di ricerche del sig. Giuseppe Alaimo scomparso a Racalmuto, con esito negativo.

Il Piano Provinciale di Ricerche Persone Scomparse insediato nella Fondazione Leonardo Sciascia si è articolato in squadre che hanno perlustrato il territorio.

In azione diverse Associazioni di Volontariato:  “Volontari Riuniti di Racalmuto”, un’unità cinofila de “I  Lupi di Agrigento”,  “Angeli per la Vita”,  “Falchi Onlus”, “Emergence Life”, che hanno supportato I Vigli Del Fuoco, i Carabinieri, la Protezione Civile e la Polizia Municipale.

In una zona impervia un’unità cinofila dei Vigili del Fuoco ha riportato un infortunio alla caviglia. Il Vigile Esperto Mario Di Marco è stato trasportato al Pronto Soccorso “San Giovanni di Dio” di Agrigento, dove sono in corso gli accertamenti.

Oltre duecentocinquanta ettari di territorio sono stati perlustrati in questi primi tre giorni.   

Il Sindaco ha rivolto un appello alla cittadinanza per cooperare nelle ricerche nella giornata di domani. 

Domani alle ore 8:30 riprenderanno le attività di ricerca.

L’assessore ai servizi sociali del Comune di Racalmuto, dott.ssa Carmela Matteliano, informa che è uscito il bando per l’assegnazione di nuove Borse lavoro. Il bando è riservato solo ai cittadini racalmutesi disoccupati o in situazione di disagio socio-economico. “Le borse lavoro – dichiara l’assessore Carmela Matteliano – sono misure di sostegno al reddito che promuovono l’inclusione sociale di chi vive una situazione di disagio economico e sociale, anche momentanea. I beneficiari svolgeranno servizi in favore della comunità per venti ore settimanali per tre mesi. La Borsa prevede un assegno di 420 euro mensili. E’ un’opportunità anche per mostrare le proprie competenze.”

Le misure messe a bando risalgono al progetto borse lavoro del Piano di zona 2013-15 approvato dal Distretto socio-sanitario D3, ai sensi della legge 328/2000. “Possiamo dire – commenta l’assessore Matteliano – di essere riusciti in questi anni a recuperare gran parte dei finanziamenti che erano destinati ai cittadini di Racalmuto, ma che per vari motivi erano rimasti bloccati al Distretto socio-sanitario di Canicattì”.

Abbiamo sbloccato numerosi progetti in favore della nostra comunità, messi a disposizione dal Distretto Socio Sanitario – precisa il sindaco Emilio MessanaDa quando ci siamo insediati più di ottanta borse lavoro sono state messe a bando, siamo così riusciti a metterci al pari degli altri Comuni del Distretto. Al contempo abbiamo esaurito – con fondi comunali e nonostante le ristrettezze imposte dalla procedura di riequilibrio finanziario – tutte le richieste di contributo economico presentate dai nostri concittadini dal 2011 ad oggi.  Una trama di servizi di assistenza sociale indispensabile per lenire il disagio economico nella nostra comunità. Nel Distretto socio-sanitario Sindaci e assessori alle politiche sociali siamo impegnati costantemente insieme ai funzionari per non far disperdere le preziose risorse che vengono accreditate dalla Regione o dal Ministero e per far ciò abbiamo distribuito il carico di lavoro tra gli otto comuni per rendere più efficienti i procedimenti ed erogare prima possibile risorse, prestazioni e servizi per i cittadini delle nostre comunità.”

Chi fosse interessato può consultare il bando sul sito del comune di Racalmuto o chiedere informazioni direttamente all’ufficio servizi sociali e rivolgersi alla Sig.ra Maria Concetta Tinebra. Ogni borsa lavoro ha un valore di circa 420 euro, per tre mensilità e prevede l’impegno di 20 ore di lavoro settimanali. I servizi che verranno attivati sono vari: dall’assistenza igienico personale ai disabili ed educatori nelle scuole; all’assistenza trasporto urbano, a servizi generici di pulizia e manutenzione alla cura del verde pubblico. Le domande vanno presentate entro il 26 febbraio 2018 all’ufficio dei servizi sociali del comune. L’ufficio formulerà diverse graduatorie, ciascuna per ogni profilo professionale richiesto, a cui potrà attingere per la predisposizione dei servizi e la concessione delle borse lavoro.

