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A Palma di Montechiaro scritte ingiuriose, con vernice nera, contro Eugenio D’Orsi, sono comparse sui muri dell’Istituto scolastico Cangiamila, in via Catania, presieduto dallo stesso D’Orsi, ex presidente della Provincia di Agrigento. In proposito è intervenuto il collegio dei docenti con un messaggio di solidarietà. Nel documento si legge: “Le scritte ingiuriose che ignoti hanno scritto sui muri del plesso ‘Provenzani’ di via Catania offendono la moralità personale e familiare del nostro Dirigente scolastico e sono un oltraggio alla nostra comunità scolastica. Confidiamo nelle indagini delle forze dell’ordine per dare un volto ed un nome a chi nelle ore notturne consuma, con reiterati gesti, questi vergognosi raid”. L’Istituto Cangiamila ha presentato denuncia ai Carabinieri contro ignoti.

Girgenti Acque S.p.A. comunica che le attività di ripristino delle pavimentazioni stradali, a seguito di interventi sulla rete, vengono pianificati ed eseguiti in modo da limitare i disagi all’Utenza servita.

Per quanto riguarda la Via Vittorio Veneto e la vicina Via delle Muse, si precisa che gli scavi presenti sono dei saggi, effettuati dalla Società in pieno accordo con l’Ufficio tecnico del Comune di Favara, propedeutici alla individuazione della soluzione tecnica più appropriata per riparare il collettore fognario ivi ubicato e preesistente.

Premesso che gli scavi sono messi in sicurezza, in questo momento i lavori sono sospesi, perché insieme al Comune di Favara, i tecnici dell’Azienda stanno studiando la migliore, e più idonea, tipologia di intervento da attuare.

Ovviamente, così come sempre fatto, a conclusione degli interventi, seguirà il ripristino del manto stradale secondo la normale prassi seguita dall’Azienda: realizzazione del cassonetto e getto di conglomerato cementizio a pari livello dell’asfalto esistente.

Successivamente, in concomitanza alle favorevoli condizioni meteorologiche e compatibilmente alle fasi di produzione di conglomerato bituminoso (fasi di produzione che non sono continue), si procederà con la scarifica delle pavimentazioni stradali e la conseguente collocazione del tappetino di usura in conglomerato bituminoso.

 

 

“Arriva il nuovo bando ISI Inail per l’incentivazione delle imprese a realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”. A comunicarlo è Cna Agrigento, la cui struttura, a seguito della positiva esperienza maturata negli anni con approvazione di numerose pratiche e successiva erogazione del contributo, è pronta, ancora una volta, a promuovere l’importante strumento come “occasione unica per il miglioramento della sicurezza in ambito lavorativo o per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale”. In Sicilia lo stanziamento ammonta complessivamente a circa 17 milioni di euro. I destinatari sono: le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio e in regola con il Durc, comprese quelle operanti nella produzione primaria dei prodotti agricoli, che necessitano fondi, per esempio, per la sostituzione di macchine (macchine operatrici e movimento terra, attrezzature per sollevamento, macchine industriali in genere, etc.), acquisto di scaffalature antisismiche in zone a classificazione sismica 1-2-3, bonifica di materiali contenenti amianto, acquisto o sostituzione di macchine e trattori agricoli e forestali, acquisto di macchine o dispositivi per i settori del legno o ceramica. E’ possibile presentare una sola domanda per una singola tipologia di progetto. L’ammontare dell’intervento è costituito da un contributo in conto capitale, così suddiviso: per le micro e piccole imprese operanti nei settori del legno o della ceramica il contributo massimo erogabile è pari a 50 mila euro, e minimo pari a 2 mila euro nella misura del 65 %, mentre per le imprese operanti nella produzione primaria dei prodotti agricoli il contributo massimo erogabile è pari a 60 mila euro, e minimo pari a mille euro nella misura del 50 % per i giovani imprenditori e del 40 % per tutti gli altri. Per tutte le altre il contributo massimo erogabile è pari a 130 mila euro, e minimo pari a 5 mila euro, nella misura del 65%. Per le imprese fino a 50 dipendenti, che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, non è fissato il limite minimo di spesa. Per i progetti che comportano contributi pari o superiori a 30 mila euro è possibile richiedere un’anticipazione del 50% sul contributo spettante. La CNA Servizi Agrigento valuterà attentamente le singole proposte e provvederà, previa verifica del possesso dei requisiti richiesti dal bando, alla simulazione della domanda di partecipazione per il raggiungimento della soglia minima di ammissibilità che è pari a 120 punti. La prima fase di ammissibilità decorre dal 19 aprile al 31 maggio. In caso di esito positivo il personale Cna procederà all’invio telematico della domanda (click day): solo quanti si collocheranno in posizione utile nella graduatoria ammissibile potranno procedere alla realizzazione del progetto di investimento.

