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“Una sinergia tra aziende, imprenditori, professionisti: tutti insieme a vantaggiodella città”.

E’ stata definita così “Una fiera per costruire” che questa mattina, al centro commerciale Città dei Templi, ha battezzato la sua seconda edizione, insieme con le aziende che fino a domenica prossima esporranno nella galleria del Centro commerciale, con i presidenti degli Ordini e dei Collegi professionali, con i rappresentanti di Inarsind e Cna, durante la cerimonia di inaugurazione guidata dalla blogger di Lettera D, Denise Inguanta.

“Questa Fiera – ha detto Elisa La Rocca, direttrice del Città dei Templi, presente alla cerimonia di inaugurazione insieme con Alessia Naccari, vicedirettrice del Centro commerciale –è per noi un evento insito nel piano marketing e sigla una sinergia con le imprese e i professionisti agrigentini per contribuire alla loro crescita e a quella del territorio”.

Opinione, quella di La Rocca, che ha trovato riscontro in Raimondo Zambuto, della Fondazione Architetti nel Mediterraneo, che ha affermato: “Le fiere sono sempre state il volano per l’economia soprattutto quando, con in questo caso, si accompagnano da eventi formativi. Ecco che la fiera diventa un luogo di formazione e informazione”.

“E raggruppa in un solo evento liberi professionisti, Ordini professionali, categorie di settore – ha aggiunto Giuseppe Bellia, dell’Inarsind – Tutti attenti ai nuovi materiali e alle nuove proposte offerte dal settore”.

“La fiera come cuore pulsante di artigiani e imprese – ha detto Daniela Pisano della Cna – molti dei quali nostri associati che troviamo qui, oggi. Noi abbiamo organizzato un seminario formativo sull’Ecobonus e sul Sismabonus e un evento pratico sul montaggio e smontaggio dei ponteggi”.

Dalla Fiera intesa come sinergia a vantaggio dellacittà, ai problemi infrastrutturali che, purtroppo, attanagliano il nostro territorio.

“Come il viadotto Morandi – ha affermato Epifanio Bellini, vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri – che occupa una posizione utile alla cittadinanza. Noi abbiamo chiesto l’intervento dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente per la razionalizzazione delle nostre infrastrutture. Grazie agli espositori e ai produttori che oggi sono qui, perché se oggi registriamo una crescita esponenziale di materiali, tecnologie, impianti, … lo dobbiamo a chi ha investito nella ricerca e nello sviluppo”.

Dopo l’intervento di Bellini, si è alzato forte il grido di Elisa La Rocca, agrigentina d’adozione da sette anni: “Date valore a questa città – ha detto – perché è un diamante grezzo. Amo Agrigento pur non essendo agrigentina e per questo sposo questa causa e invito voi tutti a fare altrettanto”.

“Tutela del territorio e recupero dei fabbricati: aspettiamo risposte dalla classe politica che, però, non presta la giusta attenzione alle nostre esigenze – ha dichiarato Roberto Lo Cicero, dell’Ordine dei Geologi – E’ giunta l’ora che ognuno di noi dia il proprio contributo alla crescita di questa terra”.

Vincenzo Bellavia, presidente del Collegio dei Geometri, ha fatto riferimento all’importanza dei seminari formativi “che trattano temi di grande importanza. Prendiamo, ad esempio, la sicurezza sui luoghi di lavoro: ogni giorno muoiono 3 persone per incidenti sul lavoro; oppure il decoro e l’arredo urbano non tenuti in debita considerazione o anche il recupero del patrimonio. Noi ci crediamo e per questo abbiamo aderito all’istituzione dell’Osservatorio provinciale sui centri storici, promosso dall’Ordine degli Architetti, perché si lega al recupero e al riuso”.

“Noi lavoriamo su tutti i fronti – ha detto Giuseppe Grimaldi, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti –per la rigenerazione urbana, certo, ma anche per incentivare la semplificazione dell’iter burocratico. Prendiamoil Sue, ad esempio, a parte il “taglio del nastro”, i Comuni non si sono ancora attrezzati per lo Sportello Unico dell’Edilizia. Nel frattempo, le aziende sono in crisi anche se si notano timidi segnali di risveglio”.

La cerimonia di inaugurazione è proseguita con l’aperitivo di benvenuto e alle 17 con il primo seminario formativo sul tema “Arredo e decoro urbano” con le relazioni degli architetti Lillo Giglia e Daniele Gucciardo.