 

 

La signora C.M. ,sono le iniziali del nome, di 52 anni, di Favara, è proprietaria di un fabbricato ad Agrigento, in località San Leone, ricadente nella zona A di cui al DM 16/5/68. Il fabbricato è realizzato in epoca antecedente all’apposizione del vincolo, giusta licenza edilizia rilasciata dal Comune di Agrigento. L’immobile in questione è stato oggetto di alcuni interventi edilizi, senza aumento di volume e di altezze, da parte della madre della signora C.M., per i quali è stata rilasciata la compatibilità paesaggistica dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento. Successivamente il Comune di Agrigento ha rilasciato le concessioni edilizie in sanatoria per i detti interventi edilizi. Orbene, l’edificio in questione, in ragione della vetustà, richiede urgenti interventi di ripristino degli intonaci esterni, ed un intervento di manutenzione delle coperture. Pertanto la signora C.M. presentava al Comune di Agrigento una richiesta di permesso di costruire per eseguire opere di manutenzione straordinaria sull’immobile, che non alterano nè il volume nè l’altezza.

Al contempo la signora C.M. richiedeva alla Soprintendenza di Agrigento il rilascio del nulla osta per l’esecuzione dei predetti lavori di manutenzione straordinaria. La Soprintendenza richiedeva in via istruttoria la trasmissione di alcuni elaborati. Prontamente la ditta trasmetteva gli elaborati richiesti, ma, perdurando l’inerzia della Soprintendenza, la signora C.M. comunicava l’avvenuta formazione del silenzio-assenso sulla richiesta di nulla osta paesaggistico. Alcuni mesi dopo il Comune di Agrigento comunicava alla signora C.M. che la Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento con apposita nota (mai trasmessa alla ditta ) aveva diffidato la ditta a non intraprendere i lavori senza la preventiva autorizzazione della Soprintendenza, con la precisazione che nella zona A della Valle dei Templi non trova applicazione l’istituto del silenzio assenso. E pertanto l’esame della pratica veniva sospeso fino all’acquisizione dell’autorizzazione della Soprintendenza BB.CC.AA.

A questo punto la proprietaria dell’immobile si è rivolta agli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò per la proposizione di un ricorso giurisdizionale davanti al Tar Sicilia contro la Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento per l’annullamento, previa sospensione, della diffida a non intraprendere i lavori afferenti la ristrutturazione edilizia del fabbricato sito in Agrigento, località San Leone, nonchè per l’accertamento della formazione del silenzio assenso sulla richiesta di autorizzazione paesaggistica avente ad oggetto la detta ristrutturazione edilizia. In particolare gli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò hanno citato un precedente giurisprudenziale dello stesso Tar Sicilia secondo cui “le autorizzazioni ad eseguire opere in zone soggette a vincolo paesistico o su immobili di interesse storico-artistico sono rilasciate o negate dalle competenti Soprintendenze entro il termine perentorio di 120 giorni. Le competenti Soprintendenze possono interrompere il termine di 120 giorni solamente una volta per la richiesta di chiarimenti o integrazioni.

Alla presentazione della documentazione richiesta gli uffici avranno l’obbligo entro i successivi sessanta giorni di esprimere un proprio parere. Trascorso il termine perentorio di cui sopra il parere si intende reso in senso favorevole”: donde l’illegittimità della diffida impugnata, adottata ben oltre i termini normativamente imposti. Il TAR Sicilia Palermo, Sezione Prima, condividendo la censura inerente l’intervenuta formazione del silenzio assenso sulla richiesta di autorizzazione paesaggistica, ha accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato, condannando la Soprintendenza di Agrigento al pagamento delle spese giudiziali inerenti la fase cautelare. Pertanto, per effetto della pronunzia cautelare resa dal TAR, la signora C.M. potrà intraprendere l’intervento di ristrutturazione edilizia del fabbricato di sua proprietà, mentre la Soprintendenza pagherà le spese giudiziali afferenti la fase cautelare.

 

Le voci erano più che insistenti e la conferma è arrivata dallo stesso Marco Campione sulla eventualità di una sua candidatura al Senato in occasione delle prossime politiche.

Campione, con un comunicato ufficiale, ha ringraziato il Presidente Berlusconi e il Coordinatore Regionale di Forza Italia Miccichè ed ha aggiunto: “Ho ringraziato il Presidente Silvio Berlusconi e il Coordinatore Regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè per la proposta, ma non potendo assicurare l’impegno che la carica imporrebbe, il mio senso di responsabilità e di rispetto mi obbliga a rinunciare”.