A Canicattì, nella notte tra mercoledì e giovedì appena trascorsi, alcuni colpi di fucile (sembra quattro) sono stati esplosi contro la porta di accesso di un edificio del centro storico abitato da tre fratelli del luogo. La segnalazione alla Polizia, giunta sul posto subito dopo la stessa, è stata fatta dai residenti di via Salemi, nel quartiere Borgalino, che hanno temuto il peggio. Sembra che i colpi esplosi siano stati sparati da un fucile calibro 12 caricato a palettoni.

Le indagini sono state immediatamente avviate nel massimo riserbo. Non si esclude alcuna pista, tra queste anche quella di una intimidazione.


 

 Renzi parla di salario minimo e programmi a favore dei lavoratori solo perché sa di perdere alle prossime elezioni. Così Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista, ora a Palermo per presentare il programma elettorale. «Quando il centrosinistra ha governato ha fatto solo leggi in favore della Confindustria e delle banche, oggi si riscoprono tutti a favore dei lavoratori quando bisogna chiedere voti»·

I militari della Guardia di Finanza di Sciacca, unitamente all’unità cinofila “Eskilo” della Compagnia di Agrigento, hanno pizzicato due donne palermitane mentre trasportavano -lungo la SS 115 – due panetti di hashish e quattro dosi di cocaina.

L’attività di controllo, estesa sulle persone e sull’autoveicolo in uso, si concludeva con il rinvenimento della sostanza stupefacente occultata tra gli abiti di una delle indagate che, tra l’altro, risultava essere minorenne.

Dai primi accertamenti è risultato che i soggetti si sarebbero dovuti recare a Sciacca, dove avevano preso in locazione un appartamento, per i festeggiamenti del carnevale.

Le due donne, incensurate di 24 e 17 anni, sono state rispettivamente deferite alla Procura della Repubblica di Sciacca ed alla Procura dei Minori di Palermo per il reato di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.


Lo slogan “Messina Città dello Sport”, del Sindaco Accorinti, a fine quinquennio suona beffardo nei confronti dei messinesi e degli sportivi.  E dimostra come il voto di protesta non risolve mai i problemi, ma li crea e li aggrava. È ciò che accade sotto Accorinti, che si presentò agli elettori come “uomo di sport”. Nel suo programma si leggono promesse roboanti: “assicurare la messa a norma e l’agibilità di tutte le strutture sportive” (punto 13); e anche “affidamento  in gestione degli impianti alle società sportive, anche in concorso tra loro” e “supporto all’attività motoria di base, in particolare nelle scuole elementari (promuovendo convenzioni o accordi con l’Università, il CONI, le società sportive” (punto 14). E ancora: “promozione del marchio ‘Messina Città dello Sport'” (punto 15). Dopo cinque anni, niente di niente è stato realizzato, parole e scritti al vento. 

Ecco come si presenta il “PALARESCIFINA” uno degli impianti piu’ belli del Sud Italia , il fiore all’occhiello della Citta’ Metropolitana: sta cadendo a pezzi, non potra’ dare nulla ai giovani sportivi messinesi. Quanto alla sua AGIBILITA’ basta guardare come si presenta alle prime avvisaglie di un acquazzone. 

