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“Le esasperate dichiarazioni del governatore mancato dei grillini contro il presidente Musumeci confermano la scarsa levatura politica dell’onorevole Cancelleri e rassicurano i siciliani sulla lucidità del voto regionale che ha premiato la concretezza di un progetto di Governo del territorio”. Lo ha detto il vice presidente dell’Ars Roberto Di Mauro esprimendo vicinanza al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo gli attacchi del deputato pentastellato Giancarlo Cancelleri. “Non è la prima volta – ha continuato l’onorevole Di Mauro – che il presidente Musumeci è oggetto di bassi attacchi da parte di Cancelleri, ma il consenso popolare non autorizza nessuno a sottrarsi dal galateo istituzionale, abbassandosi a novelli Masanielli, accaniti fomentatori di folle sui social e sterili parlamentari all’Ars. Archiviata la campagna elettorale – ha concluso Di Mauro – le forze politiche più furenti ritrovino la serenità interiore per mostrare responsabilità nelle grandi questioni irrisolte o almeno abbiano il buon senso di lasciare governare una regione che non ha bisogno di comodi miraggi populisti”.

Il Movimento 5 Stelle, dopo aver travolto come uno tsunami di voti  il Sud, si ritrova senza “riserve”. Con il 49% dei consenti in Sicilia e ben 25 parlamentari piazzati, 17 deputati  e 8 senatori,  si ritrova senza candidati da eleggere: alcuni dei vincitori al proporzionale sono già eletti nei collegi uninominali. La legge elettorale prevede che, in caso di doppia elezione, prevale quella dell’uninominale,  quindi chi vince nel collegio lascia il posto ai candidati successivi nel listino. Da qui nasce la grande beffa per il movimento: hanno tantissimi voti ma non hanno più candidati da eleggere.  Non si sa a chi andranno i seggi di D’Uva, Suriano e Marzana (alla Camera) e di Catalfo (al Senato). Si ipotizza che i posti verranno ridistribuiti, attraverso il calcolo degli scarti, ad altre liste concorrenti in Sicilia oppure un “ripescaggio” ma improbabile dei candidati pentastellati in altre circoscrizioni.

Per il M5S, ritornano a Roma gli uscenti Azzurra Cancelleri, (sorella di, Giancarlo), Alessio Villarosa, Francesco D’Uva, Giulia Grillo, MarialuciaLorefice, Gianluca Rizzo e Maria Marzana. A Palazzo Madama tornano Maurizio Santangelo, Mario Giarrusso e Nunzia Catalfo accompagnati da tantissimi di volti nuovi.

Diversa la situazione delle altre forze politiche che, al contrario dei 5Stelle, hanno problemi di scarsità.

Forza Italia, con il 21% negli uninominali prende 6 deputati, uno per ogni collegio plurinominale e tre senatori. Tornano a Montecitorio Francesco Scoma, Stefania Prestigiacomo (eletta in due listini, gli subentra Nino Germanà a Messina, il collegio in cui Forza Italia ha incassato la percentuale minore) e Nino Minardo. E due matricole: Matilde Siracusano (ex aspirante Miss Italia), Giusi Bartolozzi (magistrato, compagna del vicepresidente della Regione, Gaetano Armao). Al Senato confermato l’ex presidente Renato Schifani e la parlamentare uscente Gabriella Giammanco; entra Urania Papatheu.

Totalmente inesistenti i centristi di Udc-Noi per l’Italia e gli alleati del centrodestra si dividono i pochi posti disponibili. Nella Legavengono eletti  deputati  l’uscente Alessandro Pagano,che asfalta  il catanese Angelo Attaguile, sconfitto all’uninominale e rimasto fuori dal proporzionale, e Carmelo Lo Monte nel collegio di Messina.. Al Senato la neo-leghista Giulia Bongiorno, capolista a Palermo. Per FdIvince  Raffaele Stancanelli, fedelissimo di Nello Musumeci e capolista a Catania e due donne: Carolina Varchi e Carmela Bucalo.

Il Pd siciliano subisce una sconfitta clamorosa. Perdente in tutti i collegi uninominali, vinti dal M5S, porta a Montecitorio solo 4 deputati.  Nei c.d. “listini blindati” perdonoFabio Giambrone,braccio destro di Leoluca Orlando e Paolo Gentiloni eletto nel collegio di Roma; sconfitta anche  Francesca Raciti,fedelissima di Luca Sammartino, deputato regionale sconfitto nel suo collegio. Entra a Palazzo Madama  Valeria Sudano, ex deputata regionale è l’unica dem a entrare a Palazzo Madama e Davide Faraonesottosegretario renziano, unici superstiti della catastrofe del Pd.

