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Gli agenti del commissariato di Partinico hanno arrestato Salvatore Vassallo, 51 anni di Altofonte, accusato di coltivazione di droga. Nell’abitazione a Cinisi (Pa) in contrada San Giovanni, i poliziotti hanno trovato 675 piante di marijuana. I controlli sono stati eseguiti con i tecnici Enel che hanno constatato un elevatissimo consumo di energia. Per creare le condizioni ottimali alla vita delle piantine, era stato anche creato un sistema di ventilazione, riscaldamento e illuminazione. I tecnici dell’azienda elettrica hanno trovato due allacci abusivi. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto i domiciliari.
   

 C’è il sospetto di ‘illegittimità’ nelle assunzioni degli 88 ‘portaborse’ contrattualizzati dai singoli deputati all’Assemblea siciliana, grazie a una leggina, che fu approvata quattro anni fa, scattata all’inizio di questa legislatura. A quantificare la somma a disposizione di ogni deputato per i portaborse D6, poco più di 58.500 euro all’anno, è un decreto del 23 novembre dell’anno scorso firmato dall’ex presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, mai portato in Consiglio di presidenza. A sollevare il dubbio è stato il presidente delle sezioni riunite della Corte dei Conti, Maurizio Graffeo, che nel corso dell’adunanza pubblica stamani ha chiesto ai singoli capigruppo dell’Ars se fossero a conoscenza del decreto presidenziale 293/2017 e se fosse mai passato al vaglio del Consiglio di presidenza: tutti hanno risposto di avere appreso dell’esistenza del decreto solo dopo i rilievi mossi proprio dai giudici contabili, qualche giorno fa, che hanno chiesto chiarimenti ai gruppi proprio sulle assunzioni.
   

Il clan catanese dei Cappello, su richiesta del boss siracusano Salvatore Giuliano, “stava per organizzare un’eclatante azione omicidiaria” per “eliminare lo scomodo giornalista” Paolo Borrometi, direttore del sito la spia.it, per le sue inchieste sul territorio. Lo scrive il Gip Giuliana Sammartino nell’ordinanza che ha portato all’arresto di quattro persone per un attentato dinamitardo all’auto dell’avvocato Adriana Quattropani che in qualità di curatore fallimentare stava ponendo i sigilli a una stazione di servizio a Pachino. Borrometi già in passato è stato bersaglio di diverse minacce e intimidazioni mafiose, tanto da essere sottoposto a un servizio di scorta

Obiettivo Paolo Borrometi per alcune sue inchieste sul Siracusano

La Procura di Palermo ha disposto il fermo dei componenti di un’organizzazione criminale che organizzava viaggi di migranti tra la Tunisia e la Sicilia su gommoni velocissimi. A bordo passeggeri disposti a pagare caro in cambio di un trasporto sicuro. Chi approdava riusciva a sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine e alle procedure di identificazione: un modo, secondo gli inquirenti, che assicurare tra l’altro l’anonimato a chi arriva in Europa con finalità terroristiche.

L’inchiesta della dda di Palermo ha accertato la presenza, all’interno del gruppo criminale, di estremisti jihadisti che avrebbero manifestato atteggiamenti ostili alla cultura occidentale anche mediante propaganda attuata attraverso falsi profili attivati su piattaforme “social”. 

I provvedimenti di fermo, eseguiti dai finanzieri del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo e della compagnia di Marsala, sono 13 e riguardano persone di nazionalità tunisina, italiana e marocchina. Le Fiamme gialle stanno inoltre eseguendo numerose perquisizioni presso le abitazioni e i luoghi utilizzati dall’organizzazione come basi operative per la gestione dei traffici illeciti. L’associazione, capeggiata da pericolosi pregiudicati tunisini, operava prevalentemente mediante trasporti veloci, per i quali utilizzava gommoni carenati con potenti motori fuoribordo ed esperti scafisti, nel braccio di mare tra la provincia tunisina di Nabeul e quella di Trapani, consentendo agli immigrati di raggiungere, in poco meno di quattro ore di navigazione, le coste italiane. Ogni viaggio, per il quale venivano imbarcate dalle 10 alle 15 persone, con costi tra i 3000 e i 5000 euro a testa, prevedeva anche il trasporto di sigarette di contrabbando, destinate al mercato nero italiano ed in particolare a quello palermitano. Per la conduzione del lucroso traffico, che poteva fruttare complessivamente tra i 30.000 e i 70.000 euro a viaggio, era stata predisposta una efficiente rete organizzativa, che contava sull’operato di elementi tunisini, italiani e marocchini che si occupavano di fornire ai clandestini un vero e proprio servizio “shuttle” dalle spiagge di sbarco sino alle basi logistiche dell’organizzazione, dove, una volta rifocillati e forniti di vestiario, i migranti potevano liberamente raggiungere le destinazioni scelte. L’associazione criminale si occupava anche della ricezione e dello stoccaggio delle sigarette di contrabbando, nonché della loro successiva collocazione presso le reti di vendita che facevano capo ad una donna italiana. La donna era al vertice di una più ampia rete illegale di vendita di prodotti di contrabbando destinati al mercato palermitano.