Sono inagibili o inadeguate le strutture sportive affidate dal Comune a terzi che con enormi difficolta riescono ancora a farle funzionare senza nessun supporto : Giovanni Celeste (stadio); San Filippo (stadio); campo di calcio in località Annunziata;  campo di rugby in località Sperone; campo di tennis in località c.da Margi; campo da tennis in località Castanea; palestra Montepiselli; piscina viale S. Martino; complesso natatorio Cappuccini.

Sono parimenti inagibili quelle a gestione diretta di Palazzo Zanca: Palarussello di Gravitelli; campo di calcio in località Galati; campo di calcio Marullo di Bisconte; campo di atletica Santamaria ex gil; campo di Atletica Cappuccini; Palatracuzzi e Palarescifina (San Filippo); palestra Ritiro; palestra Juvara; palestra Cep (Palamerlino); palestra Mili. Ugualmente il Campo di calcio in località Massa S. Giovanni, affidato all’ associazionismo di quartiere. Un fallimento su tutta la linea. 

Ci sbigottiamo e piangiamo pero’ quando la Nazionale italiana di calcio viene sbattuta fuori dai Mondiali. 

Ma, se gli impianti sportivi del territorio sono preclusi ai nostri ragazzi come si potranno mai farli crescere sani e come potranno mai venire su nuove eccellenze nelle varie discipline sportive ? Come, se dobbiamo elemosinare una struttura ? Quale carica emotiva possiamo dare e avere in queste condizioni ? 

Come credete si possa sentire un giovane atleta a Messina? Ricordo quando proprio il pubblico messinese era il 12° giocatore in campo al Celeste , e poi al S. Filippo filippo e quando Messina era la 7° piazza d’Italia per tifoseria e diritti sportivi in competizione con le grandi società. 

I messinesi ci hanno sempre messo il cuore, ma devono sapere che campioni, nel calcio e in ogni altra disciplina, in questa città non ne possono nascere finché Renato Accorinti sarà il primo cittadino. Sento di Palatracuzzi e altri fondi in arrivo: in limine mortis pochi soldi per le due campagne elettorali, politiche e amministrative. Dopo cinque anni di latitanza. Cinque anni in cui lo sport e gli sportivi messinesi sono stati umiliati e offesi. Messina è stata ridotta a cimitero di impianti sportivi. Basta così agli slogan . Ci serve una nuova classe dirigente seria e che capisca quanto siano importanti gli impianti per una comunita’ che si rispetti come Messina e i ragazzi che la dovranno rappresentare.


SPARI CONTRO CENTRO ACCOGLIENZA VICINO ENNA: ALDO DI GIACOMO (RESPONSABILE SICUREZZA CIVICA POPOLARE), ABBASSARE I TONI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE E FAR PREVALERE LA RESPONSABILITA’
Gli spari contro l’edificio che accoglie a Pietraperzia, comune in provincia di Enna, un gruppo di profughi è un nuovo pericoloso segnale del clima di insofferenza che si sta determinando nel Paese specie dopo l’efferata e barbara uccisione della ragazza di Macerata che ha scosso profondamente le coscienze di tutti. Ma è proprio in queste circostanze che deve prevalere il senso di responsabilità della politica e delle istituzioni per affrontare con tutte le misure necessarie di cui legalmente disponiamo il continuo arrivo in Italia di immigrati. A sostenerlo è Aldo Di Giacomo, responsabile Sicurezza per Civica Popolare.
Quanto accaduto vicino Enna a pochi giorni di distanza dalla sparatoria di Macerata deve innanzitutto convincere i leader dei partiti più oltranzisti ad abbassare i toni in questa fase di campagna elettorale perché – aggiunge – non è certo seminando odio e razzismo che si affronta il complesso problema dell’accoglienza dei profughi.
Sosteniamo il sindaco Antonio Bevilacqua nell’impegno suo e dell’intera piccola comunità locale siciliana a favorire ogni forma di integrazione e al tempo stesso rilanciamo la necessità di monitorare il piano nazionale di accoglienza che tenga conto di ogni fattore soprattutto di impatto con le realtà locali.
Il nuovo Parlamento – conclude Di Giacomo – deve affrontare con straordinaria urgenza e strumenti idonei la questione evitando che ricada sui Comuni, sulle onlus o comunque società che si occupano dei servizi ai profughi, spesso lasciate sole, e accelerando ogni azione che punti a bloccare gli sbarchi in Italia perché gli immigrati possano trovare nei loro Paesi di origine le condizioni di lavoro e benessere.