 

 


Il sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura ha infornato con una nota i propri concittadini su probabili ritardi della raccolta dell’indifferenziata.

Scrive: “A causa di una ordinanza regionale che impone una riduzione del quantitativo di rifiuti da conferire in discarica, si informano i cittadini che la raccolta dell’indifferenziata dai cassonetti subirà dei ritardi.

Ci scusiamo per gli inconvenienti che ne deriveranno e auspichiamo una veloce risoluzione del problema da parte della Regione Siciliana”.

 

Mi ritrovo nuovamente a parlare della carenza di personale sanitario negli ospedali del territorio agrigentino: oggi purtroppo il problema tocca Sciacca ed in particolare i reparti di oncologia e di medicina. I medici effettivi in servizio, nostro malgrado, non sono mai quelli che si conteggiano sulla carta, in realtà dei 7 nel reparto di medicina, ad esempio, tra aspettative e malattie in servizio ve ne sono meno della metà. Lo scorso gennaio, visitando l’ospedale in questione in occasione della commemorazione di Accursio Miraglia, ho potuto constatare le carenze di personale anche nel reparto di oncologia. Ho pertanto chiesto al commissario dell’ASP di Agrigento di attivare il più velocemente possibile la procedura di reclutamento a tempo determinato in riferimento alle istanze presentate a seguito dell’avviso dello scorso maggio 2017. La graduatoria dalla quale attingere i nominativi e’ già stata elaborata dagli uffici competenti e, pertanto, mi appello alla sensibilità dei vertici aziendali (già peraltro dimostrata in diversi altri casi) ai quali chiedo di far attivare gli incarichi entro il prossimo 16 marzo.
Sarò presto di nuovo sul campo, presso il presidio ospedaliero di Sciacca per sentire in prima persona eventuali passi avanti compiuti in questi giorni.

 

 

Il Consigliere Comunale Avv. Angela Galvano, Presidente dell’Associazione Circolo Arci “Agàpe” di Agrigento, giovedì 8 marzo alle ore 16:30, presso la Biblioteca comunale “La Rocca”, organizza un convegno dal titolo “Le Donne e la Costituzione”.
La Galvano afferma: “La nostra Associazione, in occasione della ricorrenza dell’otto marzo e del 70° anniversario della Costituzione della Repubblica Italiana, ha deciso di celebrare entrambe le ricorrenze con un convegno che intende sottolineare l’importanza della nostra Costituzione ed il ruolo fondamentale svolto dalle ventuno donne componenti dell’Assemblea Costituente e che hanno partecipato alla stesura della stessa, dando inizio ad un lungo cammino per l’affermazione dei diritti, dell’emancipazione sociale e della parità”.
La Presidente continua: “L’iniziativa rappresenta un momento di riflessione e di confronto su un tema sempre attuale, che necessità di attenzione ed impegno istituzionale per continuare quel processo di tutela e garanzia dei diritti delle donne che, ancora oggi, spesso, risultano calpestati in una società non ancora, del tutto, a misura di donna”.

 

In queste ore post elezioni ,come tanti, sento lo smarrimento di una sconfitta che non è solo elettorale. I dati siciliani, prima di tutto, meritano una analisi onesta e profonda .Come una riflessione va fatta sugli errori ,la tracotanza e la tattica asfissiante nella fase di costruzione delle liste per le elezioni nazionali ma anche prima nei cinque anni di governo regionale a guida di tutti i ” capi ” del PD . Nella costruzione delle liste il disegno era chiaro e netto : la epurazione e la sostituzione in ogni luogo dei dirigenti democratici per fare spazio a personaggi che hanno altri interessi che poco hanno a che fare con la bella politica ,i beni comuni o come cambiare in meglio il mondo che viviamo . Questi personaggi sono “altro ” rispetto ai valori del partito democratico . Personaggi che non hanno portato manco voti . La conduzione delle elezioni renziana e faraoniana , associata a questi personaggi che sono ” altro” ha portato solo disastri e oggi ci sono macerie e tanto sgomento in ogni angolo della Sicilia ,dove ci sono dirigenti e militanti del PD quello vero . Mi rammarico che Matteo Orfini e questa area politica sia stata pavida e succube dal segretario Renzi , che ovviamente non si dimetterà e sta pensando come dice lui a un congresso vero per epurare e riaffermare una arroganza che ha fatto danni inestimabili al PD , al centro sinistra e a se stesso . Ai tanti militanti, dirigenti e amministratori del PD che sono in ogni paese della Sicilia dico che abbiamo aderito al PD e sposato un sogno, magari utopico, di migliorare il mondo in cui viviamo a cui non possiamo rinunciare. Come finirà non lo so ma sento che ne vale ancora la pena . Non nascondo i miei errori ne vuole essere una rivincita . Un impegno che deve continuare organizzando la nostra presenza in tutte le sedi del partito democratico ,non farci intimorire dalla arroganza ; ne vedremo tanta. Una presenza che stia dalla parte della gente e costruisca con tutte le forze pulite, e migliori del PD una nuova stagione politica .