 

 

E’ il tema della Giornata di Studi nella ricorrenza della Licentiapopulandi di Canicattì, 3 febbraio 1468,

in programma sabato, 3 febbraio prossimo, alle 9, al Teatro Sociale a Canicattì.

L’organizzazione dell’Evento, patrocinato dal Comune di Canicattì, è a cura della sezione Sicilia dell’Istituto Italiano dei Castelli con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti della provincia di Agrigento e della Fondazione Architetti del Mediterraneo.

Saranno presenti: Eugenio Magnano di San Lio, presidente della sezione Sicilia dell’Istituto Italiano dei Castelli; Rino La Mendola, vicepresidente del Consiglio nazionale degli Architetti; Michaela Stagno d’Alcontres, vicepresidente nazionale dell’Istituto Italiano dei Castelli oltre a docenti universitari, studiosi e professionisti del settore.

La Giornata di Studi, rivolta a progettisti, insegnanti e studiosi del settore, intende porre l’attenzione alla problematica delle vestigia in ordine alla conservazione, al restauro e alla valorizzazione del patrimonio sopravvissuto.

Il caso del castello di Canicattì è un eloquente e significativo esempio di complesso di ruderi stratificati nei secoli. L’impianto originario del maniero trecentesco ha subito un radicale processo di trasformazione nei secoli successivi, soprattutto XVI e XVII, quando diviene residenza dei Bonanno, signori della città.

Dopo i saluti del sindaco Ettore Di Ventura; di Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Agrigento; di Eugenio Magnano di San Lio, presidente della sezione Sicilia dell’Istituto Italiano dei Castelli, seguiranno le argomentazioni di Pietro Fiaccabrino, presidente della Fondazione Architetti del Mediterraneo.

Interverranno anche: Maria Rosaria Vitale, Rosario Scaduto, Lina Bellanca, Giuseppe Lalicata, Salvatore Costa, Giuseppe Ingaglio, Rino la Mendola e Gabriella Costantino.

 

E’ stata inviata questa mattina a mezzo PEC la richiesta di convocazione di un consiglio straordinario aperto avente ad oggetto le modalità definitive del servizio di raccolta differenziata e le relative responsabilità su eventuali maggiori costi dovuti a tale ritardo. La richiesta porta la firma del consigliere comunale indipendente Nuccia Palermo.
“E’ inammissibile accettare in silenzio il continuo rinvio dell’inizio definitivo della raccolta differenziata in città – scrive Nuccia Palermo – Un rinvio che attesta una continua poco precisa organizzazione da parte dell’organo politico con in testa il Sindaco Lillo Firetto”.
“Voglio ricordare a me stessa e alla città tutta che lo scorso 19 dicembre il consiglio comunale fu chiamato a votare un aggiornamento del piano finanziario del servizio rifiuti per l’anno 2017 il cui maggior costo fu illustrato e motivato dall’allora Assessore Domenico Fontana. Tra le varie motivazioni – insiste il consigliere Palermo –  vi era il tardivo inizio della raccolta differenziata che oltre al normale importante e costoso conferimento in discarica, favoriva anche il conferimento arbitrario dei rifiuti sul nostro territorio da parte dei comuni viciniori già interessati dal servizio di raccolta differenziata”.
“Ho sentito parlare ed auspicare ad un cambio di mentalità da parte della città durante le dichiarazioni rilasciate dal nuovo assessore. Dunque,  questa potrebbe essere la prima dimostrazione del cambio di mentalità da parte dell’amministrazione della quale lo stesso Hamel fa ora parte e che anche se a fasi alterne ha sostenuto. E’ giusto – sostiene Palermo – che qualora ci fossero responsabilità  politiche, amministrative e gestionali relative ai famosi ritardi, i responsabili paghino di tasca propria eventuali costi aggiuntivi”.   
“Ho chiesto al Presidente Daniela Catalano la convocazione urgente di un consiglio comunale straordinario e aperto alla città, alle forse sindacali e alle associazioni dei consumatori – conclude il Consigliere Palermo – al fine di riuscire finalmente a chiarire sia le modalità definitive del servizio di raccolta differenziata posticipato al prossimo 19 febbraio sia le responsabilità degli scandalosi continui ritardi e rinvii noti ormai a tutti. Basta pagare sempre e solo i cittadini, paghino gli eventuali responsabili“.