Il secondo seminario, previsto domani, sempre alle 17, verterà sul tema “Riqualifichiamo il territorio – Recupero del patrimonio edilizio, un’opportunità di sviluppo” a cura della Cna mentre sabato si discuterà di “Sicurezza nei luoghi di lavoro Conoscere per prevenire…” insieme con l’architetto Lorenzo Violante e l’esperto in sicurezza Salvatore Galiano.

L’ingresso per visitare la Fiera è gratuito ed è previsto negli orari di apertura del centro commerciale Città dei Templi.

Erano quattro i malviventi che sono entrati nella notte di mercoledi nell’abitazione di due coniugi 64enni di Grotte, in contrada Mandra, con il volto travisato e armati di accetta.

Il marito è un noto imprenditore del settore carni con attività a Canicattì. I coniugi, dopo essere stati percossi dai malviventi, sono stati costretti a consegnare loro il denaro presente in casa (duemila euro) e diversi gioielli di famiglia.

Lanciato l’allarme sul posto sono immediatamente arrivati i carabinieri che intanto hanno recuperato l’accetta utilizzata dai delinquenti, usata dal proprietario per lavori di giardinaggio.

Sono stati istituiti posti di blocco mentre marito e moglie sono dovuti ricorrere alle cure mediche per alcune lievi ferite.

La Corte d’Appello di Palermo emette la sentenza contro il presunto vertice del mandamento di Corleone. Parte civile diversi Comuni.

La Corte d’Appello di Palermo, a parte alcuni minimi sconti di pena, ha confermato la sentenza emessa dal Tribunale di Palermo il 3 marzo del 2017 contro il presunto vertice del mandamento di Corleone: Rosario Lo Bue, 65 anni, di Corleone, 15 anni di reclusione, Vincenzo Pellitteri, 65 anni, di Chiusa Sclafani, 9 anni e 8 mesi, poi 9 anni ciascuno a Roberto Pellitteri, 27 anni, di Chiusa Sclafani, e Salvatore Pellitteri, 25 anni, di Palazzo Adriano. E poi 8 anni e 8 mesi per un altro Salvatore Pellitteri, 41 anni, di Corleone, e 6 anni e 8 mesi per Pietro Pollichino, 76 anni, di Contessa Entellina.

E poi risarcimento per le parti civili, i Comuni di Corleone, di Chiusa Sclafani, e il Centro Pio La Torre per i danni di immagine e per la turbativa dell’ordine pubblico provocati dall’azione del gruppo criminale. In particolare, al Comune di Chiusa Sclafani, costituito parte civile e difeso dall’avvocato Salvino Caputo, è stata riconosciuta una provvisionale di 10mila euro, oltre al pagamento delle spese sostenute per il giudizio di appello. E l’avvocato Caputo commenta: “Anche in questa fase viene confermato il principio giuridico del risarcimento per i danni subiti dagli Enti territoriali per le azioni criminose degli affiliati a Cosa nostra”.

Rosario Lo Bue, condannato più severamente, sarebbe stato il reggente del mandamento che fu di Riina e Provenzano. I sei imputati sono stati arrestati dai Carabinieri all’alba del 20 novembre del 2015 dopo essere stati sotto controllo per mesi, seguiti e intercettati.

E dalle intercettazioni sono emersi anche progetti di morte eccellenti ed eclatanti. Infatti, alcuni degli arrestati e condannati sono stati sorpresi a tramare un attentato al ministro dell’Interno dell’epoca, Angelino Alfano, colpevole dell’aggravamento del 41 bis. E gli avrebbero voluto riservare la stessa morte di John Fitzgerald Kennedy, il presidente degli Stati Uniti ucciso a Dallas il 22 novembre del 1963 da un tiratore solitario. Peraltro, nel corso dell’intercettazione i presunti mafiosi di Corleone sostengono che sarebbe stata Cosa nostra a sentenziare la morte di John Kennedy, per punirlo di un suo voltafaccia. Il progetto dell’ omicidio Alfano è stato meditato e non solo paventato, tanto che si è ipotizzato il luogo dove compiere l’attentato: in Sicilia, durante una campagna elettorale, quando Alfano sarebbe stato più vulnerabile. I Carabinieri di Monreale e di Corleone sono intervenuti in tempo a freno delle volontà sanguinarie, e non solo contro Alfano. Infatti, un altro omicidio sarebbe stato architettato per risolvere una controversia legata alla riscossione di una eredità.