Lo show del Circo Lidia Togni continua a riscuotere successo nell’agrigentino con la sua città itinerante e le sue meravigliose attrazioni, premiate al Festival Internazionale del Circo di Montecarlo, tappa a Licata dal 12 al 16 aprile.

 

Il complesso circense si trova in corso Umberto Argentina, in programma due spettacoli al giorno alle 18.00 e alle 21.15, la domenica ore 17.00 e secondo spettacolo alle 19.30; lunedì 16 aprile unico spettacolo ore 18.00.

 

Star della pista, Vinicio Togni Canestrelli, figlio di Lidia e direttore del complesso circense, universalmente riconosciuto come il più esperto e prestigioso addestratore a livello internazionale. Il direttore del complesso circense, vanta della straordinaria giostra equestre, premiata con il Clown d’Argento dalla Principessa Stephanie di Monaco, al Festival del Circo di Montecarlo e con la Medaglia commemorativa della Presidenza della Repubblica Italiana al Festival del Circo d’Italia, Città di Latina. Un’attrazione che mette in risalto la perfetta simbiosi tra uomo e cavallo, con la presenza di ben 30 esemplari di diverse razze: lipizzani austriaci, frisoni olandesi, crioli argentini, palomini lusitani e ponies dello Shetland.

Vinicio Togni, sempre alla ricerca di novità, quest’anno presenta, con grande maestria, animali di bellezza unica come. i leoni bianchi, attrazione premiata al Festival del Circo di Montecarlo e al Festival del Circo d’Italia Città di Latina, dove ha ricevuto il premio del SIAC, il Sindacato degli Addestratori d’Europa.

Domina ancora la pista, il direttore con il numero degli animali esotici: cammelli, dromedari, asinelli della Siria, lama, vatussi, lo yak, l’hungarian grey.

Quello del Circo Lidia Togni è uno show di grandi esclusive, con l’adrenalinica attrazione delle moto nel globo d’acciaio, i motociclisti della troupe “Diavoli Latini” che sfrecciano e si incrociano ad altissima velocità in una piccola sfera d’acciaio; i “Bad Boy” acrobati spericolati alla ruota della morte al ritmo di melodie sudamericane; la troupe “Murcia” funamboli a grande altezza da cardiopalma; gli esilaranti clowns Lele’, Remachin, Viny, Pin Pin e Cornettin; il verticalista Christian Ferney con esibizioni di forza fisica ed abilità; la contorsionista Mayerly che grazie ad un’insolita flessibilità del corpo riesce ad eseguire pose uniche con grande forza ed eleganza; l’antipodista Jennifer Barlay-Brescianini, sinuosa artista che con la sua specialità, volteggiare con i piedi cilindri, palloni… incanta il pubblico.

Ad accompagnare gli spettatori, alla scoperta del mondo magico del circo, quello della pura tradizione di casa Togni, c’è il clown bianco Marcello, una figura di quelle immortalate dal grande regista Federico Fellini nei suoi celebri film.

Uno show entusiasmante, coinvolgente e di estrema qualità che coniuga tradizione ed innovazione, garantito da Vinicio Togni.

 

E’ tornato il CinemaDay, la campagna del ministero dei Beni culturali per incentivare il numero degli spettatori, soprattutto giovani e famiglie. Fino a giovedì 12 aprile, si potrà andare al cinema al prezzo scontato di 3 euro.

Giovedì 12 aprile, alle ore 11.30, nell’aula magna del Liceo Classico Empedocle di Agrigento (diretto dalla preside Anna Maria Sermenghi), in via Empedocle, alcuni allievi di secondo e terzo liceo, coordinati dalla professoressa Giovanna Grisafi, presenteranno a un pubblico di cittadini ed esperti i risultati del progetto “Un filo per salvare Arianna”, contro la violenza alle donne, progetto proposto dall’Associazione Epea (ente per l’educazione degli adulti, diretta dal presidente Gino Carubia ).

