“Incapace di intendere e di volere al momento dei fatti contestati”. Con questa motivazione, ispirata dai risultati di una perizia psichiatrica, il gup del tribunale di Gela, Paolo Fiore, ha assolto l’insegnante gelese, Giusy Savatta, dall’accusa di avere ucciso volontariamente, il 27 dicembre 2016, le due figlie, Maria Sofia, di 9 anni, e Gaia, di 7, nella loro casa in via Passaniti, nel centro storico gelese. La donna, come misura di sicurezza, dovrà però trascorrere un periodo, ancora da definire, in una Rems, la nuova struttura che accoglie gli ex pazienti degli ospedali psichiatrici. Dopo aver soffocato le due figlie Giusy, insegnante di sostegno con incarico a termine, disse di aver tentato di suicidarsi ingerendo candeggina e avvolgendosi il tubo della doccia al collo per soffocarsi. Ai carabinieri che l’arrestarono dichiarò di avere agito in preda a un raptus di follia causato dalla paura che il marito, Vincenzo Trainito, si separasse da lei abbandonando le bambine.
Ad Agrigento, nella chiesa San Lorenzo, conosciuta come del “Purgatorio”, in via Atenea, si è svolto un concerto Pasquale organizzato dal Museo Diocesano di Agrigento. Si sono esibiti il coro della Filarmonica Santa Cecilia diretto dai maestri Alfonso Lo Presti e Marisa Bonfiglio, insieme all’Associazione Bandistica “Bellini” diretta dal Maestro Carmelo Mangione, presentando “Per Crucem ad Lucem”, parole e musica per raccontare la passione di Cristo, con i commenti letti da Alfonso Cacciatore. La Banda Musicale Vincenzo Bellini di Agrigento da oltre 16 anni, dal 2001, accompagna il simulacro del Cristo durante la processione del Venerdì Santo che attraversa e coinvolge l’intera città. E il coro Filarmonica Santa Cecilia da oltre 35 anni si occupa dei canti ai piedi della croce. Alla manifestazione ha assistito con attenzione e partecipazione emotiva un numeroso pubblico, tra giovani e meno giovani. Sono state eseguite nove composizioni di marce funebri che introducono la Settimana Santa: “Ad Angela Romano, Stabat Mater, Parce Domine, Pianto, Ave Verum Corpus, Tristezze,’Ah Si versate Lacrime”, per concludere con “Inneggiamo al Signore Risorto.”