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Ad Agrigento, domani, martedì 8 novembre, dalle ore 9 alle 17, e poi mercoledì 9, dalle ore 9 alle 13, al Consorzio universitario di Agrigento, in via Quartararo, su iniziativa dell’Azienda sanitaria provinciale, si svolgerà nell’aula “Luca Crescente” un incontro – seminario sul tema: “Sicurezza negli ambienti di vita”, un dibattito sulla sicurezza stradale e domestica. Interverranno esperti dell’ASP, delle Forze dell’Ordine, dell’INAIL, dell’ECUA, dell’ACI e di varie associazioni di volontariato, con l’introduzione del commissario dell’Asp, Mario Zappia.

Ad Agrigento martedì 15 novembre al Circolo Empedocleo, in via Atenea, si svolgerà alle ore 17:30 la prima edizione del Premio nazionale di giornalismo Salvatore Gilotti, su iniziativa del sindacato dei giornalisti Sagi. Il segretario nazionale, Nino Randisi, afferma: “Totò Gilotti, maestro per diverse generazioni di giornalisti siciliani, è stato per molti anni responsabile delle pagine provinciali del Giornale di Sicilia. Alla cerimonia di consegna della targa premio, che sarà assegnata da una giuria del sindacato ad un giovane giornalista, prenderanno parte anche i colleghi che hanno lavorato nel tempo con Gilotti.

Sciascia e Matteo Collura

La manifestazione sarà coordinata dal responsabile regionale del Sagi, Enzo Nocera, e vedrà anche la partecipazione con un proprio contributo dello scrittore e saggista Matteo Collura che iniziò la propria carriera al Giornale di Sicilia”. I lavori saranno conclusi dallo stesso Nino Randisi.

Al Comune di Porto Empedocle è stato sospeso temporaneamente un dipendente coinvolto nell’ambito dell’inchiesta appena conclusa dalla Squadra Mobile e dalla Procura di Agrigento su presunte tentate estorsioni a danno di operatori economici e dei servizi locali. Ovviamente si tratta di una sospensione cautelare in attesa degli esiti sostanziali delle indagini, quindi, in ordine di procedura, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, la richiesta di rinvio a giudizio e, soprattutto, il rinvio a giudizio, quindi la necessità, rilevata dal giudice per le udienze preliminari, di dover procedere ad un approfondimento delle ipotesi di reato contestate in dibattimento.

Il caso del feto morto al nono mese di gravidanza a Licata: l’autopsia è stata rinviata allorchè bisognerà prima procedere all’invio di un avviso di garanzia ai sanitari che hanno gestito il ricovero della donna, cosicchè loro partecipino tramite propri consulenti all’esame autoptico, che è un atto irripetibile e che dunque necessita della presenza di tutte le parti in causa. L’inchiesta ipotizza il reato di omicidio colposo. Lei, 26 anni, di Palma di Montechiaro, afflitta da dolori addominali, si è recata al pronto soccorso dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” il 30 ottobre scorso. Il 31 ottobre dagli esami e dal tracciato è emersa una diminuzione consistente dei battiti del feto. L’1 novembre si è proceduto al parto cesareo, e il feto prossimo al parto è stato scoperto morto. Il padre, 29 anni, di Palma di Montechiaro, bracciante agricolo, ha sporto denuncia ai Carabinieri.

Furto nella tabaccheria di piazza Pirandello, di fronte al comune di Agrigento. I ladri hanno forzato una finestra e si sono introdotti all’interno dell’esercizio commerciale. Rubati i soldi custoditi nel registratore di cassa, circa trecento euro, alcune stecche di sigarette e e Gratta&Vinci. Il colpo sarebbe stato messo a segno nella notte tra venerdì e sabato. Indagano i carabinieri del Nucleo Radiomobile. Un aiuto potrebbe arrivare dalle numerose telecamere che insistono nella zona.

Un altro uliveto è stato devastato nelle campagne agrigentine. A Calamonaci, in contrada “Ragolia Pollerone”, un’ignota mano ha tagliato 21 piante di ulivo, di proprietà di un bracciante agricolo del luogo. Si tratta del secondo danneggiamento nell’arco di breve tempo commesso a Calamonaci. E’ stata sporta denuncia alla locale Stazione dei Carabinieri. Indagini sono in corso, in coordinamento con la Procura della Repubblica di Sciacca.

Ad un passo dalla vittoria, ad un passo da una rimonta costruita secondo dopo secondo di una partita combattuta punto a punto ma alla fine la Fortitudo Agrigento perde contro l’Urania Milano per 75-77 nell’ultima azione del match. Potts, top scorer del match con 20 punti, manda in visibilio la squadra di coach Davide Villa e conquista due punti al Palamoncada per la squadra milanese che si porta a 8 punti in classifica. Ancora una volta la Fortitudo sbaglia l’approccio al match e la squadra arriva ad un parziale di 14 punti indietro rispetto agli avversari che non sbagliano un colpo e mandano la difesa agrigentina in netta difficoltà. Saranno gli ingressi di Costi ed il ritorno del duo Grande-Ambrosin a riaccendere la partita ed il Palamoncada, punto di forza emotivo della squadra di coach Cagnardi. Il primo parziale si chiude 18-32 ma Agrigento si sveglia subito e riaggancia il match nel secondo quarto con un parziale di 23-15 ed al rientro dagli spogliatoi la ribalta con 23-16. Nei momenti cruciali però torna l’incubo dei tiri liberi sbagliati e qualche errore in attacco che permette a Milano di rimanere appesa al match in attesa del sorpasso decisivo. Una rimessa finale molto discutibile data in favore di Milano porta Potts sul tiro dei tre punti a 2 secondi dalla fine, Agrigento prova l’ultimo disperato tentativo di controsorpasso ma questa volta fallisce il tiro Ambrosin e perde la partita. Una Fortitudo comunque molto solida in difesa e con grande carattere quando doveva rialzare la testa, coach Cagnardi analizza così il match: “Abbiamo regalato un primo quarto dove a loro entravano tutti i tiri, poi abbiamo cambiato l’approccio fisico e non il modo di difendere. Abbiamo proposto un gioco che ha iniziato a creargli dei problemi. Non era per nulla facile riacciuffare questa partita, significa che la squadra è unita, si muove come un monolite, un pezzo unico, abbiamo ripreso la partita con grande carattere però oggi dal punto di vista tecnico ci è mancata tanta qualità nel gioco e individualmente, abbiamo fatto troppi errori. Dobbiamo sicuramente migliorare ma siamo una squadra solida, una squadra viva che lotta. Abbiamo perso due punti importanti ma dobbiamo pensare di andare subito in trasferta e pareggiare la cosa”.