L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento annuncia di avere approvato il piano di fabbisogno di personale per il triennio 2018-2020, e di avere avviato la stabilizzazione del personale del comparto e della dirigenza, a cui sono destinati complessivamente 333 posti della dotazione organica. Contemporaneamente sono stati riservati altri 355 posti per accesso dall’esterno, attraverso procedure di mobilità da avviare insieme alla stabilizzazione e, in caso di mancata copertura di tutti i posti disponibili, tramite concorsi pubblici. Le stabilizzazioni saranno effettuate nel triennio 2018-2020 secondo i criteri del decreto “Madia” e delle normative dell’assessorato regionale alla Sanità. In previsione, fuoriusciranno dal precariato 222 dirigenti medici e altre 265 figure professionali del comparto e di altri profili dirigenziali. Le stabilizzazioni saranno avviate attraverso bandi pubblici, già approvati, che saranno pubblicati nei prossimi giorni, per estratto, sia sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana che su quella della Regione siciliana e, per esteso, sul sito aziendale www.aspag.it.

Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, interviene a seguito della morte di Giuseppe Ciulla, portavoce provinciale di “Fratelli d’Italia”, ex consigliere circoscrizionale al Comune di Agrigento per l’area di Monserrato e Villaseta ed ex assessore alle Politiche giovanili della Provincia Regionale. Firetto afferma: “Ricordando l’impegno e la passione di Giuseppe Ciulla verso la politica, e il suo particolare attaccamento al suo quartiere di Villaseta, porgo le condoglianze alla vedova e ai figli. I e Giuseppe Ciulla siamo stati compagni alla scuola materna, in quegli anni allocata in una palazzina popolare di Villaseta. Stimato e apprezzato da tutti per il suo impegno anche nel sociale, Giuseppe Ciulla si era sempre distinto per le sue doti umane, per la sua semplicità e il suo altruismo”.

Anche il consigliere comunale di Agrigento, Marco Vullo, interviene a seguito della prematura morte di Giuseppe Ciulla, e afferma: “Sensibile, disponibile e leale, sia nei rapporti umani che in quelli politici. Lascerà un grande vuoto. II suo instancabile impegno al servizio del nostro territorio e dei quartieri a lui più cari, mi riferisco a Villaseta e Monserrato, è stato costante e certamente proficuo ed apprezzabile, soprattutto da presidente della Circoscrizione. E’ stata una persona sempre presente, attiva e pronta a spendersi, con spirito di sacrificio e generosità, nell’interesse della comunità e per il bene comune, senza mai guardare in faccia la casacca di partito”.

Progredisce e si aggrava lo stato di agonia della spiaggia e del boschetto di Eraclea Minoa, nell’Agrigentino. Nel corso degli ultimi anni l’erosione marina ha divorato circa 120 metri di spiaggia e più di 40 metri di boschetto. L’associazione ambientalista “MareAmico”, che ha diffuso un altro video-aggiornamento di quanto accade, rileva: “La gran parte della sabbia sparita dalla costa di Eraclea è andata a finire dentro il porto di Siculiana, che conseguentemente si è trasformato in un grande posteggio. Da tempo sollecitiamo un intervento da parte della Regione Sicilia e che il sindaco di Cattolica si faccia carico di richiedere lo stato di calamità naturale: ma nulla di tutto questo è stato fatto.
Mentre la politica riflette sul da farsi la natura distrugge tutto. Non c’è più tempo da perdere!”. Ecco il video MareAmico…

Gli uomini della Polizia stradale di Agrigento, agli ordini del comandante Andrea Giuseppe Morreale, hanno denunciato, in stato di libertà, alla Procura, 4 automobilisti che, a seguito di controlli, sono risultati alla guida dei rispettivi mezzi in stato di ubriachezza.

Nei guai sono finiti nello specifico, una impiegata di Argona, di 27 anni, nel tratto di strada in prossimità di contrada Petrusa, un uomo di 42 anni e un ragazzo di 24 anni, entrambi di Agrigento, fermati al Villaggio Mosè, e un agrigentino che stava procedendo contromano in territorio di Favara.

 

Nelle operazioni è stata sequestrata anche una autovettura, una Fiat Panda, che è risultata sprovvista di assicurazione.