Migranti: Lega, bando 28 mln per 1200 finti profughi ad Agrigento = (AGI) – Palermo, 15 feb. – “Una nuova bomba sociale e’ pronta ad esplodere nell’agrigentino. Altri 1.200 richiedenti asilo e finti profughi sono pronti ad arrivare nei comuni dell’hinterland. Stiamo parlando di un bando della Prefettura da 28 milioni di euro, in due anni, rivolto a operatori abilitati all’accoglienza dei migranti per la realizzazione di strutture nei comuni di Agrigento, Sciacca, Canicatti’, Favara, Palma di Montechiaro, Ribera e Porto Empedocle. Ma siamo matti? Invece di chiudere questi centri, dove padroneggia l’illegalita’, si continua sulla pelle degli agrigentini ad arricchire questo business sul quale non soltanto le cooperative ma, come emerso dalle ultime inchieste giudiziarie, anche la mafia ci ha messo le mani”. Lo dicono il deputato Alessandro PAGANO e Anna Sciangula della Lega, cha aggiungono: “E’ il momento di dire basta. Come ha ribadito ieri il nostro leader Matteo Salvini, in visita ieri n Sicilia, con la Lega al governo tutti questi centri straordinari verranno chiusi. Stop all’invasione e stop al business e all’immigrazione incontrollata. Serve normalita’. Prima gli italiani”. 