Altre polemiche defezioni nell’ambito della Consulta degli Utenti dell’Aica, l’Azienda idrica dei Comuni agrigentini. Dopo Mareamico Agrigento adesso si sono dimessi Centro Consumatori Italia, Sicilia FederConsumatori, Inter.Copa e AssoConsum Agrigento. E affermano: “Ci vediamo costretti a fare un ulteriore passo contestatorio in quanto, visti i recenti sviluppi della Consulta degli Utenti, crediamo vi sia in atto una strumentalizzazione di tale organo, che tende ad attribuirsi ruoli non propri, ma che sono prerogativa di altri soggetti preposti all’interno di Aica (vale a dire l’Assemblea dei soci, il Collegio dei revisori dei conti e gli uffici di controllo), trascurando invece quelli che a nostro avviso sono i compiti primari che le associazioni hanno indicato, ovvero tutela dei diritti e degli interessi dell’utenza, proposte per il miglioramento del servizio e difesa della gestione pubblica da posizioni contrarie e costi”.

Un detenuto siciliano è stato trovato morto nel carcere ‘Morandi’ di Saluzzo, in provincia di Cuneo. Si tratta di Agostino Matassa, palermitano, 64 anni, condannato con sentenza definitiva a 14 anni e mezzo di carcere nell’ambito dell’inchiesta antimafia sostenuta dalla Procura di Palermo cosiddetta “Apocalisse”. Si sarebbe suicidato usando lacci delle scarpe legati all’inferriata della finestra della cella singola in cui è stato trasferito su sua richiesta allorchè avrebbe ricevuto minacce da altri detenuti. In precedenza ha tentato il suicidio ingerendo dei medicinali, ed è stato soccorso in tempo dagli agenti della Polizia penitenziaria.

Questi i punti della piattaforma rivendicativa:

1 – applicazione immediata e reale di un tetto al prezzo dell’energia;

2 – moratoria di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi per le rate delle bollette in scadenza entro il 31/12/2023;

3 – ampliamento dell’orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollette almeno fino a giugno 2023;

4 – incremento del credito d’imposta per il caro energia elettrica dal 30% al 50% e l’introduzione di un meccanismo finalizzato allo slittamento del termine per l’utilizzo dello stesso credito d’imposta legato all’energia, ma anche al gas(ex art.1 DL 144 del 23/9/2022 co.1-4);

5 – finanziamenti a tasso agevolato alle imprese per fare fronte alle esigenze di liquidità determinate dall’aumento del prezzo dell’energia elettrica;

6 – promozione, anche attraverso l’introduzione di uno specifico credito di imposta del 50%, impianti fotovoltaici per autoconsumo delle Pmi utilizzando le superfici dei capannoni e prevedendo semplificazioni nelle relative autorizzazioni e nelle fasi di connessione alla rete;

7- sospensione dei distacchi per morosità;

8 – ristoro per le PMI utilizzando le risorse regionali disponibili sull’attuale programmazione per creare nuova liquidità atta a compensare il peso del costo energetico già sostenuto;

9 – azzeramento degli oneri generali di sistema almeno per il primo semestre 2023 e, a regime, la riforma strutturale della bolletta attraverso la traslazione, anche parziale, degli oneri generali di sistema sulla fiscalità generale e la previsione della redistribuzione del carico contributivo al sistema degli oneri tra le diverse categorie di utenti sulla base degli effettivi livelli di consumo;

10 – prelievo di solidarietà sugli extra-profitti – per tutta la durata dell’emergenza – delle imprese di vendita di energia ai fini dell’abbattimento delle bollette delle Pmi e rafforzamento dell’attività di verifica di eventuali speculazioni su forniture di energia erogata;

11 – riforma del mercato elettrico e del gas con l’obiettivo di favorire meccanismi più efficienti e meno onerosi nella formazione del prezzo;

12 – stabilizzazione delle agevolazioni relative agli ecobonus nel prossimo quinquennio in modo da implementare la produzione da fonti totalmente rinnovabili;

13 – aumento del valore dei bonus energetici e allargamento della platea dei beneficiari attraverso l’innalzamento del tetto Isee;

14 – credito d’imposta per tutto il 2022 e il primo semestre 2023 per l’acquisto del carburante agricolo;

15 – un adeguato e immediato programma di promozione per l’ortofrutta che ha subito notevoli cali di vendita.