Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 239 di 2804
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 239)

A Caltanissetta i Carabinieri hanno arrestato due minorenni di 15 anni, indagati di avere rinchiuso, legato e picchiato un minorenne di 13 anni. Sono stati trasferiti in un istituto penitenziario minorile. Gli si contestano i reati di tortura, sequestro di persona, minaccia, lesioni aggravate e porto di oggetti atti ad offendere. I due, a settembre, avrebbero attirato con l’inganno all’interno di un garage, di proprietà di uno dei due, un 13enne, bloccandolo su una sedia e legandogli caviglie, polsi e bocca con del nastro da imballaggio. Poi lo avrebbero picchiato, minacciato con un coltello, e gli avrebbero versato addosso dell’ acqua intrisa di olio per motori minacciando di appiccare il fuoco. Dopo circa un’ora e mezza, il 13enne sarebbe stato liberato con l’ulteriore minaccia di morte qualora avesse raccontato quanto accaduto. Il 13enne sarebbe stato punito perché avrebbe criticato i due 15enni per loro aggressioni a danno di alcuni suoi amici.

Lo scenario in Sicilia è certamente drammatico, eppure all’orizzonte si apre uno spiraglio di luce a cui guardano tutti coloro che hanno a cuore la difesa dell’ambiente e chiedono la riconversione dei territori a fini di pace e cooperazione.
A fine luglio 2023 scadrà il protocollo di durata quinquennale firmato dall’allora presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci (odierno ministro della Protezione civile e per le Politiche del mare) e il generale di brigata Claudio Minghetti, con cui è stato autorizzato l’uso del poligono di Drasi.
“Alla luce dell’istituzione della riserva di Punta Bianca e della crescente opposizione popolare alle attività militari a due passi dalla Valle dei Templi, abbiamo richiesto alla Regione Sicilia e al Comitato misto paritetico per le servitù militari di essere ascoltati per poter esporre le problematiche di tipo socio-ambientale, paesaggistico ed economico generate dalle esercitazioni militari, nell’auspicio che esse vengano sospese e non venga più rinnovato l’uso a poligono dell’Area Drasy”.

Dopo una breve malattia si è spenta nella notte la maestra Mirella Gangarossa, insegnante presso l’istituto scolastico Anna Frank di Montaperto.
Mirella gangarossa è la moglie dell’ex consigliere comunale Giuseppe Miccichè.
Il dirigente dell’ìistituto Anna Frank ha voluto ricordare la sua insegnante on un posto sulla sua pagina di facebook. Eccolo:
Un pensiero per Mirella
“Il grande cuore di Mirella Gangarossa oggi si è fermato e, per alcuni attimi, quando ci è giunta la notizia, si è fermato anche il nostro.
Tutta la comunità scolastica è sconvolta e devastata e si associa al profondo dolore della famiglia.
Gli alunni, e i loro genitori, della piccola comunità di Montaperto, dove Mirella da anni è stata impegnata ad educare decine di bambini nell’unica pluriclasse, sono davvero tristi e sconsolati, perché la maestra Mirella non farà ritorno in classe.
Dopo circa un mese di attese e speranze, paure e timori, e soprattutto di sofferenze, Mirella è stata costretta a lasciarci e l’Istituto Anna Frank perde una maestra preparata ed impegnata, ma soprattutto un’amica, una persona solare, seppur riservata, solidale e discreta, affettuosa e rispettosa.
Mirella ha dedicato decenni e decenni all’educazione delle nuove generazioni, che oggi più di prima testimoniano che la passione per la formazione condivisa e vissuta dalla maestra Mirella è stata una luce fondamentale per la loro crescita e la loro maturazione.
“La morte non è una luce che si spegne.
È mettere fuori la lampada perché è arrivata l’alba”.
(Rabindranath Tagore)
Il 9 gennaio riprenderemo le attività scolastiche, come di consueto, come una nuova alba.
Saremo più poveri e tristi, perché ci mancherà il gioviale sorriso e lo sguardo attento di Mirella, ma ci ritroveremo anche più ricchi e più forti alla luce della lampada della sua amicizia ed esperienza, che ci accompagnerà e sosterrà durante il nostro cammino.
È stato un privilegio condividere un pezzo di strada con Mirella, ora dobbiamo continuare ancora insieme a lei, grazie al prezioso ricordo del suo esempio e della sua passione, che nessuno ci potrà togliere”.

di Franco Pullara

Una donna, meglio, una persona priva del conforto sociale, qualche giorno, ha fatto i suoi bisogni davanti ad un noto supermercato della città dove sosta per ricevere piccoli aiuti economici dai clienti della stessa attività commerciale.

Lasciando perdere l’aspetto della pubblica decenza è, certamente, più importante leggere la notizia puntando al mancato o all’inadeguato sostegno sociale delle istituzioni per i più deboli diventati invisibili fino a quando non accade qualcosa di grave. E a Favara non mancano le triste esperienze, di donne, non seguite adeguatamente delle quali, come il caso di Gessica, ci si accorge quando accade l’irrimediabile.

Perché, con tutti gli aiuti previsti dallo Stato, quella donna non più giovane conduce una vita di stenti? Non sono in pochi a farsi la domanda, alla quale l’unica risposta ragionevole è che: chi dovrebbe vedere, molto probabilmente, non vede.

Non tutti i bisognosi hanno la capacità, la voglia e la conoscenza dei loro diritti, molti di loro scelgono la via più semplice: la strada, spesso, la più dolorosa e mortificante, quando dovrebbero essere cercati e aiutati dalle istituzioni.