A.R. (teleacras)

La Squadra Mobile e la polizia 

Non ci sarebbe una rivalità in amore tra Antony Mangiapane, di 23 anni, e Salvatore Fidone, di 19 anni, l’uomo che lui stesso ha ferito con un colpo di pistola a un piede, per poi suicidarsi sparandosi alla testa.
    Lo dichiara ai cronisti il dirigente del commissariato di polizia di Niscemi, Felice Puzzo.
    Secondo questa nuova versione dei fatti Mangiapane sarebbe stato innamorato di una ragazza di 16 anni, vicina di casa di Fidone, che risulta sposato. La giovane sarebbe infatti amica della moglie di Fidone, che Mangiapane avrebbe fermato per strada chiedendole, in virtù di una vecchia amicizia, di aiutarlo nella corte che lui stava facendo alla giovane perchè accettasse di fidanzarsi.
    Irritato dal racconto di questa insolita richiesta, Fidone ha duramente rimproverato, stasera, Antony Mangiapane, nel quartiere San Giuseppe. Ne è nato un alterco conclusosi nel sangue. Mangiapane ha estratto una pistola 9×21 e gli ha sparato tre colpi, ferendolo a un piede. Quindi sarebbe fuggito a bordo della sua utilitaria, ricercato da polizia e carabinieri in una sorta di caccia all’uomo che lo ha spinto a togliersi la vita. E’ stato ritrovato agonizzante nella sua automobile, in contrada Canale, a pochi km dalla Catania-Gela. Ma per lui ogni soccorso è stato vano. Fidone, invece, guarirà in pochi giorni

Ancora aggressioni “sanitarie”, tra virgolette: a Palermo, all’ospedale “Cervello”, al pronto soccorso, durante la notte, un infermiere che assegna i codici di priorità ai pazienti in arrivo è stato colpito con diversi pugni in testa da tre persone. La vittima sotto shock è stata sottoposta a una Tac. Sul posto è intervenuta la polizia che ha identificato gli autori dell’aggressione. Al mattino di oggi l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, ha visitato l’infermiere aggredito e ha commentato: “Ho voluto personalmente portare la mia vicinanza all’infermiere del pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo rimasto vittima di una brutale quanto ingiustificabile aggressione. È l’ennesimo caso di violenza che si consuma ai danni del personale sanitario, il primo dopo la manifestazione organizzata dall’Ordine dei medici nel capoluogo siciliano e a pochi giorni dalla sentenza di condanna nei confronti dell’aggressore di una dottoressa. E’ il triste segnale di una inaccettabile indifferenza da parte di alcuni inqualificabili che non rispettano il lavoro dei camici bianchi”.

 

 

Torna anche quest’anno “Euterpe Mediterraneo in Musica”, la rassegna concorso nazionale, giunta alla 14ª edizione, riservata alle scuole medie ad indirizzo musicale che, nelle varie edizioni, ha coinvolto più di 20 mila presenze. La manifestazione, tra le più apprezzate a livello nazionale, questa’anno si colora di note europee con la partecipazione dell’Orchestra Giovanile della città dell’Aya (Paesi bassi).

Si svolgerà ad Agrigento, nella splendida cornice della Valle dei Templi, ai piedi del tempio di Giunone, dal 5 al 12 maggio e vedrà alternarsi sul palco 15 istituti scolastici e molti alunni che parteciperanno come solisti o piccoli gruppi provenienti da varie provincie siciliane mentre, è ormai consolidata, la presenza di scuole che arrivano da altre regioni.

La rassegna “Euterpe, Mediterraneo in Musica” si concluderà con la cerimonia di premiazione di sabato 12 maggio, alle ore 17 presso le Case Sanfilippo della Valle dei Templi dove verranno assegnati, tra gli altri, alcuni premi che, con giudizio motivato, intendono valorizzare alcuni specifici approcci e scelte di natura didattico-educative: 

Migliore esecuzione brano tratto dal repertorio classico; Migliore arrangiamento/composizione originale per orchestra; Migliore esecuzione orchestrale; Premio “Valle dei Templi” per progetto musicale interdisciplinare, Migliore solista alunno delle SMIM a cui andrà una borsa di studio e altri riconoscimenti di particolare merito.