L’Ucsi di Catania Unione Cattolica Stampa Italiana, in collaborazione con l’associazione FuturLab, che tende a promuovere una dinamica e operativa coscienza sociale per l’effettiva ricerca del bene comune, hanno promosso un incontro con il prof. Stefano Zamagni, docente di Economia all’Università di Bologna e tenace sostenitore dell’Economia sociale che in Italia è stata soffocata dall’economia politica, lasciando nell’ombra i Maestri del vero bene comune: Antonio Genovesi e il suo discepolo Giacinto Dragonetti.
L’incontro è stato preceduto dalla presentazione della lodevole testimonianza della cooperativa sociale “Le terre del Tau” guidata dall’avv. Guido Minà con il positivo coinvolgimento dei ragazzi Down.
Il presidente di FuturLab, Antonio La Ferrara, nel messaggio di saluto ha introdotto il tema proposto, quanto mai attuale per un reale progresso e sviluppo della società assegnando all’economia una dimensione sociale che la nobilita a differenza del pervasivo consumismo che provoca sprechi e scompensi sociali. Il presidente dell’Ucsi di Catania, Giuseppe Adernò ha evidenziato come la presenza dei giornalisti all’incontro ed il riconoscimento dei crediti formativi contribuiscono ad una maggiore consapevolezza nell’uso corretto dei termini e delle prassi del vivere sociale.
Il Prof. Zamagni ha presentato l’opera del napoletano Antonio Genovesi (1713 -1760) scrittore, filosofo, economista e sacerdote , docente di metafisica all’Università di Napoli, dopo Giambattista Vico e nel 1745 passò all’etica e, quindi titolare della prima cattedra di Economia “Commercio e meccanica” istituita con fondi privati dal toscano Bartolomeo Intieri. Genovesi divenne un autore fondamentale per la tradizione italiana e non solo; le sue Lezioni di commercio o sia di economia civile , fatte in italiano e non più in latino, pubblicate nel 1765 sono considerate una delle prime opere scientifiche in materia economica tradotte in spagnolo e in francese. Il Genovesi cercò, così, di indicare la via per alcune riforme fondamentali nel settore dell’istruzione, dell’agricoltura, della proprietà fondiaria, del protezionismo governativo su commerci e industrie.
Prendendo coscienza della decadenza culturale, materiale e spirituale, dopo l’illuminismo, si rese conto della necessità di intervenire per riportare le arti, il commercio e l’agricoltura a nuovi splendori, apportando nel nuovo panorama culturale italiano, la voglia di cercare mediante studi ed esperimenti il concetto della pubblica felicità, così da far uscire l’uomo dallo stato di “oscurità”.
L’economia doveva servire ai governi non solo per alimentare la ricchezza e la potenza delle nazioni, argomento cardine della filosofia smithiana, ma per favorire il benessere sociale è ancor più necessario promuovere la cultura e la civiltà,
Mentre nelle sue opere filosofiche, Genovesi persegue un compromesso tra idealismo ed empirismo, cercando ad ogni costo di salvare gli essenziali valori religiosi della filosofia cristiana, da “economista” sostiene che anche le donne e i contadini abbiano diritti alla cultura, poiché questa è uno strumento fondamentale per realizzare l’ordine e l’economia nelle famiglie, e di conseguenza nella società, è inoltre importante anche l’educazione degli uomini e in particolar modo lo sviluppo delle arti e delle scienze, contrapponendosi all’idea di Rousseau per il quale il progresso costituisce la fonte di tutti i mali.
Nei suoi scritti affronta tematiche importanti come i problemi di debito pubblico, l’inflazione e la circolazione monetaria, denunciando anche la presenza di molti arricchiti che vivono esclusivamente di rendita.
Eppure Antonio Genovesi è poco conosciuto e poco studiato in Italia, dove prende il sopravvento e domina incontestata l’economia politica proposta da Adam Smith che promuove la ricchezza delle nazioni nel contesto di una macroeconomia a scapito del cittadino.
Il prof. Zamagni ha fatto notare inoltre notare come, mentre tutti conoscono il volume “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria, suocero del Manzoni , pochi conoscono che il marchese Giacinto Dragonetti (1738-1818), giurista abruzzese e avvocato fiscalista, laureato alla cattedra di Genovesi a Napoli, e nel 1792 magistrato della Monarchia di Sicilia, la seconda carica per importanza dopo quella di viceré, scrisse in riposta al Beccaria: ”Delle virtù e dei premi” , un pamphlet del 1766, ristampato l’anno seguente in francese e nel 1769, persino in russo , ma rimasto sconosciuto in Italia.
La ricerca della felicità, la valorizzazione delle virtù, premiando anche l’impegno profuso nel conseguire il benessere dei cittadini, costituiscono i nuovi filoni da seguire per assicurare all’economia sociale una garanzia di successo e di sviluppo.
Nella lectio magistralis il prof. Zamagni ha dettato le linee guida per una possibile risposta e “soluzione alla crisi” di oggi e si è soffermato a distinguere “dono” e “donazione”, reciprocità e gratuità, crescita e sviluppo, termini che ben adoperati rivelano un significato sociale differente nel costruire la cornice di un’economia sociale che ha per oggetto l’uomo “amico della natura” e come tale capace di apprezzare e valorizzare i beni materiali facendone buon uso secondo i principi dell’umanesimo civile che sostiene l’equità e la giustizia sociale. Il paradigma dell’uguaglianza costituisce la base della vera democrazia che rispetta e valorizza tutti e ciascuno.
Un vivace dibattito, moderato da Orazio Maltese, magistrato della Misericordia di Acireale, oltre agli interventi di diversi giornalisti, ha raccolto i contributi del presidente della Comunità di Sant’Egidio, Emiliano Abramo, e dell’assessore comunale ai servizi sociali, Fortunato Parisi.