Ne abbiamo parlato nella speranza che a questa brava donna, vittima da sempre di gente con pochi scrupoli, arrivi il conforto sociale dandole finalmente accesso ai suoi diritti.

Un sollievo nel ristoro fisico e morale nel rispetto di un suo pieno diritto di persona e di donna in un paese civile che si riconosce nella solidarietà.

Il  Patron Giuseppe Deni aumenta il capitale sociale, tutte le info per sottoscrivere le quote.
Così come annunciato nel corso della conferenza stampa di fine anno, il patron dell’Akragas Giuseppe Deni comunica di aver provveduto all’aumento del capitale sociale del club biancoazzurro che passa da 80 mila euro a 300 mila euro.
Chiunque volesse sottoscrivere le quote può farlo inviando un’email al seguente indirizzo: akragas2018.03@gmail.com.
E’ possibile sottoscrivere una singola quota di 100 euro o multiple di 100 euro, e versare le dovute somme sull’IBAN: IT72R0306909606100000187576
intestato a SSD Akragas 2018 srl.

E’ stata una Volante del Commissariato di Licata, guidato dal vice Questore Cesare Castelli, ad evitare il peggio nei confronti di una donna pronta a buttarsi giù dal ponte di via Mazzini.

La donna è stata notata da tanti passanti i quali hanno compreso subito quali fossero le intenzioni della donna. Nel contempo è passata una Volante, come detto, i cui poliziotti hanno intavolato un vero e proprio colloquio con la donna riuscendo a centrare l’obiettivo: la donna è stata salvata.

Nel frattempo è arrivata una ambulanza che ha trasportato la donna all’ospedale di Licata.

 

E’ morto nella sua casa a Catania, a 99 anni di età, Antonio Pallante, l’attentatore a Roma di Palmiro Togliatti, contro cui esplose 4 colpi di pistola, di cui 3 a segno, il 14 luglio del 1948, nel tentativo di uccidere il leader del Partito comunista italiano. Il decesso è avvenuto nel luglio scorso, ma la notizia è trapelata soltanto adesso dai familiari. Avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 23 agosto. E il figlio ha raccontato: “Mio padre ci ha sempre detto che quel gesto lo ha fatto semplicemente perché da studente vedeva qualcosa che poteva essere una minaccia per la democrazia, intravedendo il legame tra Togliatti e l’Unione Sovietica”. Pallante, che partì armato da Randazzo, nel Catanese, dove viveva, agì da solo indotto – come affermò – dalla paura del pericolo dell’espansione del Comunismo in Italia. Non si è mai più occupato, almeno pubblicamente di politica, e non si è mai ufficialmente pentito del suo gesto, giudicandolo ripugnante, ma – ecco le sue parole: “ho sempre pensato che fosse la cosa giusta da fare per salvare il Paese dal rischio comunista”.

Sono 198 i migranti sbarcati durante la notte a Lampedusa. A soccorrere 5 barchini sono state le motovedette della Guardia di finanza e della Guardia costiera. A bordo delle barche, tutte salpate da Sfax, in Tunisia, hanno viaggiato 31 persone (12 donne e 3 minori) di Costa d’Avorio, Gambia, Guinea e Mali, poi 42 (12 donne e 3 minori) originari di Benin, Burkina Faso, Camerun, Senegal e Ghana, poi 54 (7 donne e 1 minore) liberiani e pakistani, poi 27 (5 donne) e 44 (13 donne e 6 minori) di altre nazionalità. Tutti sono stati trasferiti, dopo un primo controllo sanitario effettuato sul molo Favarolo, nel Centro d’accoglienza in contrada Imbriacola dove al mattino di oggi vi sono 1.208 ospiti a fronte di 380 posti disponibili. Ieri sull’isola si sono contati 6 approdi per un totale di 254 extracomunitari.

Come già pubblicato, a Vittoria, in provincia di Ragusa, dopo una festa di Capodanno organizzata nella discoteca “La Dolce Vita”, un tunisino è stato ucciso all’alba da un gruppo di romeni. Sarebbe stato colpito con delle spranghe e poi con un coltello a serramanico. Il corpo è stato ritrovato dai Carabinieri, avvertiti da alcuni testimoni, all’ingresso del locale, abituale luogo di ritrovo dei tanti migranti che vivono e lavorano nelle serre tra Vittoria e Acate. Il movente dell’omicidio sarebbero state le attenzioni rivolte dal nordafricano a una ragazza romena, e che avrebbero scatenato l’ira di un gruppo di connazionali, almeno tre, che lo avrebbero atteso all’uscita dal locale per aggredirlo a morte. La vittima è Slimane Marouene, originario della Tunisia, 30 anni. I Carabinieri hanno arrestato tre romeni: sono due minorenni e un maggiorenne che ha appena compiuto i 18 anni. Ebbene, interrogato dal sostituto procuratore, Silvia Giarrizzo, il 18enne ha ammesso l’accaduto e ha confessato il delitto. Nell’auto del maggiorenne sono state trovate due spranghe e un coltello a serramanico. Verosimilmente sono le armi del delitto.

Ad Aragona i Carabinieri hanno denunciato a piede libero alla Procura di Agrigento un immigrato dal Marocco di 40 anni. Lui, nottetempo, intorno alle ore 2, ha sfondato l’ingresso di un pub in piazza Umberto primo. E’ entrato dentro per rubare. Ha distrutto tante bottiglie di alcolici sugli scaffali. Si è impossessato di circa 2mila euro custoditi nella cassa. E si è scagliato contro un avventore di Agrigento, di 27 anni, che ha tentato di opporsi, colpendolo al volto con una testata, e procurandogli un trauma facciale con 30 giorni di prognosi.