La manifestazione è organizzata e promossa dagli Istituti comprensivi “Garibaldi” di Realmonte,  dai docenti di strumento musicale e componenti del comitato tecnico Stefano Tesè e Anna Maria Van der Poel, dall’Ente Parco Archeologico “Valle dei Templi”, diretto dall’architetto Giuseppe Parello. 

“Ci aspettiamo nel collegato alla finanziaria una soluzione definitiva. I palliativi non ci interessano”. Così Vito Sardo e Mario Mingrino, del Csa Dipartimento Asu, commentano l’incontro che si è tenuto stamani, presso l’Assessorato alla famiglia e al lavoro, con l’assessore Mariella Ippolito sulla stabilizzazione degli Asu, alla presenza di alcuni parlamentari di maggioranza e opposizione.

“Siamo in attesa – aggiungono – di valutare il provvedimento che il governo ci sottoporrà al prossimo incontro. C’è bisogno di una norma organica che preveda la stabilizzazione di tutti i soggetti titolari del diritto, sia quelli utilizzati negli enti pubblici che nel privato sociale”.

“Tutti sono consapevoli – continuano Sardo e Mingrino – dal Parlamento al governo ai sindacati che devono essere trovate le risorse aggiuntive per la contrattualizzazione, al fine di sostenere gli oneri aggiuntivi”.

“È necessario – concludono – che l’Assessorato dia seguito a quanto previsto dalla legge 8 del 2017, stabilendo quanti sono i soggetti di cui si deve fare carico, ovvero scorporando coloro che hanno chiesto la fuoriuscita con la misura alternativa e coloro che saranno stabilizzati dagli enti utilizzatori”.

Continua incessante, da parte delle squadre di operai del Comune, il lavoro di bonifica di molte aree periferiche da qualche tempo trasformate in mini discariche da parte degli incivili che anzichè differenziare, proseguono nell’azione di abbandono dei sacchetti della spazzatura rischiando di essere individuati e pesantemente sanzionati. Nelle ultime ore sono state bonificate le seguenti aree interessate dalla spazzatura: bivio Maddalusa, area retrostante il porticciolo, sottopasso di contrada Calcarelle e la strada di collegamento Fontanelle – Ospedale contrada Consolida. Man mano che viene segnalato il sorgere di piccole discariche, immediatamente vengono attivate le squadre per la bonifica. Nelle prossime ore verranno completamente bonificate altre aree tra cui il piazzale Ugo La Malfa accanto all’oasi ecologica. Sempre le squadre del Comune hanno proceduto alla diserbatura di alcune aree del centro città e delle periferie: via Napoleone Colajanni, via Esseneto, scalinata di via Manzoni, scalinata di collegamento tra piazza Metello e via Callicratide e gran parte della frazione di Montaperto. La situazione è costantemente monitorata dal sindaco Lillo Firetto e dall’assessore comunale all’ecologia, Nello Hamel che hanno anche informato come nelle prossime ore si procederà alla bonifica completa delle strade interessate alla partenza del Giro d’Italia, e in particolare la bretella di collegamento tra lo stadio Esseneto e la Passeggiata dei templi.
 

 

Grande soddisfazione per i volontari A.I.D.O. presenti su tutto il territorio provinciale e regionale, per l’assegnazione del più ambito riconoscimento alla Presidente Nazionale Flavia Petrin. Giunto alla 28^ edizione, promosso dal Centro culturale “Renato Guttsuo” di Favara  presieduto dalla Presidente Lina Urso Gucciardino, il premio “Minosa d’oro” mirato a dare il giusto riconoscimento alle donne che, nella complessità del loro operato, hanno contribuito a mettere in risalto il ruolo femminile nel campo sociale, artistico, politico, lavorativo, sportivo e culturale. 

Abbiamo voluto raggiungere le varie redazioni giornalistiche e televisive per fare arrivare il nostro compiacimento al Centro “Renato Guttuso” e all’amica Lina per l’impegno profuso speso per la comunità, a parlare i responsabili della locale sede A.I.D.O. di Favara Salvatore Urso e Vincenzo Vella; ricevere un così importante riconoscimento, ci riempie di gioia, il nostro plauso alla Presidente Flavia Petrin per aver fatto la differenza, impegnata sempre in prima linea, ai volontari del territorio, cui va la nostra stima per la caparbia e l’instancabile impegno nel promuovere  la cultura alla donazione degli organi, tessuti e cellule.