A Sambuca di Sicilia, il Borgo più Bello d’Italia 2016, le case nel centro storico sono in vendita ad 1 euro. L’iniziativa è promossa dall’amministrazione comunale per coniugare il recupero del patrimonio urbanistico e architettonico del centro belicino con il rilancio del turismo, in un comune che registra anche l’investimento di un colosso nel settore alberghiero come Airbnb. Già negli anni scorsi diverse case del centro storico sambucese sono state acquistate da cittadini italiani e stranieri, tra cui Francesi, Svizzeri, Lituani, Tedeschi, Inglesi e Ungheresi. Adesso l’amministrazione ha deliberato la vendita di 17 unità edilizie al prezzo simbolico di 1 euro, con l’impegno a ristrutturarle entro un periodo massimo di 3 anni. I dettagli dell’iniziativa saranno spiegati domani, mercoledì 11 aprile, in conferenza stampa, a Palermo, alle ore 10:30, nella sede dell’Assessorato regionale al Turismo. Interverranno, tra gli altri, l’assessore Sandro Pappalardo, il sindaco di Sambuca di Sicilia, Leo Ciaccio, l’assessore comunale al Turismo, Giuseppe Cacioppo, e il vicepresidente dell’associazione dei Borghi più Belli d’Italia, Giuseppe Simone.

SECONDA SEDUTA DELLA CAMERA PER L’ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE

Il Presidente della Camera, Roberto Fico, deroga le norme interne della Camera, riesumando il partito Liberi ed Uguali, pesantemente bocciato con il 3,5% dagli elettori il 4 Marzo scorso, e consentendo così alla Boldrini, Grasso, D’alema di formare il gruppo alla Camera e ricevere uffici e contributi pubblici e personali annuali.
Il regolamento della Camera, infatti, prevede che per formare un gruppo siano necessari 20 deputati. Tuttavia il Presidente della Camera Roberto Fico, ha dato il suo consenso, e ieri l’ufficio di Presidenza della Camera ha votato all’unanimità per concedere la deroga.
In nome della tanto sventolata onestà e trasparenza questo è il primo atto pentastellato che viola i regolamento intero della Camera. Eppure, proprio durante il suo discorso di ringraziamento, Fico aveva sottolineato che l’obiettivo primario fosse l’immediato taglio agli “sprechi e privilegi” e aveva fatto trapelare la sua ferma contrarietà alla costituzione di ulteriori gruppi privi dei requisiti numerici, proprio per evitare la moltiplicazione dei costi .
L’aver consentito, alla Boldrini e Grasso, di creare un gruppo parlamentare , non avendo il numero richiesto, comporterà altri sprechi e privilegi e consentirà, allo stesso , di partecipare al secondo turno delle consultazioni con il Presidente della Repubblica Mattarella, sostenendo così la causa stellata.
Inoltre, proprio oggi i Cinque Stelle dovranno decidere se dare i propri voti all’ esponente del Pd Francesco Boccia o al leghista Giancarlo Giorgetti come Presidente della Commissione speciale di Montecitorio. Boccia è uno dei più convinti sostenitori dell’alleanza con i pentastellati.
Gli esponenti del partito democratico si riuniranno stasera per discutere la linea da tenere nel prossimo giro di consultazioni. Matteo Renzi, la cui partecipazione è ancora in forse, conta sul fatto che esca confermata la sua: nessuna apertura ai Cinque Stelle. Lo ha ribadito il reggente Maurizio Martina, spiegando che il Pd non ha intenzione di essere “il piano B” di Di Maio, e anche Andrea Orlando ammette di aver “forti dubbi” sulla possibilità di intavolare trattative con il Movimento 5 Stelle: “Siamo troppo distanti, difficile pensare a forme di convergenza”.

 

Il Movimento 5 Stelle all’Assemblea regionale ha presentato un’interrogazione al governo regionale nel merito della legge regionale 15 del 2000 sul randagismo, e che interessa in particolare i direttori delle Aziende sanitarie di Agrigento e di Caltanissetta. La prima firmataria dell’interrogazione, Valentina Palmeri, afferma: “Chiediamo al Governo regionale di verificare lo stato di attuazione della legge regionale 15 del 2000 sul randagismo, che prevede l’istituzione dell’anagrafe canina e norme a tutela degli animali d’affezione. Vogliamo capire perché le Aziende sanitarie di Agrigento e Caltanissetta hanno emanato due circolari che, in contrasto con la legge regionale, prevedono di limitare la microchippatura a “cani di età inferiore ai 60 giorni, di proprietà del richiedente e nato da femmina di proprietà del richiedente”. E non solo: in diversi comuni nisseni e dell’agrigentino mancano strutture deputate ad accogliere gli animali, mentre quelli che ne sono muniti hanno capienza limitata rispetto alla quantità di randagi presenti sul territorio. Vogliamo capire per quali ragioni sono state diramate queste due circolari, peraltro in netto contrasto con la legge regionale, il cui scopo è, al contrario, massimizzare la tracciabilità degli animali, punendo chi non vuole mettersi in regola rispetto alla microchippatura e non il contrario”